Commentario del 11.03.2019

PRIME PAGINE
In primo piano su tutti la strage di volontari sul Jet (Messaggero e tutti). Cade ad Addis Abeba l'areo dei volontari, 8 italiani morti (Corriere). Per Libero, all'Italia piace l'aereo che cade: ordinati i velivoli pericolosi.
Tav, Salvini al Messaggero: "Bandi al via, cantieri e Alta velocità anche al Sud". Fine della farsa: partono i bandi (Giornale). Al Fatto parla il ministro Toninelli: "I bandi sono annullabili senza spiegare o pagare". La Lega avverte: sulla Tav decide l'aula (Corriere). E Giorgetti rilancia: "La Tav può bloccarla solo il Parlamento" (Stampa).
Tra i temi economici. "Solo l'Italia non cresce": al Corriere parla il consigliere della Bce Coeurè. Iva, gelata da 52 mld (A&F). Rischio rincari Iva: conto da 538 euro l'anno per famiglia (Sole). Reddito di cittadinanza, il Nord in fila per il sussidio (Fatto). I lavori puniti dal "reddito": sotto 858 euro si può dire no (Sole).
Italia-Cina: si allarga il fronte delle tensioni tra Lega e M5S, mentre dagli Usa avvertono Roma: "Se firmate con Pechino, stop aiuti finanziari" (Messaggero).
Italia-Usa: sugli F35 l'avviso Usa al governo: l'Italia ci deve 500 mln (Stampa).
Altro:
Senza vaccino niente scuola, la ministra della Salute Grillo a Repubblica: "L'obbligo in futuro solo per il morbillo".
MotoGp, show di Dovisioso in Qatar. Ma il trionfo Ducati si tinge di giallo (Stampa e altri).

ECONOMIA
"Economicamente l'Italia è in un momento difficile, è l'unico Paese dell'eurozona in recessione tecnica. E non ha visto un miglioramento nel mercato del lavoro, il che è un'altra cosa che la distingue dalle altre economie dell'area euro": al Corriere (in prima e p.11) parla il consigliere della Bce Coeurè, che evidenzia le difficoltà italiane: "Nel lungo periodo il problema è la produttività. Non credo che niente di tutto questo abbia a che fare con l'euro, la risposta è puntare sulle forze del Paese, come le imprese medie e piccole. E usare il mercato unico come leva per rafforzarle e aiutarle a esportare nei mercati globali. Isolamento e protezionismo non funzionano". Coeurè esclude un nuovo intervento della Bce sull'acquisto di titoli sui mercati: "Non ne vediamo la necessità, continuiamo a vedere in eurozona una crescita consistente, nonostante sia meno forte di prima. Servirà tempo per raggiungere l'obiettivo d'inflazione ma ci arriveremo". Sui conti italiani è l'incubo recessione a far trmare imprese trasporti e atenei (Mattino p.7): la spada di Damocle che pende sui conti pubblici, oltre a quella di una possibile manovra-bis, sono i due mld di spesa pubblica che il governo in manovra e su rischiesta dell'Europa ha già  congelato fino a giugno e che da luglio potrebbero diventare tagli lineari se l'Italia non riuscirà a tenere il tendenziale del deficit/Pil verso l'obiettivo di fine anno concordato con Bruxelles, cioè il 2,04%.
Intanto, sui conti italiani pesano anche le clausole di salvaguardia sull'Iva: A&F (in prima e p.2-4) parla di una gelata da 52 mld visto che il costo per scongiurare l'aumento sarà di 23 mld per il 2020 e di 19 per il 2021. Il Mef lavora per evitare la crisi: entro aprile bisogna finanziare la prima maxi-tranche per bloccare gli aumenti. Sole (in prima e p.2) evidenzia come il rischio rincari Iva potrebbe comportare una spesa extra di 538 euro l'anno per famiglia in media. Il rialzo delle aliquote al 13% e al 25,2% comporterebbe un aggravio soprattutto su alimentari, trasporti, utenze e lavori in casa. L'ad di Conad Pugliese ad A&F (p.4): "Un carrello della spesa più salato per famiglie e ceto medio. La manovra Iva provocherà un impoverimento e avrà anche effetti sugli assortimenti offerti, con gli scaffali che rischiano di essere più vuoti".

