Commentario del 11.04.2017

IN PRIMA PAGINA
Torna in primo piano l'inchiesta Consip. "Atti falsificati su Tiziano Renzi" (Messaggero). Indagato un ufficiale dei carabinieri del Noe. I pm parlano di "depistaggio" (Corriere e tutti). Cade un indizio su babbo Renzi, ma restano in piedi tutti gli altri (Fatto). L'altro tema politico riguarda le amministrative a Genova: il tribunale ribalta il "verdetto" di Grillo (Corriere): riammessa la Cassimatis. Ma per il garante del M5S "Non sarà lei la candidata" (Repubblica). Ampio spazio alle tematiche economiche: oggi prevista l'approvazione di Def e Manovrina. Nel 2018 deficit all'1,2% (Sole), il Def punta su crescita e spinta per le riforme (Messaggero). Ma sui numeri è scontro Palazzo Chigi-Tesoro (Stampa) . Intanto, via libera alle assunzioni nei Comuni (Messaggero). Dagli esteri, le parole del presidente dell'Europarlamento Tajani al Corriere: "L'Ue punti su leader veri".
Intanto resta caldo sia il fronte dei rapporti internazionali: oltre al caso siriano, tensioni sul clima con l'America che blocca l'intesa al G7 di Roma (Corriere e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
Def, confermato il calo del deficit 2018 all'1,2% (Sole in prima e p.4). Ma è scontro sui numeri tra Palazzo Chigi e Tesoro (Stampa in prima e p.7): oggi il Cdm approverà il Def ma resta fino all'ultimo l'incertezza, con Palazzo Chigi che punta su indebitamento più alto di tre decimali. Per il Sole si lavora nei fatti alla revisione al rialzo dei target in settembre con la Nota di aggiornamento del Def, la speranza è di ottenere dalla Ce la possibilità di far salire il target all'1,8%. Per il 2017 confermate le stime di crescita all'1% (nonostante i buoni segnali si teme un rallentamento con i tagli ai ministeri). Intanto, oggi dovrebbe arrivare il via libera alla manovrina, che dovrebbe contenere: ampliamento dello split payment (per un valore di 1 mld), stretta sui giochi (500 mln), revisioni delle aliquote sui tabacchi (200 mln), tagli di spesa (800 mln). Ma all'appello mancano 600 mln (Repubblica p.36). Per Libero Mercato (p.18) Padoan fa quadrare i conti col trucco: spunta il giochetto contabile di utilizzare il gettito Iva proveniente dall'evasione 2016. Intanto, c'è chi teme che la manovrina possa contenere altre misure indigeste alla maggioranza renziana per far fronte ai 3 mld extra chiesti da Gentiloni per le aree terremotate, per lo sblocco nelle assunzioni negli enti locali e per evitare il default delle Province. Intanto, il Pnr dovrebbe confermare l'impegno sulle privatizzazioni. Confermate le iniziative contro la povertà con l'aumento del reddito di inclusione e l'esclusione della riforma del catasto (Corriere p.33).
Lavoro, job on call al posto dei voucher per le piccole imprese (Sole p.2). Per favorire l'occupazione giovanile si va verso la riduzione del cuneo fiscale per aziende e giovani che verranno assunti con contratto stabile. Secondo Marco Leonardi, economista di Palazzo Chigi, "l'alternanza scuola-lavoro è uno strumento che funziona, soprattutto se sommato alla decontribuzione in caso di assunzione di un giovane entro 6 mesi".
Pensioni, slitta la pensione anticipata (Sole in prima e p.3): si allungano i tempi per il debutto dell'Ape volontaria a causa dei lavori per la messa in funzione della piattaforma informatica che dovrà gestire l'operazione, confermato invece l'avvio al primo maggio per l'Ape social.

ITALIA-POLITICA
In primo piano le novità sull'inchiesta Consip. Falsificazioni negli atti che accusano Tiziano Renzi, indagato un carabiniere del Noe (su tutti): sarebbe stata ingiustamente attribuita a Romeo una frase pronunciata da un altro interlocutore, stabilendo così una relazione diretta tra il padre dell'ex premier e il costruttore. Finti 007 e intercettazioni, così hanno manipolato le carte per coinvolgere Palazzo Chigi (Repubblica p.3). I renziani vogliono capire chi sia il mandante. Mentre Renzi sul padre dice: "Si è messo a piangere" (su tutti), ed evoca il precedente del caso Eni: "Un'altra macchinazione" (Corriere p.3). "Cade un indizio su babbo Renzi, ma restano tutti gli altri" titola il Fatto (in prima e p.2). L'avvocato di Tiziano Renzi dice di aspettare l'archiviazione". Per la Stampa (p.3) cade la prova regina, "ma adesso l'indagine riparte da zero".
Altro caso del giorno è la decisione del tribunale che dà torto a Grillo e accoglie il ricorso della Cassimatis a Genova, la candidata sindaco è stata cacciata dopo il successo nel voto online per le amministrative (su tutti). "Non potrà correre con noi" insiste Grillo, che ragiona sull'ipotesi di ritirare la lista. "Ora torno in corsa" dice la Cassimatis alla Stampa (p.4). Per il giurista Onida a Repubblica (p.6): "Grillo è vittima delle sue stesse leggi, ma adesso serve una legge che regoli la vita interna dei partiti". Intanto Grillo e Casaleggio meditano una svolta dirigista, accelerando sulle modifiche dei metodi di selezione dei candidati e avere l'ultima parola sulla scelta (Stampa p.5). Si ipotizza una selezione più rigida affidata a un comitato elettorale (Repubblica p.7). Intanto il M5S prepara il programma di governo. Uno dei punti è ridurre il potere dei sindacati sul lavoro (Messaggero p.5 e tutti). "Via le incrostazioni" dicono i grillini, che puntano a promuovere strumenti di democrazia e partecipazione nei luoghi di produzione per disintermediare e limare il ruolo nel sindacato nel rapporto lavoratore-azienda (Corriere p.6). La replica di Landini (Fiom) a Repubblica (p.9): "Il diritto del sindacato è di chi lavora, non di un movimento o una forza politica. Che ci sia bisogno di rinnovamento sono il primo a dirlo, ma li sfido sul loro piano: loro fanno votare il programma di lavoro a pochi iscritti sulla rete, noi facciamo votare tutti, iscritti e non.
Legge elettorale, Renzi apre ai grillini per spaventare Berlusconi: "Via i capilista bloccati", propone l'ex premier, alla ricerca di sponde per garantirsi un minino di maggioritario (Messaggero p.5 e altri). Centrodestra, Berlusconi corteggia la Meloni e Salvini si irrita: dopo l'incontro tra i leader di Fi e FdI, il segretario leghista dice "no comment". La Meloni ha chiesto a Berlusconi alcune condizioni per una possibile alleanza: primarie e rapporti chiari con Renzi e Merkel (Libero p.7).

USA/EUROPA
Sul Corriere (in prima e p.12) parla il presidente dell'Europarlamento Tajani: "La proposta di un'elezione diretta da parte dei cittadini del presidente dell'Ue è suggestiva, ma ci sarebbe bisogno di due cose: servirebbe un sistema in cui in ogni famiglia ci sia una bandiera europea, come accade negli Usa, e una modifica dei Trattati, che per questo genere di cambiamenti necessità dell'unanimità. Oggi ciò mi sembra utopico". Piuttosto, Tajani propone l'unione di due ruoli: dovrebbero essere unificate le figure del presidente della Commissione e del Presidente del Consiglio europeo.
Clima, non c'è intesa tra Europa e America (su tutti): salta la dichiarazione congiunta alò G7 dei ministri dell'Energia a Roma per l'opposizione degli Usa. L'Italia esprime preoccupazione per la posizione americana che mette in pericolo l'accordo raggiunto a Parigi. "L'Ue non accetta passi indietro sulle scelte strategiche sui cambiamenti climatici" ha detto Gentiloni.
G7 degli Esteri, gli Usa lanciano un messaggio a Mosca: "Difenderemo gli innocenti" (Corriere p.10). Durante la riunione dei ministri degli Esteri, l'americano Tillerson chiederà all'omologo russo Lavrov di costringere Assad a rispettare il cessate il fuoco e di impegnarsi per aprire la strada alla transizione politica. Nonostante i tentativi di studiare una linea per la Siria, l'interrogativo più grande riguarda le sorti di Assad, rispetto al quale solo gli inglesi dicono chiaramente che deve andarsene. Intanto l'America sarebbe pronta ad altri raid in Siria: "Punire i militari russi per gli attacchi chimici" ha detto Tillerson, mentre si parla di bombardamenti siriani con il napalm (Repubblica p.10). Intanto oggi attesa la visita di Putin e Mattarella al Cremlino: il leader russo spera in un invito al summit di Taormina, ma non è nei poteri del Capo dello Stato convocare al G7 di maggio il numero uno di Mosca, escluso dopo l'annessione della Crimea.

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