Commentario del 14.09.17

IN PRIMA PAGINA
"L'Italia ora è stabile, avrà ancora flessibilità": sul Messaggero la benedizione di Juncker sui conti italiani. Sul Corriere le lodi per la gestione dei migranti: "Ha salvato l'onore della Ue". Su tutti il discorso all'Unione del presidente della Commissione Europea: no alle due velocità (Stampa) sì a un ministro delle finanze Ue (Sole), stop al dilagare della Cina (MF).
Sul fronte interno, tensione tra Renzi e Delrio sul dietrofront del Pd sullo ius soli (Corriere). Delrio: "Rinvio legge è un atto di paura" (Repubblica). Per il Giornale "clandestino" è Gentiloni: il suo governo è senza maggioranza. Orlando, sulla Stampa, rilancia sulla legge elettorale: si faccia anche senza i 5Stelle. M5S alle prese con il fenomeno Di Maio. Su Repubblica le accuse dei suoi: visita aziende indagate. Sul giornale la fuga degli sponsor dal Movimento. Il Fatto rilancia invece il j'accuse del giudice Di Matteo: "Graviano parla di Berlusconi e stragi ma i politici non ci sentono".
In cronaca la storia di Noemi, uccisa a 16 anni. Il fidanzato: sono stato io (Corriere). L'ha ammazzata a colpi di pietra (Stampa). Ma si poteva fermare (Messaggero). In prima pagina anche il caso della zanzara tigre a Roma: stop a donazioni di sangue per 1,2 milioni di romani (Repubblica, Corriere, Messaggero). Sulla Stampa la rivolta dei presidi sui vaccini: "Non facciamo gli sceriffi". Più di un italiano su 4 non crede nell'obbligo: "Ci guadagna Big Pharma".

ITALIA-ECONOMIA
"Manovra, l'Italia avrà la flessibilità": in un'intervista al Messaggero Juncker ribadisce la linea  della Commissione Ue sui conti, ovvero disciplina di bilancio senza uccidere la crescita, flessibilità con intelligenza.  "L'Italia ha potuto spendere vari miliardi nel 2015, 2016 e 2017 e non avrebbe potuto farlo se la Commissione non avesse messo in piedi una strumentazione per la flessibilità. Per questo non si deve dire agli italiani che siamo stati troppo rigorosi con l'Italia". Al contrario, dice Juncker, l'applicazione "intelligente" del Patto di Stabilità ha drasticamente ridotto i deficit pubblici nella Ue, e ha "funzionato molto bene". Quanto alla stabilità politica dell'Italia "no, non sono preoccupato".
Sulla manovra si addensano le tensioni politiche. "Niente volto al bilancio se non ci danno ascolto" dice Bersani al Corriere (p.5). "Non vorremmo essere trattati come su voucher o banche – dice il leader di Mdp – Bisogna trovare un equilibrio a partire dal lavoro, gli investimenti sono in drammatica diminuzione e parlo di acqua, condomini, periferie. Anche su sanità e fisco drammatizzeremo le proposte che non costano, poi il governo deciderà". Per Bersani "nessuno vuole il caos o la Troika, ma non diamo il via libera se non ci sono delle cose. Il nostro voto non basta chiederlo, bisogna volerlo". Ma le minacce di Mdp, scrive il Messaggero (p.10) non preoccupano il Quirinale: Matterella è convinto che alla fine Gentiloni e Padoan troveranno un'intesa con Bersani, trovando i 161 voti necessari per far passare l'aggiornamento del Def.
Ieri nuovo round governo-sindacati per valutare le proposte sulle pensioni da inserire in manovra (Messaggero p.21 e altri). Poletti, come Padoan, parla di "sentiero stretto" ma apre alle richieste di Cgil, Cisl e Uil sul congelamento dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019. Ma per questo si aspettano i dati Istat sull'andamento dell'aspettativa di vita di metà ottobre. Dai sindacati altre proposte per il ritiro anticipato dal lavoro per donne con figli e sulle pensioni future dei giovani nati dopo il 1980. La richiesta è di autorizzare il diritto al ritiro alla soglia dei 448 euro dell'assegno sociale, evitando a molti l'obbligo di lavorare fino a 70 anni.
Sul fronte fiscale doppio richiamo, da Ocse e Confcommercio. "Le tasse sul lavoro sono ancora troppo alte", l'esito del report sulle riforme dell'Ocse (Messaggero p.21). Sangalli (Confcommercio): " La partita della ripresa sarà lunga, per vincere bisogna ridurre le tasse. Sia del taglio dell'Irpef o del cuneo fiscale, l'importante è che sia adottato prontamente".

ITALIA-POLITICA
Tensioni anche sul fronte ius soli, tra Renzi e Delrio per il dietrofront del Pd sulla legge (Corriere). Delrio: "Rinvio legge è un atto di paura" (Repubblica). La replica di Renzi: "Capisco Delrio, ma io sto con Gentiloni". Nel Pd preoccupano i sondaggi che indicano una perdita di due punti con l'approvazione dello ius soli: ora il piano B è farne uno dei punti del programma elettorale. Meli sul Corriere segnala come l'addio allo ius soli e il possibile addio alla legge sui vitalizi rischierebbe di esporre il Pd al doppio attacco di M5S e Mdp in campagna elettorale.
"Rinviare lo ius soli è un errore drammatico. Mettere la fiducia e verificare in aula se ci sono i numeri – dice Bersani al Corriere  – per mostrare al milione di persone in attesa che almeno mezza Italia è con loro, nel momento in cui il governo mostra un problematico volto securitario per fermare i barconi".
Orlando, sulla Stampa, rilancia sulla legge elettorale: si faccia anche senza i 5Stelle. "I dirigenti Pd e il nostro popolo non si rassegnano a questo sistema elettorale – dice il ministro - Dobbiamo smettere di dire che si cambia solo con il consenso di tutti i partiti, è evidente che M5S non ci sta. Bisogna andare avanti comunque, chi vuole votare con questa legge ci metta la faccia". Per Franco (Corriere) lo stallo dipende dal fatto che nessun leader vuole che esca una legge che faccia saltare i capilista bloccati, che intaccherebbe il loro potere. Mentre la Lega spinge per calendarizzare la discussione, tutta fa pensare che sulle legge elettorale ci si muoverà dopo il voto siciliano. Libero è convinto che non ci saranno modifiche alle regole elettorali, evidenzia come le elezioni del 2018 saranno inutili: dalle urne non uscirà un governo, il prossimo Parlamento potrebbe fare la legge elettorale e poi sciogliersi. Così i big del M5S bruceranno il loro ultimo mandato.
Sicilia, a poche settimane dal voto il governatore Crocetta dà 80 euro in più ai 22 mila forestali e colloca gli uomini del suo movimento ai vertici di enti e aziende regionali (Repubblica p.6). L'attacco del sindaco di Palermo, Orlando: "Non è così che si fa campagna elettorale". Strascichi polemici anche nel M5S. Dopo il ricorso dell'attivista escluso Giulivi, che rischia di mettere in discussione il voto delle Regionarie, Grillo blinda il suo candidato (Stampa p.9). Cancelleri a Corriere (p.11) e Stampa (p.9): "Sono e resto il candidato del M5S". Altra grana per il M5S riguarda la rivolta contro il tour di Di Maio, accusato di visitare aziende indagate solo per qualche voto (Repubblica p.6). Intanto, slittano le regole per le votazioni sulla candidatura alla premiership nel M5S (Stampa e altri). Per il Giornale (p.5) Di Maio premier non attira: scarseggiano le donazioni degli sponsor grillini perchè il candidato in pectore a Palazzo Chigi ha fatto flop nei salotti della finanza.

EUROPA
Juncker vuole una super Ue e cerca nuovi Stati membri (Repubblica p.11). "Abbiamo il vento nelle vele. Nuove chance se saremo uniti e democratici" (Corriere p.8). In evidenza su tutti i giornali il discorso sullo stato dell'Unione del presidente della Commissione europea, che ha ribadito il suo no alle due velocità (Stampa), sì a un ministro delle finanze Ue e ad un super presidente (Sole), stop al dilagare della Cina (MF). Juncker ha anche abbracciato la proposta tedesca di trasformare il Fondo Salva Stati (Esm) in un Fondo monetario europeo, ma non quella di affidargli la sorveglianza dei bilanci nazionali come vuole Berlino. Da Juncker arriva anche la difesa del libero commercio ma nella reciprocità: è un implicito stop al dilagare della Cina, scrive MF, e arriverà con la creazione di un sistema di monitoraggio per i casi di investimenti stranieri su asset considerati strategici. E per il lavoro, come già per le banche, Juncker ha auspicato la nascita di un'autorità unica di controllo (Sole p.2). "Un solo capitano" dovrebbe poi prendere il posto dell'attuale vertice Ue, che al presidente della Commissione affianca quello del Consiglio europeo. E per migliorare la governance, la regola dell'unanimità dovrebbe essere ridimensionata ed esteso invece il ricorso al voto a maggioranza. Juncker ha anche auspicato l'allargamento della zona euro, promettendo aiuti ai Paesi interessati all'adesione. Porte chiuse invece alla Turchia: "Un suo ingresso nel futuro prossimo è escluso, bisogna rispettare lo stato di diritto la Turchia si sta allontanando a grandi passi dalla Ue" (Sole p.3). Rammarico per la Brexit: "Sarà un momento molto triste nella nostra storia e anche i britannici lo rimpiangerete".
"L'Italia con la sua generosità e perseveranza ha salvato l'onore d'Europa nel Mediterraneo" (Corriere e tutti). Così Juncker sulle politiche sui migranti del governo italiano, subito ringraziato da Gentiloni. Intanto Minniti presenta alla Ue i primi 12 progetti per dotare di infrastrutture e scuole le città libiche che coopereranno nel contrasto all'immigrazione (Sole p.10). Mattarella: "Non possiamo consegnare ai trafficanti le chiavi della Ue. Occorrono canali legali di ingresso sostenibili dai Paesi Ue" (Sole p.10).

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