Commentario del 29.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Polemica sulle navi Ong che salvano i migranti e il balzo improvviso dell'inflazione le notizie in primo piano. Dopo le accuse alle Ong, indagine del Csm sul procuratore di Catania (Corriere). Il Vaticano: "Serve la verità" (Repubblica e altri). Il ministro Pinotti al Messaggero: "Controlli Onu in Libia". Ma Giornale attacca: "Il governo sapeva tutto. E ora vuole insabbiare". L'altra notizie è il balzo dell'1,8% dell'inflazione ad aprile (Sole e altri). Ampio spazio ancora al tema Alitalia: E' Moretti l'uomo che può salvare la compagnia (MF). La mossa del governo: subito la vendita (Messaggero). Libero polemico: "Soldi all'Alitalia, e per le altre aziende in crisi? Aiuti di Stato solo per gli amici". Porro sul Giornale: Alitalia impari la lezione di Gucci.
Intanto su Repubblica il sondaggio sull'occupazione: il lavoro delude, "troppi precari, torni l'articolo 18 ma sì ai voucher". Sugli statali l'attacco di Libero alla Cgil: "Premia chi non va al lavoro".
Nella politica italiana, appello alla partecipazione alle primarie Pd di Gentiloni. Renzi: "Nuova Ue per battere Grillo" (Messaggero). Legge elettorale, "Premio a chi vince e niente capilista" propone il M5S (Fatto). Di Maio al Corriere: "Pronti a trattare con i dem". Dagli esteri, resta in primo piano la tensione Usa-Corea del Nord: sul confine Corea-Cina con la paura della bomba (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Balzo a sorpresa dell'inflazione in aprile: + 1,8% in Italia e +1,9% nell'Eurozona, ma ad incidere sono fattori stagionali (Sole in prima e p.3). Sbagliato pensare che sia vicino l'obiettivo del 2%, a muoversi a livelli vicini al target è infatti l'indice, non la generalità dei prezzi. L'aumento legato all'andamento dei servizi, mentre per i prodotti industriali la dinamica resta lenta, solo +0,3% rispetto allo 0,2% di marzo. Bce: aumenti volatili, presto ci sarà una stabilizzazione.
Alitalia, Renzi vuole Moretti commissari: sarebbe l'uomo giusto per il rilancio con una soluzione dell'ultimo minuto (Repubblica, MF). Per il Messaggero il Governo accelera per cercare un acquirente: lo schema prevede un partner industriale, la conversione dei crediti delle banche in capitale e il sostegno di Invitalia, con lo scopo di evitare lo spezzatino della società. Calenda apre a Renzi: "la proposta di Renzi di stoppare la procedura straordinaria e attuare un piano alternativo è la benvenuta", mentre per il Giornale è "resa dei conti tra Renzi e Calenda". "Qualunque soluzione che possa garantire la continuità aziendale e salvare i posti di lavoro è da considerare" ha spiegato Messina. Libero: pioggia di soldi su Alitalia mentre nessuno si occupa delle altre crisi aziendali. L'ex ad della compagnia, Cempella a Repubblica: "Alitalia si salva con le azioni ai dipendenti".
Lavoro, su Repubblica (in prima e p.2-3) il sondaggio di Diamanti evidenzia come 7 italiani su 10 abbiamo la percezione che l'occupazione non sia mai ripartita, e il 75% crede che siano aumentati il lavoro nero e quello precario. Negative le statistiche sulla valutazione delle ultime misure: meno del 10% crede che il Jobs Act abbia prodotto effetti, mentre la quasi totalità crede che l'abolizione dei voucher accentuerà il "nero" e il precariato. Dai dati emerge un ritorno al posto fisso come aspettativa privilegiata, cala il numero di coloro che puntano su attività in proprio o libera professione. Per questo 7 su 10 si dicono favorevoli alla reintroduzione dell'art.18. Segnali positivi arrivano sulla soddisfazione del lavoro, solo il 18% si ritiene insoddisfatto e circa il 30% crede che nei prossimi 2-3 anni la sua situazione migliorerà. Ma restano le differenze generazionali, i "giovani-adulti" risultano i più pessimisti e sempre più precari.  Statali, Libero (in prima e p.6) all'attacco della Cgil che avrebbe chiesto di cancellare dalla riforma Madia la norma che lega i bonus alla presenza in ufficio.

ITALIA-POLITICA
Prosegue lo scontro sulle navi Ong che salvano i migranti. "Se ci sono comportamenti erronei vanno corretti, ma non bisogna generalizzare. Non bisogna neppure sottovalutare un lavoro importante svolto da certe organizzazioni" dice al Messaggero (in prima e p.3) il ministro Pinotti, che annuncia la decisione dell'Onu di tornare il Libia. Dopo la accuse del procuratore di Catania Zuccaro, il Csm valuta le sue dichiarazioni (su tutti). "Siamo pazzi?" si chiede Libero (in prima e p.2): apriamo un'inchiesta sul pm che denuncia il marcio invece di investigare sugli affari tra banditi e Ong. "Mi dovranno chiedere scusa: c'è chi salva vite in mare e chi specula, io ho scoperchiato il vaso di Pandora" dice Di Maio al Corriere. Orlando alla Stampa (p.4): "Non mando ispettori, non vedo profili disciplinari. Solamente di opportunità, ma non censuro qualcuno perchè esprime una valutazione di tipo politico".
Legge elettorale: "Pd scelga se stare con noi o con Berlusconi – dice Di Maio al Corriere (in prima e p.11) -. Per noi si parte dal Legalicum, ma si può discutere sull'abbassamento della soglia per il premio di governabilità". E via i capilista (Fatto in prima e p.5). Meli sul Corriere (p.9) racconta di un Renzi pronto al confronto sull'eliminazione dei capilista bloccati e sull'estensione dell'Italicum al Senato. "Ma non siamo disposti a farci prendere in giro" spiega Renzi, alle prese con le primarie. Sul voto di domenica, Orlando alla Stampa (p.4): "Il Pd deve essere il partito che si occupa delle disuguaglianze, dei poveri. Poi servirebbe una legge elettorale, ciò che ora divide il partito è il dilemma larghe-intese o nuovo centrosinistra. Ma Renzi non sta facendo nulla per cambiare davvero questa legge elettorale". Il capogruppo Pd Zanda a Repubblica (p.10): "Con il proporzionale si rischia di avere 3 forze equivalenti in Parlamento, costituire un governo omogeneo sarà difficile. E non credo che l'Italia possa fare come la Spagna e votare 2 anni di seguito". Intanto, Renzi ha chiuso la campagna a Bruxelles: "Più Ue contro il M5S" (Stampa p.6). Per la Meli (Corriere p.9) Renzi è pronto per il voto anticipato anche senza riforma elettorale. Per lui si schiera il premier Gentiloni: "Mi auguro che il Pd sia guidato da Matteo" ha detto in un comitato per Renzi a Roma, stoppando il voto anticipato: "Andiamo avanti con le riforme".

ESTERI
La Corea sfida gli Usa: lanciato un altro missile (Messaggero p.11). Il test è fallito perchè il missile è precipitato dopo il decollo. "C'è rischio di un grande conflitto": Trump torna a ribadire l'altolà a Pyongyang (Repubblica in prima e p.8-9). Per voce del Segretario di Stato, Tillerson, l'amministrazione Usa chiede a tutta la comunità internazionale, con la Cina in testa, di aumentare la pressione sulla Corea del Nord per evitare "una catastrofe": Tillerson ha annunciato che l'America è pronta a valutare tutte le opzioni, confermando la possibilità di aprire un dialogo diretto Usa-Corea del Nord, ma a patto che Pyongyang smantelli il suo programma militare prima dell'inizio della trattativa. Da Onu, Russia e Cina pressing sul Segretario di Stato Usa per una risoluzione diplomatica: "Niente armi" (Messaggero). Il generale Camporini al Mattino (p.11): "Si banalizza il conflitto, ma gli effetti sarebbero devastanti".
Francia. Macron, in un'intervista a Le Figaro ripresa da Repubblica (p.15): "Nel nostro Paese c'è molta rabbia contro l'Europa e la globalizzazione e voglio affrontarla. Ma il FN non è la soluzione. Io punto a una maggioranza assoluta che sia maggioranza presidenziale. Non ci sarà nessuna coalizione con i due grandi partiti esistenti, né con i repubblicani né con i socialisti". Le Pen però spera nelle rimonta, i sondaggi danno la leader del FN in rimonta. E incassa il sostegno del "gollista umanista" Dupont-Aignan (Messaggero p.13). Mélenchon prende le distanze: "Di sicuro non voterò per lei", anche se il 15% dei suoi elettori non esclude di passare all'estrema destra.
Brexit, i 27 membri dell'Ue si presentano compatti al Consiglio che oggi varerà le linee guida del negoziato (Repubblica p.15). Il documento europeo prospettaerà una trattativa divisa in due fasi: prima andranno determinati i diritti dei cittadini Ue che risiedono in Gran Bretagna, la gestione delle frontiere e la parcella che Londra dovrà pagare, e solo in una seconda fase si discuterà dei rapporti futuri. Secondo le prime stime, l'impatto della Brexit sulle finanze italiane dovrebbe essere più modesto del previsto. Ma per la Stampa (p.13) la Brexit può indebolire le strategie globali Ue influenzando diplomazia e missioni estere.

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