Commentario del27.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Mosca, pugno di Putin sugli oppositori: 600 arresti (Stampa). In primo piano su tutti la repressione della protesta anti-corruzione in 100 città. In carcere il blogger Navalnyj. Salvini plaude a Mosca: "Avete fatto bene". Kissinger: "Realpolitik con il Cremlino".
In Germania, nel land della Saar, la Merkel azzera l'effetto Schulz e vince nel primo test elettorale (Messaggero).
In Italia, chiuso l'eurosummit, Renzi torna all'attacco: "Basta austerity e tasse, un assegno Ue ai disoccupati" (Messaggero). La manovra divide Pd e ministri tecnici, l'Italia rischia l'ingovernabilità (Corriere). Sul Messaggero parla la Mogherini: "Unione indispensabile, dopo Brexit nessun alibi".
Spazio anche all'economia, tra pubblico e privato. Su QN l'età degli statali: solo 3 su 100 sotto i 30 anni. Su Italia Oggi il paradosso dei voucher: aboliti quelli, torna il nero. Su A&F la crisi di Confindustria e del Sole 24 Ore. Poter (ex) forti in copertina anche su L'Economia: chi comanda davvero a Roma.
In cronaca la storia di un ventenne di Frosinone, massacrato dal branco per aver difeso la ragazza (Corriere, Messaggero e tutti). In Liguria Tir travolge un cantiere: morti due operai (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Renzi attacca l'Ue – "In dieci anni sbagliate quasi tutte le politiche economiche" – e lancia nuovi avvertimenti al governo alle prese con la manovra da 3,4 mld: niente nuove tasse, piuttosto un sussidio Ue per i disoccupati (Messaggero in apertura e a p.2 e su tutti). Scontro a distanza anche con Letta, che intervistato dalla Annunziata aveva duramente criticato la politica economica del suo governo: "flessibilità usata male", e ora siamo di nuovo alle prese con una manovra correttiva (Corriere p.2). Intanto il governo si prepara a portare in aula il ddl Concorrenza (Messaggero p.5): un pacchetto di liberalizzazioni su assicurazioni auto, attività professionali, farmacie, servizi bancari e altro fortemente sollecitato dalla Ue e sul quale il governo è pronto a mettere la fiducia. Su Repubblica (p.6) la sfida impossibile di ridurre le partecipate locale: ne scrive Roberto Perotti, smontando alcuni "miti" – non sono 8000 ma 3200, chiuderle non farà risparmiare miliardi – e invocando il "machete" per tagliarle veramente. Con le norme in vigore è praticamente impossibile.
Statali sempre più vecchi, pubblico impiego miraggio per i giovani: su QN, Stampa e tutti i dati dell'Aran sulla pubblica amministrazione. Solo il 3% dei trentenni lavora come statale (meno di 81 mila su un totale di oltre 3 milioni di dipendenti), l'età media supera i 50 anni. Italia maglia nera in Europa. L'età più alta nella sanità, dove le Regioni in deficit hanno bloccato il turn over da 10 anni. I sindacati attaccano: senza ricambio persi oltre 200 mila posti dal 2014. "Il problema non è solo l'età ma le competenze" dice a QN (p.8) l'esperto Francesco Verbaro. E anche la riforma Madia mantiene la stessa impostazione.

ITALIA-POLITICA
Pd, ad una settimana dalla chiusura della votazione nei circoli, Renzi accreditato del 64%, Orlando del 29% ed Emiliano del 6%, ma è "scontro" sull'affluenza (su tutti). I renziani parlano di un 61%, ma dal comitato di Orlando parlano di "affluenza basta", intorno al 51%. Emiliano aspetta i dati del Sud per recuperare terreno in attesa delle primarie aperte (Corriere p.10 e tutti). L'ex premier vince in fabbrica: a Mirafiori e alla Bolognina Renzi supera il 70%, ma i renziani temono il voto nelle grandi città, soprattutto Roma (Stampa p.9). Intanto, Orlando incassa l'appoggio di Enrico Letta: "E' un candidato che unisce" ha detto l'ex premier a 'In mezz'ora', lanciando una stoccata diretta a Renzi: "Impari la lezione del 4 dicembre, le scelte vanno condivise, non immaginare di avere sempre ragione mentre gli altri sono un'accozzaglia" (Messaggero p.10). Sempre più profondo anche il solco tra Renzi e Calenda, che Repubblica dà in partenza dal centrosinistra. Berlusconi penserebbe a lui come guida del centrodestra moderato. Un'operazione che per adesso si muove sotto traccia ma che comunque è in piedi. "Carlo sarebbe l'ideale per noi". 
Mercoledì intanto Berlusconi sarà a Malta per il summit del Ppe, impegno che alcuni leggono come uno "schiaffo" a Salvini e Meloni che da tempo gli chiedono di lasciare il partito popolare. Ma in Fi sono convinti che l'alleanza con Lega e FdI non sia incoerente con la permanenza nel Ppe e nell'ultimo periodo anche i sovranisti hanno smussato gli attacchi all'Ue (Giornale p.5). "Niente tasse sulla casa, sulla prima auto e zero imposte di successione. Il traguardo è una flat tax, un'aliquota unica intorno al 20% per tutti i redditi": questo il piano del Cavaliere per vincere le elezioni, a svelarlo a Libero (in prima e p.7) è uno dei suoi collaboratori più stretti, Sestino Giacomoni.

EUROPA
Mosca, pugno di Putin sugli oppositori: 600 arresti (Stampa). In primo piano su tutti la repressione della protesta anti-corruzione in 100 città. Nel mirino dei manifestanti anche il premier Medvedev, accusato di possedere una tenuta di lusso in Toscana. In carcere il blogger Navalnyj, icona anti-corruzione che aspira a candidarsi alle Presidenziali del 2018. Salvini plaude a Mosca: "La Polizia ha fatto bene a intervenire, la manifestazione non era autorizzata. E poi quel blogger non ha più del 3%. E' l'ennesima montatura mediatica: fa sorridere l'idea di Putin dittatore" (Stampa p.2). Kissinger, dalla Trilateral Commission, consiglia "realpolitik con il Cremlino" (Stampa p.3): "Putin non è Hitler, negoziare con lui, a condizioni precise è nell'interesse di tutti".
Sul Messaggero intervista alla Mogherini: "Unione Europea indispensabile, dopo Brexit alibi finiti". Sul Corriere intervista a Gozi: "Dal Patto di Roma un'avanguardia di Paesi. Primo passaggio, la creazione di un Fondo europeo della Difesa, poi ripensare il bilancio".
Intanto in Germania, nel land della Saar, la Merkel azzera l'effetto Schulz e vince nel primo test elettorale (Messaggero). La Cdu blocca l'ascesa dei socialisti, ma va male anche ai populisti di AfD, al 6,2%, peggior risultato da due anni (Stampa p.4).

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