Commentario del 01.03.2019

IN PRIMA PAGINA
Tav in primo piano. Il governo prepara la mini-Tav: nuova analisi per ridurre i costi (Repubblica). Altolà della Lega ai 5S: "O si fa l'opera o sosterremo il referendum" (Messaggero). La svolta di Conte, che alla Stampa dice: "Valuteremo la nuova analisi costi-benefici". Ma il Fatto segnala i due bluff del referendum e dell'analisi-bis sulla Torino-Lione.
L'Italia fragile da salvare: il premier Conte, in una lettera a Repubblica, presenta il piano nazionale per la sicurezza del territorio.
Messaggero apre con il tema autonomie, riprendendo il rapporto riservato della Ragioneria: "Conti a rischio". Giornale si concentra sul baratto scandalo: la Tav per l'autonomia. Libero parla di "crisi di nervi nel governo: non c'è accordo su niente".
Tra i temi strettamente politici, la Stampa intervista Berlusconi: "M5S finiti, Salvini li molli o rischia". Su Repubblica parla Maroni: "Serve un altro partito targato Nord, ormai la Lega è solo sovranista".
M5S, elettori in fuga: sono attratti dal centrodestra (Giornale). Roberta Lombardi al Fatto: "L'accordo con il Pd era fatto, Renzi lo stracciò. Ora M5S e dem possono dialogare".
Pd, domenica si elegge il leader: tre candidati, un solo programma (Fatto). L'ombra di Renzi sui candidati (Stampa).
Economia, Sole intervista il sottosegretario Siri: "Flat tac per famiglie con l'Irpef al 15% e Ires tagliata al 20%". Intanto, via all'ecobonus sulle auto: è caos (Corriere).
Voto europeo, allarme degli 007 Usa: "Minacce cyber russe e cinesi" (Stampa).

ECONOMIA
MF (in prima e p.4) intervista l'ex ministro dell'Economia Padoan che, rispetto alla proposta di Savona di creare un sistema si safe asset europeo, dice: "Per gli eurobond serve fiducia tra i partner, che ora non vedo. Anche perchè è stato questo governo ad attaccare per primo istituzioni e cariche europee. La proposta di Savona è un punto di arrivo, non di partenza. Per la creazione del sistema di safe asset europeo serve un debito comune e c'è bisogno di un rapporto di reciprocità che ora manca". Poi Padoan si concentra anche sulla frenata dell'economia Ue: "La crescita in Europa rallenta perchè nel complesso il suo sistema produttivo è arretrato, oggi crescono di più le economie legate all'innovazione.  Una parte importante del risparmio resta in Europa, ma per convogliare ancora di più il risparmio qui ci vogliono imprese che generino più profitto. Il discorso, ovviamente è più ampio, a spingere i flussi verso un investimento o l'altro sono i grandi fondi, e visto che il sistema finanziario europeo si fonda soprattutto sulle banche mentre quello americano si basa sul mercato, sulle borse, è inevitabile che i fondi si indirizzino più sul secondo che sul primo. C'è quindi un problema strutturale, ma l'Europa ha tutte le possibilità per diventare più competitiva".
"Italia fragile da salvare": Il premier Conte scrive a Repubblica una lettera in cui parla del piano nazionale per la sicurezza del territorio. Un piano chiamato ProteggItalia, perché lo consideriamo – scrive - una vera e propria terapia del nostro territorio.
Intanto, guardando all'economia italiana, Sole (in prima e p.3) intervista  il sottosegretario e braccio destro di Salvini, Armando Siri: "Flat tax alle famiglie con Irperf al 15% e Ires ridotta al 20%. Bisogna fare un salto di qualità prevedendo nella prossima manovra un abbassamento dell'aliquota Ires per le società che passerà dal 24 al 20% e introducendo una riduzione del carico fiscale sulle famiglie. La tassa piatta al 15% varrà per le famiglie con redditi fino a 50mila euro di reddito. L'idea è creare un sistema fiscale nuovo e parallelo rispetto a quello in vigore  introducendo, e qui è la vera rivoluzione, una novità: non sarà più il singolo contribuente a essere soggetto d'imposta, ma l'intero nucleo familiare". Poi prosegue: "Per le famiglie è un taglio fiscale di 14,5 miliardi sui redditi del 2020 che lo Stato dovrà coprire. In pratica è lo stesso costo che abbiamo messo a bilancio per finanziare il reddito di cittadinanza e quota 100. Stiamo facendo tutte le verifiche. Non vogliamo togliere ciò che è acquisito soprattutto per chi ha redditi più bassi. Ma non è escluso che riformuleremo il bonus Renzi. Per le altre risorse abbiamo due opportunità: innanzitutto dobbiamo puntare sul taglio degli sprechi. Ma poi dobbiamo ricorrere a una maggiore flessibilità che metteremo sul piatto per avere una reale ripresa. Chiederemo all'Ue una maggiore flessibilità, ma non a tempo indeterminato".
Spazio sui quotidiani al via per ecotasse ed ecobonus sulle auto: vettura inquinanti più care e sconti per elettriche e ibride (Repubblica p.24). Provvedimenti in vigore da oggi, anche se manca il decreto attuativo. L'ecobonus è online ma funziona a metà: sconti ai concessionari, ma non ai clienti (Stampa p.19). Le istruzioni dei ministeri sono arrivate solo all'ultimo momento e le procedure sono ancora incomplete. Caos dei concessionari (Corriere in prima e p.31).

POLITICA
Tav in primo piano. La nuova relazione dimezza gli svantaggi. Via ai bandi, M5S spaccato (Repubblica in prima e p.6): ricalcolati i costi-benefici su mandato di Conte, il saldo negativo passa da 7 a 3,5 mld. Conte a colloquio con la Stampa (p.3): "Ponti ha fatto un supplemento di integrazione - avverte -, io ho semplicemente detto che se fosse necessario, una volta riuniti intorno al tavolo con i ministri competenti e con dossier e documenti alla mano, potremmo chiedere un supplemento di indagine. Se dovesse emergere qualche profilo di quella valutazione costi-benefici che merita approfondimento chiederò agli esperti che hanno redatto quella relazione e, in piena trasparenza, condurremo questo percorso e comunicheremo il risultato".  "O si fa l'opera o facciamo il referendum" attacca Salvini (Messaggero p.4). Ma sulla Torino-Lione arriva la svolta di Conte: l'opera non si può bloccare (Corriere p.2). Si va verso un progetto low cost e il premier incontrerà Macron. Con la nuova versione del documento, considerando le maxi-penali, il saldo dell'opera diventa positivo. E il nuovo studio potrebbe fornire una exit strategy all'esecutivo (Stampa p.4). Linea snella per piegare il M5S, si sblocca la trattativa: intesa tra Palazzo Chigi e Salvini per un piano meno costoso (Stampa p.2). Per Toninelli la prossima settimana si chiude.
Altro tema caldo per il governo è il dossier autonomie: riforma ferma al palo e la Lega apre al rinvio a dopo le Europee (Messaggero in prima e p.2). "L'importante è farla bene" dice Conte. Ma il M5S resta in trincea: "Non bisogna dividere il Paese". Governatori del Nord in pressing, con Fedriga (Friuli Venezia Giulia) che alla Stampa (p.4) dice: "Il M5S si è sempre speso molto per le questioni delle autonomie regionali. Spendere bene i soldi dei cittadini è una priorità di chiunque amministri". Più duro il presidente della Regione Veneto Zaia, che al Corriere (p.3) attacca: "Assurde le retromarce sull'autonomia. Il dossier è nelle mani di Salvini: tante Regioni vogliono questo percorso e molti 5S sono d'accordo". Ma la Ragioneri ferma le intese: pesano sul bilancio pubblico (Messaggero p.3). Con il Tesoro trattative ancora in corso, servono coperture per le funzioni trasferite.
Centrodestra, Berlusconi alla Stampa (in prima e p.9): "In Europa un'alleanza tra Ppe e sovranisti, ma Salvini molli il M5S". L'ex premier analizza il voto in Sardegna e guarda al futuro del centrodestra: "Il centrodestra si conferma maggioranza naturale tra gli elettori italiani e il M5S è ormai indiscutibilmente in caduta libera. Gli elettori si accorgono della loro incapacità e ipocrisi, se la Lega persevera in questa alleanza, prima o poi gli italiani chiederanno conto a Salvini dei disastri del governo con i 5S".
Pd, domenica le primarie. I dem esorcizzano il rischio flop: "Al voto un mln di persone" (Stampa p.8). L'asticella di un mln di voti per battere Renzi, candidato occulto (Repubblica p.3). In 3 in corsa, ma c'è un solo programma: Zingaretti, Martina e Giachetti si sfidano senza differenze sostanziali (Fatto in prima e p.4). Solo il giudizio su Renzi rianima un match fiacco (Corriere p.9).  La sfida in tv tra gli aspiranti leader diventa un appello: "Alle primarie per salvare l'Italia" (Repubblica p.2).

ESTERI
Libia, prove di intesa tra Serraj e Haftar. E il ministro libico vola a Roma (Messaggero p. 10): incontro sul futuro della Libia con il primo parziale accordo su elezioni ed esercito. Salvini, intanto, riceve un membro del governo di Tripoli e promette aiuto e imbarcazioni. La Stampa (p. 3) intervista Conte che, sulla questione Libia, dichiara: "La sua stabilizzazione è un cammino concreto che passa anche dal rafforzamento dell'intesa tra Italia ed Emirati Arabi Uniti e sulla consapevolezza di una opportuna convergenza anche tra Roma e Parigi. Non bisogna limitarsi esclusivamente agli interessi economi cima dobbiamo evitare pericoli prossimi come la minaccia terroristica. Sono andato due volte negli Emirati e con bin Zayed abbiamo costruito una strategia comune. Al momento con Parigi c'è sintonia di obiettivi e un aggiornamento costante".
Europee, allarme degli 007 Usa "Cina, Russia e altri 15 Paesi provano a influenzare il voto" (Stampa p. 7).Washington svela i centri dell'offensiva. Le operazioni di disturbo avvengono in modo sistemico e si muovono cu tre direttrici Hacher, fake news e finanziamenti ai sovranisti Su la Stampa parla Tajani : "Allarmante. In atto un vero tentativo di spaccare l'Ue". C'è il soccorso di Trump.
Trump-Kim, fallimento al vertice: "Idee diverse sull'addio al nucleare" (Corriere p 10 e tutti). Trump: "Kim ha una visione della nuclearizzazione che non è la nostra". Ma i nordcoreani smentiscono: "Non abbiamo proposto la rimozione di tutte le sanzioni, ma solo parziale. Se gli Usa le rimuovono parzialmente, smantelleremo definitivamente tutte le strutture di produzione nucleare nell'area di Yongbyon". Repubblica (12) intervista l'analista americano Bremmer: "Il presidente ha sbagliato ma la partita non è chiusa".

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