Commentario del 22.03.2019

PRIME PAGINE
Tra cronaca e politica, in evidenza il caso delle scuolabus in fiamme a San Donato Milanese. Il piano folle di Sy: "Bimbi come scudi, non sono pentito" (Corriere). Sy ha premeditato il massacro (Verità).  L'autista tentò la strage anche 2 giorni prima (Messaggero). Di Maio alla Stampa avverte: "Il modello Salvini per la sicurezza non funziona più". Chi difende il terrorista (Giornale). Per la sinistra stordita, l'Erode senegalese è vittima della Lega (Libero).
Altro tema in evidenzia resta l'intesa Italia-Cina. Xi a Roma, contromossa della Ue (Messaggero). Comincia a Roma il tour europeo di Xi: patti con l'Italia, ma vertici Ue e Parigi (Stampa). Lo sbarco di Xi con scorta da re (Corriere). E Di Maio fugge negli Usa (Giornale). Il cinese Xi si sentirà a casa: per i cronisti domande improbabili (Fatto). La Cina è più vicina, la Brexit più lontana (Avvenire).
Su tutti i quotidiani in ampio risalto anche la bufera sulla giunta della Capitale: un assessore tra gli indagati (Corriere). Assessore indagato, Raggi trema (Messaggero). Frongia, fedelissimo di Raggi nella rete della corruzione (Repubblica, Stampa). La Tangentopoli romana è una barzelletta: ex vicesindaco indagato senza aver preso un soldo (Notizia Giornale).

ECONOMIA
Più contratti stabili, meno precari, ma l'occupazione è in frenata: su Repubblica (p.30) e tutti i quotidiani, i dati Inps sull'occupazione. A gennaio 165mila assunti stabili, cala il dato dei contratti a termine: sono 243mila (-17% in un anno). Ma aumentano del 13% le richieste per sussidio di disoccupazione. Sale anche la cassa integrazione, mentre a gennaio il saldo delle nuove assunzioni è a quota 161.263, con un incremento del 110% (Corriere p.33). Nel frattempo arriva il via libera della Camera al decretone: con 291 sì e 141 no il testo passa al Senato per l'approvazione finale, che dovrà arrivare entro il 29 marzo (Sole p.3): più controlli e meno navigator per il reddito di cittadinanza.
Libero (p.20) si concentra sulla proposta di salario minimo del M5S: non serve a nessuno. Una proposta che rischia di scontentare tutti e risparmiare le sacche di illegalità, meglio – scrive Libero – una paga oraria base. Piroscia, presidente ConfsalForm, a Libero: "Con i minimi salariali fissati per legge, gli imprenditori potrebbero cedere alla tentazione di delocalizzare in quei Paesi dove si paga pochissimo. La sfida da vincere è valorizzare le competenze, gli stipendi devono crescere quando aumenta la preparazione dei dipendenti".
Sole (in prima e p.2) guarda ai conti pubblici e alla discussione sul Documento di economia e finanza: sarà leggero o pesante? E' alta tensione tra il ministro dell'Economia Tria, che spinge per un Documento ricco di misure pro-crescita, e il M5S, che preme per rinviare ogni decisione.
Crescita, pacchetto da 500 mln. Tria: "Di flat tax si parlerà a ottobre" (Messaggero p.18).
Intanto, per rilanciare la crescita, il governo punta sullo sblocca-cantieri. Ma arrivano le prime polemiche. Per il Fatto (p.8) con il decreto si torna indietro ai tempi delle leggi di Berlusconi: Lega e M5S litigano, ma danno l'ok a norme pericolose, dal massimo ribasso al general contractor ai commissari. L'Ance: "Le misure sono deludenti e poco trasparenti" (Sole in prima e p.12). "Abbiamo chiesto un atto di coraggio per sbloccare l'Italia, ma dalle bozze uscite finora questa volontà di cambiare pagina con regole chiare e procedure veloci e trasparenti non emerge – ha detto il presidente Buia -. Abbiamo proposto un pacchetto che può sbloccare veramente i cantieri senza cedere nulla in fatto di trasparenza e legalità invece ci sembra di capire che si sta scegliendo un'altra strada, meno utile al settore e al paese intero".

