Commentario del 12.03.2019

PRIME PAGINE
Italia-Cina, richiamo della Ue (Messaggero). Bruxelles contro l'Italia: "No all'accordo con la Cina: così spacca la Ue". La Ue avverte Roma sui rapporti con la Cina: "Minaccia i nostri valori, restiamo uniti (Corriere). Via della Seta e 5G, l'offensiva cinese divide l'Occidente (QN). Di Maio rassicura gli Usa: "L'accordo con la Cina non è un'intesa politica (Stampa).  La bomba Usa-Cina sul governo: tutti contro tutti pure in Lega (Fatto).
In primo piano la tragedia dell'aereo caduto in Etiopia: si poteva evitare (Repubblica). Risvolti per Boing dopo l'incidente: crollo in Borsa e tanti stop (Corriere). Gli aerei fermati in cinque Paesi, ma non in Europa ed Usa. "Bloccate il 737 maledetto", in Europa ne volano 55 (Giornale). E Libero attacca: "Fermate gli aerei-bara".
Ampio spazio ancora alla questione Tav: partono gli avvisi Telt da 2,3mld. Ue: non basta (Sole). Il via libera ai bandi (Corriere), che Repubblica definisce "farsa". Intanto, Di Maio sulla Tav pensa alla fiducia. Ma Conte tratta: si farà low cost (Repubblica). Non solo Tav, altri 300 cantieri rischiano lo stop (Giornale). Fermato il Tav, il governo punta alle opere utili (Notizia Giornale). Sblocca-cantieri in arrivo: con i supercommissari taglio drastico ai tempi (Sole).
Di Maio a Italia Oggi: un portale per incentivi alle pmi (Italia Oggi).
Bambini senza vaccinazioni, centinaia sospesi da scuola (Corriere). Primi bambini esclusi da nidi e materne (Repubblica). Il giorno del caos (QN). Il direttore di Aifa al Fatto: "Più trasparenza sui farmaci: basta ricatti dai colossi".

ECONOMIA
Reddito, sfida sulla soglia minima di 858 euro (Corriere p.31): è il livello sotto il quale si può rifiutare l'offerta di lavoro. Il M5S rilancia: "Salario minimo da 9 euro l'ora". Intanto, sul reddito di cittadinanza, intesa con le Regioni: Di Maio dimezza i navigator (Sole p.8). Ridotto da 6mila a 3 mila il numero dei tutor, oggi atteso il sì definitivo della conferenza Stato-Regioni. Ma restano i dubbi del Parlamento sull'inquadramento dei navigator (Messaggero p.17 e altri). Di Maio a Italia oggi (p.29): "Sui navigator voglio di nuovo ribadire un concetto: l'impatto dei percettori del reddito di cittadinanza non può essere gestito dall'attuale organizzazione dei centri per l'Impiego. Ce lo ricordano i dati dell'intermediazione tra domanda e offerta che passa attraverso i Cpi. I navigator non si sostituiranno ai dipendenti e non svolgeranno i compiti che la Costituzione assegna ai Cpi. Questi operatori saranno in assistenza tecnica per facilitare e accelerare i processi di incrocio domanda offerta. Ci sarà una selezione pubblica per sceglierli e saranno suddivisi su base regionale. Il Governo ha teso la mano alle Regioni per affrontare l'impatto di una misura importante, che rivoluziona il mondo del lavoro". Poi il vicepremier guarda al superamento dei centri per l'impiego: "Noi stiamo costruendo un percorso nuovo che vuole far funzionare le politiche attive per il lavoro. Questo è il primo Governo, dopo venti anni, che ha inserito in norma un potenziamento strutturale dei Centri per l'impiego. Un miliardo di euro in due anni per le strutture, le risorse umane, i servizi e le attività. L'avvio del reddito di cittadinanza dà alle Regioni la possibilità di offrire a tutti i senza lavoro percorsi di inserimento e reinserimento lavorativo". Poi, a proposito delle fondo nazionale per l'innovazione, un piano di incentivi da un mld per le pmi presentato a Torino, il ministro del Lavoro e del Mise dice: "Avrà una dotazione iniziale di un miliardo, ma entro il 2019 potrebbe già raggiungere i 2 mld grazie agli investimenti dei privati. C'era un grande vuoto per il settore delle startup, ora le loro idee potranno trovare sfogo in Italia. Oggi l'imprenditore partirà dalle sue esigenze e il portale, che è solo la prima fase del progetto, riuscirà a rispondere con l'incentivo adatto anche al tipo di impresa. Vogliamo offrire a chi vuole fare impresa la possibilità di avere un quadro completo degli incentivi disponibili. Le piccole e medie imprese rappresentano la colonna portante della nostra economia. Per questo vogliamo riportarle al centro del Paese, avviando un dialogo costante con loro".
Sblocca-cantieri in arrivo: con i supercommissari taglio drastico ai tempi (Sole in prima e p.3): punta al prossimo Consiglio dei ministri il decreto legge per lo sblocco dei cantieri. Modifiche al codice degli appalti e limiti all'azione dei magistrati contro la Pa tra le principali novità. Il premier, per allontanare l'immagine di un governo del "no", ha avocato a sé il capitolo degli investimenti pubblici e punta a velocizzare il decreto sblocca-cantieri: tour di Conte tra le opere ferme ma non invise ai grillini. E Salvini chiede un elenco di quelle cantierabili (Messaggero p.9). Meno controlli e subappalto libero, ecco il decreto Sblocca-cantieri (Repubblica p.8): tra i contenuti per snellire le procedure, antipasto della riforma del Codice degli appalti, ci sono: allentamento della stretta giuridica sui subappalti, nuova formula matematica per valutare le offerte anomale, stretta sugli obblighi di pubblicazione che finora seguivano il criterio della massima pubblicità possibile. Il Corriere (p.8) riporta la lista dei 600 cantieri fermi: dall'alta velocità ferroviaria tra Brescia-Verona, che vale 1,9 mld, alle tangenziali venete che ne valgono 2,2.

POLITICA
Tav, avanti con i bandi ma è muro contro muro tra Lega e M5S (Messaggero p.9): il cda di Telt dà all'unanimità l'ok agli avvisi di gara per 2,3 mld. Salvini esulta: "L'opera si farà", ma i 5S frenano: "Abbiamo ottenuto una dilazione". E Bruxelles chiede di "rispettare i tempi". Scongiurato il taglio dei fondi europei, Parigi parla di "passo in avanti" (Repubblica p.6).  Il sottosegretario del Mit, Siri, al Corriere (p.7): "Noi avevamo un obiettivo prioritario: salvaguardare il finanziamento europeo. E l'obiettivo è stato raggiunto. Ora possiamo avviare un tavolo con Francia ed Ue che sulla Tav porti a un maggio peso dei benefici rispetto ai costi". Il presidente di Telt, du Mesnil, al Corriere (p.7): "Siamo venuti incontro alle richieste del governo italiano lasciando altri 2-3 mesi per l'appello alle candidature della quarta sezione e garantendo che la procedura potrà essere interrotta se il governo dovesse decidere di modificare, interrompere o rinviare il progetto". Sull'opera, Di Maio pronto a giocarsi la carta del voto di fiducia in Aula: i 5S preparano la resa dei conti per evitare che la Lega prevalga con i voti dell'opposizione (Repubblica p.7). Intanto, Conte tratta già una linea low cost: il premier è pronto a discutere con Francia ed Ue il progetto "mini-mini Tav".
Verso le Europee, manifestazione dei sovranisti al Circo Massimo: ci saranno anche Orbàn e LePen per lanciare Salvini a capo Ue (Messaggero p.10). A metà aprile la manifestazione che ha come obiettivo la campagna per arrivare al governo di Bruxelles. Il leader leghista attacca il Ppe per la "follia" di voler espellere dal gruppo il premier ungherese.
Intanto Salvini studia la strategia per il nuovo partito: "Cambierà il nome" (Stampa p.8). Il segretario del Carroccio al lavoro per un progetto che punta ad eliminare ciò che resta dell'impronta nordista e cercare di sottrarsi ai giudici e alle richieste di rimborso da 49 mln di euro. Per il Giornale (p.6) Salvini vuole fare il capo dei sovranisti europei: cancellati Bossi e il Nord. Piano per commissariare la Lega e varare un nuovo statuto.
Pd, dopo l'addio al Nazareno, cerca la sua casa di vetro. L'ipotesi è la "Città del Sole", un edificio vicino alla stazione Tiburtina (Repubblica p.10). La sinistra ha la sindrome del trasloco (Fatto p.9). Intanto, Zingaretti "rottama" le correnti: al vertice dem i segretari regionali (Corriere p.11). Oggi il nuovo segretario incontro +Europa, secondo i sondaggisti di Swg il partito torna sopra il 20% e si avvicina a un punto e mezzo di distanza dal M5S.
M5S, Di Maio "fondatore" blinda la leadership: nell'atto costitutivo, depositato a dicembre 2017, Grillo resta solo il "garante" del Movimento. "Ecco come hanno fatto fuori Beppe Grillo" titola Libero (p.9): Di Maio e Casaleggio si impadroniscono del partito, cambiandogli pelle. Intanto, il nuovo statuto grillino, archivia Di Battista, e lui fugge all'estero (Giornale p.7). Labate sul Corriere (p.10): Di Battista e Grillo sono finiti ai margini. Loro hanno sempre incarnato un Movimento più intransigente che votato al dialogo, più ideologico che pragmatico, decisamento tutto di lotta e per nulla di governo.

ESTERI
Italia-Cina, il richiamo di Bruxelles: "Si agli affari con Pechino, ma è un rivale" (su tutti). L'ammonimento è rivolto a tutti i Paesi europei che oggi a Strasburgo parteciperanno all'approvazione del documento che dovrebbe fissare le regole nei rapporti con Pechino: "Coerenza con le regole delle politiche dell'Ue" (Stampa p. 5). Preoccupazione anche dall'America, Di Maio rassicura gli Usa: "L'accordo con la Cina non è un'intesa politica". Ma sul patto Roma è pronta alla firma (Stampa in prima, p. 2 e tutti). Dopo i timori di Trump, Di Maio interviene ribadendo che gli Usa rimangono il principale alleato. L'obiettivo del grillino è un rafforzamento dei rapporti bilaterali, a sostegno degli Usa nell'ambito dei negoziati commerciali con l'Ue e sul fronte energetico, per la diversificazione delle rotte e dei fornitori. Ma Salvini vuol fare l'amerikano e la Lega si spacca sulla Cina (Fatto p. 2): "No al pranzo con Xi. Facciamo parte di un'alleanza che prevede che la difesa dei dati sensibili e della sicurezza dei singoli prevalga sul mero interesse economico" (Repubblica p. 13). La Lega con il Colle e Moavero: Tlc fuori dall'intesa con Pechino (Messaggero p. 7): la triangolazione istituzionale e i pressing Usa spingono Palazzo Chigi a ridurre il memorandum. Sul Fatto (p. 3) i contenuti dell'accordo: porti, strade, ponti ed energia. Sul Corriere (p.9) parla Tremonti: "Attenzione a Genova e Trieste, Pechino da noi cerca solo la porta per arrivare al cuore d'Europa. Se chiediamo l'intesa chiederanno loro la Tav". Trump, sul piede di guerra, avvisa Merkel sul G5: "Ritorsioni se aprite a Huawei. La nostra intelligence ridurrà la collaborazione, se affidate ai cinesi la vostra rete di Internet veloce".
Boeing, dopo la strage in Etiopia, maxi perdita Wall Street: stop di 22 compagnie agli aeri sospetti (Corriere p. 12 e altri). Gli aerei fermati in cinque Paesi, ma non in Europa ed Usa (Corriere). "Bloccate il 737 maledetto", in Europa ne volano 55 (Giornale). E Libero attacca: "Fermate gli aerei-bara". A terra il 40% dei mezzi gemelli di quello caduto in Etiopia. Nascono dubbi su un software: "modello caduto due volte nel giro di un anno. E' un campanello d'allarme". Trema l'industria dell'aereonautica.
Brexit, la premier May tenta l'ultima carta con Juncker (Repubblica p. 15, Messaggero in prima, p. 12 e altri): da ieri a Strasburgo per risolvere il "backstop", la clausola imposta dall'Ue perchè l'Irlanda del Nord resti nell'unione doganale. Al presidente della Commissione Juncker, May ha chiesto concessioni per piegare i conservatori ribelli. Repubblica intervista Jo Johnson: "Scelgo l'Europa contro May e mio fratello Boris è contro l'accordo May. È un piano inaccettabile. Ci renderà tutti più poveri, non avremo più voce in capitolo nelle decisioni di Bruxelles e potremmo rimanere "intrappolati" nell'Ue. Estensione della scadenza sarebbe inutile senza un'alternativa".
L'Ucraina bandisce Al Bano "Minaccia per la nazione. La replica "Io canto la pace" (Corriere p. 13 e tutti): inserito dal ministero ucraino della Cultura nella "lista nera" delle personalità considerate una minaccia per la sicurezza nazionale. Albano è indignato: "Mi trattano come un terrorista"

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