Commentario del 12.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Economia in primo piano su tutti col via libera del governo a Def e manovra. Reddito di inclusione per i poveri, sblocco  delle assunzioni per gli statali (Stampa), aiuti fiscali per i terremotati (Italia Oggi), splyt payment per le quotate (Sole) e sulle norme anti-scalata Renzi ferma Calenda (Messaggero, Corriere): norma pro-Mediaset. Juncker a Repubblica: "Italia sulla strada giusta". Ma il salasso è solo rinviato: il conto arriva a settembre (Fatto).
L'inchiesta Consip domina ancora le cronache politiche: Procure verso lo scontro sui falsi del capitano (Messaggero, Repubblica), il Pd sospetta una regia per manipolare l'indagine (Stampa, Giornale). Sul Giornale il centrodestra al 32,2% e il sorpasso di Forza Italia sulla Lega. Su QN intervista a Minniti: "La sicurezza è di sinistra".
Spazio anche alla politica estera. In Germania bombe sulla Champions, salta Borussia-Monaco (Giornale, Corriere). "Attentato grave" (Repubblica). In Francia mercati nervosi in vista delle elezioni: Le Pen e Melenchon avanti nei sondaggi. Mattarella da Putin: Siria e Libia nei colloqui. Putin: l'Italia investa in Russia (Sole). Nella crisi siriana, Putin resta con Assad e attacca gli Usa: "I Paesi dell'Occidente fanno un gioco sporco" (Stampa). Trump avverte la Nord Corea (e pure Pechino) (Repubblica). "La Corea cerca guai" (QN). "Pronti ad agire senza la Cina" (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Dal governo via libera a Def e manovra ma sul "decretone" ancora non c'è una quadra: di certo c'è il pil rivisto al rialzo (1,1%), lo stop a nuove tasse, accelerazione nella lotta all'evasione fiscale e maggiori tagli alla spesa. Gentiloni: "I conti sono in ordine senza aumenti di tasse". Ma ancora ieri lungo braccio di ferro tra Padoan e Pd sulle misure. Nella manovra lotta all'evasione e tagli spesa, splyt payment estesa alle società controllate e alle quotate (Sole p.3), aiuti fiscali per i terremotati con l'istituzione di zone franche urbane (Italia Oggi p.31).  Nel Def reddito di inclusione per i poveri, sblocco  delle assunzioni per gli statali, sblocco di una prima tranche da 25 mld del pacchetto infrastrutture (Stampa p.3). Nel Def confermate anche le privatizzazioni ma per 5 mld e non per 8 e col meccanismo della cessione alla Cdp delle quote pubbliche di Eni, Enel, Poste e Leonardo. Padoan a riguardo ha parlato di "modi e canali anche originali per gestire questo aspetto" (Stampa p.2). Sulle norme anti-scalata scontro tra Renzi e Calenda: alla fine la norma anti-scorrerie caldeggiata dal ministro salta, dopo il pressing dei renziani Orfini e Rosato che avevano paventato un "aiutino" a Berlusconi alle prese con la scalata di Vivendi in Mediaset (Corriere, Messaggero, Stampa e tutti). Calenda: "Non esiste! La norma non è stata inserita nel decreto di correzione perché non aveva i requisiti di urgenza e comunque non sarebbe stata retroattiva". Ma il salasso è solo rinviato: il conto arriva a settembre (Fatto). La Stampa parla di manovra da 10 miliardi per il 2018, salvo sconti dell'Europa. Ma Fubini sul Corriere parla di una linea assai più soft verso l'Italia, col conto della manovra di autunno che sarà dimezzato a 8, 9 mld. Juncker a Repubblica (p.3): "Non ho visto nel dettaglio Def e manovra correttiva ma l'impegno del governo va nella giusta direzione – dice il presidente della Commissione Ue – L'Italia sta facendo grandi sforzi per tenere sotto controllo ilc deficit. Ma sl medio e lungo periodo è necessario che gli italiani risanino in modo decisivo finanze pubbliche e debito". Da Juncker stoccata a Italexit  - "escludo un'uscita dell'Italia dall'euro ma è necessario che ritrovi un tasso di crescita che oggi è troppo debole" - sostegno pieno a Gentiloni – "è il buon senso fatto premier" – e a Padoan, " un ottimo ministro".

ITALIA-POLITICA
L'inchiesta Consip domina ancora le cronache politiche, e mentre tra le Procure di Roma e Napoli si va allo scontro – con Roma che indaga su altri depistagli del capitano del Noe e Napoli che gli riconferma la fiducia - il Pd sospetta una regia per manipolare l'indagine (Stampa, Giornale). Papà Renzi: chi ha sbagliato paghi. Ma nel merito le altre accuse su di lui restano tutte in piedi, a cominciare da quelle formulate dall'ad di Consip Marroni (Corriere p.9).
Altre tensioni tra politica e stampa su Report per l'inchiesta su Pd, Unità, Eni e Pessina. Il M5S è con Report, Pd e destre contro (Fatto in apertura e a p. 2). Staino al Corriere: "Si criticano gli editori ma il bersaglio è Matteo". Sul blitz anti Orfeo di due finti cronisti del M5S le parti si capovolgono: grillini accusati di stalking verso il direttore del Tg1 da centrodestra e dem (Corriere p.10).
Intanto sulla legge elettorale va avanti lo scontro. A Renzi che smuove le acque aprendo all'eliminazione dei capilista bloccato replicano M5S e Fi che parlano di bluff. Meloni dice sì: "Se è una cosa sera evviva Renzi ma voglio vedere". Anche Orlando interessato ma scettico: "Mattteo passi dalle parole ai fatti" (Stampa p.7).
Nel centrodestra partita apertissima su alleanze e leadership. Il Giornale (p.6) celebra il sorpasso del centrodestra unito (32,1%) su Pd (26,2%) e M5S (28%) e di Forza Italia sulla Lega (14% a 13,5%). E nel partito si scommette che con Berlusconi in campo si può puntare al 40%. E per la legge elettorale Berlusconi rilancia capilista bloccati e proporzionale. Sul Corriere le lodi dei rivali al "nuovo" Berlusconi – "ha sette vite, come i gatti" il commento di Renzi alla svolta veg del cavaliere – e i paletti della Meloni: "Abbiamo la responsabilità di provare a stare insieme. Il che significa sì a alleanze ma non a ogni costo. Il primo punto è il programma: deve essere chiara la collocazione di FI in Europa". 

EUROPA/MONDO
Siria, Libia, sanzioni: Putin e Mattarella ieri faccia a faccia sui dossier più delicati, in nome della "profonda amicizia" tra i due Paesi (Sole, Corriere, Stampa e tutti). Sulla Libia, dove l'Italia parla e sostiene Al Serraj e la Russia Haftar, Putin avrebbe aperto uno spiraglio positivo: "Stiamo con tutte le parti in causa e con nessuna in particolare". Sulla Siria Putin resta sulle sue posizioni, sicuro che il gas non sia stato usato dal regime: "Gli Usa hanno bombardato senza prove. Possibili altre provocazioni". Sul fronte economico pesano le sanzioni, non solo alla Russia ma anche all'Italia, col Sole che parla di perdite da 56 a 20 mld  di dollari in un anno. "L'Italia è molto preoccupata, nessuno trae beneficio da una crisi prolungata" ha detto Mattarella. Putin ha ribadito che l'Italia ha tutto da perdere ma ha rilanciato sulla "cooperazione industriale, soprattutto nel campo delle alte tecnologie" dicendosi  pronto a sostenere le aziende italiane che voglio localizzare la produzione in Russia.
Sul Sole le tensioni sui mercati per l'avvicinarsi delle elezioni in Francia. I sondaggi che vedono la Le Pen sempre prima e l'avanzata dell'euroscettico di sinistra Melenchon, ormai alle spalle di Macron, spingono tassi e spread.
Su Repubblica il miracolo portoghese: senza l'austerity torna la crescita. L'avvento del socialista Antonio Costa al governo ha mandato in archivio austerità e privatizzazioni; su stipendi e pensioni si è tornati ai contratti collettivi e alle 35 ore. Ma a sorpresa, la ricetta funziona meglio dei quella della troika. E ora il partito del premier sale nei sondaggi e punta ad estendere il modello lusitano a tutta l'Europa. "Non si esce dalle crisi soltanto tagliando" dice a Repubblica il ministro delle Finanze Mario Centeno. "I portoghesi hanno ripreso fiducia nel Paese, con le nostre riforme abbiamo provato che condannare il continente a un destino solo di tagli è stato un errore".

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