Commentario del 6.04.2017

PRIME PAGINE
Politica in primo piano col Pd sconfitto in Senato: maggioranza nel caos, venti di crisi (Messaggero, Stampa). Renzi: è stato un blitz a tavolino (Corriere). Dal Colle sberla a Renzi: respinta la sua voglia di crisi (Fatto). Su Panorama intervista all'ex premier: sono io il salvatore della patria. Berlusconi all'attacco dei grillini - "Non hanno mai lavorato" - Gentiloni di Berlusconi: "Deve sparire" (Libero).
In primo piano anche fisco ed economia. Su tutti gli incassi di Equitalia (5-8 miliardi) e il conto salato del fisco: in Italia cuneo 10 punti oltre la media Ue (Sole). Il Giornale: ci mettono le mani in tasca. Padoan resiste sulle privatizzazioni (Stampa), Rocca chiede uno choc per la crescita (Corriere).
E' un caso lo sciopero dei mezzi a Milano in pieno Salone del Mobile e lo stop ai voli di Alitalia: uno sciopero che ferisce la città (Corriere, Sole). Giornale: sindacati scellerati. Libero: così si affossa l'Italia.
Negli Usa Trump scarica Bannon, lo stratega nero (Corriere, Repubblica). Oggi il summit Usa-Cina (Messaggero). Per la strage in Siria Putin blocca l'Onu: falsità su Assad (Repubblica, Corriere). Trump lo minaccia: pronti al blitz (Messaggero. Dopo il gas, aria di guerra Usa-Russia (Giornale).

ITALIA-POLITICA
Strappo al Senato, il Pd va sotto: venti di crisi sul governo (Stampa in prima e p.7 e tutti): dem battuti alla Commissione Affari Costituzionali, eletto un presidente centrista (Salvatore Torrisi) con il voto delle opposizioni. Renzi: "E' stato un blitz a tavolino" (Corriere in prima e p.9). Gentiloni ha incontrato i renziani: "Faremo di tutto per rafforzare la maggioranza". Il premier  prova a mediare chiedendo l'intervento di Alfano per le dimissioni del suo senatore. Ma secondo alcuni potrebbe esserci lo stesso Renzi dietro lo strappo di ieri per spingere sul voto anticipato (Messaggero p.7). Quagliariello (Gal) alla Stampa (p.7): "Manovra del Pd per far partire il logoramento del governo e sferrare il colpo finale dopo le primarie".  Orfini (Pd) alla Stampa (p.6) nega, ma chiede un chiarimento per andare avanti: "Mdp e Ncd hanno tradito: noi lavoriamo per portare a termine la legislatura, ma serve lealtà reciproca". Zanda (Pd) al Corriere (p.10): "Per arrivare a fine legislatura ci vogliono le condizioni, bisogna evitare incidenti. Sono preoccupato dello scivolamento verso il proporzionale". Orlando al Corriere (p.9): "Se si sgretola la maggioranza si rischiano conseguenze gravi". Rosato (Pd) a Repubblica (p.3): "Caduto il principio di fiducia nella maggioranza. Ora va recuperato, oppure ognuno avrà le mani libere per gli accordi sulla riforma elettorale". Renzi a tutto campo su Panorama (in copertina e p.44-45-46): "Ho pensato di mollare tutto, ma non ce l'ho fatta. In ogni caso non c'è nessun altro che si sia dimesso senza avere nulla in mano". E sulle prossime Politiche: "stavolta, senza i voti è evidente che me ne andrei davvero".
Sul Mattino (p.3) parla Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research: "M5S al 26,7%, ma il 32% è la soglia potenzialmente raggiungibile dal Movimento. Anche il Pd è intorno al 26-27%, mentre l'alleanza di centrodestra al momento vale circa il 33% (Lega e Fi al 14%, FdI al 5%)". 
Sulla Stampa (p.8 e altri) le mosse dei grillini sulla politica estera: patto con Mosca e addio Nato. Gli iscritti hanno votato sul web la linea del Movimento: via le basi Usa e le sanzioni alla Russia, stop ai trattati commerciali. Stasera, intanto, prima apparizione in tv per Davide Casaleggio a Otto e Mezzo. Su Panorama (p.18-19) tutti i nomi del potenziale governo 5Stelle: DI Maio premier, Di Battista agli Interni, Fico alla Pa, al Lavoro De masi, Leo per la Salute e Boraschi per l'Ambiente. Gli Esteri a Di Stefano, la Difesa a Magri e la Giustizia a Davigo.

ITALIA-ECONOMIA
Padoan non arretra sulle privatizzazioni: il 2017 rischia di chiudersi con un saldo zero in termini di incassi (Sole p.2) ma Verderami sul Corriere smentisce voci di dimissioni del ministro, determinato a varare manovra correttiva e Def e soprattutto a confermare le privatizzazioni in agenda entro il 2018. "Se la moratoria fosse allungata avremmo problemi con l'Europa e con i mercati" la linea di Padoan, che teme per la credibilità del Paese e non vuole essere strumento di una partita tutta politica. Ieri però giornata no anche per Calenda, altro ministro tecnico nel mirino della politica: voleva portare in aula subito il ddl Concorrenza e blindarlo con la fiducia. Tutto rinviato a dopo Pasqua. Stessa sorte, scrive il Giornale, potrebbe ora toccare alla riforma del catasto, impopolare perché percepita come un aumento delle tasse.
Zanda al Corriere (p.10): "Padoan? E' un ministro, perciò un politico pienamente legittimato e non un tecnico. La prima necessità è evitare sanzioni europee, senza dimenticare che abbiamo spazi di manovra ridotti e certe necessità di spesa pubblica. Le misure concrete che proporranno Padoan e il governo le discuteremo quando ci saranno". 
Sul Messaggero (p.5) nuove anticipazioni sulla manovra: con Equitalia che ha aggiornato al rialzo gli incassi attesi dalla rottamazione delle cartelle (8,3 mld invece dei 7,2 preventivati, e i termini non sono ancora chiusi) la manovrina potrebbe essere più leggera. E si riaffaccia l'ipotesi di una web tax, per determinare la base imponibile di Goolge, Facebook, Amazon in base al traffico generato in Italia.
Su Sole (p.2) e tutti il Rapporto 2017 della Corte dei Conti sulla finanza pubblica: tasse sulle imprese che pesano il 25% in più ella media Ue, cuneo fiscale di 10 punti più pesante rispetto ai Paesi Ue, servizi pubblici più rari ma più costosi, la salute che migliora i conti ma peggiora in cure ma finalmente una ripresina che fa uscire l'Italia da una recessione durata 8 anni.

EUROPA/MONDO
Siria, tante condanne, nessun colpevole (Avvenire in apertura): il giorno dopo lo choc per la nuova strage con armi chimiche è paralisi all'Onu, con Mosca che prende le difese del presidente siriano Assad e bolla come fake news la ricostruzione dei fatti dell'Onu. Per la Russia, nell'attacco a Idlib i caccia di Damasco hanno colpito un deposito di armi chimiche dei ribelli. Ma Trump incalza: "Passata ogni linea rossa, il mio atteggiamento su Assad è cambiato" (Messaggero). Il Giornale parla di aria di guerra tra Russia e Usa.
Oggi il via al vertice Usa-Cina, primo faccia a faccia tra Trump e Xi Jinping. Sul Corriere (p.6) intervista all'ambasciatore di Pechino in Italia Li Ruiyu: "Un incontro fondamentale per definire un punto di partenza stabile per l'evoluzione dei rapporti Cina-Usa e determinarne la direzione di sviluppo e per favorire la stabilità e la pace nell'area Asia-Pacifico e nel mondo. Usa e Cina dovrebbero aderire al principio di evitare conflitti e scontri, mutuo rispetto e mutuo beneficio, così da facilitare la comunicazione, espandere le collaborazioni e sollecitare sviluppi dei rapporti bilaterali".
Sul Corriere (p.15) la "ritirata" di Theresa May sulla Brexit: Londra aveva sempre detto che il nocciolo della Brexit consisteva nel riprendere il controllo delle frontiere, ossia limitare l'immigrazione degli altri Paesi Ue. Ora la May ammette che gli europei potranno continuare a entrare liberamente in Gran Bretagna per diversi anni dopo l'uscita della Ue.
Frontiere chiuse da domani per il nuovo regolamento anti-terrorismo varato dalla Ue: a rischio i viaggi in Croazia (Stampa). La Croazia, pur essendo un Paese Ue, non fa parte dell'area Schengen e questo comporterà controlli tripli alla frontiera, che in vista della Pasqua preoccupano le autorità per i riflessi sul turismo. E' come tornare indietro di vent'anni.

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