Commentario del 21.04.2017

IN PRIMA PAGINA
In primo piano il nuovo attacco a Parigi, terrore sul voto (Corriere). Sangue sugli Champs Elysées: uccisi un agente e un assalitore. Hollande: "E' terrorismo" (Sole). Bomba sulle presidenziali che può cambiare i pronostici (Messaggero). Un assist alla Le Pen (Libero). In primo piano in politica estera anche l'incontro Trump-Gentiloni. Asse sull'area Mediterranea (Sole). C'è intesa su Iran e Libia (Stampa). Trump al premier italiano: "forti contro jihad, Italia alleato chiave" (Corriere).
Tra le tematiche italiane, in evidenza la manovra. Anas-Fs e trasporto locale entrano in manovra (Sole), spazio anche alle assunzioni con lo sponsor nei Comuni e soldi per Alitalia (Stampa). Fatto polemico: La manovrina delle mance sfida il Quirinale. Libero contro Padoan: "Il signor tassa non sa più che granchi perdere". A metà tra economia e politica lo scontro sugli appalti e sui poteri ridotti a Cantone (su tutti). Poi il governo corre ai ripari (Messaggero e tutti). Per il Fatto: è un governo a sua insaputa: scarica Cantone, poi si pente. Intanto, sul biotestamento, la Camera dice sì. I deputati cattolici: "Eutanasia" (Stampa). Avvenire: mortale confusione. Spazio sulle prima pagine anche alle novità su Alitalia: l'ultima chiamata per salvare il futuro della compagnia (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
Salva-Alitalia e tasse Airbnb, il governo licenzia la manovra (Repubblica p.17 e tutti). Nel testo anche norme semplificate per lo stadio della Roma, multe bis per chi viaggia senza ticket sui bus, assunzioni nei Comuni e stangata sull'azzardo. Spazio anche all'accordo per la nascita del maxi-polo dei trasporti Anas-FS (Sole in prima e p.7). La manovrina si trasforma in una finanziaria: 68 articoli per un valore di 5 mld (Stampa in prima e p.6). Nonostante l'acronicmo "Dec" (documento di economia e crescita) per la Stampa si tratta di una lunga lista di entrate: allargamento dello split payment, tassa sulle vincite dei giochi, aumento del prelievo sulle slot, ritocco delle accise sulle sigarette. Libero (in prima e p.6) attacca Padoan: il "signor Tasse" non sa più quale granchio prendere, colleziona previsioni sbagliate e promesse non mantenute. Bersani alla Stampa (p.6) chiede "la verità sui conti pubblici: Padoan spieghi come siamo arrivati fin qui". Poi sulla legge di Bilancio avverte: "Prevedo grossi problemi, al governo chiedo discontinuità rispetto alle ricette di Renzi". Intanto, la congiuntura flash del Centro studi di Confindustria evidenzia come l'economia italiana sia in recupero, seppure lento e altalenante. Ma la produzione debole può rallentare il Pil.
Il Sole (p.7) si concentra sul matrimonio Anas-Fs in manovra: confermate la fusione che avverrà con un aumento di capitale di Fs tramite un conferimento in natura. Delrio al Messaggero (p.5) interviene sul fabbisogno di spesa per la manutenzione stradale, finora insufficiente, e sulla fusione dice: "Permetterà ad Anas quello che sta già facendo Fs, robustissimi piani di investimento, abbiamo tanti progetti" e chiude la porta all'ipotesi tariffe per Anas: "Non ci saranno tariffe né bolli, si finanzierà con un corrispettivo". Mazzoncini (Fs) alla Stampa (p.7): "Credo molto a questa operazione, in Italia uno dei problemi è la mancanza di pianificazione e il mancato coordinamento tra ferrovie e strade; l'azienda Anas sta bene, è in via di risanamento".

ITALIA-POLITICA
Appalti, meno poteri a Cantone, poi il governo fa marcia indietro: su tutti i quotidiani la notizia, trapelata ieri, di un possibile ridimensionamento dei poteri dell'Anac. "Segnale di ostilità, non per la norma in sé ma per per i modi dell'intervento" dice Cantone (Repubblica p.11). Ma Gentiloni dagli Usa smentisce. "Restituiremo subito i poteri all'Authority" assicura Delrio, intervistato dal Messaggero (p.5), parlando di "errore tecnico nella stesura del testo che verrà corretto nel primo strumento legislativo utile". Ma Verderami (Corriere p.9) sottolinea il giallo della norma eliminata: c'era prima e dopo il Cdm. Sullo sfondo della vicenda le tensioni tra l'area di governo filo-Renzi da una parte e Cantone dall'altra, quest'ultimo chiede da tempo una norma per avere maggiore "potere regolamentare" nell'Anac. Per Rizzo (Corriere p.9) è difficile allontanare il sospetto che dietro la modifica dell'articolo non ci sia un'ostilità crescente di certi apparati burocratici. Di Feo su Repubblica (in prima e p.10) sottolinea la crisi di trasparenza di un governo che non riesce a spiegare perchè una legge è stata modificata.
M5S, le linee guida del programma sul Lavoro ipotizzano lo stop dei sindacalisti in politica: intervallo dai 3 ai 5 anni prima di potersi candidare (Repubblica p.13). "Un problema inesistente – dice Bertinotti a Repubblica -. L'autonomia non è a rischio. Diverso il caso dei magistrati, lì ci sono elementi che consigliano di mettere un intervallo di tempo tra le attività". Nel programma sul lavoro del Movimento spazio anche alla settimana corta e alla riduzione dell'orario di lavoro. Intanto, Franco (Corriere p.10) torna sul rapporto M5S-cattolici riportando il fastidio di Galantino sulle aperture di Avvenire al Movimento: "Non possiamo fare sconti a Grillo, si sarebbe dovuto dar conto anche delle posizioni del M5S su temi sensibili per noi e sui quali siamo lontani".

EUROPA/USA
Parigi, panico sugli Champs-Elysées: un uomo armato di kalashnikov uccide un agente e ne ferisce altri due, prima di essere freddato. L'uomo era schedato e già nel 2001 era finito in carcere per aver ferito un agente. L'Isis rivendica mentre Hollande prova a rassicurare: "Vi proteggeremo" (su tutti). Ma il nuovo attacco pesa sulle presidenziali di domenica. L'assalto è avvenuto durante l'ultimo appello in tv di candidati. Fillon: "Sospendiamo la campagna". Il fattore sicurezza scompiglia la corsa (Corriere p.5). Per Libero (in prima e p.15) è un assist alla Le Pen. La candidata del FN gioca la carta della paura per riprendersi la ribalta: "I miei rivali – dice – nascondono il problema degli estremisti islamici radicalizzati nelle nostre carceri" (Stampa p.3). Ma lo scrittore Finkielkraut al Messaggero (p.2): "Questa volta Le Pen non vincerà, ma il suo successo è solo rinviato". Halter a Repubblica (p.3): "Vogliono far vincere i fascisti, ma la Francia saprà resistere all'odio". La corsa per l'Eliseo resta imprevedibile: dalla vittoria di Fillon all'ascesa di Macron e Mélenchon, campagna ricca di colpi di scena. D'Alimonte (Sole in prima e p.4): temi chiave saranno immigrati ed Europa.
Incontro Trump-Gentiloni: impegno comune contro terrorismo e Isis (su tutti). "Siete un grande Paese" dice il presidente Usa, che ha elogiato il lavoro dell'Italia contro il terrorismo. La Casa Bianca preme per un aumento delle spese militari, e Gentiloni promette il 2% (Stampa p.4). Ma i due si dividono sulla crisi libica (Repubblica p.6). Il premier italiano chiede aiuto. "Diplomazia sì, ma niente truppe" replica Trump (su tutti). Ma si tratta (Corriere p.6) e Washington convoca per una mediazione i due rivali libici al-Serraj e Haftar. Faccia a faccia  a giugno (Messaggero p.6 e altri). Kupchan, direttore degli affari Ue per l'amministrazione Obama, al Corriere (p.7): "Gentiloni ha l'occasione di convincere Trump a riaprire la partita del Mediterraneo, ma anche di spingere affinchè sostenga il progetto Ue. Sul ruolo dell'Italia come mediatore rispetto a Putin mi sembra presto, Trump non ha le idee chiare". Per Tremonti a Repubblica (p.6): "Trump non è interessato ai rapporti multilaterali, ma solo a quelli bilaterali". Lombardi, tra gli organizzatori della campagna elettorale di Trump, al Corriere: "Trump vuole capire se Gentiloni possa mediare con il capo del Cremlino, così come con i Paesi arabi". Per il Sole (p.5) il fatto che Gentiloni sia stato il primo leader Ue a incontrare Trump dopo la svolta nella politica estera Usa ha come effetto la messa all'indice di Mosca per il continuo tentativo di favorire il rafforzamento di movimenti nazionalisti e populisti per favorire la spaccatura Ue. Dietro la cordialità dei rapporti si cela un rapporto mai cosi distante tra Italia e Usa (Repubblica p.7). Mentre per la Stampa (in prima e p.4) c'è un feeling che non ti aspetti tra Trump e Gentiloni , nonostante le differenze.

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