Commentario del 4.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Inchiesta Consip. "Il padre dai pm, Renzi in trincea" (Messaggero). Ieri Tiziano Renzi ascoltato dai giudici: "Abusato del mio cognome. Mai visto Romeo, né presi soldi" (su tutti). L'ex premier sul padre: "Se è colpevole, pena doppia" (Corriere e altri). Il Fatto evidenzia una ruolo anche per la madre di Renzi. Novità sulle indagini: "Qualcuno avvisò gli indagati"(Repubblica): un mister X avviso Babbo Renzi e l'uomo di Matteo allertò il fido Russo (Fatto). Nel mirino anche il ministro Lotti, su cui pesa la sfiducia. Gentiloni lo blinda: "Salvaguardare il governo da fibrillazioni" (Messaggero). E anche Renzi fa scudo a Lotti, con Verdini e forzisti (Fatto). Su Messaggero (e tutti) focus sui redditi dei politici. Precipita l'imponibile di Grillo, Fedeli la più ricca nel governo. E Giornale attacca: "Non serve studiare, la ministra senza diploma è la più ricca". In economia, i dati Istata evidenziano i primi segnali di ripresa dell'industria (Sole). Il ministro Calenda in una lettera al Messaggero: "La crescita, ma senza scorciatoie". Tagliare la spesa e le tasse sul lavoro: la svolta di Gentiloni verso il Def. Stretta sull'evasione dell'Iva (Corriere). Intanto il Fisco stringe i controlli sulle residenze all'estero (Sole). Dagli esteri, in primo piano la spinta della Fed spinge per la crescita: via al rialzo dei tassi (Stampa). Sul Giornale il valzer di tensioni: tra America e Russia è guerra semifredda. Su tutti l'avvicinamento alle presidenziali francesi.  I gollisti aspettano Juppè (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Iva al 24%: Bruxelles ha deciso per la stangata che costerà 10 mld: inviato a Padoan il piano per rivedere le aliquote in tempi brevi. Il rincaro sarà compensato da un aumento marginale del credito d'imposta (LiberoMercato p.21). Ma Gentiloni prepara la svolta: tagli al cuneo fiscale e meno spese (Corriere in prima e p.11). Per Fubini il premier prepara l'accelerazione contro il rischio che governo e Paese vengano travolti dal debito pubblico quando verrà meno il sostegno della Bce. Per questo si lavora a una nuova spending review, per dare una risposta alla povertà e al taglio del cuneo fiscale. Il tutto da disegnare nel Def di aprile e da finanziare con un affondo all'evasione Iva. E in questa direzione va il provvedimento delle Entrate, che detta le linee guida per stringere i controlli sulle residenze all'estero, per individuare redditi e capitali non dichiarati (Sole in prima e p.3). Intanto sulla crescita, il ministro Calenda in una lettera al Messaggero (in prima e p.9) dice "no a scorciatoie per inseguire i populisti": bisogna puntare – scrive – su politiche economiche volte a rafforzare l'offerta, piuttosto che la domanda. Inoltre bisogna rimuovere gli ostacoli alla crescita, come burocrazia, fisco, costo dell'energia, e investire sui fattori di produttività.
Intanto, i dati Istat sul Pil 2016 all'1%, stima acquisita per il 2017 allo 0,3% (su tutti). I dati dell'istituto di statistica sulla competitività dei settori evidenziano segnali di ripresa, soprattutto dall'industria, dove la produttività tra il 2011 e il 2014 è salita del 2,8%, mentre nei servizi è scesa dell'1,7% (Sole in prima e p.8 e altri). "C'è ancora tanta strada da fare", ha commentato Boccia (Confindustria). L'economista Marco Fortis ad Avvenire (p.7): "L'industria è in forma, cresce più di quella tedesca. La risalita dell'economia italiana non è eccezionale ma equilibrata, è meno "gonfiata" di quella di altri Paesi".

ITALIA-POLITICA
Inchiesta Consip. "Il padre dai pm, Renzi in trincea" (Messaggero). Ieri Tiziano Renzi ascoltato dai giudici: "Abusato del mio cognome. Mai visto Romeo, né presi soldi" (su tutti). Matteo Renzi sul padre: "Di ciò che ha fatto risponde lui, ma se è colpevole pensa doppia" (su tutti). Il Fatto (in prima e p.3) evidenzia anche un ruolo per la moglie di Tiziano Renzi e madre dell'ex premier: è lei che controlla i conti, è il vero uomo di casa. Dalle indagini, emerge che qualcuno avvisò gli indagati (Repubblica in prima e p.2). Telefonata di un amico all'imprenditore Russo svelò le intercettazioni: "non chiamare il babbo" (su tutti). Tiziano Renzi, per quasi 4 ore davanti ai pm, ha negato i i rapporti con Romeo. E in uno sfogo in auto avrebbe detto: "Con Russo nient'altro che un'amicizia" (Messaggero p.2). Durante l'interrogatorio di ieri, Tiziano Renzi ha smentito legami con Marroni: "L'ho incontrato, ma per altri motivi" (su tutti). L'ad Consip, Marroni a Corriere e Sole: "Non siamo monaci tibetani. Conosco molte persone, capita che chiedano un favore. Ma faccio finta di niente, mai superata la linea che porta a compiere un illecito: non ho motivi per dimettermi".
L'inchiesta pesa sul governo. Nel mirino il ministro Lotti, accusato di "rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento". Gentiloni lo blinda: "Salvaguardare il governo" (su tutti). Matteo Renzi lo difende: "C'è un disegno, tensioni create ad hoc. E io scommetto sull'onestà di Luca" (Corriere p.5). In soccorso di Lotti, contro la mozione di sfiducia proposta dal M5S, arriva Fi:gli azzurri non voteranno (Corriere p.6). Per Libero (p.6) il centrodestra si spacca tra garantisti e forcaioli, con la Lega favorevole alla sfiducia. Rosato (Pd) a Repubblica (p.6): "Lotti resti e i fuoriusciti stiano attenti, se lo sfiduciano cade il governo".
Ma l'inchiesta pesa anche sugli equilibri del Pd. Emiliano chiede a Lotti di andarsene: "Eviti che la sfiducia diventi per il Pd una trappola mortale" dice al Corriere (p.8). Dopo questo affondo, nel Pd è resa dei conti. Renzi teme la "mina vagante" Emiliano, e pensa che forse era meglio se fosse andato con gli scissionisti (Repubblica p.7). In vista del congresso dem, un sondaggio Demos su Repubblica (p.9) vede Renzi in netto vantaggio (85%) se voteranno solo gli elettori del Pd. Con una platea più ampia potrebbe rischiare, fermandosi al 55%.

EUROPA
Presidenziali francesi, Le Pen convocata dai giudici, presto potrebbe essere indagata per il caso dei contratti ad alcuni suoi collaboratori (Messaggero e altri). Ma anche l'avversario, Fillon è in caduta libera. E i gollisti pensano ad una candidatura di Juppè, che potrebbe essere il favorito per la corsa all'Eliseo.
In vista anche le elezioni tedesche, la Merkel in "missione" in Africa per siglare un patto con Egitto e Tunisia per fermare i profughi (Repubblica p.11): offerti 750 mln ad Al Sisi ed Essebsi per pani di sviluppo. Gli accordi sono utili alla Cdu: la cancelliera ha messo al centro della sua campagna elettorale il tema dei respingimenti.
Brexit, sulla Stampa (in prima e p.10) i risvolti dell'uscita di Londra dall'Ue: colpirà classe media ed export. Fino al 2019 resterà nell'Unione, poi inizierà a pagare il conto dell'uscita. Il reddito delle famiglie rallenta già e il Paese non sarà più modello di accoglienza.

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento