Commentario del 18.09.17

IN PRIMA PAGINA
Centrodestra, scatta la corsa al governo (Stampa). Duello tra i big. Berlusconi a Salvini: io il leader (Messaggero). Libero: vogliono fare il premier però non hanno i voti. Tensioni anche nel M5S: su Repubblica il no di Fico a Di Maio leader. La Boschi alla Stampa: "I Cinquestelle? Sono incapaci". Si riapre anche il fronte ius-soli: Repubblica e Corriere parlano di patto tra Gentiloni e il Vaticano per l'approvazione entro l'anno.
Tra politica e giustizia, gli sviluppi del caso Consip. Processo dell'Arma al colonnello Ultimo. Intercettazioni, esposto al Csm di Adinolfi contro Woodcock (Repubblica). Ma il Fatto rilancia: gli indizi di corruzione su papà Renzi ravvisati dal gip e non solo da Woodcock.
Tra politica ed economia, il varo della commissione sulle banche. Patuelli (Abi) al Messaggero: "L'inchiesta rispetti i limiti o si rischia il caos".
Repubblica torna sulle morti del lavoro: tanta burocrazia, pochi controlli. Il Messaggero sul "concorsone" per gli Statali: le regole per i nuovi assunti. Il Giornale: prima di assumere lo Stato paghi i debiti con i privati. Su Affari&Finanza inchiesta su giovani e lavoro: gli over 30 i più penalizzati. Sul Fatto la verità sul dieselgate: 10 mila morti all'anno, l'Italia è la più colpita dalla truffa.
In cronaca il disastro-Ferrari al Gran Premio di Singapore: Raikkonen si scontra con Vettel, in 10 secondi addio al Mondiale (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Misure per l'innovazione e lavoro giovanile (Corriere p.11): Gentiloni, da Milano, promette "piccole misure" nella prossima manovra cercando di "utilizzare al massimo la congiuntura favorevole, che ci consente livelli di crescita molto più alti di quelli previsti" . Il premier ha confermato un pacchetto ulteriore di investimenti per l'Industria 4.0 e per il sostegno del made in Italy attraverso il Mise. "Dobbiamo metterci tutti in condizione, a cominciare dalle imprese di reggere alla sfida della qualità nel mondo". Sul lavoro giovanile è intervenuto anche Poletti: gli sgravi per le assunzioni al Sud dovrebbero essere doppi rispetto al resto del Paese, 100% contro 50%, ma il ministro non conferma la durata triennale della misura (Messaggero p8).
Il Messaggero (p.8) torna sulla staffetta nel pubblico impiego promessa dal sottosegretario Rughetti: previsto un solo concorso per tutta la pubblica amministrazione, per evitare i mini concorsi dei singoli enti e per uniformare i criteri, ma prima ciascun comparto dovrà adottare un piano triennale dei fabbisogni di personale. Critico il Giornale: prima di assumere lo Stato pensi a pagare i debiti con le imprese private, debiti che la Cgia di Mestre stima in 64 miliardi. Per De Francesco l'infornata di statali promessa a Rughetti è la carta della disperazione del Pd in vista delle elezioni per aumentare il consenso specie al Sud.
Su Repubblica (p.13) continua l'inchiesta sulle morti sul lavoro: tanta burocrazia, pochi controlli, e la prevenzione sfuma. Con sole 160 mila verifiche l'anno la maggioranza delle aziende sa che non verrà mai controllata. E incidenti e vittime aumentano (dell'1,3 e del 5,2% rispetto a un anno fa). Camusso: "Incidenti previsti e prevedibili, perché si è abbassato il livello di vigilanza e perché molti lavoratori diventano tali solo nel momento dell'infortunio, prima erano "fuorilegge"". Poletti: "Puntiamo su politiche attive, premiando le aziende che investono in sicurezza". Campana (Ance): "Servono più ispettori e più controlli anche nei piccoli cantieri. Si pressano le aziende grandi trascurando le piccole". Altro vulnus, "gli appalti aggiudicati con ribassi impressionanti: chi offre così poco alla fine risparmia sulla sicurezza".

ITALIA-POLITICA
Centrodestra, scatta la corsa al governo (Stampa). Duello tra i big. Berlusconi a Salvini: io il leader (Messaggero). Libero: vogliono fare il premier però non hanno i voti.
Salvini a Pontida si candida ad essere il capo della coalizione e presenta il suo programma, incentrato su sicurezza - "daremo mani libere alla polizia" -, lavoro - "basta con il Jobs Act e il futuro a tempo determinato" - ed Europa, alla quale dice di voler dare "un'ultima chance, oppure padroni a casa nostra". Berlusconi a Fiuggi: "Il centrodestra in Italia lo abbiamo fatto noi e abbiamo sempre avuto il leader per dettare e realizzare il programma". Al Cav, che spera nella riabilitazione politica di Strasburgo, arriva l'appoggio del segretario del Ppe, Lopez. Per i sondaggisti, con Berlusconi in campo, Fi può arrivare al 20% (Stampa).
"Vogliono fare il premier però non hanno i voti", scrive Feltri su Libero: bisticciano col gusto idiota di litigare, ma gli conviene smettere di beccarsi. "Oggi i rapporti di forza sono cambiati – dice Toti al Corriere -. Saranno i cittadini a scegliere il leader: con le primarie se avremo una lista unica, oppure si vedrà chi avrà più voti". Verderami sul Corriere: tre anni di scontro inevitabile, li tiene insieme solo il calcolo elettorale e la voglia di entrambi di evitare l'accusa di aver scatenato la rottura. Il vero terreno di scontro è l'Europa.
Tensioni anche nel M5S: su Repubblica il no di Fico a Di Maio leader. Scadono oggi alle 12 i termini, ma è "sciopero" delle candidature, con gli ortodossi che dicono "no" al ruolo di leader per il candidato premier. Per Repubblica si avvia una rivoluzione a scatola chiusa: il passo indietro di Grillo apre la partita per la successione: chi vince deciderà tutto. Ma l'unica certezza è che Di Maio è favorito, tutto il resto è confuso.
La Boschi alla Stampa: "I Cinquestelle? Sono incapaci". Boschi rivendica i risultati ottenuti con le riforme degli ultimi 3 anni su Pil, lavoro, produzione industriale e occupazione femminile: "Nella prossima legge di bilancio – dice – ci saranno misure mirate a rafforzare l'occupazione giovanile". Poi attacca il M5S "che non è stato all'altezza quando ha dovuto dare risposte concrete su sicurezza, rifiuti e gestione delle emergenze", mentre sul fronte immigrazione, spiega: "Sicuramente Lega e FdI proveranno a cavalcare il tema, ma i governi Renzi e Gentiloni hanno dato risposte concrete".
Si riapre anche il fronte ius-soli: Repubblica e Corriere parlano di patto tra Gentiloni e il Vaticano per l'approvazione entro l'anno. Gentiloni confida  nel Vaticano per convincere Alfano, che però resta immobile per i timori che il suo partito si sfaldi, infatti è stretto tra due fazioni: c'è un'area filo centrodestra pronta a strappare se il provvedimento dovesse passare. Ad Assisi, il ministro Minniti e il cardinale Ravasi rilanciano il tema di "una battaglia politica e culturale". Libero parla di patto Chiesa-Pd per riempirci di immigrati
Tra politica e giustizia, gli sviluppi del caso Consip. Scatta l'inchiesta disciplinare contro Ultimo (Repubblica p.6): procedimento per accertare se siano stati commessi abusi. Ultimo pronto a un confronto, ma per l'Arma la sua posizione si aggrava (Messaggero 7). Intanto, il Csm prova a fare chiarezza sul perchè siano state affidate al Noe le deleghe dell'Antimafia. E dall'intercettazione di Renzi nuovi guai per il pm Woodcock (Repubblica p.7). Ma sul Fatto (in prima e p.5) la pubblicazione esclusiva della richiesta al gip di Woodcock di ascoltare babbo Renzi per verificare se l'amico Russo millantasse. Nonostante un decreto che spingeva ad essere più severi, il pm non ha mai indagato il padre dell'ex premier. E nonostante l'ok al controllo del telefono, Woodcock ha rinviato a dopo il referendum per non condizionare il voto.

ESTERI
Su Affari&Finanza (in prima e a p.4) il lato oscuro della Germania: il rigore della Merkel è stato pagato a caro prezzo dalle infrastrutture, a cui è stata dedicata una quota di investimenti minima. Ora il tema infiamma la campagna elettorale. L'economista Grasse parla del Paese come di un "gigante apparente": il livello basso degli investimenti in infrastrutture è uno dei problemi più gravi della Germania, che ha penalizzato anche il Pil. Anche il capo degli industriali Kempf ha rotto l'incantesimo: "La bilancia commerciale non deve essere sempre equilibrata. Quando un Paese ha un perenne, enorme sovrappiù dovrebbe chiedersi come riportare la situazione sotto controllo". E per correggere lo squilibrio il metodo migliore sarebbe quello di investire di più, puntando su ricerca, infrastrutture,banda larga. Metà del patrimonio edilizio scolastico andrebbe ristrutturato, "spaventosa" la situazione dei ponti delle ferrovie, totalmente insufficiente la rete della banda larga. Fratzscher (Diw): "Lo Stato ha l'ossessione del pareggio di bilancio, nonostante i debiti non siano nulla di male. Lo Stato è anche corresponsabile della scarsa propensione delle aziende a fare investimenti, perché le soffoca con la burocrazia o la mancanza di finanziamenti per le aziende giovani". Su L'Economia (p.10) scenari del post voto: il 24 settembre si vota sulla Merkel ma anche su Schäuble, il vero dominus della politica economica europea per 8 anni. Se si dovesse andare a una riedizione della grande coalizione, la Spd per reclamare il ministero del Tesoro dovrebbe prendere almeno il 30%, i liberali il 10%. Molto probabile che il ministro resti al suo posto.

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