IN PRIMA PAGINA
Vince il no, Alitalia in vendita (Messaggero). In apertura su tutti il no dei dipendenti al piano di salvataggio. Vicino il commissariamento (Sole). Palazzo Chigi: esclusa l'ipotesi di salvataggio (Messaggero). UniCredit e Intesa fermi sul "no" a nuovi sostegni (Sole). Per il Messaggero e i Giornale una Caporetto sindacale senza appello.
In primo piano anche il voto francesi, con i mercati che già puntano su Macron (Sole). Lui sfonda nei sondaggi (Fatto) ma la Le Pen non arretra: "Lascio la guida del Fn, votatemi tutti" (Corriere). Il padre, Jean Marie, al Tempo: "Marine vincerà grazie ai compagni". Moscovici alla Stampa: "Il ballottaggio sarà un referendum sulla Ue. Uno choc il Fn al 40%". Prodi al Messaggero: "Macron per vincere resti coerente". "E' l'europeista perfetto" dice Monti al Foglio. Renzi sta con Macron: "Avevo ragione io, si vince al centro" (QN). Padoan: adesso l'Europa può cambiare (MF).
Ma dalla Ue faro su manovra, investimenti e banche italiane (Sole). Anche Trump presenta il conto all'Italia, su Nato e difesa (Corriere e tutti).
Su tutti la liberazione di Del Grande dalle carceri turche: "E' stata violenza istituzionale" (Sole). Su Avvenire la Liberazione festeggiata divisi: a Roma cortei distinti per partigiani ed ebrei. E il Giornale ripubblica il discorso di Berlusconi a Onna il 25 aprile 2009: "Grazie ai liberatori ma rispetto per tutti".
ITALIA-ECONOMIA
La "manovrina" è (decreto) legge: nel testo firmato dal Colle correzione dei conti da 3,4 mld ma da 3,1 mld ai fini dell'indebitamento. Salta il "salva-trivelle", che avrebbe condonato alle società petroliere gli arretrati di Ici, Imu e Tasi (Sole p.6), confermato il resto dell'impianto: rimodulazione dell'Iva per sterilizzare le clausole di salvaguardia, spending review, rottamazione delle liti fiscali, fondi per il terremoto, più soldi alle Province (Stampa 22). Faro Ue su riforme, investimenti e banche (Sole p.6, Messaggero p.14, Corriere p.33): per la Stampa (p.7) c'è un altro buco di 2 miliardi nei conti italiani. Il riferimento è alla flessibilità per investimenti ottenuta nel 2016, 4 mld di bonus concessi a condizione che l'Italia investisse. Ma la spesa nel 2016 è scesa da 37 a 35 mld: la questione è oggetto di valutazione, l'Italia rischia una procedura di infrazione. Ora si aspetta il verdetto di Bruxelles: l'11 maggio le previsioni economiche della Commissione, il 17 le raccomandazioni specifiche ai Paesi dell'eurozona. Padoan: "Intanto godiamoci l'ottima notizia di Macron al ballottaggio: dice quello che il governo italiano chiede da anni. Adesso è necessario che l'Europa acceleri la creazione di posti di lavoro e misure per la crescita" (MF p.3).
Sul Corriere (in prima e a p.35) allarme pil: i tanti "ponti" del 2017 rischiano di erodere il tasso di pil atteso. Tre giorni lavorativi in meno valgono fino allo 0,1% di crescita. Un problema in più per le stime Istat.
Padoan vola a New York, missione privatizzazioni (Corriere p.33). A Padoan il compito di convincere banchieri, finanzieri e analisti ma il downgrading di Fitch non aiuta. L'agenda delle riforme non è cambiata, e si va avanti fino a febbraio. Ma sulle elezioni non si sbilancia: "Il governo conta di concludere il suo lavoro nel 2018 ma non si può mai dire". E sulle privatizzazioni: il programma va avanti ma ciò non implica "che lo Stato rinunci al controllo delle società".
