Commentario del 25.03.2017

IN PRIMA PAGINA
"Mai più muri" dice il Papa ai leader Ue, a Roma per i 60 anni dai Trattati . "La Ue non è solo regole ma dignità dell'uomo" (Sole). Oggi tra cortei e black bloc assedio a Roma (Stampa). Scende la fiducia nella Ue. Su Repubblica il sondaggio Demos nei 7 Paesi di testa: europei sì ma con disincanto. E Putin accoglie la Le Pen, che vuole la fine dell'Unione (Stampa). Libero: seguiamo la Le Pen da Putin. Moscovici: "L'Italia resti nel cuore della Ue" (Repubblica). Alfano ad Avvenire: "Sulla cooperazione la priorità è l'Africa". Pinotti al Sole: "Fuori dal Patto le spese per la Difesa".
Sul fronte interno, Renzi in pressing sui ministri tecnici (Corriere): pronta la guerra al governo (QN). Obiettivo: andare al voto con la legge elettorale che c'è (Stampa). Intanto il governo prepara un piano sblocca-investimenti (Sole): con la "manovrina" anche sconti fiscali e semplificazioni per lo sviluppo. E per le cartelle di Equitalia sanatoria prorogata (Italia Oggi).
Negli Usa Trump impallinato dai Repubblicani (Giornale). Senza maggioranza, ritira la riforma della sanità Usa (Sole). Casa Bianca, rischio paralisi (Sole)
Oggi Bergoglio a Milano: Francesco da Scola, "il Papa mancato" (Giornale). Il Papa nella Milano che piange (Libero).

ITALIA-POLITICA
Renzi in testa nella corsa verso le primarie del Pd prepara la guerra al governo (QN p.12). Nel mirino i ministri tecnici, Padoan e Calenda, il primo per l'azione di rigore sui conti, il secondo per lo stop alle elezioni anticipate dato nelle settimane scorse, scrive Verderami sul Corriere. Ma Gentiloni, nonostante le bordate dei renziani sui due ministri, si prepara a sbloccare anche il decreto Concorrenza, pronto a mettere la fiducia. Per la Stampa (p.6) con la segreteria Pd ormai riconquistata Renzi ricomincia a pensare ad elezioni in autunno, pur senza una nuova legge elettorale ma con i due sistemi attualmente in vigore a Camera e Senato. Ma sul congresso dem il Fatto parla di rischio flop: la cavalcata trionfale di Renzi alla segreteria non esiste, tante tessere pochi voti. Altro focolaio di tensione nel governo da Alfano, che attacca Campo Dall'Orto – "la sua non è una Rai di cui andiamo orgogliosi" – e mette paletti sui voucher: "O cambia il decreto di abrogazione o non lo voteremo in Parlamento" (Messaggero p.13). Intanto il centrodestra trova la quadra per le elezioni amministrative di primavera: Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia andranno insieme. Intesa su Bucci a Genova e Sboarina a Verona. Da sciogliere i nodi L'Aquila e Piacenza. A sinistra Pisapia bolla invece come impossibile le alleanze con i grillini "ma un dialogo su singoli temi può essere utile e positivo". Nessuna coalizione nemmeno con partiti di centro né intese con Forza Italia post voto: "Abbiamo storie e culture diverse" (Messaggero p.13).

ITALIA-ECONOMIA
"L'Italia resti nel cuore dell'Ue. Ma se non rimette a posto i conti rischia di finire ai margini" dice Moscovici a Repubblica (p.3). In cima alle preoccupazioni del Commissario Ue l'elevato debito pubblico italiano e il gap crescente tra Italia e resto dell'eurozona su competitività e produttività. "La soluzione è nel bilancio dell'eurozona, per fare investimenti e generare occupazione, non l'addio all'eurozona che propone la Le Pen. Le conseguenze sarebbero devastanti". E sull'Italia: "Sono contento che al governo ci siano Gentiloni e Padoan, che vogliono restare nel cuore della famiglia europea. Con una procedura l'Italia scivolerebbe ai margini dell'eurozona".
Dunque subito la "manovrina" da 3,4 mld e poi "misure strutturali anche nel 2018. Il governo lo sa, ne stiamo già discutendo". Avvertimenti all'Italia anche dal vice presidente della Commissione Dombrovskis che al Corriere (p.3) dice: "La crescita continua ma a passo modesto, e il Paese ha squilibri macroeconomici eccessivi. Per questo chiediamo riforme ambiziose e Padoan ha assicurato che l'Italia resta sulla rotta delle riforme". Entro aprile la Commissione aspetta la correzione dei conti, e per il Bilancio stop flessibilità: "l'Italia ha già usato tutto il suo margine di manovra". Per Libero e Fatto Dombrovskis è venuto a Roma proprio per chiedere garanzie sui conti a Padoan, stretto tra Ue e Renzi, sempre più insofferente verso i ministri "tecnici" del governo. Su Repubblica l'allarme di Boccia (Confindustria): "Siamo ancora in emergenza, un Paese che ha perso quasi 10 punti di pil e ne ha recuperati poco più i uno ha bisogno di una terapia shock" ovvero "riduzione del cuneo fiscale e contributivo, azzerando per due anni tasse e contributi a favore dei giovani assunti a tempo indeterminato.
Intanto il governo lavora a un "pacchetto crescita" da abbinare alla "manovrina" di aprile (Sole p.3): obiettivo rilanciare e rafforzare misure per l'occupazione e gli investimenti. Dal governo accelerazione anche sulla legge della Concorrenza, in aula la prima settimana di aprile.

EUROPA
I leader Ue a Roma per rilanciare l'Unione (Corriere p.2). Ieri l'udienza dal Papa: "L'Europa non è un insieme di regole da rispettare" ma dignità, libertà e giustizia: "non ha davanti a sé una inevitabile vecchiaia ma la possibilità di una nuova giovinezza" se guarda oltre e supera i muri. Oggi la firma della Dichiarazione di Roma per un'Europa "prospera e sicura" (Sole p.4), due pagine condivise in extremis anche da Grecia e Polonia per ricordare i successi comunitari e elencare le nuove priorità di una Ue "unita e indivisibile": controllo delle frontiere, prosperità economica, completamento dell'unione bancaria, diritti sociali, commercio libero e equo. Pinotti al Sole (p.4): "Difesa già in cooperazione anche senza doppia velocità". Sul Corriere (p.5) parla Tajani: "Abbiamo fatto troppi errori, l'Ue riparta subito o va in frantumi". "Un sussidio Ue a chi è disoccupato e strumenti per proteggere gli investimenti" l'idea del vicepresidente della Commissione Dombrvskis (Corriere p.3). Moscovici a Repubblica (p.3): "Servono un Parlamento e un ministro delle Finanze per la zona euro. Se tra 5 anni i Paesi del Nord cresceranno e quelli del Sud no, la moneta unica salterà". Varoufakis al Fatto (p.6): "La Ue è al crepuscolo, serve un New Deal per evitare lo strapotere tedesco". Critico anche Prodi (MF p.21): "Ora tocca alla Francia: Macron, molto filo-europeo, può vincere le elezioni". Ma Trump e Brexit bruciano ancora. "Trump e Brexit sono segnali dall'allarme – dice la ministra tedesca della Difesa von der Leyen a Repubblica – Ma gli slogan populisti si stanno sgonfiando". Amato al Messaggero (p.7): "Nessuno sconto a Londra ma l'Europa faccia di più. I rapporti Nord-Sud e Est-Ovest sono in crisi: si torni alla solidarietà". Intanto la Le Pen a sorpresa va da Putin "Stupide le sanzioni a Mosca, la Crimea è territorio russo" (Stampa p.12 e tutti). Putin "la volpe": "Nessuna intenzione di influenzare la politica francese" (Fatto p.15). Su Repubblica (in prima e a p.6) il sentiment europeo di 7 Paesi guida (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Italia, Polonia e Ungheria): alta la fiducia all'est, in Germania e in Spagna; in Italia "consenso" al livello del Regno Unito, 33-34%. Il progetto europeo giudicato giusto ma incompiuto; ma la maggioranza considera rischioso uscire dall'Unione.

©riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento