Commentario del 4.09.17

IN PRIMA PAGINA
La bomba H di Kim spaventa il mondo (Stampa). Gli Usa studiano la guerra (Repubblica, Messaggero). In apertura su tutti i giornali il test sulla bomba H della Corea del Nord, che sviluppa un terremoto del 6,3. Trump: attaccarlo? Vedremo (Corriere). Washington aspetta segnali da Pechino (Repubblica). Libero: questo pazzo sgancia bombe e nessuno gli fa niente. Il Giornale: il piano per ucciderlo ora è una priorità.
Sul fronte interno, politica, migranti ed economia in primo piano. Di Maio e Salvini alla prova: "Non siamo antieuropei" (Corriere). Di Maio vede il potere da vicino e si candida a euro-cameriere. Salvini promette agli industriali liretta e minibot per farli ricchi (Libero). Cernobbio non si scalda: "Parlano con tanti spot, serve più concretezza" (Repubblica, Mattino). Monti alla Stampa: "Di Maio? Borghese e moderato". E Di Battista pensa a candidarsi (Fatto, Giornale). Berlusconi punta sulla carta Tajani (Corriere), Gentiloni si prepara a restare (Fatto), Renzi vuole fare il senatore (Tempo). Il Foglio: Renzi salvi Berlusconi da Salvini.
Padoan  ottimista sull'economia: "Ripresa solida, adesso partono gli investimenti" (Repubblica). Dijsselbloem: "Non scaricate sul debito i problemi delle banche" (Corriere). Tajani chiama l'Europa sui migranti: "Bruxelles versi 6 miliardi per il fronte libico" (Messaggero). Minniti: "Ora i diritti umani" (Fatto). Tremonti: "Chi fugge dalla miseria la porta tutta a noi" (Libero). Su tutti la cattura del capo degli stupratori di Rimini. E' un rifugiato (Mattino). Nessun pentimento. Il Giornale:espulsi,ladri e clandestini. Non dovevano essere qui. Il Viminale: il37% delle violenze opera di stranieri (Mattino)

ITALIA-ECONOMIA
"La ripresa durerà" (Repubblica p.8) "ma ora nuove riforme o si arretra" (Corriere p.4). Padoan a Cernobbio rivendica i successi del governo – "la prossima legislatura eredita un'economia migliore di quella che abbiamo trovato" – parla di Gentiloni come "il nostro Totti" e lancia un monito: "C'è una finestra di opportunità da cogliere, diversamente il Paese non sta fermo, torna indietro. Il prossimo governo dovrà proseguire". E la fine prossima del sostegno della Bce attraverso il qe "dev'essere uno stimolo ad andare avanti con la politica delle riforme strutturali". Ma per la manovra 2018 mancano altri 8 miliardi, stima il Corriere (p.5). A Renzi e a tutti coloro che vorrebbero una manovra più ambiziosa Padoan continua a ripetere che "il sentiero è stretto" e le risorse limitate. Al momento si ragiona su un bilancio che si assesta tra i 22 e i 25 mld di euro, e dove non tutte le coperture sono state ancora individuate. Mancano all'appello tra i 7 e i 10 mld,nonostante i circa 9 miliardi che verranno finanziati da un maggior deficit rispetto alle previsioni del def. Nel conto ci sono i 15,2 mld delle clausole di salvaguardia da disinnescare, 1,5.2 miliardi per i nuovi sgravi contributivi, 1,2 mld per il rinnovo dei contratti pubblici, 2 mld di spese indifferibili, 1-1,5 mld per Industria 4.0, tra 500 mln e 1 mld per il reddito di inclusione e 500 mln per le Province. In manovra, per Repubblica, ci sarà anche l'estensione della no tax area da 8 mila a 10 mila euro, così da ricomprendere 2,3 milioni di italiani in più per una spesa di 1,8 mld. Ci stanno lavorando i tecnici di Palazzo Chigi anche se da Padoan è arrivato un altolà: "Le risorse limitate richiedono un uso selettivo". Gelmini alla Stampa (p.9): "Il governo abbia il coraggio di uscire dalla logica dei bonus a pioggia, serve una manovra che affronti in modo strutturale la questione dell'occupazione giovanile. Se non ci sarà un atteggiamento elettoralistico garantiremo un atteggiamento più morbido".
Pensioni di invalidità, vola la spesa (Messaggero). In 15 anni i costi per le indennità civili sono raddoppiati arrivando a quota 16mld. Incremento inarrestabile: il numero delle prestazioni è aumentato del 73%. Nella tabella a corredo dell'articolo, si evince che la Calabria è la regione con la percentuale più alta nel rapporto prestazioni/abitanti (77,6 ogni 1000 abitanti), l'Emilia Romagna quella più virtuosa (38,5).

ITALIA-POLITICA
Di Maio e Salvini alla prova: "Non siamo antieuropei" (Corriere). Il grillino lancia l'idea di un'Italia "smart nation", il leghista a Libero rivela il suo piano annunciato a Cernobbio: "Flat tax al 15%, abolizione degli studi di settore e pensione con 41 anni di contributi. E vogliamo proseguire sulla strada dei mini-Bot che daranno risultati su Pil e crescita". Ma Cernobbio non si scalda, per gli imprenditori restano "inaffidabili" (Repubblica). Applausi stentati e sostanziale pareggio per i due ospiti, con la platea che resta fredda: "Belle parole, un po' fumose" (Messaggero). L'ex premier Monti alla Stampa: "Stupito da Lega e M5S: il loro antieuropeismo si è annacquato. Li avrebbero dovuti ascoltare gli osservatori internazionali, avrebbero avuto un'idea diversa di quanto accade da noi". Costa (Wpp) a Repubblica: "Salvini era più sciolto e ha sollevato problemi concreti": Mazzoncini (Fs): "Da Di Maio tutto giusto, ma poca concretezza: su migranti, Industria 4.0 e rapporto con l'Ue nessuna proposta". Di Maio al Corriere: "Vogliamo che l'Italia diventi una smart nation, importante il contributo di chi ha idee innovative e produce, ma servono leggi ad hoc per avere regole trasparenti nei rapporti". Nel Movimento "nessuno ha mai detto di voler uscire dall'Ue, anzi abbiamo spesso invocato più Europa, ma questo non significa che dobbiamo tenercela così come è". Sulla legge elettorale addossa al Pd le responsabilità del fallimento dell'accordo, e su un possibile accordo con la Lega taglia corto: "Il M5S non fa alleanze". Salvini intervistato dal Corriere critica l'intervento di Di Maio: "Mi aspettavo di più, fino a ieri erano su posizioni opposte. Sembrava recitasse una lezione. Dialogo con loro? Noi stiamo costruendo un modello di centrodestra, ma sarei pronto a dialogare, se loro volessero". Poi Salvini marca le differenze tra Lega e M5S: "Alla prova del governo, loro offrono l'immondizia di Roma, noi l'esempio di 20 anni di buon governo in Lombardia e Veneto". Sulla sua relazione a Cernobbio, il segretario leghista spiega: "Ho sdoganato il volantinaggio. Due anni fa sono stato guardato come un marziano, oggi posso dire che in molti mi hanno dato ragione". Intanto Di Battista insidia Di Maio: "Potrei candidarmi,tra poco saprete" (Fatto p.2). Berlusconi punta sulla carta Tajani (Corriere), Gentiloni si prepara a restare (Fatto), Renzi vuole fare il senatore (Tempo). Il Foglio: Renzi salvi Berlusconi da Salvini

ESTERI
La bomba H di Kim spaventa il mondo (Stampa). Gli Usa studiano la guerra (Repubblica, Messaggero). In apertura su tutti i giornali il test sulla bomba H della Corea del Nord, che ieri ha sviluppato un terremoto del 6,3. Il test su un ordigno all'idrogeno è una sfida in piena regola a Usa e Cina. Trump: "Attaccarlo? Vedremo. La Corea del Nord Stato canaglia che imbarazza la Cina" (Corriere). Il capo del Pentagono Mattis: "Se minacciati, ci sarà una risposta militare massiccia". Si torna a parlare di sanzioni dure che potrebbero colpire chi collabora, coinvolgendo anche banche della Cina. Telefonata tra Putin e Xi Jinping: "Affronteremo la situazione in modo adeguato". Mosca pensa a una soluzione politica. Pechino parla di "azioni sbagliate". Pechino potrebbe tagliare all'alleato forniture petrolifere. Washington aspetta segnali da Pechino (Repubblica). Libero: questo pazzo sgancia bombe e nessuno gli fa niente. Il Giornale: il piano per ucciderlo ora è una priorità.
Il politologo Bremmer al Corriere: "Trump paga gli errori di Bush e Obama, ora non ha molte opzioni. Ma sbaglia ad attaccare Seul, spingendola verso Pyongyang. Un'opzione militare non esiste, perché le conseguenze sarebbero gravissime. Kim è un dittatore feroce ma non è un cialtrone, ha fatto cose che altri dittatori non sono riusciti a fare e vuole un forte deterrente nucleare per non essere spazzato via. L'America è su un doppio binario molto pericoloso, divisa tra Trump che esclude un dialogo e Mattis e Tillerson che invece puntano sul negoziato. Mi aspetto che Trump accentui le pressioni su Pechino usando l'arma commerciale".
Tajani chiama l'Europa sui migranti: "Bruxelles versi 6 miliardi per il fronte libico", dice al Messaggero. "bisogna lavorare con più velocità per trovare un'intesa in Libia, La stabilizzazione del Paese è importante e ciò può avvenire solo se si trova un'intesa tra Tripoli, Bengasi e le tribù del sud. L'Europa deve parlare con una voce sola". Per Tajani la soluzione è dare a Tripoli la guida politica del paese, a Bengasi quella militare. E lavorare con Niger e Ciad per fermare i flussi migratori. "Occorrono 6 miliardi. La stessa cifra usata per chiudere il corridoio balcanico va usata per chiudere il corridoio libico".
Minniti, alla Festa del Fatto rilancia sui diritti umani: "Sono per non perdere un millimetro della nostra umanità ma non consentiamo ai trafficanti di uomini di gestire il futuro delle nostre democrazie". "Sui campi profughi in Libia ci metto la faccia, Abbiamo portato l'Onu nei campi libici. Il vero nemico sono i trafficanti".

©riproduzione riservata



Nessun commento:

Posta un commento