POLITICA
Tema sicurezza in primo piano dopo la strage sfiorata dello scuolabus a San Donato Milanese. Emergono nuovi dettagli sulla fedina penale di Ousseynou Sy, l'autista che ha dato alle fiamme il bus con 51 bambini a bordo, mentre si fa largo la richiesta di concessione della cittadinanza italiana a Rami, il 13enne che ha chiamato i carabinieri e salvato gli altri ragazzi. Il procuratore antimafia, Cafiero de Raho, alla Stampa (p.3): "E' il primo lupo solitario uscito allo scoperto, potrebbe succedere di nuovo. E' naturale che questo tipo di terrorismo sfugga ai radar, fondamentale abbassare i toni per non alimentare l'estremismo di destra che si nutre di odio". La Stampa (in prima e p.5) intervista il vicepremier Di Maio: "Occorre iniziare a muoverci sulla prevenzione, non solo sulla repressione – dice -. Anche l'Italia deve dotarsi di una National Security Strategy sul modello Usa procedendo in modo interconnesso tra Difesa, Viminale, Mit e altri ministeri". Poi il vicepremier 5S spiega: "Nessuna sfida a Salvini, siamo al governo insieme. Sono vicepremier ed è normale che mi occupi anche di temi che non riguardano i miei ministeri. Conoscendo Salvini, immagino sia felice di ricevere proposte concrete, puntando su maggiore sorveglianza e incremento nell'utilizzo delle tecnologie".
Toninelli si salva in Senato, ma senza maggioranza (Messaggero p.7 e tutti): respinte le mozioni di sfiducia di Pd e Fi, ma la coalizione scende ancora una volta sotto quota 161. Sono stati sei i leghisti assenti alla votazione, dopo lo strappo dei 10 grillini che non erano presenti alla votazione su Salvini per il caso Diciotti. "Il Senato è in bilico" (Stampa p.11): il M5S perde pezzi, la Lega punta sugli "arrivi da Fi" (Corriere p.11). "Al Senato i numeri traballano" titola il Giornale (p.8-9), secondo cui a breve nell'alleanza di governo potrebbe verificarsi una frana. E, intanto, il ministro Toninelli cambia linea: parlare d'altro, e stavolta né selfie né pugni alzati (Corriere p.10).
Roma, ampio spazio alle vicende del Campidoglio: indagato per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della A.S. Roma, Daniele Frongia, assessore fedelissimo della sindaca Raggi (Corriere p.6 e tutti). L'assessore di autosospende, ma i suoi legali sono sicuri: "Sarà archiviato". Intanto, nel M5S cresce l'idea di mollare la Raggi, ma rientra l'ipotesi dimissioni (Messaggero p.2). Di Maio chiama la Raggi: "Così danneggi il Movimento" (Stampa p.9).  Tra i grillini restano le spaccature sulla sindaca: "Bisogna toglierle il simbolo", ma Fraccaro difende la Raggi: "Ha la nostra fiducia" (Repubblica p.13).

ESTERI
Italia-Cina: su tutti i giornali la visita a Roma del presidente cinese Xi Jimping: "La scorta come per i re". Il leader cinese accolto con i massimi onori, oggi la cena al Quirinale. Mattarella, in un'intervista ai giornalisti cinesi e ripresa da Italia Oggi (in prima e p.5): "Le relazioni economiche e commerciali hanno un ruolo fondamentale nel quadro delle relazioni bilaterali tra Italia e Cina. Il consistente, e crescente, interscambio, le relazioni tra le nostre imprese, gli investimenti reciproci sono conferma della fiducia sulla quale poggiano i nostri rapporti. L'Italia vede, da tempo, nella Cina non solo un proprio partner economico di primissimo piano, ma anche un motore dell'economia e del commercio mondiale. L'Italia sostiene convintamente l'assetto, multilaterale e realmente aperto, degli scambi globali, anche nella sua qualità di membro fondatore dell'Unione Europea". Intanto al summit a Bruxelles i leader Ue promettono lo scudo per frenare la "penetrazione": nel documento finale non c'è una parte dedicata alla Cina ma nel capitolo dove si parla di crescita e competitività spuntano fuori dei paletti. Ma il premier: "Non devo convincere nessuno, le regole europee sono salve". A Parigi il presidente cinese sarà accolto da Macron, Merkel e Juncker. Intesa Italia-Cina di cui parlerà Di Maio nel suo viaggio negli Usa. Il vicepremier alla Stampa (p.5) spiega: "E' una visita verso il nostro principale alleato, a cui ci lega una lunga storia di alleanze. Ho già fornito a Washington rassicurazioni sull'accordo con la Cina: non si tratta di un'intesa politica ma di una opportunità commerciale per il Made in Italy". Financial Times (in prima e p.2) evidenzia come l'intesa Italia-Cina arrivi in un momento particolare nei rapporti tra l'Ue e il Paese asiatico, l'Europa ha individuato in Pechino "un rivale sistemico".
Brexit, la Ue concede la proroga: May ha tempo fino al 22 maggio (Corriere p. 17 e tutti): dopo una lunga trattativa, il consiglio dei capi di Stato e di Governo ha concordato una proroga per l'uscita del Regno Unito dall'Ue disinnescando la scadenza del 29 marzo. Ma questo solo se la premier britannica riuscirà a farla approvare la settimana prossima dalla Camera dei comuni a Londra. In caso di bocciatura la dilazione sarebbe ridotta al 12 aprile perché, entro il giorno precedente, deve essere ufficializzata l'organizzazione del voto Ue di ogni Paese membro. Il presidente del parlamento Ue Tajani ha avanzato la proposta dell'Assemblea europea: "la scelta non è tra un'estensione lunga e una corta, ma tra un'estensione utile e una inutile, il cui scopo non può certamente essere quello di perdere ulteriore tempo o di rinegoziare l'accordo, a meno che le famose red lines del governo britannico non cambino" (Messaggero p. 15). Su Repubblica (p. 21) un approfondimento su "i mille giorni che hanno fatto precipitare la culla della democrazia nel caos".

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento