Commentario del 1.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Super-dazi, Trump ha già firmato (Messaggero): operativi due decreti per contrastare i prodotti Ue. Gli Usa: "Siamo in guerra commerciale" (Corriere). Sul Sole la rivolta delle imprese dei Paesi del G7. Marcegaglia: "Se mettono una border tax è guerra commerciale". Critiche anche le imprese Usa.
Intanto in Europa e in Italia rallenta l'inflazione (Sole). Ma è una ripresa fragile. Padoan: "Battere l'austerità è la sfida dell'Italia" (Repubblica). Confcommercio vede nero: "Burocrazia e troppe tasse. In stagnazione l'Italia 2018" (QN). E nei Comuni stop alle assunzioni. Il Tesoro: "Più prudente aspettare il 2019" (Messaggero).
Sul fronte politico in primo piano Grillo e Di Battista indagati per diffamazione per i fatti di Genova (Sole, Repubblica e tutti). Sul Giornale il richiamo del Colle a Renzi: basta attacchi a Gentiloni. Il Corriere parla di tentazione di voto a novembre. E sulla legge elettorale il M5S tenta il Pd: "Premo alla lista che vince" (Stampa).
Sul fronte Brexit, Bruxelles fissa le tappe: prima la definizione del divorzio, poi i negoziati commerciali. Per l'agricoltura, tagli in vista per i fondi della nuova Pac (Sole). Sulla Stampa cervelli in fuga, da Brexit e Trump. Il premier maltese al Foglio: "La Brexit non sarà soft. I populisti si battono con il realismo". Su Libero attacco a Juncker: un'alcolista al comando.
In cronaca il caso di una ragazza rasata dalla madre per aver rifiutato il velo: la Procura la toglie dalla famiglia.

ITALIA-ECONOMIA
In Europa e in Italia rallenta l'inflazione (Sole). A marzo nell'eurozona l'inflazione è salita dell'1,5% rispetto al 2% di febbraio, in Italia dell'1,4% dopo l'1,6% del mese precedente. Ma non è una buona notizia per il peso del nostro debito, scrive Repubblica. Questo però dovrebbe placare il dibattito sull'anticipo del tapering, ovvero del piano di uscita della Bce dal quantitative easing. L'inflazione core a cui guarda Francoforte è stagnante da mesi (Sole). Ma c'è un altro elemento da considerare, scrive Repubblica, ed è il fatto che la ripresa sta avvenendo a ritmi diversi tra Paesi come Germania e Spagna e Italia e Francia, che invece stanno restando indietro. Di fatto, un'Europa a due velocità già c'è. E per Draghi questo è un problema.
Confcommercio vede nero: "Burocrazia e troppe tasse. In stagnazione l'Italia 2018" (QN). A Cernobbio Sangalli rivede al ribasso la crescita del pil (da 1,1 a 0,8%) e avverte: "Quando finirà il cortisone del Qe di Draghi potrebbero riemergere tutte le debolezze del sistema italiano". Da Confcommercio nuova richiesta di taglio dell'Irpef senza toccare l'Iva. Commercianti sul piede di guerra anche con le banche per il credit crunch che continua a colpire le imprese. Dal 2011 a 2016 persi quasi 120 mld di credito. Intesa Sanpaolo si difende: "Veniamo da una profonda crisi, e comunque non tutte le banche hanno chiuso il credito". Grilli (Jp Morgan): "Le banche commerciali devono trovare nuovi modelli di business. Oggi Amazon e Alibaba sono i concorrenti più spietati".
Sul fronte della manovra, si riparla di tasse sul lavoro: tagli solo per i neoassunti (Corriere). Ma a differenza dello sconto sui contributi del Jobs Act che durava tre anni, sarà strutturale: le tasse sul lavoro saranno più basse per tutta la vita lavorativa dei nuovi assunti. Così la copertura si attesta a 1 mld.

ITALIA-POLITICA
Legge elettorale di nuovo in primo piano. M5S tenta il Pd (Stampa): proposto un correttivo per garantire la governabilità ed evitare le coalizioni. Ogni accordo è rimandato a dopo il congresso Pd. Intanto i dem alle prese con la posizione di Berlusconi, che alla Merkel ha detto di essere pronto a un governo con il Pd. Emiliano e Orlando non si fidano e chiedono subito una riforma elettorale per scongiurare l'alleanza con Fi (Stampa). Il Pd resta sul Mattarellum, ma potrebbe essere un escamotage. Per Verderami (Corriere) infatti, la mozione sul Mattarellum servirebbe a dimostrare l'impossibilità d'intesa e spingere su piccole correzioni e andare al voto, la prima data utile sarebbe il 19 novembre. Lo stop arriva dal Quirinale: "Basta parlare di elezioni anticipate" (Giornale). Ma nel caso di voto anticipato, gli sfidanti di Renzi nel Pd temono, con queste leggi, un ritorno del Nazareno soprattutto dopo l'uscita di Berlusconi con la Merkel (Stampa). "Se Berlusconi vuole stare con noi patti chiari: nessun accordo sottobanco col Pd - dice Salvini alla Stampa -. Vogliamo un accordo con Fi, ma non a tutti i costi". Problemi anche in casa 5Stelle, con Grillo e Di Battista indagati a Genova per diffamazione (su tutti): la querela è arrivata dalla candidata Cassimatis, che aveva vinto le "comunarie" ma è stata poi esclusa. I leader minimizzano - "atto dovuto" -, ma poi rilanciano: "In questo clima prepariamoci a tutto" (Corriere). Ora la lista del Movimento per le Amministrative a Genova è a rischio. A rischio anche il sistema delle comunarie.
Sul Corriere Pagnoncelli sonda il gradimento di governo e ministri. L'azione dell'esecutivo è  apprezzata da poco più di un italiano su tre (34%). La fiducia su Gentiloni (36%) è più alta di quella sul governo, ma i numero sono influenzati dallo scenario tripolare, in cui il consenso dei due elettorati antagonisti si schiera contro gli esponenti del terzo polo. Tra i ministri, Minniti al primo posto (41%), Padoan al 37%, poi Delrio (36%), Franceschini (34%). Tra i meno amati Galletti e Calenda, all'ultimo posto Poletti, sia per le aspettative sul fronte occupazionale che per le sue battute infelici.

USA/EUROPA
Super-dazi, Trump ha già firmato (Messaggero e tutti): operativi due decreti per contrastare i prodotti Ue. Il primo decreto chiede al Dipartimento del Commercio di stilare un rapporto per ogni abuso da parte di Paesi stranieri (aiuti ad imprese che indirettamente mettano in condizione di svantaggio le aziende americane) così da stilare un registro dei buoni e dei cattivi da tenere a mente durante le trattative. Il secondo decreto esige un maggior rigore nell'applicare dazi di importazione, ovvero tariffe punitive che annullino gli scompensi esistenti. Gli Usa: "Siamo in guerra commerciale" (Corriere). Gentiloni: "Senza libertà economica non c'è possibilità di crescita e di sviluppo. Scommettere ancora sul libero mercato, il più grane motore di prosperità della storia. Libero mercato e libertà di commercio" (Messaggero e tutti).
Sul Sole la rivolta delle imprese dei Paesi del G7, a Roma ospiti di Confindustria: "Una tendenza protezionistica senza precedenti minaccia le regole del commercio internazionale: serve un approccio pragmatico per riformare e rivitalizzare il sistema multilaterale dei commerci".
Dagli industriali del B7 anche la richiesta di una rapida conclusione degli accordi tra Ue e Giappone e del Ceta. Boccia: "Non si cavalchi l'ansietà ma si lavori a una soluzione nell'interesse di tutti: le politiche neoprotezioniste innescano una reazione la cui sommatoria finale è negativa per tutti". Marcegaglia: "Se mettono una border tax è guerra commerciale". Critiche anche le imprese Usa. John Hopkins (Chamber of Commerce): "L'industria americana si farà sentire, ma siamo fiduciosi nella Casa Bianca. Trump non è contro gli scambi" (Sole, Messaggero).
Sul Sole i timori della Cina per una guerra commerciale che potrebbe compromettere la stabilità stessa del Paese. Il commercio è tema cruciale e sarà al centro del summit tra Xi e Trump il 6 e 7 aprile in Florida.

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