Commentario del 12.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Napoli, guerriglia contro Salvini (Corriere e tutti). Accuse a De Magistris: istigatore (Messaggero). Salvini: dovrà rispondere alla città (Corriere). Libero: Pulcinella impazziti. Il Mattino: Napoli non è questa. Il Giornale: il bavaglio è un assist alla Lega. In primo piano anche la convention del Lingotto: su intercettazioni e avvisi la stretta dei renziani (Messaggero). Il Fatto parla di bavaglio Pd. Orlando al Messaggero: "Pd garantista". Pisapia: "Il Pd non può essere il nostro nemico" (Repubblica). Ieri in campo anche Berlusconi: sicurezza e "nuova lira" nel programma di Forza Italia (Giornale). Sul fronte economico: sul Messaggero il piano tagli delle tasse sul lavoro. Spazio anche alla sanità: su Repubblica la grande beffa dei ticket: i veneti pagano analisi e visite il quadruplo dei siciliani. Sulla Stampa i farmaci salvavita che la mutua non passa: sulle famiglie stangata da 3 miliardi l'anno. Su QN i dirigenti d'oro del ministero della Salute.
Dagli esteri. L'Olanda respinge due ministri turchi. Erdogan: "Siete nazisti" (Repubblica, Corriere). Olanda al voto mercoledì. Sul Messaggero parla il populista Wilders: "Se vinco l'Europa sparirà". Sull'Espresso Draghi contro Trump e Putin: un argine ai populismi d'Europa. In cronaca l'uccisione del clochard di Palermo. L'assassino confessa: "Voleva la mia donna". Sul Corriere parla la figlia: "Mio padre era buono, chi l'ha bruciato è un mostro". Ancora in prima pagina anche l'oste di Lodi che ha ucciso un rapinatore. Libero: diritto di sparare al ladro. Su QN l'opinione degli italiani: per il 56% sparare al ladro in casa è lecito.

ITALIA-ECONOMIA
Una tassa sulle transazioni finanziarie: per il Messaggero (p.4) questa è la proposta che Renzi si appresta a lanciare per dare un segnale alla sinistra. Berlusconi rilancia invece sulla doppia moneta, la lira a affiancare all'euro: nel suo programma elettorale "Meno Europa" (Messaggero p.4 e tutti). Da Padoan richiamo alla realtà: "Gli scenari di una Italexit fanno rabbrividire: chi fa queste proposte non ha idea dei danni economici e sociali che creerebbe" (Corriere p.6).  Ma i paletti del Pd renziano alle manovre di bilancio restano: dal no all'aumento dell'Iva, alle privatizzazioni e alla riduzione del cuneo fiscale (Messaggero p.4). Per il Messaggero (p.5) il governo va avanti: sul costo del lavoro ipotesi di un taglio del 4% per i neoassunti, 2 punti in meno di contributi al lavoratore e altri due all'azienda. Altra ipotesi, l'esonero contributivo almeno per il primo anno per i neo-assunti più giovani, con lo Stato a farsi carico totale della contribuzione. Fa discutere anche il possibile aumento dell'Iva: artigiani e commercianti guidano il fonte del no (Stampa p.16). Intanto l'inflazione riparte mentre i salari restano fermi: i prezzi crescono il doppio dei salari, certifica l'Istat. Su Repubblica (in apertura e a p. 10) la grande beffa dei ticket della sanità: tra false esenzioni e disparità su analisi e visite i veneti pagano il quadruplo dei siciliani. Sulla Stampa (in apertura e a p.2) il caso dei farmaci salvavita che la mutua non passa: una stangata da 3 miliardi l'anno sulle famiglie. Ma al ministero della Lorenzin gli stipendi dei dirigenti godono di ottima salute: compnesi oltre i 200 mila euro.

ITALIA-POLITICA
A Napoli molotov e sassi al corteo anti-Salvini (Corriere in apertura e a p.2 e tutti). Salvini: "Dal Comune solidarietà ai delinquenti. Cose mai viste, ma tornerò" (Repubblica p.3). E al Corriere (p.5): "Senza gli insulti di De Magistris non so se oggi avremmo avuto tutta questa gente". De Magistris si difende e attacca Minniti: "Da me solo un messaggio di buon senso, sbagliata la scelta di Minniti che ha voluto imporre Salvini alla Mostra d'Oltremare" (Repubblica p.2). Libero parla di Pulcinella impazziti, il Giornale e il Fatto di un favore al leader leghista, il Messaggero di scontro tra populismi. Bossi contro Salvini "Per due voti al Sud ne perderemo molti al Nord" (Corriere p.5).
In primo piano anche la convention dem al Lingotto. Ieri la scossa della Bonino – "l'ospite pericolosa che sveglia la sinistra assopita" (Repubblica p.9) – e l'apertura di Franceschini: "Allargare ai moderati" (Corriere p.6). Ma è sulla sortita di Graziano,ex segretario campano finito sotto inchiesta, a innescare le polemiche: "L'avviso di garanzia non può essere una gogna, dovrebbe restare segreto" (Messaggero p.6). Il Fatto (in apertura e a p.2): papà Renzi e Lotti indagati? Arriva il bavaglio del Pd. Sul Corriere (p.7) le manovre di Lotti per assicurare a Renzi il controllo del partito: obiettivo evitare i "condizionamenti" di Franceschini e delle altre correnti del partito. Ma per il Fatto (p.3) ormai è tramontata l'era dell'uomo solo al comando. Intanto Pisapia lancia segnali: "Renzi non è nostro nemico. Basta darsi dei traditori. Ma il nuovo centrosinistra non è compatibile con il Nuovo centrodestra" (Repubblica p.6). Speranza: "Noi e il Campo Progressista siamo sullo stesso convoglio: chiedere discontinuità non è certo un abbraccio a Renzi". E avanza l'idea di un listone con Bersani e D'Alema (Repubblica p.6). Ma Renzi mette i paletti: "Possiamo avere un dialogo con Pisapia, mai con gli scissionisti".
"Unità con Lega e FdI, ora i ministri". In primo piano sul Corriere (p. 9) e altri la (ri)discesa in campo di Berlusconi che a Milano lancia l'Albero della Libertà, il programma di Forza Italia per le prossime elezioni: "Rinnoverò il partito al 90%". Il Cavaliere lancia un appello ai suoi alleati: "Sarebbe stato da irresponsabili non riunire il centrodestra: insieme superiamo il 40%" (Libero p. 5).

EUROPA
"L'Europa deve sparire: più potere alle nazioni": sul Messaggero (p.11) intervista a Geert Wilders, leader del Partito della Libertà, a tre giorni dalle elezioni olandesi. "L'Europa non è riformabile, invece di discutere è molto più semplice riprenderci il potere che ci appartiene. Possiamo lavorare insieme con altri Paesi europei, come fa la Svizzera. L'Unione europea non ci porta la pace, non ci porta niente, ci toglie soltanto la nostra sovranità. E noi la nostra sovranità la rivogliamo indietro". Su Avvenire (p.6) dubbi sul partito: un partito virtuale, di cui Wilders, il fondatore, è l'unico iscritto e ne condivide la guida con l'ideologo Martin Bosma. Ma al di là del risultato elettorale ha già vinto, avendo imposto l'agenda politica a tutti gli altri partiti. Su Repubblica (p.17) l'antagonista di Geert: il verde Jessie Klaver, che critica il sistema ma da sinistra. In recupero anche il premier uscente, il liberale Mark Rutte, dato avanti di due seggi rispetto a Wilders. "Non possiamo perdere l'Olanda, la patria di Erasmo e Spinoza, terra di tolleranza e di libertà" scrive Cazzullo nell'editoriale del Corriere. Wilders è isolato, non riuscirà a fare un governo ma se persino gli olandesi perdono lo spirito di apertura e di convivenza l'Europa deve tenere gli occhi vigili.
Altro focolaio di tensione, lo stop dell'Aja al ministro degli Esteri turco Cavusoglu atteso in Olanda per un comizio per il referendum pro Erdogan e la ministro della Famiglia Kaya (Repubblica p.16 e tutti). Erdogan: "Olandesi residui nazisti e fascisti". Tensione alle stelle: ad Ankara chiusa l'ambasciata olandese. Amsterdam tiene il punto – "ci sono pericoli per l'ordine pubblico" – e chiede il sostegno della Ue.  Ripercussioni anche in Germania con la Merekel nel mirino: "Troppo morbida anche verso il Sultano" (Repubblica p.16).

©riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento