Commentario del 5.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Esteri in primo piano. Attacco chimico in Siria, 60 morti. Usa e Ue: è stato Assad (Sole e altri). Raid sui bimbi: uccisi con il gas (Corriere). L'umanità è morta (Unità). Ampio spazio anche all'attentato in Russia: l'attacco del cuoco-kamikaze riapre il dialogo Russia-Usa (Messaggero). Intanto, Trump annuncia la stretta sui viaggiatori Ue. Controlli per cellulari e social (Sole e Messaggero). In Italia sono le misure economiche in vista di Def e Manovra a far discutere. Sfida Pd-Padoan su tasse e privatizzazioni (Stampa). "No marce" ha detto il ministro ai parlamentari dem (Sole). Ma il Pd frena: "stop su catasto e privatizzazioni" (Messaggero). Sul Sole parla Leonardi, economista di Palazzo Chigi: "Dai tagli al cuneo, 50-60 mila posti in più per i giovani". Sanità, il ministro Lorenzin al Messaggero: "Eliminare i ticket si può". Su Repubblica uno studio evidenzia la fuga record degli over 40 all'estero. Spazio anche alla vicenda Alitalia, in vista della sospensione di oggi dal lavoro, Libero attacca: "Alitalia crepa, loro scioperano. Sindacati fuori di testa" (Libero)

ITALIA-ECONOMIA
Privatizzazioni e tasse, gelo Padoan-Pd (Sole in prima e p.3 e tutti). Ieri incontro con i deputati Pd, il ministro ha difeso le privatizzazioni, da cui sono attesi 8,5 mld di entrate: "Una moratoria sarebbe sbagliata, servono per abbattere il debito". Il Pd frena, Rosato alla Stampa (p.6): "Abbiamo espresso dubbi sulla privatizzazione di Poste e Ferrovie, ma di altre privatizzazioni si deve parlare". Poi parlando di manovra, dice: "Meno tasse e più tagli alla spesa produttiva sono i nostri paletti. No assoluto all'aumento Iva, unico margine è su giochi e sigarette, ma non sarebbe un aumento dell'imposizione fiscale". Dal Pd dubbi anche sulla riforma del catasto – per Libero (p.5)  comporterebbe un aumento dei costi per comprare ed ereditare la casa -: "il Pnr che accompagna il Def deve essere credibile – dice Rosato -, inserire una riforma come questa farebbe emergere un aumento delle tasse sugli immobili". Contro la riforma del catasto anche la ministra Lorenzin al Messaggero: "Non si può colpire di nuovo la casa".  Di segno opposto, sulle privatizzazioni, il parere di Lupi (Ap) al Corriere (p.10): "Siamo preoccupati per le posizioni contrarie alle privatizzazioni, noi abbiamo chiesto che l'abbattimento del debito sia una priorità della manovra per ottenere la flessibilità necessaria alla crescita". Mentre sulle tasse e sulla riforma del catasto va nella stessa direzione del Pd. Intanto è scontro anche sulla rottamazione delle cartelle Equitalia (su tutti).
Manovra, Padon ha confermato la trattativa in corso con la Ce per dimezzare l'aggiustamento del deficit 2018: il negoziato riguarda tutti i Paesi Ue, per l'Italia possibile taglio del disavanzo strutturale nel 2018 dello 0,3% (invece che dello 0,6%). Sarebbero circa 5 mld di euro che renderebbero più leggera la manovra autunnale (Messaggero p.8 e altri). La Stampa (p.7) guarda al "cantiere" del governo. Si studiano quattro mosse: liberalizzazioni nelle professioni, giustizia civile, contrattazione e riforme fiscale sugli immobili.
Lavoro, sul Sole (in prima e p.3) l'economista di Palazzo Chigi Marco Leonardi annuncia: "L'intervento sul cuneo fiscale interesserà i giovani e i nuovi contratti a tempo indeterminato, sarà una misura cerniera con i pensionamenti anticipati: ipotizziamo 50-60 mila uscite l'anno e altrettante entrate aggiuntive". Si dovrebbe partire da una dote di 1 mld per arrivare a 3-4 mld.
Investimenti pubblici, l'Istat certifica il crollo (Sole e altri): calo del 4,4% nel 2016 con la dimunuzione di 1,6 mld di spesa pubblica rispetto al 2015. Il quadro che emerge dalle rilevazioni evidenzia la crescita del potere d'acquisto delle famiglie (+1,6%), la ripresa dei profitti delle imprese (+1,1%). Scende la pressione fiscale del 49,6%, scende dello 0,3% anche il rapporto deficit/Pil.

ITALIA-POLITICA
Lo scontro Pd-Padoan sulle misure economiche ha risvolti politici. "Così perdiamo voti" dicono i renziani sull'ipotesi di un aumento delle tasse (Repubblica p.9 e tutti). Tra le fila dell'ex premier esprimono preoccupazione per le mosse del Tesoro: "Idee di un tecnico, la politica è un'altra cosa". Per Palmerini (Sole in prima e p.15) la manovra di ottobre si annuncia per niente leggera e per niente elettorale, tutto il contrario di quello che serve a Renzi per affrontare la campagna elettorale. E in molti considerano che lo scontro di ieri sulle misure economiche potrebbe portare alle elezioni anticipate, prima della manovra autunnale. Intanto i rapporti tra Renzi, che si avvia a tornare alla guida del Pd, e il governo si inaspriscono. Martina a Repubblica (p.9) nega: "Lavoriamo al fianco del premier, siamo nella stessa squadra. Ci interessa rafforzare crescita e occupazione". Il ministro degli Esteri Alfano al QN (p.9): "Abbiamo fatto pieno titolo del governo, ma non impiegheremo quest'anno per fare marcia indietro sulle riforme, che tanto piace alla sinistra dell'indietro tutta. Non consentiremo lo snaturamento del governo, ma sono sicuro che il premier saprà tenere insieme la maggioranza".
Legge elettorale, Pd e M5S più vicini all'intesa (Sole in prima e p.15): accordo possibile sull'estensione del Consultellum della Camera al Senato, ma senza capilista bloccati. Per il Sole, accettando la sfida dei grillini, Renzi manda un segnale per smuovere  Berlusconi.
Legittima difesa, sul QN (p.9) parla il ministro Alfano: "Dobbiamo dialogare con il Pd, non possiamo lasciare questo fronte a Lega e M5S che lo piegherebbero ai loro interessi personali. Si deve trovare tra la difesa dei cittadini e la discrezionalità dei giudici. Sosterremo la proposta di Italia dei Valori, chi si difende in casa propria non può finire sul banco degli imputati". Libero (p.6) segnala l'aumento della "sicurezza fai da te": i commercianti di attrezzano.

USA/EUROPA
In primo piano la strage in Siria, almeno 60 morti, di cui 11 bambini. Usati gas chimici: Europa e Usa accusano Assad, ma Damasco nega ogni responsabilità (su tutti). Trump scarica su Obama la responsabilità dell'attacco per il mancato intervento nel 2013 per far cadere Assad (Stampa p.2). Ma la strage di ieri imbarazza Washington perchè rischia di compromettere il negoziato politico per fermare la guerra e ripropone il dilemma sul futuro di Assad. Messaggero (p.2) parla di deriva di Assad: la sua forza è poter dire "o me o l'Isis" ma dietro la sua inerzia c'è una eredità di alleanze internazionali che congiurano per la stabilità del Paese. Gaiani nell'editoriale del Messaggero (in prima e p.25) si chiede a chi possa giovare un attacco chimico: se – analizza Gaiani – aprirà la strada ad un mutamento della politica Usa sul fronte siriano, riportandola al muso duro con Damasco e Mosca, sarà chiaro a chi avrà giovato.
Attentato a San Pietroburgo, individuato il kamikaze: era un 22enne originario del Kirghizistan, ma dal 2011 aveva il passaporto russo. Per il Fatto (p.10) i Servizi russi sapevano, avrebbero avuto notizia di un attentato a San Pietroburgo, ma sarebbero riusciti a pedinare solo una figura di secondo piano. Per il Messaggero (in prima e p.26) è ragionevole pensare che, dopo l'attacco, Putin tenti di facilitare la riapertura del dialogo bilaterale con gli Usa: un attacco come questo potrebbe contribuire a diminuire gli ostacoli che Trump incontra nell'establishment americano nel suo tentativo di rilancio di un confronto con la Russia.
Stretta Usa sui viaggiatori, anche provenienti dall'Ue: controlli per cellulari, social e documentazione finanziaria (Sole in prima e p.6, Messaggero e altri). I colloqui all'ingresso potrebbero diventare veri e propri "interrogatori", le ambasciate Usa saranno più severe nel rilasciare i visti.

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