Commentario del 15.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Alta tensione Usa-Nord Corea (Repubblica). Trump pronto ai raid (Messaggero). Kim minaccia la guerra (Corriere). Allarme di Cina e Russia: guerra possibile in ogni momento (Sole). Caracciolo: "Gli Usa pensano a un attacco preventivo" (Unità). Libero: aiutate il soldato Trump.
Sul fronte interno economia in primo piano. Nella manovra la stangata per chi viaggia in bus senza biglietto: multe fino a 200 euro (Messaggero e altri). Per 4,5 milioni di poveri pronto il reddito di inclusione (Unità, Sole). In arrivo anche una legge salva abusi edilizi (Stampa). Intanto la produttività del lavoro cala ancora, Italia in coda alla Ue (Sole).
In primo piano l'accordo Alitalia, che taglia di 670 milioni il costo del lavoro. Delrio al Sole: "Intesa salva-compagnia, ora prendere o lasciare". Decidono i lavoratori con un referendum (Messaggero e tutti). Botta da 1 miliardo se vincono i "no" (Giornale). Alla Rai Campo Dall'Orto se ne va. E' il primo scalpo di Renzi. Freccero: "Ora vogliono un'informazione nordcoreana" (Fatto). In politica ancora l'inchiesta Consip in primo piano, con nuovi indagati (Fatto). Orlando al Corriere: "Ho chiesto verifiche". Il sondaggio del Corriere dà i 5Stelle avanti ma in calo, il centrodestra unito batterebbe tutti (Corriere). Libero: i grillini, più errori fanno più crescono.
In Francia la Le Pen attacca il Papa: "Sono cattolica ma sui migranti non si deve intromettere" (Repubblica, Sole). In Turchia Erdogan al voto con i regali all'economia (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
"Manovrina", su Stampa (p.5) e tutti le bozze anticipate dall'Ansa, col testo che potrebbe cambiare ancora. Tra le novità le misure sui mezzi pubblici – tra cui le multe di 200 euro per chi viaggia senza biglietto – la cedolare secca per gli affitti brevi, la possibilità per i Comuni di fare assunzioni stagionali se trova uno sponsor che le paga, il raddoppio del prelievo sulle vincite al gioco, i pignoramenti più facili. Nel decreto, scrive il Sole, anche misure ad hoc per la costruzione dello stadio di calcio della Roma e l'istituzione del commissario per i Mondiali di Sci di Cortina del 2021. Incognita emendamenti quando la "manovrina" arriverà in aula: pesa lo scontro tra renziani e governo. "Padoan finora ha obbedito a Renzi, ora svolta o votiamo contro la manovra" dice a Repubblica il leader di Mdp Speranza, che conferma la lealtà al governo "ma – avverte – non diremo sì ad ogni costo". Calenda (insieme a Padoan il più bersagliato di avvertimenti e consigli) replica a Orfini che l'aveva richiamato all'ordine sul Ddl Concorrenza: "Quella legge non l'ho inventata io, ce l'ho trovata. Una legge che prevedeva la completa liberalizzazione del mercato elettrico, votata dal Pd. Il mio obiettivo è di portarla a casa, per una questione di serietà" (Stampa p.5). Ma in questa fase la priorità del governo è la lotta alla povertà. Gentiloni: "Entro fine mese i decreti del Rei, il reddito di inclusione". Ieri la firma di un'intesa tra governo e il cartello di associazioni e sindacati di Alleanza contro le povertà. Obiettivo: sostenere almeno 2 milioni di persone con un assegno fino a 485 euro al mese. Si parte da 400 mila famiglie con figli o disabili (Stampa p.4 e tutti). Sul Fatto (p.7) e tutti "Noi Italia 2017" dell'Istat: 8,7 milioni i cittadini in difficoltà economica, 4,5 gli indigenti assoluti; sul fronte degli occupati (6 su 10) il dato italiano è il peggiore d'Europa. Male anche la spesa sanitaria e le infrastrutture. Altro dato eclatante, quello sulla produttività del lavoro, per il Sole il vero punto debole della ripartenza dell'economia: nel 2016 ancora un calo dell'1,2%. Un tedesco vale il 24% in più di un italiano, la "traduzione" di Libero, critico col governo: invece di tagliare le tasse promette soldi ai poveri. Per Fubini (Corriere) a frenare la crescita è piuttosto il crollo degli investimenti pubblici e l'esodo dei giovani.

ITALIA-POLITICA
M5S primo partito, anche se in calo dell'1,6%, ma è la coalizione di centrodestra, in caso fosse unita, ad essere in testa: questo lo scenario del sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (in prima e p.7). Grillini al 30,7%, Pd al 27,6%, Centrodestra in testa con il 31,2%. "Tutto va verso l'accordo Fi-Pd: Renzi non fa più lo sbruffone e Berlusconi fa il moderato – dice Cacciari al Fatto (p.6) rispondendo alle parole di Zanda, che ha prospettato le larghe intese in chiave anti-M5S -. A me le larghe intese fanno schifo, però non so se sia giusto augurarsi che non si arrivi a questo, perchè l'alternativa sarebbe tornare al voto dopo le Politiche". Guardando al M5S, Cacciari dice: "Ora si mettano a fare politica e accettino di allearsi, non possono prendere il 40%. E provare a governare con chi ci sta  è una strategia che non può funzionare". Intanto, nel M5S scontro sul rischio sospensione di 12 mesi per i 3 deputati sotto inchiesta per le firme a Palermo (Corriere p.6 e altri).  Di Vita, una dei tre sotto accusa, al Corriere: "Grillo cacci i colpevoli e ci faccia sapere di cosa ci accusa". Si spacca il fronte, "ortodossi" pronti a boicottare la richiesta del garante.
Inchiesta Consip, nuovi indagati per corruzione e turbativa d'asta nel maxi appalto (Stampa p.6). Verderami (Corriere in prima e p.5) guarda all'intreccio tra il ministro della Giustizia Orlando e Renzi, entrambi candidati alla segreteria del Pd. "Spero si risolva bene per Renzi" dice Orlando, che poi critica la strategia di partito dell'ex premier incentrata sul culto della personalità e difende i ministri tecnici, Padoan e Calenda, dall'attacco dei renziani. "Padoan finora ha obbedito a Renzi, ora svolta o votiamo contro la manovra" dice a Repubblica (p.13) Speranza (Mdp), che conferma la lealtà al governo. "Ma – avverte – non diremo sì ad ogni costo". Intanto, nelle liste per l'assemblea del Pd, Renzi pigliatutto, poco spazio a Franceschini, Orfini e Martina (Repubblica p.13).
Centrodestra, Parisi al Mattino (p.11): "Occorre una nuova rappresentanza liberale. Un centrodestra a guida lepenista non vincerebbe in Italia". E chiude a Salvini: "La guida del centrodestra è sempre stata liberale e popolare". Intanto Libero (p.6) e Giornale (p.7) vedono un riavvicinamento tra Salvini e Berlusconi. "Torniamo a parlare di come vincere" ha detto il leghista all'ex premier.

EUROPA/MONDO
Pasqua di guerra, gli Usa pronti ai raid sulla Corea del Nord (Messaggero p.4 e tutti). Le basi nucleari coreane sono nel mirino dei missili di due cacciatorpediniere, mentre si attende l'arrivo della portaerei Vinson. Pence: valutiamo l'opzione militare. Dura la reazione di Kim Jong: "Americani, saremo spietati" (Corriere p.2). Pechino in massima allerta: sospende i voli e avverte: la Nord Corea è pronta a innescare un conflitto in ogni momento. Sul Corriere (p.3) i possibili scenari di guerra, tra portaerei, sottomarini, missili, forze speciali: il Pentagono ha diverse opzioni ma Pyongyang non è Damasco.
In Francia attacco frontale di Marine Le Pen al Papa: "Sono credente ma anche molto arrabbiata con la Chiesa – dice a La Croix, ripresa da tutti i giornali – Penso che si occupi di tutto meno di ciò che la dovrebbe riguardare". Papa Francesco sarebbe benvenuto all'Eliseo in caso di sua vittoria ma "la carità e l'accoglienza possono essere soltanto individuali. Chi pretende che gli Stati vadano contro l'interesse dei popoli senza stabilire le condizioni per l'accoglienza di immigrati equivale a fare politica e anche ingerenza visto che il Papa è anche un capo di Stato". L'ultimo sondaggio Ipsos-Le Monde dà Le Pen e Macron attestati al 22%, Melanchon al 20%, Fillon al 19%. Sulla Stampa (p,12) le difficoltà di Macron, che tra i giovani delle start up francesi prova a scacciare l'incubo della rimonta di Mélenchon. Il candidato liberale ha perso smalto e ora anche il suo popolo trema. 
Turchia domani al voto al referendum sui pieni poteri presidenziali, in un clima di tensione altissimo, per lo scontro politico e il rischio terrorismo (Messaggero p.7). Sul Sole (p.6) i regali di Erdogan all'economia turca: credito a buon mercato a famiglie e pmi.

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