Commentario del 09.03.2019

IN PRIMA PAGINA
Caso Tav, in evidenza su tutti i quotidiani la lite Lega-M5S che evoca la crisi (Corriere). Il governo va a finire sotto il treno (Tempo). Tav, il governo sbatte sul no europeo (Stampa). Venti di crisi, ultima carta di Conte (Messaggero). I grillini: crisi aperta sulla Tav (QN). Separati in Tav (Repubblica). Di Maio minaccia Salvini (Giornale). A Salvini scappa la ruspa: se non molla sul Tav il governo cade per mano sua (Notizia Giornale). Di Maio si è infilato in un tunnel cieco (Verità). Zaia: "Una partita da vincere nell'interesse del Nord oppure salta l'alleanza" (Repubblica). La presidente della commissione Trasporti Ue: "Solo uno spreco" (Fatto).
Sondaggio, metà italiani: voto anticipato è la soluzione (QN). Forza Italia sale oltre il 12% (Giornale).
Autonomia, la mossa di Conte: "In Parlamento modifiche al testo" (Messaggero).
Caso Renzi, i genitori dell'ex premier tornano liberi. "Ma non ci basta" (Repubblica). La giustizia-spettacolo libera i genitori di Renzi (Libero). Domiciliari revocati con tante scuse (Tempo).
Economia, l'industria rimbalza dell'1,7% a gennaio dopo 4 mesi (Sole). Bankitalia ora vede nero: rischi veri per l'economia (Repubblica). Visco: tempi maturi per varare una nuova riforma fiscale (Sole). Via della seta, Conte annuncia un accordo-quadro con la Cina (Sole). L'Italia che scivola nelle classifiche (Corriere). Industria italiana meglio della tedesca (Verità). Da aprile i mini-tagli alle pensioni: via al riscatto agevolato della laurea (Messaggero). Accordo per il latte: prezzo fissato a 74 centesimi (Sole, Notizia Giornale, Avvenire).
Infrastrutture,  Autostrade, accordi per truccare le perizie su un altro ponte a rischio (Fatto).
Sanità, morire di morbillo per 13 euro a vaccino (Corriere). Morti da inquinamento, il triste record della Pianura Padana (Stampa).
Ultimatum di May: "Sì al mio accordo o salta la Brexit" (Messaggero). Orban: se il Ppe ci caccia, l'alleanza coi polacchi è pronta (Stampa). Veneziela, black out made in Usa: Trump vuole tutto il petrolio (Fatto).
"Io, schiava a 17 anni". Mattarella si commuove: "Basta donne schiave" (Messaggero, QN e altri).
Calcio, Ranieri torna alla Roma, Monchi rescinde il contratto (Messaggero e tutti).

ECONOMIA
Bankitalia ora vede nero: rischi veri per l'economia (Repubblica e tutti). Ieri il governatore Visco, intervenuto a Montecitorio alla presentazione del libro di Padoan, ha affermato la necessità di "una riforma fiscale di sistema che manca da quarant'anni. Dopo la stagione dei bonus, degli abbassamenti delle imposte al di sotto di una certa soglia di reddito e dei tanti interventi compensativi, quello che serve è una valutazione più attenta e strutturale, che possiamo affrontare coinvolgendo i nostri massimi esperti di scienza delle finanze e di diritto tributario, perché viviamo in un mondo diverso da quello di 40 anni fa" (Sole, Repubblica, Corriere, Messaggero). Il governatore ha anche lanciato un monito: "L'economia corre rischi, nella politica di bilancio ci sarebbe voluta molta più prudenza, tuttavia l'indipendenza di Bankitalia non è mai stata messa in discussione dall'Esecutivo, con cui continuiamo a collaborare".
Congiuntura Istat, l'industria rimbalza dell'1,7% a gennaio dopo 4 mesi in calo (Sole e tutti). Sorpresa di inizio anno: in avvio di 2019 la produzione industriale cresce dell'1,7% da dicembre e registra la prima variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi di cali continui. Rispetto a gennaio 2018, si attenua la caduta con una flessione dello 0,8% nei dati corretti per gli effetti di calendario. Il miglioramento, sia tendenziale sia congiunturale, è trainato dal settore energia. "L'aumento di gennaio - spiega l'Istat - non riesce comunque a compensare le variazioni negative degli ultimi mesi". Bisogna tornare al periodo novembre 2012-gennaio 2013 per trovare un calo medio superiore all'1,8% del periodo novembre 2018-gennaio 2019 (allora era stato -2,2%). Ma gli sguardi degli analisti sono rivolti ai prossimi mesi. Per il centro studi di Banca Intesa "la produzione industriale è rimbalzata più del previsto a gennaio. Il dato non va sopravvalutato ma segnala che ora è possibile che il Pil eviti la terza flessione consecutiva nel trimestre corrente». Dello stesso avviso Confcommercio: "Meno probabile Pil negativo nel 2019".
Anche la Verità evidenzia come l'industria italiana, in avvio d'anno, è andata meglio della tedesca (Verità). In Germania gli ordini delle aziende sono crollati del 4% in un anno e del 2,6% da dicembre a gennaio. Nello stesso periodo la produzione delle nostre imrpese ha invece avuto un andamento positivo.
Rivalutazione pensioni, da aprile scatta il taglio (Messaggero e altri). L'Inps applica la manovra e ricalcola gli assegno sopra i 1500 euro mensili: finora non erano scattate le novità approvate a dicembre, ma nella maggior parte dei casi la differenza è di pochi euro. Presto al via anche le decurtazioni più significative introdotte per i trattamenti molto alti. E per il riscatto della laurea, via libera per chi ha meno di 45 anni.

POLITICA
In primo piano, su tutti i giornali, il braccio di ferro Lega-M5S sulla Tav (Stampa, Repubblica e altri). Ancora 48 ore per scongiurare la crisi di governo: l'ultima ipotesi è riscrivere i bandi entro lunedì, ma Francia e Ue dicono "no". Conte: "L'opera non sia un totem", ma per il premier, stretto tra decreti e copertura, è complicato fermare l'opera (Corriere). Pronta una lettera da recapitare alla società che gestisce l'opera per chiedere una clausula di revoca (Repubblica). E Di Maio si appella a Salvini: "Chiedo lealtà, non può decidere contro di me e Conte". Sul fronte leghista, però, l'altro vicepremier sembra non mollare: "Ci vediamo lunedì, quando partiranno le gare: impensabile sospendere le gare". Secondo Salvini "è giusto discutere, ma poi dobbiamo fare, il treno è più veloce, sicuro, inquina meno: la maggioranza degli italiani vuole l'alta velocità" (Corriere). A contraddire parzialmente Salvini, sono i vertici della Telt, secondo i quali le gare si possono bloccare anche dopo la partenza: la società lo aveva spiegato in una missiva ai ministri dei Trasporti italiano e francese il 18 dicembre (Repubblica). Dalla Ue: "Più finanziamenti se si va avanti" (Messaggero). Convocato a Parigi il cda della società che gestisce la costruzione dell'infrastruttura ferroviaria. Oggi intanto a Torino tornano in piazza le Madamine, mentre il Colle spera nella mediazione del premier, ma se fallisce è molto difficile evitare le urne (Messaggero e altri).
Per il sottosegretario leghista Buffagni "la crisi è già iniziata" (Corriere e altri) e "venti di crisi" tirano anche per il Messaggero. Interviene anche il neosegretario del Pd, Nicola Zingaretti: "Se è così, subito al voto".
Nell'intervista al Corriere (e Messaggero), il viceministro Rixi: "Anche Moavero e Tria voterebbero contro il blocco: va bene ridiscutere, ma non si possono ridare 500mln ai francesi. Ora c'è la Torino-Lione, poi ci sarà la Verona-Brescia e qualcuno che alzerà il ditino per dire 'no' ci sarà sempre". E aggiunge: "I patti vanno rispettati: votiamo in Parlamento o con il referendum".
Ma sul Messaggero spazio alle due analisi costi-benefici di Ponti: sì Tav per l'Europa, no Tav per il ministro Toninelli che ha scelto il docente, il quale ora si difende: "Usati criteri differenti, nel secondo lavoro il mio ruolo è stato marginale". Nello studio per la Ue valutati effetti molto positivi per occupazione e crescita, in quello per Infrastrutture, invece, opera bocciata per costi elevati.
Autonomia, Conte frena: modifiche in Parlamento (Messaggero e altri). Il premier sposa la linea Mattarella: "Riforma discussa dalle Commissioni". Boccia: "Lo Stato deve rimanere centrale". Da ieri anche la Liguria vuole essere della partita ed ha deliberato l'avvio delle trattative. Per il governatore veneto Luca Zaia "Tav e autonomia vanno fatte o il governo si ferma: non siamo estremisti, né scappati di casa. Se la mettiamo sul consenso popolare è lampante che con la democrazia vincerebbe il sì in entrambi i casi" (Repubblica).
*Caso Renzi*
I genitori di Renzi tornano liberi. Il tribunale del Riesame revoca gli arresti domiciliari. "Ora dimostreremo la nostra innocenza". L'ex premier: "Era una misura abnorme e assurda. Sono stati i giorni più bui per la mia famiglia". Resta l'interdizione per 8 mesi. (Repubblica, Tempo, Avvenire, e tutti). Libero parla di "giustizia spettacolo" e si domanda che senso abbia, in un'inchiesta che si trascina da tempo e andrà avanti un altro paio d'anni, imporre gli arresti per tre settimane agli imputati e perché i due, che fanno impresa da quarant'anni, hanno iniziato ad avere problemi con la magistratura soltanto da che il figlio ha cominciato ad avere successo in politica.
*Ponte Morandi*
Ponte di Genova. Altri 52 indagati per il crollo del ponte Morandi. Nel mirino della procura altri tecnici e dirigenti di Autostrade, Spea e Mit. Finora sotto inchiesta ci sono 73 persone. Si cerca ora di accertare soprattutto le ragioni del rinvio di un progetto di ristrutturazione dei ritiranti del ponte (costo: dei lavori, 20 milioni di euro) predisposto dalla società Autostrade nel 2015 e mai eseguito (Avvenire p.10). A 4 mesi dal crollo di Genova un dirigente chiese di manipolare il rapporto su un altro viadotto a rischio (Repubblica p.15, Corriere p.17). Le intercettazioni saltano fuori dopo 200 giorni di inchiesta sul Morandi, che però hanno scoperchiato un sistema e fanno parte del secondo filone, quello relativo a cinque ponti italiani che presentano criticità. Tre mesi dopo il Morandi provano a truccare le carte sei dirigenti, tra cui indagati per il crollo di Genova e per il bus precipitato in Irpinia (Fatto p.8). Al telefono si mettevano d'accordo su come falsificare le relazioni tecniche sulla sicurezza di un altro viadotto autostradale con una trave collassata, quella sul canale Paolillo sull'A16 Napoli-Canosa nel Foggiano.
*Sondaggi*
Su QN il sondaggio di Noto, dal quale si evince che il sì alla Tav è più forte anche della crisi di governo. Alla domanda secca "favorevoli o contrari alla Tav?" il 62% si è detto favorevole, il 22% contrario e il 16% indeciso. Pd e leghisti decisi, persino il 20% dei grillini si dice favorevole all'opera. Se dovesse prevalere l'incertezza, meglio andare al voto immediatamente.

ESTERI
Concessioni Ue sulla Brexit. Ma non bastano per aiutare May (Corriere e tutti). L'ultimatum della May: "Dite sì al mio accordo o la Brexit può saltare" (Messaggero) Per gli europei la Gran Bretagna potrà uscire unitaleralmente dal meccanismo a patto che rimanga in vigore per l'Irlanda del Nord. Ma è inaccettabile per i conservatori che sostengono May, che non vogliono una spaccatura del Paese: "Martedì voteremo per togliere il "no deal" dal tavolo" dicono. C'è la possibilità di un altro rinvio della Brexit.
Orban a un passo dall'addio ai popolari (Corriere e altri): il leader ungherese preferisce Varsavia. Berlusconi prova a trattenerlo nel Ppe: "Non voterò l'espulsione. Ti ho sempre difeso e sarò sempre dalla tua parte" e lo implora di accettare alcune richieste del Partito popolare che vuole fermare ogni tipo di propaganda anti-Bruxelles. Ma Orban: "Se bisognerà creare qualcosa di nuovo, ovviamente il primo posto dove discutere è la Polonia". A sostegno di Orban anche la Lega di Salvini che potrebbe contribuire con 28 eurodeputati (Stampa). E dai Socialisti ai Democratici non ci sono segnali di un prossimo regolamento di conti con i romeni.
Venezuela, black-out made in Usa: Trump vuole tutto il petrolio (Fatto e tutti) il black out che ha colpito giovedì Caracas e 22 su 23 Stati è il più lungo e il più esteso nella storia del Paese: chiuse scuole, bloccati treni e metropolitane. Annuncio fasullo del ministro dell'Energia che aveva promesso la soluzione in tre ore ma i residenti hanno smentito. Il ritornello di Maduro: "Un sabotaggio degli Usa" (Giornale)
Trump i chiede di pagare per i soldati Usa in Italia (Giornale): il  presidente pronto a chiedere 6 volte il costo attuale: "Non faremo gli sciocchi per gli altri". Lo scopo è quello di spingere tutti ad aumentare le spese per la Difesa. Il Pentagono stabilirà chi deve pagare e chi merita lo sconto.

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