Commentario 28.03.2019

IN PRIMA PAGINA
Confindustria, il Paese è fermo: debito fuori controllo (Sole). Economia, anno zero (Repubblica).  Un anno bruttissimo (QN). Gli industriali: l'Italia è ferma (Corriere). Gli industriali: l'Italia è ferma e il governo litiga sulla crescita (Messaggero). La crescita zero inguaia il governo: il Def è rinviato (Stampa). Economia a rotoli, governo fallito (Giornale). Ok a Reddito e quota 100, allarme per crescita zero (Avvenire). Draghi: pronti ad agire se l'economia peggiora (Sole).
Di Maio vuo' fa' l'americano (Libero). Ideona del "nuovo" Pd: stipendi e vitalizi più alti ai parlamentari (Fatto, Notizia Giornale). "Più accoglienza". Il Papa nega l'udienza a Salvini (QN). I sondaggi resuscitano il centrodestra: se si va al voto, Salvini vince solo col Cav (Tempo).
Caso Diciotti, Salvini rischia di nuovo (Corriere). Matteo rischia un altro processo (Libero).
Immigrazione. Nave dei migranti, Italia e Malta pronte a schierare la Marina (Stampa). Migranti-pirati alle porte (Giornale). Migranti dirottano una nave, ma i giudici indagano Salvini (Verità).
Infrastrutture. Non solo Genova: Autostrade mentì su altri 5 ponti (Notizia Giornale). Salute. Castrazione chimica, ritorno al Medioevo: oggi l'emendamento (Messaggero).
Europa. Brexit, la sfida di May al suo partito: "Pronta a dimettermi subito se passa l'accordo con l'Europa (Repubblica). May offre le dimissioni per il voto sulla Brexit (Corriere). May, vado via in cambio del sì alla Brexit (Messaggero). Le crisi in Europa (Stampa).
Esteri. Nel fortino Isis tra macerie e immondizia (Corriere). Intervista a Bannon: giallo-verdi modello per Trump (Messaggero). In Italia vertice a 8 sul futuro della Libia. Senza l'Italia... (Verità).
Stadio della Roma, fronte del no nel M5S: "Manca l'interesse pubblico" (Messaggero). Chiesta l'archiviazione per l'ex vicesindaco di Roma (Notizia Giornale, Tempo).

ECONOMIA
Il Paese è fermo, debito fuori controllo: in apertura sul Sole e su tutti i quotidiani l'allarme delle imprese. Il rapporto del Centro Studi Confindustria rivede al ribasso le stime: Pil a zero nel 2019, pesano spread e sfiducia. "Colpa delle scelte del governo" dicono gli industriali (Messaggero p.2). Ed è scontro nell'esecutivo. "I gufi saranno smentiti" dice Salvini, ma Di Maio dissente: "Dalle imprese preoccupazioni giuste" (su tutti). Il premier Conte si difende: "I nostri fondamentali sono solidi, senza le misure del governo il rallentamento sarebbe molto più grave". Ma il capo economista di Confindustria, Montanino, da quota 100 e reddito di cittadinanza "un impatto esiguo". Secondo il Rapporto di viale dell'Astronomia "o il governo aumenta l'Iva oltre il 25% con effetti recessivi o si va al 3,5% di deficit. Con la manovra 2020 inevitabile l'aumento delle tasse" (Sole p.2). Per il Fatto (p.10) il governo rinvia il problema a dopo le Europee, ma il numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia, chiede subito un salto di qualità e "un patto per sviluppo e occupazione". Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, a Repubblica (p.4): "Serve subito una misura shock, non dopo le Europee perchè giugno rischia di essere troppo tardi. Via le misure che non producono crescita, come reddito di cittadinanza, bonus degli 80 euro e quota 100. Di quei soldi usiamo una parte per contrastare la povertà, una per gli investimenti pubblici e tutto il resto per un drastico taglio al cuneo fiscale". Anche il governatore della Banca d'Italia, Visco, conferma i passi indietro dell'economia: "Il rallentamento che c'è stato alla fine del 2018 prosegue anche nei primi mesi di quest'anno. Servono riforme strutturali" (su tutti). "Solo l'export – dice il rapporto del CsC - eviterà la recessione" (Sole p.3). Anche la Bce vede forti rischi di rallentamento, e crescono i timori per un divario Italia-Ue in aumento. "Francia e Italia sono due fattori di rischio per l'Europa" avverte Mario Draghi (Stampa p.2). L'allarme dell'economista Roberto Perotti, intervistato da Repubblica (p.4): "Il Pil fermo ridurrà lavoro e soldi in famiglia. Il fattore spiazzante è la frenata della Germania: se Berlino dovesse finire in recessione, per l'Italia sarebbero veramente guai seri. Il governo deve evitare di far salire lo spread". E l'economista di Morgan Stanley, Reza Moghadam, al Sole (p.2) spiega: "L'Italia ha tassi d'interesse troppo alti rispetto alla sua crescita. Il solo mezzo per evitare che il debito pubblico continui ad aumentare in rapporto al Pil è disporre di un avanzo pubblico primario elevato. Dunque la prima cosa da fare per recuperare spazio di manovra per la politica di bilancio è riuscire a ridurre lo spread". 
Nel frattempo, anche la Bce vede forti rischi di rallentamento per l'economia italiana, e crescono i timori per un divario Italia-Ue in aumento. "Francia e Italia sono due fattori di rischio per l'Europa" avverte Mario Draghi (Stampa p.2). Angeloni, ex Bce, al Corriere (p.5) dice: "Un ingrediente della recessione è legato a carenze strutturali che frenano la crescita rispetto agli andamento europei. Ma preoccupa che l'Italia abbia rallentato prima e di più. Servirebbero riforme che eliminassero quello zoccolo dell'1% tra noi e l'Europa. L'esigenza primaria è rilanciare la fiducia, il cui calo è in parte generato dalla sensazione che si è data in Italia di voler entrare in conflitto con le istituzioni europee. Un atteggiamento più costruttivo può aiutare".

POLITICA
Con la crescita a zero, governo in difficoltà: Def rinviato a fine aprile (Stampa p.3). La tentazione è di far slittare all'autunno i numeri per la manovra 2020. E la Lega attacca il ministro Tria, che starebbe bloccando l'inserimento della flat tax nel Documento di economia e finanza (su tutti). Il Tesoro lavora ad un piano anti manovra-bis: con le stime sul Pil ridotte allo 0,1%, certificando la frenata, l'Ue non potrà imporre correzioni (Messaggero p.3). Ma è braccio di tra Lega e M5S sulla destinazione dei 2,2 mld dell'abolizione della mini-Ires. Ma per il Giornale (p.4) il governo schiva la crescita e propone "micromisure". Intanto, si va verso l'intesa sullo sblocca-cantieri: la Lega rinuncia al commissario, cabina di regia che dovrebbe andare a Palazzo Chigi (Messaggero p.3). Forse domani il decreto potrebbe approdare in Cdm: 320 le opere coinvolte (Sole p.5).
Sui temi economici e non solo si consumano nuove tensioni tra Lega e M5S. Palazzo Chigi accusa "il metodo Lega": sporcano tutte le nostre iniziative (Corriere p.6). Tra i 5S e nella cerchia ristretta del premier c'è il sospetto che il Carroccio agisca da opposizione interna piuttosto che da alleato. Secondo il Giornale (p.9) Salvini medita lo strappo e lavora al polo sovranista: il segretario leghista sogna l'exploit alle Europee e ragiona sul patto con la Meloni per mettere all'angolo Forza Italia. Il sottosegretario Giorgetti spinge il vicepremier a mollare subito il M5S e tornare al centrodestra, ma Salvini al momento tiene in piedi l'alleanza di governo. E tra i leghisti crescono i timori che "l'insofferenza del Nord nei confronti dei grillini possa fagocitare anche noi".
Legittima difesa verso il traguardo, oggi il voto definitivo in Senato. I penalisti: "Sarà il Far West" (Stampa p.4). Anche i magistrati lanciano l'allarme: "Sarà normale sparare". La ministra Bongiorno al Messaggero (p.7): "Ci sarà un Paese con meno vittime che dovranno affrontare calvari giudiziari: si eviteranno ingiusti processi a chi si difende. Chi entra nelle case per violentare, uccidere o rubare deve sapere che la vittima potrà respingere le aggressioni. Questa legge servirà anche da deterrente".  Stampa (p.5) intervista l'avvocato penalista Ennio Amodio, che stronca le nuove norme volute dalla Lega: "Mossa populista che autorizza chi spara da casa: il privato si trasforma in una autorità che delibera la pena di morte. La nuova legge dà voce alle risposte viscerali di chi è dominato dalla paura".
Emergenza sbarchi. "Non torniamo in Libia": 108 migranti dirottano i soccorritori verso Malta (Messaggero p.4 e tutti). Il cargo "El Hiblu 1" costretto dai naufraghi a dirigersi a Nord, l'ira di Salvini: "L'Italia la vedranno con il cannocchiale, atto di pirateria". Intanto, sulla gestione dello sbarco della nave Sea Watch, si rischia un altro caso Diciotti: "E' sequestro di persona" (Giornale p.6 e tutti). La Procura di Roma manda il fascicolo a Siracusa, ma il Viminale ribatte: "Denuncino pure, i porti restano chiusi". Nel frattempo, la nave Mare Jonio è libera di ripartire dopo gli accertamenti della Finanza (su tutti).

ESTERI
Brexit, la May tira l'amo: mi dimetto in cambio del sì (Messaggero, Repubblica e tutti). La premier inglese tenta la mossa a sorpresa per convincere i conservatori: "Non sarò io a guidare la seconda fase dei negoziati" dice. E Downing Street ha fatto sapere che, in caso di ratifica, la successione potrà cominciare subito dopo il 22 maggio, nuova data della Brexit. Anche Boris Johnson cambia idea: pronto ad appoggiare l'intesa sottoscritta dalla sua rivale,  ma i nordirlandesi confermano in no. "Questo accordo costituisce una minaccia per l'integrità del Regno Unito" dichiara Arlene Foster. "Ora è evidente che la premier ha sempre pensato al suo partito e non al bene comune" aggiunge Corbyn (Messaggero). Il Parlamento boccia tutti gli 8 piani alternativi: resta in piedi il "deal" siglato dalla Ue. Intanto i britannici di British in Italy, lanciano l'allarme: "Garanzie sui diritti in caso di no deal" (Stampa, Messaggero). "Resta da chiarire – dicono - la questione della richiesta di cittadinanza o dell'assicurazione sanitaria", visto che non esiste ancora un accordo bilaterale che garantisca questi diritti.
In evidenza sul Messaggero, l'intervista a Steve Bannon: l'ex consigliere di Trump è convinto del fatto che "nel nuovo Europarlamento sarà la Lega a dare le carte" e si dice sicuro che "alle prossime Europee servirà una grande alleanza anti-establishment".
Venezuela, avvertimento Usa: "Via gli aerei e i militari russi" (Messaggero e altri). L'irritazione della Casa Bianca contro l'ingerenza di Mosca in Centro America. "Noi ribadiamo al 100% il nostro sostegno a Juan Guaidó", ha detto Trump, dando voce a un disagio espresso con maggior chiarezza dal suo vice Mike Pence che ha aggiunto: "L'arrivo di aerei militari russi in Venezuela nell'ultimo fine settimana sono una sgradita provocazione". Guaidò parla apertamente di un intervento armato di potenze estere per risolvere la crisi.

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