Commentario del 24.04.2017

IN PRIMA PAGINA
La sinistra crolla, la Le Pen non sfonda (Giornale): in Francia la sfida è tra Macron e Le Pen (Corriere). In gioco c'è l'Europa (Repubblica). Sollievo (per ora) di Bruxelles (Corriere). Macron: "Rifonderò la Francia". Le Pen: "Io come De Gaulle" (Repubblica). Letta: "Emmanuel rilancerà la Ue con l'asse franco-tedesco". Salvini: "La sinistra voti per Marine, l'altro è solo una finta novità" (Corriere). Dalla svolta di Parigi una lezione anche a Renzi (Repubblica). Tajani: "Fermati gli estremisti, c'è speranza per la Ue" (Stampa).
Sul fronte interno ancora accuse alle ong per il traffico di immigrati (Stampa). Di Maio al Fatto: "Sui migranti mangiano tutti: non voti, ma verità". Maroni torna invece sul referendum autonomista: "Vedrete cose che nessun italiano ha mai visto" (Libero).
Per l'economia, ancora la manovra: solo un antipasto, per il Giornale, le tasse arriveranno nel 2018. Per mezzo milioni di liti la chance della rottamazione (Sole), per i professionisti l'Iva non c'è più (Italia Oggi). Su tutti l'affondo di Cantone sulla Rai: sulle assunzioni esterne indaga la procura (Messaggero, Repubblica). Sulla Stampa il bilancio di un anno di Unioni civili: una rivoluzione rimasta a metà.

ITALIA-POLITICA
In Francia vincono Macron e Le Pen e in Italia si riaccende la tentazione urne. Per il Messaggero Renzi, schierato con Macron – "con lui cambio la Ue" – cercherà di votare in autunno. Non per il Corriere, per il quale nonostante i positivi riflessi del voto francese in Italia Renzi continuerà a sostenere "lealmente" il governo Gentiloni. Per Salvini e i sovranisti una vittoria mutilata, con la Le Pen data per sconfitta al secondo turno. Ma intanto la politica italiana si schiera.
Salvini al Corriere: "Macron burattino elegante, la sinistra di Mélanchon dovrebbe votare la Le Pen. Ma finalmente socialisti e popolari sono fuori dal ballottaggio. Sarebbe come se in Italia fossero fuori Renzi e Berlusconi". E a Repubblica: "Hanno perso Renzi e Berlusconi. La guida del centrodestra dovrà essere scelta dagli italiani: io sono pronto, non vedo l'ora che si voti, anche in estate e con qualunque legge".
"Salvini ha poco da festeggiare, Marine perde", la lettura del voto francese secondo Berlusconi (Repubblica). "Questi signori che urlano sono buoni solo a far vincere la sinistra".
"Dalle urne è arrivato l'avviso di sfratto per gli euroburocrati e per il potere consolidato di Popolari e Socialisti" dice la Meloni al Giornale. "Il populismo esce da questo voto molto rafforzato: le questioni che pone non sono più un tabù".
Letta al Corriere: "Macron avrà una larga vittoria al ballottaggio: da Parigi partirà il rilancio dell'Europa". Ma l'Italia rischia di essere "sfasata": "Da noi la bandiera dell'europeismo è rimossa e l'instabilità politica ci allontanerà dal rilancio che Macron e i tedeschi innescheranno".
Cacciari alla Stampa: "In Italia come a Parigi affidarsi ai populisti porterebbe soltanto confusione. Ma il voto di ieri ci dice che con la paura e la rabbia non si vince".
Sul fronte interno ancora accuse alle ong per il traffico di immigrati (Stampa). Di Maio al Fatto: "Sui migranti mangiano tutti: non voti, ma verità". Poi, ragionando in ottica di un governo M5S, dice: "Il problema non si rivolve presidiando il Mediterraneo, bisogna stabilizzare la Libia attraverso una conferenza internazionale di pace".
Maroni torna invece sul referendum autonomista: "Vedrete cose che nessun italiano ha mai visto" dice a Libero. "Se al referendum per l'autonomia fiscale vota l'80% inizia la rivoluzione. Io e Zaia ci presenteremo forti a Roma e non potranno rimandarci indietro a mani vuote. La Lombardia ha un bilancio di 23 mld e un residuo fiscale di 53 mld l'anno, me ne bastano la metà per farne la Regione più sviluppata al mondo".

ITALIA-ECONOMIA
Alitalia, oggi il verdetto del referendum. Nuovo appello a votare sì dal ministro Delrio: "Non c'è alternativa all'accordo, nazionalizzare è impossibile" (Corriere e tutti). Oggi si chiudono le urne, l'affluenza potrebbe sfiorare il 90%. Se vince il sì, il 26 si riunirà il cda di Alitalia per il via libera alla ricapitalizzazione da 2 mld. Ci saranno sacrifici (taglio degli stipendi e 980 esuberi), ma anche capitale fresco per nuove rotte e aerei – spiega il Corriere -. In caso contrario, riunione domani con il probabile avvio delle procedure per l'amministrazione straordinaria, ma senza cassa il fallimento è più vicino. Il rischio è che prevalgano i contrari (Repubblica), valanga di no da piloti e assistenti, gli altri dipendenti divisi (Stampa). Il pilota, primo ufficiale di lungo raggio di Alitalia, Di Cesare al Corriere: "Il clima è teso, fatti tanti sacrifici. Ora è difficile avere ancora fiducia". Mentre Cisl e Uil fanno gli ultimi appelli a votare sì, Di Maio chiede un "piano alternativo" e attacca: "Inaccettabile che i ministri stiano influenzando il voto".
Sul Giornale (p.8) la fotografia dell'Istat su crescita e territori: il pil spacca in due il Paese, il Nord cresce, il Sud frena. Nel 2015 sul podio Bolzano, con un pil procapite di 41.100 euro; in coda la Calabria, con 16.500 euro. Ma tra 2015 e 2016 c'è stato un incremento medio del pil dell'1,9%, pari a 27 mila euro. Ragionando per macro-aree, guida il Nord Ovest con 33.400 euro seguito dal Nord Est a 33.300; il Centro si ferma a 29.300 euro; Sud a 17.800 euro.

EUROPA
Francia, la sfida è tra Macron (23,5%) e Le Pen (22,1%) (Corriere), "ghigliottinati" gollisti e socialisti (Fatto). Tra due settimane il ballottaggio: in gioco c'è l'Europa (Repubblica). Macron: "Dopo crisi e terrorismo unirò i francesi nel segno della speranza. Sarò il presidente dei patrioti di fronte alla minaccia dei nazionalisti" (Repubblica p.2). Le Pen: "E' il momento di liberare i francesi dalle élite, io sono il popolo"; poi l'appello ai "patrioti sinceri": "Per chiunque abbiano votato, li accoglieremo senza pregiudizi" (Corriere p.3). Ma per lei strada in salita, scrivono i quotidiani. Gollisti e socialisti verso l'appoggio a Macron. Fillon (20%):"Votate contro l'estremismo" (Corriere p.6). Mélenchon (19,2%) non scioglie la riserva: "Faremo una consultazione e poi ci esprimeremo" (Corriere p.4). Su Stampa (p.2) e tutti la resa dei partiti storici, in un Paese diviso a metà: nelle zone rurali trionfa il Front, le città con En Marche. Tajani alla Stampa (p.6): "Gli estremismi non hanno sfondato, c'è speranza per la Ue. Ora si va verso una vittoria di Macron che poi farà un accordo con i Repubblicani". Su Corriere (p.8) e Messaggero (p.6) il sollievo di Bruxelles e Berlino. Cade lo scenario considerato peggiore – ovvero Le Pen-Mélanchon al ballottaggio – e Macron gode di un sistema di relazioni e di una squadra dal chiaro profilo europeista. A Italia e Germania piace la disponibilità a dare alla Francia un ruolo maggiore sui migranti, Bruxelles e Berlino apprezzano l'impegno a riportare il deficit pubblico sotto il 3%; la Germania apprezza anche la sintonia sulla linea dura contro la Russia. E dopo gli anni di Hollande, un incubo per la sua inconsistenza, il dialogo franco-tedesco per garantire il futuro dell'euro ripartirà. E l'Italia ne sarà un tema. Sul punto economisti divisi: "Roma potrebbe rimetterci" (Messaggero p.6). Per Fitoussi l'Italia troverà in Macron un difensore e la aiuterà sulla via del cambiamento. Scettico Boldrini: "Una riedizione dell'asse franco-tedesco potrebbe schiacciare il nostro Paese".

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