Commentario del 28.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Traffico dei migranti in primo piano su tutti, con lo scontro tra governo e giudici. Il pm di Catania: "Ong pagate dagli scafisti". Orlando e Minniti: "Parli se ha le prove" (Repubblica). Su QN la denuncia di Frontex: "Gli scafisti telefonano direttamente alle Ong". Libero: scafisti e soccorritori soci in affari. Avvenire: teorema sull'acqua. Letta a Repubblica: "Per Mare Nostrum fui massacrato, ma i morti sono aumentati".
Sempre in primo piano  la crisi Alitalia, con Fs e Lufthansa che si sfilano e il governo pure (Giornale, QN, Avvenire). Padoan: "All'Alitalia fondi per evitare lo stop dei voli ma non diventerà statale" (Sole, Corriere). Sul prestito ponte da 400 mln c'è l'ok Ue ma è finalizzato alla vendita (MF). E per la Stampa non basta. Da Renzi "un nuovo piano e garanzia pubblica" (Messaggero).
Sul fronte politico pressing sul voto ma Gentiloni frena (Giornale). A sinistra Renzi apre a Pisapia: "Pronti a un'intesa se non c'è D'Alema". Sul Pd il fantasma di un'altra scissione (Repubblica). Alle primarie crollo dei votanti ma due su tre scelgono Renzi (Corriere).
Spazio anche all'economia, con la fiducia delle aziende che torna ai livelli precrisi (Sole). In crescita anche l'industria 4.0 (Corriere). Ma calano i contratti stabili e crescono i licenziamenti (Avvenire). Sull'Unità il "prezzo" della riforma Fornero: 43 mila assunzioni in meno.

ITALIA-ECONOMIA
Fiducia delle imprese ai livelli precrisi: valore al top dal 2007. Sul Sole (p.2) l'indicatore Istat che registra una ripresa della fiducia tra le imprese, un progresso che coinvolge manifattura, vendite al dettaglio, costruzioni e servizi. Indicazioni qualitative rafforzate da altri dati, come lo scatto degli ordini per i macchinari dell'industria 4.0 (+22% nel primo trimestre) e la spinta al made in Italy all'estero (+15,1% a marzo)  dal calo dell'euro (Sole p.2). Ma edilizia e costruzioni restano al palo (Sole p.2) mentre l'indice di fiducia per i consumatori resta stabile, in discesa.
Sul fronte del lavoro sono i dati Inps a far discutere: calano i contratti stabili, crescono i licenziamenti (Avvenire in prima e a p.25). La variazione netta dei rapporti a tempo indeterminato (assunzioni e cessazioni) negativa di oltre 7 mila unita; un dato che insieme all'aumento dei licenziamenti disciplinari riapre lo scontro sul Jobs Act. Positivo il saldo dei contratti stabili (18 mila posto) ma in netto calo rispetto a 2015 e 2016, gli anni d'oro degli sgravi. Quasi dimezzata anche la quota dei contratti permanenti rispetto al totale. Su l'Unità il "conto" della riforma Fornero: 43 mila assunzioni in meno. Secondo un'indagine Inapp su 30 mila imprese, il 2,2% di queste di fronte all'allungamento dell'età pensionabile, ha ridotto le assunzioni programmate
Politica divisa su economia e fisco. Renzi, a Porta a Porta, sconfessa il piano di Padoan: "Contrario al possibile scambio Iva-cuneo, la priorità è abbassare le tasse alle famiglie" (Sole p.8). Per il leader del Pd bisogna agire attraverso una riforma delle imposte dirette, a partire all'Irpef, riduceno a 3 le attuali 5 aliquote. E per la riduzione del debito paventa una "operazione sugli immobili". Forza Italia e Lega si ispirano invece a Trump: Forza Italia pensa alla flat tax al 22%, la Lega tre proposte di flat tax, una proporzionale, una progressiva e una progressiva su base familiare.

ITALIA-POLITICA
Traffico dei migranti in primo piano su tutti, con lo scontro tra governo e giudici. Il pm di Catania: "Ong pagate dagli scafisti". Orlando e Minniti: "Parli se ha le prove" (Repubblica). Zuccaro a Repubblica (p.6): "Parlerò con gli atti quando sarò in grado di formulare imputazioni nei confronti dei singoli". Libero: scafisti e soccorritori soci in affari. Avvenire: teorema sull'acqua. Letta a Repubblica: "Per Mare Nostrum fui massacrato, ma i morti sono aumentati". "Le Ong coprono un vuoto istituzionale, non si può sparare nel mucchio. E il M5S che parla di 'taxi' mostra un totale disprezzo per quel che avviene nel Mediterraneo e l'inadeguatezza di chi si dice pronto a guidare il Paese", dice l'ex premier.  "I sospetti danneggiano il nostro lavoro, noi salviamo vite" dice il direttore di Medici senza frontiere, Eminente, al Corriere. Cooper (Frontex) al QN: "Ong puntano a salvare vite, ma gli scafisti ne approfittano".
Sul fronte politico pressing sul voto ma Gentiloni frena (Giornale). A sinistra Renzi apre a Pisapia: "Pronti a un'intesa se non c'è D'Alema". Sul Pd il fantasma di un'altra scissione (Repubblica). Alle primarie crollo dei votanti ma due su tre scelgono Renzi (Corriere). Per Cerasa (Foglio) c'è in ballo non solo la scelta del leader, ma anche il futuro gioco delle alleanze: Renzi non chiude al centrodestra responsabile, Emiliano spinge verso il M5S, Orlando propone un referendum per chiedere agli elettori. Orlando al Corriere: "Mi preoccupa che Renzi non chiuda alle larghe intese. Per me sono un'esperienza non riproponibile, se davvero si vogliono evitare serve una legge elettorale con premio di coalizione". Ma resta l'ipotesi di un'altra scissione nel Pd, da Cuperlo ai prodiani, in molti guardano al progetto progressista di Pisapia (Repubblica).
Intanto si continua a cercare un'intesa sulla legge elettorale. Il M5S apre: "Se la base è il Legalicum siamo pronti a correttivi di governabilità": premio con soglia sotto il 40% o sbarramento al 5% l'ipotesi (Stampa e tutti). Ma arriva lo stop di Renzi al Provincellum, sul testo sembrava possibile un'intesa (su tutti). Mattarella, a colloquio con Grasso e Boldrini, prova a stoppare l'ipotesi "voto al buio", il timore è il tentativo di strappi dopo le primarie dem (Corriere p.11).

EUROPA
Nato, l'Italia aumenterà la spesa (Sole e tutti). Una dichiarazione congiunta tra Gentiloni e Stoltenberg sigilla l'impegno italiano di aumentare la spesa per la difesa nell'ambito della Nato. "La quota d'investimenti l'abbiamo già raggiunta, sull'aspetto delle spese il percorso sarà più graduale perché dobbiamo tenere conto delle nostre condizioni economiche". Il target fissato nel 2014 era il 2% del pil. Dalla Nato l'impegno a sostenere la Libia nel processo di ricostruzione istituzionale. Stoltenberg a Repubblica: "Aiuteremo il premier Serraj a ricostruire la Difesa di Tripoli. L'Italia manterrà la laeadership". E sulla difesa: "I tempi sono cambiati, negli anni Novanta fui il primo a ridurre le spese militari. Adesso la crisi e le sfide sono tornate alte, dobbiamo spendere di più.Ma anche meglio".
Draghi aspetta il voto francese e tiene la rotta (MF): i tassi restano a zero, il Qe durerà per tutto il 2017 e se necessario anche oltre. "Bene la crescita, meno l'inflazione" (Sole) e il board Bce lascia invariata la politica monetaria. Sul voto in Francia no comment: "la Bce non fa la politica monetaria sulla base dei probabili risultati elettorali" ma l'attenzione è massima. Per Repubblica  sia che vinca Macron sia che vinca Le Pen dopo il voto comincerà una fase complicata: se vincesse la Le Pen la Bce dovrà buttare tutto il suo armamento per placare i mercati e scongiurare rischi per l'euro; ma se vincesse Macron sarebbero i falchi tedeschi ad andare all'attacco reclamando una exit strategy rapida dal qe.

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