Commentario del 10.04.2017

IN PRIMA PAGINA
In primo piano su tutti la domenica di sangue in Egitto (Corriere, Stampa): l'Isis fa strage nelle chiese (Messaggero), colpiti i cristiani, 45 morti. Ma il Papa conferma il viaggio tra i copti (Repubblica). Altissima tensione anche in Corea del Nord: Trump muove la portaerei contro Kim (Stampa, Messaggero). Russia e Iran avvertono Trump: "Non andare oltre" (Repubblica).
Sul fronte interno economia, politica e cronaca in primo piano. Slitta la manovra, governo a caccia di 800 milioni (Messaggero). Su Repubblica la rete del M5S, il partito pigliatutto. Ma alle Comunali i grillini rischiano di non arrivare ai ballottaggi (Stampa). Nel Pd Renzi chiede la tregua interna (Messaggero). Gli sfidanti attaccano: Matteo gioca sporco (Stampa). Bindi al Fatto: "Lascio la politica, il Pd è di un uomo solo". Spazio anche al lavoro: sul Corriere le regole per i ciclisti del cibo, sul Sole quelle per lo smart working. In copertina su l'Economia Brunello Cucinelli. Su Affari&Finanza la sfida di Cattaneo: trovare un partner elettrico per Telecom per la banda larga. In cronaca, su tutti, la gigantesca caccia a Igor, il killer di Budrio: in mille tra cecchini, parà e sentinelle, per catturarlo.

ITALIA-POLITICA
M5S, Grillo dal blog chiude con l'era del "vaffa" e lancia la fase governista (su tutti). Aldo Giannuli, intellettuale vicino al M5S, al QN (p.12): "Il Movimento si candida come partito di governo, da Grillo per ora nessun passo di lato. Forse dopo le politiche, e il capo potrebbe diventare Di Battista". De Masi, nuovo ideologo del Movimento, al Fatto (p.2): "Ci vorrà ancora molto prima che il mondo dell'impresa di possa fidare del M5S, per crescere bisogna trasformarsi in istituzione e scegliere da che parte stare". Ma alle Amministrative, il M5S rischia di restare fuori dal ballottaggio in molte città. "Oggi la previsione è quella di una secca sconfitta dei 5 Stelle" conferma Piepoli (Stampa p.7). Diamanti su Repubblica (in prima e p.9) mostra il ruolo di partito "pigliatutti" del M5S, i cui elettori spaziano da destra a sinistra, perciò è ancorato al centro. Cerasa polemico (Foglio in prima e p.4) parla di "nulla cosmico" grillino, evidenziato nella manifestazione di Ivrea.
Pd, Renzi boccia la richiesta di rinvio delle primarie avanzata da Emiliano e chiede la tregua interna: "La sfida è ai Cinque Stelle e alla palude" (Messaggero p.10). E parlando come se già fosse segretario annuncia il veto al Fiscal compact. Orlando e Emiliano contro, nessuna pacificazione in vista (Messaggero p.11). Sul Fatto (p.4) l'addio alla politica di Rosi Bindi: "Il Pd non funziona se si trasforma in un carro al seguito dell'uomo al comando. Le primarie? I miei amici stanno con Orlando". Intanto divampalo scontro sulla legge elettorale: gli sfidanti accusano Renzi di voler introdurre al Senato i capilista bloccati per avere gruppi più fedeli (Stampa p.6). "Il sospetto c'è – dice Orlando alla Stampa (p.6) -. Potremmo toglierlo dicendo tutti insieme che siamo contro i capilista bloccati". Renzi, sulla legge elettorale chiede al fronte del No di fare proposte. Orfini: "Se i grillini vogliono togliere i capilista bloccati lo propongano, noi siamo gli unici che li vogliono togliere davvero" (Corriere p.8). Nel centrodestra, Corriere (p.11) riporta il faccia a faccia segreto ad Arcore tra Berlusconi e Meloni  in vista del voto. Per Corriere Berlusconi crede che Meloni possa essere la tessitrice dei rapporti con Salvini e che possa evitare la nascita del fronte sovranista.

ITALIA-ECONOMIA
Slitta la manovra: mancano coperture per 800 milioni. Per il Messaggero (in prima e a p.9). Con la "manovrina" sempre più simile a un decreto omnibus si complica la ricerca delle coperture e questo potrebbe far slittare l'approvazione, prevista per domani insieme a Def e Programma nazionale delle riforme. Strada facendo, alla correzione dei conti a 3,4 mld chiesta dalla Ue si sono infatti aggiunte misure come lo sblocco del turn over negli enti locali, la norma anti-scorrerie per le quotate, i correttivi all'Ape social. Ma il conto delle coperture si ferma a 2,6mld: mancano 800 milioni che il governo potrebbe ricavare dalla stretta sui meccanismi di pignoramento.
Su Repubblica (p.11) anticipazioni del Programma riforme: tra le misure previste uno sconto fiscale per le donne che lavorano, una detrazione fiscale extra riservata alle donne. Se fosse di 1000 euro l'anno costerebbe 6-7 mld. Sabbadini: "Ogni intervento a favore del reddito delle donne è benvenuto, ma per rilanciare l'occupazione femminile non servono bonus ma un miglior welfare".
Il Corriere (p.20) torna invece sul caso dei "ciclisti dei pasti a casa": col business della consegna del cibo a domicilio che sta diventano un boom (giro d'affari previsto quest'anno, 700 milioni) c'è la necessità di regolare il settore prima che lo facciano i giudici come successo con Uber. L'ex ministro Treu: "Bisogna combinare garanzie e flessibilità", co.co.co integrati da un contratto collettivo dei rider che dia regole di riferimento chiare. Il dibattito è aperto, l'importante – scrive Di Vico – è che le aziende capiscano che il business non possa andare avanti solo contando sulla necessità di arrotondare da parte dei ragazzi.

EUROPA/MONDO
"L'Isis colpisce le chiese dei copti": la strage di cristiani nella domenica delle Palme in primo piano su tutti i giornali. Oltre 45 i morti, su cui c'è la rivendicazione dello Stato Islamico. Illeso il patriarca Teodoro II, che stava celebrando messa a San Marco: "Non ci faremo intimidire". Dubbi in Vaticano sull'imminente viaggio del Papa, ma Bergoglio non vuole rinunciare (Repubblica p.3). L'arcivescovo Becciu, al Corriere: "Attaccano la pace con l'Islam ma il Papa non si fermerà". Al Sisi proclama l'emergenza e dispiega i corpi speciali. L'obiettivo dell'Isis è destabilizzare il Paese (Repubblica p.4).
Crisi in Siria, da Russia e Iran avvertimento agli Usa: "Gli Stati Uniti hanno compiuto un'aggressione che valica ogni linea rossa. D'ora in avanti risponderemo ad ogni aggressione", la nota dei miliziani libanesi di Hezbollah uscita in contemporanea all'annuncio di una telefonata tra Putin e Rouhani, in cui entrambi avevano ribadito la loro fedeltà a Damasco chiedendo un'inchiesta internazionale sul bombardamento di martedì. Attesa per la visita del segretario di Stato Usa Tillerson a Mosca. "Non vedo motivi per cui la Russia dovrebbe reagire al nostro attacco" (Repubblica p.7). Domani da Putin anche Mattarella: un vertice per il dialogo nell'ora del gelo con Washington. Alta tensione anche tra Trump e Pyongyang, dopo l'ordine alla portaerei Vinson di far rotta verso la penisola coreana (Repubblica p.7).
A Stoccolma folla oceanica in piazza contro il terrorismo: "Vincerà la convivenza" (Repubblica p.6). Intanto la polizia passa al setaccio i quartieri-ghetto. Ranstorp (Antiterrorismo): "Solo nella capitale 3mila da espellere ma non ci si riesce".


©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento