Commentario del 17.09.17

IN PRIMA PAGINA
"Il capo sono me": su Libero parla Di Maio, candidato premier. E' lui l'erede di Beppe Grillo (Stampa). Ma è fronda nei grillini (Repubblica, Corriere). "La leadership deve restare a Grillo" (Messaggero). Sul Corriere il passo indietro (o di lato) di Beppe. Fico giù dal palco di Rimini (Fatto). Bisignani su QN: sarà un governo Lega-5Stelle, ma Di Maio non sarà premier.
In primo piano anche il caso Consip. Gentiloni: colpire chi scredita le istituzioni (Messaggero). Il Fatto: tutto quello che dice Renzi è falso. L'Arma avvia il procedimento disciplinare contro il capitano Ultimo. Al Csm l'indagine su Woodcock, ma la procura lo difende (Repubblica). Il Giornale: la sinistra "scopre" le toghe politicizzate.
A sinistra Pisapia sfida il Pd: "Dico no al listone, al voto da avversari". Al sud Lampedusa cambia verso sui migranti: "Danno fastidio alle nostre donne" (Messaggero). Così è finita la favola bella di Lampedusa (Stampa). Intanto gli sbarchi riprendono - 1800 arrivi nel weekend (Stampa) – e l'Italia invita Haftar: governo di Tripoli all'attacco (Repubblica):
Sul fronte economico la staffetta pensionati-giovani nel pubblico impiego: 500 mila statali in uscita, maxi-concorso per i giovani (Sole,Messaggero). De Vincenti al Mattino: "Giovani, solo il Sud avrà sgravi al 100%". Su Repubblica l'emergenza sicurezza sul lavoro: tre morti al giorno in fabbriche e cantieri. Sulla Stampa i conti a rischio di coop e finanza rossa: incognite su 9 miliardi di prestiti (Stampa). Sull'Espresso "Letargocrazia", ovvero la politica della noia della Merkel contro i nazionalismi.

ITALIA-ECONOMIA
Via il 20% degli statali: parte l'operazione giovani. Sul Sole in apertura e su tutti la maxi staffetta generazionale nella pubblica amministrazione annunciata dal sottosegretario Rughetti. Mezzo milione i dipendenti pubblici che andranno in pensione in quattro anni, ma si punta ad arrivare a 600 mila con dimissioni e passaggi al privato. Rughetti: "Occasione straordinaria per far entrare i giovani e la legge di bilancio può essere uno strumento". Sulla base dei fabbisogni, ogni settore potrà dedicare ai nuovi ingressi quanto risparmiato con le uscite; privilegiato il reclutamento di figure con competenze digitali, attraverso un concorsone unico, sul modello di quello sperimentato nel 2013 per la pa centrale. Boccia (Confindustria): "Far entrare i nativi digitali nella Pa". Gentile (Cgil): "Staffetta sacrosanta ma serve una strategia, sul concorsone e sui fabbisogni" (Repubblica p.4). Il ministro De Vincenti, in un'intervista al Mattino, conferma la prosecuzione degli sgravi per le assunzioni di giovani anche per il 2018 ma solo per il Sud: "E' la migliore risposta al populismo degli annunci". Verso la conferma anche il credito d'imposta; accelerazione sulle zone speciali.
Su Repubblica in primo piano l'emergenza sicurezza sul lavoro: nel 2017 record di incidenti (+1,3%) e morti sul lavoro (+5,2%). 591 i morti in 7 mesi, quasi tre al giorno; in 431 hanno perso la vita sul posto del lavoro,160 durante il tragitto da casa. Un effetto dell'economia che riparte ma anche di investimenti in prevenzione fermi al palo. Per l'Inail pesa anche l'età sempre più avanzata dei lavoratori: riflessi e lucidità diminuiscono, i rischi aumentano. Serve ripensare l'organizzazione del lavoro nelle imprese con regole nuove. .
Sulla Stampa in apertura i conti a rischio di coop e finanza rossa: incognite su 9 miliardi del prestito sociale alle Coop, capitali insidiati da impegni di sistema e avventure azzardate nell'azionariato di grandi banche (Mps e Carige in primis).

ITALIA-POLITICA
Di Maio, via facebook, annuncia la sua candidatura a premier per il M5S: "Andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l'Italia" (Repubblica e tutti). Su Libero intervista in esclusiva: "Grillo è e sempre sarà il garante ed è ancora un front man". Quanto alla sua candidatura "non è una questione personale: è il movimento che può davvero cambiare e migliorare il Paese. Non ha vincoli, è una forza politica libera di fare le riforme". Di Maio nega l'esistenza di correnti nel movimento – "ci sono più umori" – difende la regola del doppio mandato. E sul dopo voto: "Se saremo primi presenteremo al Capo dello Stato il nostro progetto di governo e una road map sulle prime misure, poi ai partiti decidere da che parte stare, se dalla loro o dalla parte del Paese". Tra le priorità una legge contro la corruzione, una sul conflitto di interesse, aiuti a pmi, autonomi e famiglie. Quanto al reddito di cittadinanza "la nostra proposta mira a un serio rilancio dei consumi fissando paletti chiari. Ne beneficerebbero tutti: famiglie, imprese e lavoratori. I soldi ci sono". E sulla Lega: "Non facciamo alleanze, il nostro non è un pregiudizio. Chi vorrà sostenere le nostre misure sarà libero di farlo ma non si aspetti poltrone in cambio". Sull'euro, dice Di Maio, "bisogna passare per la cancellazione di alcuni trattati come Fiscal Compact, Ttip e Ceta. Su questo saremo intransigenti e useremo il pugno duro con Bruxelles". Sull'Europa: "Non siamo noi a uscire, è l'Europa che ci sta accompagnando alla porta e questo mi dà rabbia: siamo un Paese con n potenziale enorme e ci facciamo trattare come gli ultimi".
La candidatura di Di Maio innesca subito uno scontro sulle regole – Di Maio è indagato per una querela, ma per il blog del Movimento è candidabile – e soprattutto sul controllo del Movimento, con Grillo che appare candidato al passo indietro (o di lato)come scrive Battista sul Corriere. Gallo, deputato M5S a Repubblica: "Votazione anomala, non si sceglierà solo il candidato premier ma il capo politico. Così sottraiamo funzioni a Beppe Grillo affidandole a chi si candida a fare il premer. Io penso invece che andrebbero separate le selezioni e le votazioni". Anche Fico in difficoltà: ora gli ortodossi temono di rimanere fuori dalle liste. Per lui niente intervento dal palco della festa di Rimini (Fatto p.7). Bisignani su QN rilancia sulla tesi di un governo Lega-5Stelle, ma Di Maio non sarà premier. "E' stato proposto dai 5 Stelle nelle varie cancellerie europee e nei più alti ambienti industriali: il risultato è stato disastroso. Si va in cerca di "un giovane Rodotà"". Lega e M5S, per Bisignani, faranno un governo d'emergenza di due anni per rimettere in piedi il Paese. L'Europa "guarderà a tutto questo come si guarda un film dell'orrore". Tra i nomi che Bisignani fa come possibili ministri Armando Siri, Giulia Buongiorno, Gianni Tonelli, Piercamillo Davigo e Nino Di Matteo: "Un governo così avrebbe il grande appoggio della magistratura ma non piacerà a Mattarella. Ma il voto delle urne non darà alternative". Una poltrona di governo o alla Rai anche per la Gabanelli. Per il Fatto, le ipotesi di Bisignani non sono "scie chimiche" ma un avvertimento a Berlusconi e Renzi.
In primo piano anche il caso Consip. Gentiloni: colpire chi scredita le istituzioni (Messaggero). "Ma per fortuna che le istituzioni al loro interno hanno gli anticorpi per eliminare questi ragionamenti", dice il premier. Per la Stampa Gentiloni prende in realtà le distanze da Renzi e dalla sua linea complottista. Il Fatto contro Renzi: tutto quello che dice è falso. Intanto l'Arma avvia il procedimento disciplinare contro il capitano Ultimo. Al Csm l'indagine su Woodcock, ma la procura lo difende (Repubblica). Il Giornale: la sinistra "scopre" solo adesso le toghe politicizzate.

EUROPA
Londra nel terrore: fermato 18 enne in fuga. Per gli inquirenti è lui che ha messo l'ordigno sulla metropolitana (Repubblica p,12). Il livello d'allerta resta alto. "Attendiamoci sempre più attacchi – dice a Repubblica Gilles de Kerchove, coordinatore per l'antiterrorismo della Ue – Carenze clamorose nei nostri sistemi di sicurezza non ne vedo ma sarebbe importante riuscire a implementare in fretta ciò che decidiamo. Per esempio, come aiutare le autorità nazionali della sicurezza ad analizzare i dati o come reintegrare nella società i combattenti che rimpatriamo". Per de Kerchove "il califfato è in pratica distrutto ma non si può dichiarare l'Isis sconfitto".
L'Italia invita Haftar a Roma, il governo Serraj insorge: "State legittimando un capo milizia illegale" (Repubblica p.14). A Roma il generale che controlla la Tripolitania non vedrà ne Gentiloni né Alfano ma "solo" la Pinotti e gli ufficiali dello Stato maggiore. "L'incontro – dicono fonti della Farnesina – rientra nella strategia italiana di dialogo con tutte le fazioni libiche. Vogliamo che anche Haftar lavori per la stabilizzazione politica del Paese". 
In copertina sull'Espresso Letargocrazia: è il destino che attende l'Europa con la (prevista) vittoria della Merkel alle Politiche tedesche. A fermare i nazionalismi e il caos non sarà il machismo di Trump e neppure il giovanilismo di Macron ma la "politica della noia" di Angela Merkel. "Berlino resterà il bastione contro i nazionalismi – dice il politologo Herfried Munkler all'Espresso – Ma l'estrema destra di AfD non deve superare il 10%".

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