Commentario del 2.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Corruzione ad altissimo livello (Repubblica): arrestato Romeo. I pm: Tiziano Renzi e Russo si facevano promettere soldi (Sole, Giornale). Nelle carte spunta il nome di Renzi (Stampa). Il caso avvelena le Primarie. I renziani: stiamo sereni (Mattino). Il Sole: trasparenza e chiarezza. Repubblica: Matteo esca dalla nebbia (Repubblica). Anche la Consip nella bufera. L'ad Marroni a Repubblica: "Ho presentato le dimissioni ma Padoan mi ha detto: vai avanti".
Un altro caso scuote il Pd, il caos tessere in Campania. Inviato un commissario: "Rischio camorra" (Repubblica e tutti). Intanto in Parlamento si arena l'Italia dei diritti (Stampa).
Sul fronte economico, pil 2016 a 0,9%: più ripresa del previsto (Corriere) ma cresce il debito (Sole). Poletti ripensa i voucher: solo per famiglie, limiti alle imprese (Avvenire, Unità).
In Vaticano le polemiche dimissioni della Collins: "Contro la pedofilia la Curia non collabora" (Stampa e tutti). Su Repubblica il mercoledì delle ceneri di Bergoglio.
A Bruxelles l'allarme di Moscovici: "Vogliono smantellare l'Europa" (Stampa). In Francia dopo Le Pen i pm convocano Fillon (Fatto). La partita giudiziaria deciderà la corsa all'Eliseo (Repubblica). A Londra lo stop dei Lord a May: "Garantire i cittadini Ue" (Corriere). "Meno tasse e più sicurezza. Così l'America tornerà grande" (Giornale). Su Stampa e tutti la svolta moderata di Trump.

ITALIA-ECONOMIA
Pil, l'Istat conferma lo 0,9% nel 2016, i livelli del 2000: più ripresa del previsto, scrive il Corriere (p.37) ma la spesa pubblica continua a salire. Deficit in discesala 2,4%, debito al 132,6%, pressione fiscale al 42,3%. In crescita anche export e import, spesa delle famiglie e investimenti. La spinta insomma non arriva più solo dalle esportazioni ma resta il dubbio sulla sostenibilità di questo modello per un Paese così fragile. Padoan: "Buone notizie ma siamo ancora troppo lenti" (Repubblica p.24). Ora manovrina da 3,4 mld, poi il Def, poi la legge di bilancio da circa 20 mld. Da Moscovici, ieri in collegamento col Senato, parole distensive: "La correzione che abbiamo chiesto è ragionevole e progressiva", il mancato rispetto della regola del debito non significa l'apertura di una procedura per deficit eccessivo. Semmai l'insistenza del commissario Ue è sulle banche: il sistema resta vulnerabile, pesano le sofferenze  e la Ue non può essere d'aiuto.
Poletti al lavoro sui voucher per evitare il referendum: solo per le famiglie, niente imprese (Repubblica p.24 e tutti). L'ipotesi è limitare l'uso alle famiglie con le sole eccezioni dei lavori stagionali in agricoltura e il volontariato nella pubblica amministrazione. I voucher saranno inoltre ultizzabili per l'impiego occasionale di disoccupati, disabili, pensionati studenti. Damiano (Pd): "Si innova radicalmente tornando alle origini". Pizzolante (Ap): "Linea folle, succube della Cgil". Anche Sacconi contro: "Sarebbe la programmazione scientifica del lavoro nero".

ITALIA-POLITICA
"Corruzione ad altissimo livello" (Repubblica): in apertura su tutti i giornali l'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo, corruzione per 100 mila euro in cambio di commesse Consip. Tra i "facilitatori" in cambio di soldi Tiziano Renzi, Italo Bocchino e l'imprenditore toscano Carlo Russo, accusati di traffico di influenze. Un arresto, quello di Romeo, che fa fare all'inchiesta un salto di livello e scuote la politica (Messaggero). Sulla Stampa (in apertura e a p.3) le carte dell'inchiesta dove spunta il nome di Matteo Renzi: la sua Fondazione Open aveva ricevuto un finanziamento di 60 mila euro da Romeo. Operazione legale, precisa i quotidiano, mentre per Renzi pare si parla di 30 mila euro al mese per garantirsi l'appoggio per le gare Consip (Fatto p.3 e tutti). Su Repubblica (p.3) Mazzei, commercialista dem, amico di Romeo, rivela una cena segreta tra Romeo, Renzi e Russo per parlare di "strategie". L'ad di Consip Marroni: "Conosco Tiziano Tenzi, alle richieste di favori sono abituato. L'importante è non farli". "Mai avuto problemi con la giustizia prima di due anni fa. Nessuno mi ha mai promesso denaro, né io ho chiesto alcunché. Attacchi vergognosi, chiederò i danni", la difesa di Tiziano Renzi (Corriere p.2 e tutti). Nel Pd tra i renziani è allarme rosso: si teme l'accerchiamento (Corriere p.5). Da Renzi l'input a tenere toni bassi.  Bonini su Repubblica (p.7) fa il paragone tra l'avviso di garanzia a Berlusconi del '94, preannunciata da Borrelli con un riferimento a "livelli altissimi", e quest'inchiesta che investe il cosiddetto giglio magico. Renzi teme l'escalation ma resta dalla parte dei magistrati. La Stampa (p.2) rivela: rapporti tesissimi tra padre e figlio, ma l'inchiesta avrà un impatto sull'opinione pubblica. E dalle correnti che appoggiano l'ex premier nessun segno di calore. M5S all'attacco: Gentiloni riferisca in Parlamento (Stampa).

EUROPA
In Francia vacilla Fillon, l'argine a Le Pen: "Colpa dei giudici, io vado avanti" (Stampa). Il leader della Destra sarà interrogato fra due settimane per l'impiego fittizio della moglie Penelope, ma lui tira dritto: "Andrò fino in fondo: oggi è stata sfidata la democrazia" ha detto, sostenendo che la magistratura voglia "compromettere la mia corsa alle presidenziali".
Su Corriere e tutti la rivolta dei Lord contro la Brexit. Bocciato il piano del governo, respinta la legge che autorizza il governo di Londra ad avviare il divorzio dall'Ue: si rischia un ping pong tra la Camera dei Comuni e gli stessi Lord, anche se il governo ha lasciato intendere di non voler oltrepassare la deadline imposta all'origine, convinta del fatto che la Camera Alta non abbia molti titoli per bloccare un percorso sancito prima dal popolo, poi da una Camera elettiva
"I poteri forti di Usa e Russia vogliono smantellare l'Europa" (Stampa p.8 e altri): così Moscovici ieri in videconferenza col Senato. L'audizione doveva servire a chiarire aspetti sulla manovra sui conti chiesta da Bruxelles a Roma e invece è stata l'occasione per un durissimo j'accuse a Washington e Mosca. Contro il rischio di implosione interna e marginalizzazione internazionale dell'Europa Moscovici rilancia su un ministro del Tesoro europeo.
Sul Corriere e altri il Libro Bianco di Juncker per l'unione: 5 scenari, poche idee e pochissimi europarlamentari in aula ad ascoltare, sottolinea Caizzi sul Corriere. I 5 scenari vanno dallo status quo, con progressi ai margini a uno scenario di integrazione politica spinta a 27 ma il documento, scrive il Sole, non tocca il cuore degli argomenti core come la mutualizzazione dei debiti pubblici, l'unione bancaria, la capacità di bilancio.

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