POLITICA
I vicepremier escludono la crisi sulla Tav. Giorgetti avverte: "Deciderà il Parlamento" (Corriere p.6 e tutti). Di Maio rassicura il M5S, ma dalla Lega fanno sapere che "per fermare l'opera non bastano né Conte né il Cdm" (Messaggero p.6). Salvini a colloquo con il Messaggero (p.7): "La Tav andrà avanti, i bandi partono, ma non c'è soltanto la Tav, di cui comunque discuteremo, ma ci sono altri 300 cantieri da sbloccare. Conte, Di Maio e il sottoscritto siamo d'accordo che l'Italia abbia bisogno di uno choc sulle infrastrutture. La Torino-Lione è stata utile, tutti i colleghi di governo hanno capito che la Tav va inserita in un discorso più generale. Approveremo un Cdm un decreto urgente, per riavviare, da Nord a Sud, 300 cantieri fermi che rappresentano un Paese che non è quello dei cittadini ma era quello del Pd e di chi ha governato prima di noi". Ma il M5S conferma la linea. Repubblica (p.8) intervista il capogruppo 5S in Senato Patuanelli: "A Salvini dico che la Tav non si farà, il premier troverà il modo". E il ministro Toninelli al Fatto (in prima e p.3), a proposito dell'avvio dei bandi, spiega: "C'è una novità importante nell'ultima lettera di Telt, perché precisa che negli inviti alle imprese a presentare candidature verrà inserita la facoltà per la stazione appaltante, cioè per la stessa società, di non dare seguito in ogni momento alla procedura, senza che ciò generi oneri per la stazione stessa né per i due Stati, Italia e Francia. Quindi al nostro Paese non costerebbe nulla. Nella legge francese è previsto che l'interruzione della procedura debba essere motivata in base a ragioni o fatti di interesse pubblico generale. Invece in base a questa lettera lo stop all'iter non dovrà essere in alcun modo motivato". Poi sulle prossime mosse il titolare del Mit dice: "Innanzitutto puntiamo a evitare che si sprechi denaro pubblico. Faremo un passo per volta, partendo dal dato che c'è una sproporzione evidente tra gli oneri previsti per la Francia e quelli per l'Italia. Per bloccare l'opera serve un voto in Parlamento? Non sono preoccupato: troveremo una sintesi con la Lega, che ha accettato la nostra impostazione". Sui rapporti tra Lega e M5S, per il Corriere (p.9) Salvini ora aspetta le urne di maggio: finchè Di Maio resiste il governo andrà avanti. Il leghista conta in una vittoria elettorale alle Europee per far ripartire la Tav.
Il governatore ligure Toti al Corriere (p.6) guarda alla tregua per le Europee tra le due forze di maggioranza, poi avverte: "La Lega ora deve capire se il governo è sostenibile. Dietro il no alla Tav c'è una visione di Paese contraria a quel che serve per crescere, è un'utopia velleitaria che rischia di essere disastrosa". La presidente di Ance Piemonte, Paola Malabaila, alla Stampa (p.9): "Ci hanno tradito, c'è troppa incertezza. Le imprese perderanno tempo e soldi. C'è un problema di calo di fiducia nei confronti dell'esecutivo, avremmo dovuto festeggiare i bandi per realizzare il tratto francese: in ballo ci sono 2,3 mld, invece è il solito teatrino. Per un tornaconto elettorale hanno abbandonato non solo il Piemonte, ma anche tutto il Nord Ovest del Paese".
Messaggero (p.9) guarda alla via stretta di Conte per cambiare il progetto: il premier prepara l'incontro della prossima settimana con Macron, il nodo è ridimensionare l'opera.  Repubblica (p.8) si concentra sul progetto della mini-Tav, che richiederebbe di demolire 140 case.

ESTERI
Su tutti i giornali, in apertura, la strage sull'aereo dei volontari in viaggio per Nairobi per un form Onu. Tra le 157 vittime anche 8 italiani: dall'archeologo ai cooperanti delle Ong. Secondo le prime indagini  le dinamiche dell'incidente sarebbero le stesse del Boeing caduto in Indonesia. Adesso gli inquirenti di 35 paesi vogliono vederci chiaro sulla sicurezza del velivolo: c'è l'ipotesi di un problema di fabbricazione.
Roma procede sulla Via della Seta: "Riusciremo a convincere gli Usa (Corriere p. 12). Si avvicina la firma del negoziato con la Cina con l'arrivo del presidente Jinping che sarà in Italia a partire dal 21 marzo. Sul Messaggero (p. 10) la posizione contrastante degli Usa che avvertono: "Aiuti finanziari a rischio con l'intesa Italia- Cina" E alla reazione negativa soprattutto degli Stati Uniti il sottosegretario Geraci, nell'intervista al Messaggero di sedare gli animi: "Nessun pericolo di forzature. Stanti Uniti e Europa non hanno da temere avremo solo più tutele per le nostre imprese.  Il memorandum aderisce ai valori europei. Ogni proposta sarà vagliata". La Lega frena e prende le distanze: "Tutelare i nostri interessi". La Stampa  (p. 6) intervista il sottosegretario Di Stefano: "Sul memorandum con Pechino il Carroccio non conosce le carte". Tecnici al lavoro per correggere il documento e non far saltare la firma. Intanto non si fermano i contatti per fermare gli investimenti nel porto di Genova per sfruttare l'esperienza di Cccc per i bandi di affidamento di alcune opere previste dal programma del Commissario di Genova, il sindaco Bucci (Corriere p. 12)
Brexit, May in bilico assediata dai falchi: "Non votiamo l'intesa" (Messaggero p. 12): domani il passaggio decisivo a Westminster. Se l'accordo voluto dalla premier sarà ancora bocciato si dovrà decidere sul "no deal".

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