ITALIA-POLITICA
Politica italiana "travolta" dal voto francese. Renzi sta con Macron: "Il suo successo è la conferma che avevo ragione io: vince chi è in grado di rinnovarsi e soprattutto che le elezioni si vincono al centro" dice a QN. "Macron lo conosco, non è affatto supino all'Europa tecnocratica". Quanto a lui chiuderà la campagna delle primarie a Bruxelles. Calenda: "Bene il risultato di Macron per la tenuta della Ue, ma la gara italica a chi è più Macron è sinonimo di debolezza e provincialismo" (Stampa e altri). Frecciata a Renzi anche da Napolitano, che a Repubblica dice: "Da noi c'è chi insegue i populisti ma il voto francese dimostra che si battono rilanciando la Ue". Veltroni alla Stampa: "Eviterei trionfalismi sulla vittoria di Macron, se sommiamo i voti anti-Europa sono oltre il 40%. Se si vuole sconfiggere davvero il populismo bisogna recuperare il rapporto con il popolo". Dal voto francese lezione anche su primarie e sistema elettorale: "Il doppio turno con il collegio uninominale è il sistema che dà più stabilità". Anche Gentiloni tifa Macron: ieri una telefonata tra i due, per ribadire l'obiettivo comune di lavorare per un Europa più attenta alle domande dei cittadini
Il ciclone Le Pen allarga il solco tra Lega e Forza Italia (Corriere). Parisi: "Basta ambiguità, la vittoria di Le Pen per l'Italia sarebbe una tragedia perché noi dalla fine della Ue abbiamo solo da perdere" (Sole). Meloni al Messaggero: "Berlusconi dica che Fillon sbaglia a votare Macron, perché Macron è la restaurazione e Le Pen il cambiamento. Diversamente vuol dire che preferisce l'inciucione". Berlusconi al bivio: sondaggi riservati danno Fi, Lega e Fdi separati al 29,4% complessivo, in una lista unica al 23,4%. Sei punti in meno che potrebbero andare ai centristi (Corriere).M5S in imbarazzo sul ballottaggio: "Siamo lontani sia da Macron che da Le Pen" (Repubblica). La linea è "lavoreremo con chiunque vinca".
EUROPA
Il voto francese, salutato dal rally dei mercati, ancora in primo piano su tutti. I primi sondaggi danno Macron vincitore al ballottaggio col 60%. Le Pen parte subito all'attacco: "E' il candidato del sistema" (Sole p.2), "ci criminalizzano ma vinceremo noi" (Repubblica p.8). E a sorpresa si sospende da presidente del Fn: "Sono la candidata di tutti, votatemi" (Corriere p.4). In realtà il candidato "di tutti" è Macron: ieri è arrivato anche il sostegno di Hollande. Ora il rischio è che sentendosi già la vittoria in tasca faccia passi falsi. Il primo, la cena radical chic in un ristorante di lusso. Prodi al Messaggero (p.5): "Ora deve restare coerente: la spinta innovativa di Macron è stata più forte della crisi di fiducia. Se vince dovrà unificare la Francia". Moscovici alla Stampa (p.10): "Il ballottaggio sarà un referendum sulla Ue: uno choc se Le Pen arrivi al 40%. Sarebbe il segnale di un Paese in sofferenza". Tajani ad Avvenire (p.6): "Sommando i voti di Macron e Fillon l'ipotesi di una Frexit diventa irreale però c'è ancora molto da fare. Partiti puniti per la crisi economica, gli immigrati e il terrorismo". Bonino a l'Unità (p.4): "Il voto in Francia ci dice che il vento antieuropeo e razzista può essere sconfitto".
"Mia figlia vincerà grazie ai compagni" dice Jean Marie Le Pen al Tempo (p.4). "Non ha appoggi dalla finanza, dai giornali, dall'imprenditoria e soffre per le divisioni del partito, ma ha una grande occasione: il dibattito tv con Macron. Macron è un fantasma, Marine lo deve stanare. E dall'elettorato di sinistra verranno sorprese. E voti". Marc Lazar su Repubblica (p.6): "Macron beneficia di un voto utile ma deve convincere l'altra Francia e uscire dall'ambiguità". Frédèric Mitterand al Corriere (p.9): "E' un tipo che vince senza dire nulla ma è stato capace di capovolgere molte opinioni diffuse. Ha lacune importanti e un notevole narcisismo ma i francesi e il mondo impazziranno per lui. Sarà come Trudeau in Canada".
©riproduzione riservata
L'informazione è progresso.
I fatti del giorno ogni giorno dai media italiani ed esteri.
Commentario del 25.04.2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento