Commentario del 29.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Brexit, è il giorno del divorzio (Stampa). Ma il primo strappo è con la Scozia, che vuole un nuovo referendum per separarsi da Londra (Sole, Repubblica). Sul Giornale cosa succede in Italia. Italia che è alle prese con la manovra: nel menu tagli a spese e detrazioni, split, accise sui tabacchi e sblocca-investimenti (Sole, Repubblica). Nel pacchetto anche tre miliardi per la ricostruzione post terremoto (Sole) e neoassunti senza contributi (Italia Oggi). Dalla scuola alla sanità in vista 80 mila assunzioni (Sole). Sul lavoro ancora polemiche sulla frase di Poletti su curriculum e calcetto. Il ministro resta al suo posto. Il Giornale lo difende: meglio un burlone di un onesto cretino. Ma 3 italiani su 10 trovano un posto grazie a parenti e amici (Repubblica). Libero attacca invece la Fedeli: le scuole cadono a pezzi ma lei vuole 25 mila assunzioni. "Cacciatela". Il Fatto contro la Madia, la ministra copia&incolla. Su Repubblica la mossa di Bersani: non sosterremo Gentiloni a tutti i costi. Su alcuni temi M5S meglio del Pd. In fuga da Gentiloni anche Alfano&C (Giornale). Sulla Stampa la tentazione di Renzi – pronto alle elezioni senza la crescita nel Def – e l'idea di Berlusconi: staffetta con Salvini per Palazzo Chigi.
In Puglia tensioni e proteste per la Tap ma ripartono i lavori del gasdotto (Sole). Ai picchetti anche liceali con i prof (Messaggero). Il Corriere: il Paese del "no" a priori. In cronaca, presi i killer di Altatri, due fratellastri fuggiti a Roma: "Hanno ucciso Lele mentre scappava" (Messaggero). Libero pubblica la loro foto: ecco i macellai di Emanuele.

ITALIA-ECONOMIA
Taglio agli sconti fiscali, nuovo catasto e cuneo: su Repubblica il Programma nazionale di riforme che sarà varato alla fine della prossima settimana insieme al Def, a cui farà seguito la "manovrina" di 3,4 mld, ribattezzata da Gentiloni in Dec, acronimo di decreto correttivo e per la crescita. "Dec" che conterrà tagli alla spesa dei ministeri, rafforzamento dello split payment contro l'evasione Iva, e aumento delle accise sui tabacchi; previsto anche un fondo triennale per il terremoto e misure per lo sviluppo, messe a punto ieri durante un vertice tra Gentiloni e Padoan. Il messaggio a Bruxelles è correzione subito, crescita nel medio periodo.
Per il Sole nella "manovrina" ci saranno anche le accise su tabacchi e alcolici, oltre a tagli di spesa, split palmenti e misure per la crescita. Il Messaggero parla invece di manovra senza tasse ma solo di tagli: niente aumenti delle accise sulla benzina o dell'Iva. Ma per il Sole il vero problema è sul Def e soprattutto sulla manovra 2018. Manovra, scrive la Stampa, per la quale l'Europa non farà sconti. Per Bruxelles ora quello che conta  è la manovra correttiva attesa entro aprile, per la quale il deficit strutturale va ridotto dello 0.2% del pil. A metà maggio le previsioni economiche primaverili.
Su Repubblica anticipazione del Piano riforme del governo, che sarà presentato a breve: taglio del cuneo contributivo per fasce deboli, giovani e donne, revisione del catasto (basando i valori sulla superficie e non sui vani), taglio e revisione delle detrazioni fiscali, rafforzare l'azione di Consip per la spending review dei ministeri, continuare il processo di privatizzazione per ridurre il debito pubblico, spinta all'efficientamento energetico e degli spazi degli edifici pubblici e alla vendita di terreni agricoli, nuova regolazione del lavoro accessorio post-voucher, nuovo piano elettrico per ridurre il peso dei costi energetici sulle imprese.
Sul Sole il decreto in arrivo per il pubblico impiego, che sbloccherà fino a 80 mila assunzioni tra Comuni e scuole.

ITALIA-POLITICA
"Garantiremo il governo Gentiloni ma non a tutti i costi" dice Bersani a Repubblica. Primo banco di prova, la manovra: "Mi aspetto che Gentiloni ci convochi e dica la verità sull'economia agli italiani: con Renzi e con tassi bassissimi è aumentato il debito pubblico e sono diminuiti gli investimenti. Un caso singolare". Bersani torna anche sul tema alleanze col M5S: "Una fesseria dire che credo in un'alleanza con Grillo. E' chiarissimo che il M5S com'è adesso non porta l'Italia da nessuna parte ma vorrei impedire che finisca così". Sul ddl Concorrenza, "difficile dar torto a loro e stare con il Pd che vuole bloccare la liberalizzazione della fascia C e consentire l'ingresso del capitale in un settore protetto come l'energia". Punta al logoramento di Gentiloni anche Renzi: per la Stampa, una volta ripreso in mano il partito, la strategia sarà quella di evitare una manovra d'autunno senza lacrime e sangue; diversamente l'idea è andare a elezioni a settembre, insieme alla Germania. Per lu parla il fedelissimo Anzaldi: "Doveroso e giusto per il Pd combattere fino all'ultimo perché la manovra sia la meno gravosa possibile".
Berlusconi vola a Malta, Forza Italia presente "in grande spolvero" al congresso del Ppe: "Così sarò più forte con Salvini e Meloni". Per la Stampa Berlusconi tifa Macron in Francia e spera in uno stop alla Le Pen che avrebbe riflessi anche in Italia su Salvini e Meloni e ridare fiato a una destra moderata a guida azzurra. Il problema ora è la legge elettorale. Ma c'è una trovata a cui starebbero lavorando i "pontieri" per risolvere il problema della leadership del centrodestra: una staffetta a Palazzo Chigi, col governo prima in mano a Berlusconi e poi a Salvini.

EUROPA
Ore 12,30, scatta l'ora della Brexit, il B-Day per dirlo con la May (Corriere, Stampa, Sole in apertura e tutti). Con la consegna da parte dell'ambasciatore Barrow a Tusk della notifica con cui Londra ufficializza l'intenzione di lasciare l'Unione comincia il conto alla rovescia per l'addio, previsto il 29 marzo 2019. Un percorso a ostacoli, non privo di insidie. L'Ue teme trattative bilaterali tra Londra e i 27. Ma non ci saranno "muri", scrive il Corriere: il ministro Davis ha detto che non è intenzione di Londra mettere un tetto all'arrivo degli immigrati europei: se l'economia dovesse averne bisogno, il loro numero potrebbe addirittura salire. "Una clamorosa marcia indietro". Ma la prima mossa la fa la Scozia: ieri il Parlamento ha dato il via libera a un nuovo referendum per l'indipendenza (su tutti). I prossimi potrebbero essere gli irlandesi, con Belfast che sogna l'unione con Dublino (Repubblica p.6): e col divorzio dalla Gran Bretagna automatica l'adesione alla Ue. La baronessa Prashar al Corriere: "Situazione confusa, vorrei che il Regno Unito restasse assieme ma è difficile fare previsioni". Sulla Stampa le voci degli italiani emigrati a Londra – "Adesso ci sentiamo ospiti sgraditi" e le ricadute sui mercati, ormai quasi nulle. Le Borse non tremano più. Toschi (Jp Morgan): "Dopo il voto in Olanda, con Macron che in Francia ha buone possibilità di prevalere sul Front National e con l'arrivo di Schulz alla guida dell'Spd in Germania si rafforza il fronte pro-Europa e pro-riforme".

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