Commentario del 30.09.17

IN PRIMA PAGINA
Spagna in primo piano, alla vigilia del referendum catalano. Seggi occupati, Barcellona sotto assedio (Messaggero, Stampa). Il prefetto della città: "Fermerò il voto" (Corriere). Trattori a difesa dei seggi (Repubblica). L'ex premier Gonzalez: "Sostengo i valori della Spagna unita".
Sul fronte interno è Roma in prima pagina, per l'allarme del Tesoro sui conti (Messaggero). Bocciato il bilancio: "Non è veritiero" (Repubblica, Sole). Raggi attacca: "Fate politica" (QN).
Politica, tra Berlusconi e Salvini patto per battere Grillo (Corriere). Il Giornale: i grillini vogliono uccidere Berlusconi. Tra Gentiloni e Mdp tregua armata per salvare la Finanziaria (Corriere). Cantone ci pensa: "In politica? Fra tre anni chi sa" (Messaggero). Libero tifa per Lombardia e Veneto autonomi: conviene votare Sì. Il Fatto contro Maroni e Zaia: 40 milioni per un referendum inutile.
Tra giustizia e politica le polemiche sul nuovo codice antimafia. Boccia: "Industriali trattati come delinquenti" (Mattino). Mina i diritti (Sole). Il Fatto: Confindustria difende i corrotti.
Economia, Calenda al Sole: "Tim-Vivendi, golden power a ottobre". Avvenire contro Padoan: solo 5 miliardi per la famiglia. In cronaca la storia di una giovane madre condannata dal cancro: regali alla figlia neonata fino a 18 anni (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Riduzione del deficit e misure per la crescita: in un'intervista al Sole (in prima e a p.3) Calenda ribadisce i punti fermi della manovra. "Il sentiero è stretto, ci muoviamo tra riduzione del deficit, rilancio dell'occupazione giovanile e ulteriore sostegno agli investimenti con Impresa 4.0. Col deficit all'1,6%, un livello quasi senza precedenti, diamo continuità a un percorso di crescita: incentivi agli investimenti, Irap, Imu sugli imbullonati, taglio Ires, Jobs Act. Non ricordo nel passato recente di governi così vicini al mondo delle imprese".
Avvenire critico con Padoan per la politica del governo sulle famiglie: "impegni limitati", solo 5 miliardi nel 2017 e altrettanti nel 2018 le risorse destinate alle famiglie e all'inclusione sociale. A rischio anche il bonus bebé. La morale del "sentiero stretto" delude la platea della Conferenza nazionale sulle famiglie. De Palo: "Delusi dal governo, c'è sempre qualcosa che viene prima della famiglia. Si trovano i soldi per salvare le banche, per il bonus 80 euro ma mai per aiutare gli italiani a vivere meglio se mettono al mondo un figlio".
Critico col governo anche l'ex ministro Giovannini: il milione di posti di lavoro l'abbiamo perso, non creato (Libero p.21). "Secondo i dati Istat siamo ancora a 300 mila posti di lavoro in meno rispetto al picco di aprile 2008". E in termini di unità di lavoro con orari standard di 8 ore, siamo sotto di 1,1 milioni rispetto a 9 anni fa. "Questo vuol dire che molto lavoro riguarda attività frammentate, e quindi non basta ai bisogni di una famiglia".
Sulla Stampa (p.7) la ricetta di Di Maio per il lavoro: "Nella proposta sul reddito di cittadinanza prevediamo 2,1 miliardi per il rilancio dei Centri per l'Impiego". Obiettivo, agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro anche tramite app ad hoc. Nei piani del M5S per dare dell'Italia una "smart nation" anche la creazione di una banca pubblica per gli investimenti: "Dobbiamo tornare a investire soldi pubblici nell'economia".

ITALIA-POLITICA
Berlusconi sente Salvini e convoca il vertice del centrodestra: "Non può vincere Grillo, sarebbe un disastro per il Paese" (Corriere p.9). Il leader leghista chiama il cavaliere per gli auguri ed è disgelo. La linea è tenere unito il centrodestra e correre per vincere. Berlusconi: "Ci vedremo presto per dare l'ultima scorsa al programma. L'alleanza sarà con Salvini, con la Meloni e altri partiti del centrodestra che si riconoscono nel programma e nei valori dell'Occidente, della cristianità e dell'europeismo". Discorso rinviato per la leadership, ma su Facebook Berlusconi avverte: "Per governare l'Italia non si può improvvisare, serve una solida esperienza". Per Massimo Franco (Corriere) dietro la tregua tra Berlusconi e Salvini e il rilancio della prevedibile alleanza tra Fi, Fdi e Lega, si intravede il calcolo di usare al meglio il Rosatellum.
Ma nella nuova legge elettorale spunta una norma anti-Berlusconi (Repubblica, Corriere): dal M5S un emendamento che vieta a chi è incandidabile di essere il capo politico di una coalizione. Il Giornale: i grillini vogliono uccidere Berlusconi.
Intanto Gentiloni cerca la tregua con i bersaniani di Mdp (Corriere): obiettivo, mettere in sicurezza la manovra di Bilancio. Su questo il gruppo vuole un riconoscimento politico da Gentiloni ma questo espone il premier al tiro dei renziani. Per questo Gentiloni è preoccupato e il Colle ha alzato uno scudo protettivo sul governo.
Sul Corriere i timori del Colle per voto e dopo voto: con l'ipotesi di scioglimento delle Camere ai primi di gennaio e voto ai primi di marzo, alla luce del Rosatellum e dei sondaggi si prospetta il "paralizzante replay del 2013", con tre grandi minoranze in Parlamento e nessuna maggioranza. Ma l'opzione spagnola del ritorno alle urne è esclusa. Possibile la creazione di un "governo del presidente" (Gentiloni?) oppure l'affidamento dell'incarico ai presidenti del Senato o della Camera. Anticipazioni analoghe sulla Stampa, secondo la quale anche i berlusconiani sarebbero pronti a infilarsi in un "governo del presidente" quale atto di responsabilità verso il Paese. Al momento le maggiori chance le ha Gentiloni.

EUROPA
Spagna, alla vigilia del referendum per l'indipendenza della Catalogna Madrid minaccia multe e arresti, Barcellona sfida gli agenti e scende in piazza. Nascoste le 6200 urne necessarie al voto, scuole occupate dalle famiglie, i trattori assediano l'ufficio del prefetto Enric Millo, che al Corriere dice: "La polizia ha ordini precisi, questo referendum non si farà. Ogni scheda sarà sequestrata ma non useremo la forza. Siamo una democrazia del XXI secolo, non un Paese delle banane". "Qui si vive un golpe" la denuncia su Repubblica della leader catalana di Ciudadanos Inés Arrimadas, schierata per l'unione contro il referendum."Non c'è base legale per la consultazione eppure viviamo un linciaggio verbale". L'ultimo sondaggio della rete tv La Sexta parla di favorevoli all'indipendenza al 52,5%, contrari al 43,5% (Repubblica). L'ex premier Felipe Gonzalez: "La Spagna è uno spazio pubblico condiviso, una realtà storica vecchia di 500 anni. Questo voto non è democratico".
L'Austria contro gli italiani: "Siete la mafia dei funghi". Sulla Stampa (p.21) l'attacco del quotidiano tirolese ai raccoglitori di funghi che saccheggiano in modo industriale i boschi del Tirolo Nord orientale. Definiti Mafia perché per lo più italiani. Grazie ai prezzi elevati per i porcini in Italia, i guadagni per i raccoglitori illegali restano notevoli.
L'ex cancelliere Schröder prende casa al Cremlino (Corriere p.12). Ieri la nomina a presidente del consiglio di sorveglianza di Rosneft, considerato uno dei maggiori veicoli geopolitica di Putin; nomina su richiesta di Igor Sechin, boss della società e considerato il secondo uomo più potente della Russia. Schröder sarà in sostanza l'ambasciatore nel mondo degli interessi del Cremlino, la faccia occidentale di un gruppo sottoposto a sanzioni dagli Usa e dalla Ue per la crisi ucraina. Imbarazzo e polemiche a Berlino.


©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento