Commentario del 08.03.2017

IN PRIMA PAGINA
"La Cia spia tutti attraverso smartphone e tv" (Sole e tutti): Wikileaks denuncia l'intelligence americana e mette in rete migliaia di file riservati. Francoforte la base degli hacker. Bremmer al Corriere: "L'Internet delle cose può essere usato contro di noi". Repubblica: un altro colpo alla Cia e agli Usa.
Sul fronte interno sempre in primo piano l'inchiesta Consip: il Fatto svela una telefonata di Palazzo Chigi per salvare l'appaltone delle coop. Ieri vertice dei pm Roma-Napoli. Slitta al 15 marzo la mozione di sfiducia a Lotti: ministro blindato, chi rischia di saltare è Marroni (Fatto). Sul Tempo intervista a Verdini: "Non sono Belzeblù". Sul Foglio Berlusconi al lavoro per una gigantesca alleanza del centrodestra.
Spazio anche all'economia: sul Messaggero l'aumento Iva dal 10 al 13% allo studio di Palazzo Chigi. Libero: per restare nell'euro ci chiedono di morire. Su Repubblica e Stampa la stretta sui voucher. Poletti: bonus a famiglie povere (Repubblica).
Su Messaggero e tutti l'annuncio di Marchionne: Panda via da Pomigliano, nello stabilimento campano i modelli Alfa. Sindacati preoccupati (Unità). Dopo l'intesa Peugeot-Opel, Fca apre a Volkswagen: "Mi aspetto che ci cerchino". Sul Corriere intervista a Mittal: "Renderò l'Ilva leader in Europa".
Su tutti "Lotto Marzo" (Unità), lo sciopero delle donne: scuole chiuse, treni a singhiozzo (Fatto). Libero: più patate, meno mimose.

ITALIA-ECONOMIA
Palazzo Chigi studia l'aumento dell'Iva, dal 10 fino al 13%: per il Messaggero (in prima e a p.9) è da qui che arriveranno le risorse per finanziare il taglio del cuneo fiscale. Sarebbe dunque una sorta di scambio: ogni euro in più di Iva (gettito atteso 7 miliardi) andrebbe ad alleggerire il cuneo fiscale pagato da imprese e dipendenti. Tra le voci colpite dall'aumento dell'Iva farmaci, energia, alberghi e ristoranti. Una scelta che romperebbe il "tabù renziano" dell'aumento dell'Iva ma sarebbe gradita da Ue e Ocse.
Ocse che vede per l'Italia il pil all'1% anche nel 2018: Roma ultima fra i big (Sole p.6 e altri). "Fredda" anche l'eurozona (1,6%) su cui pesa il rischio politico di Francia e Italia. L'Istat prevede invece "moderato miglioramento" degli indici economici, a partire dall'aumento del 2,5% dei prezzi alla produzione di gennaio. Da Berlino l'incoraggiamento di Scheuble al governo: "L'Italia è un Paese forte con un enorme potenziale di creatività e flessibilità alla ricerca della sua strada". Purché Gentiloni resti sul binario delle regole Ue: "ne va dell'affidabilità". A Padoan far tornare i conti della "manovrina" chiesta da Bruxelles: nel menu spending review, lotta all'evasione Iva, aumento da 200 milioni sulle accise dei tabacchi. Difficile un intervento sui giochi. Per Repubblica (p.2) la manovra bis potrebbe però slittare a dopo le primarie dem: attesa per l'intervento del ministro alla convention Pd del Lingotto di sabato. Libero attacca;
Di nuovo in primo piano la riforma dei voucher: per Repubblica (in apertura e a p.2) il governo punterebbe a un decreto per sventare il referendum della Cgil. Il Pd propone di tornare allo spirito originale del 2003, ovvero voucher solo per lavoretti occasionali presso le famiglie, o per l'impiego di volontari nella pa e di studenti e pensionati nelle raccolte in campagna. Tagliati fuori industria, commercio, edilizia, turismo e servizi. Resta il tema se includere o no le microimprese. La Stampa (p.17) parla invece di esclusione del settore pubblico e di un tetto di utilizzo che scende da 7 mila a 5 mila euro per committente.
Poletti rilancia sulla lotta alla povertà: "Con una card prepagata da 400 euro mensili daremo un reddito alle famiglie povere con figli a carico" (Repubblicap.3).

ITALIA-POLITICA
Mozione di sfiducia del M5S su Lotti il 15 marzo. Il Pd: abbiamo i numeri (Corriere p.8). Il ministro, salvo sorprese, si salverà – prevedono Libero e il Fatto – chi rischia il posto sono i vertici Consip, a cominciare da Marroni, principale testimone dell'inchiesta. Il segnale arriva da Delrio: "Se Marroni ha detto il falso dovrà lasciare Consip" (Repubblica). Renzi su Lotti non ha dubbi: "Andiamo al voto sulla mozione, non dobbiamo temere nulla. Altri hanno scheletri nell'armadio. Lotti ha tante cose da dire". Idem la Boschi, ieri di nuovo in tv: "Lotti risponderà a tono, l'inchiesta non coinvolge il governo" (Stampa p. 6). Da Ghedini assist a Renzi: "Contro il padre di Matteo un utilizzo barbaro dell'inchiesta" dice alla Stampa (p.6). E a Salvini: "Basta sfiduciare ministri senza condanna". Gotor (Dp) insiste: "Il ministro lasci: sul caso Cancellieri Renzi lo chiese e anche per la Guidi" (Corriere p.9). Bossi su Renzi: "L'inchiesta è chiaramente un segnale a lui. Il sistema non vuole un ritorno di Renzi perché tutto quello che tocca crolla" (Libero). Sul Foglio parla Alberto Bianchi, "l'avvocato del renzismo", presidente della Fondazione Open: "Dietro all'attacco giudiziario c'è un disegno che punta a eleminare Renzi. Si alimentano sospetti infondati in assenza di qualunque prova oggettiva". Intanto il Pd riparte dal Lingotto: Renzi col trolley punta sulla squadra (Repubblica p.10). Il Fatto (p.2) parla di simil-Lepolda, con la Bonino ma senza Veltroni. Folli parla di "paradosso delle primarie": Renzi probabilmente le vincerà ma poi alle prossime elezioni rischia di restare senza alleati.
Anche il centrodestra "ribolle di litigi" scrive il Foglio, ma il Cav. pensa a una "gigantesca alleanza". Contrariamente a quanto sospetta Salvini – dopo il voto la grande coalizione Pd-Fi – ad Arcore sta riprendendo forma un progetto elettorale per il centrodestra che prevede per il 2018 la coalizione di sigle il più ampia possibile, una sorta di "arco nazionale". Intanto Salvini, di ritorno da Mosca, prepara incontri ai massimi livelli in Libia: "A Mosca da Lvrov. Gli ho chiesto aiuto per trattare con Serraj e Haftar sulla questione dei migranti" (Corriere p. 13).

EUROPA
"La Cia usa le tv per spiare": sul Corriere e tutti lo schiaffo di WikiLeaks all'America. "Ecco l'arsenale degli hacker Cia". 8.761 file rivelano le tecniche di spionaggio messe in atto dalla Cia, compresa la possibilità di violare tv e smartphone e canali come Whatsapp e Telegram. All'ambasciata di Francoforte il centro d'ascolto per Europa e Medio Oriente. No comment della Cia. Ian Bremmer al Corriere: "La tecnologia è già un'arma, i russi sono già al livello degli Usa, i cinesi poco indietro. La prossima sfida? Impedire che i terroristi imparino a usarla". Rampini su Repubblica parla di un altro colpo alla Cia, già nel mirino di Trump che non gli perdonava le indagini sul Russia-gate. Tutto da capire se tra Assange e Putin ci sia vera complicità oppure semplice convergenza di interessi.
Sulla Stampa l'ultima sfida dell'Ungheria: il Parlamento vota il carcere per i migranti. Cani e bastoni per terrorizzarli e container al confine per chi chiede asilo politico. Il premier Orban: "I migranti ci tengono sotto assedio, le persone che arrivano non vogliono vivere secondo la nostra cultura. L'immigrazione è il cavallo di Troia del terrorismo". Bruxelles tace. Da Strasburgo "parla" la Corte di Giustizia europea sentenzia: i singoli Paesi possono rifiutare i visti umanitari.
A Londra nuovo "no" della Camera dei Lords alla May sulla Brexit: il Parlamento vuole un diritto di voto "autentico" sul divorzio anglo-europeo (Sole in prima e a p.10 e altri). Qualunque intesa che il governo negozierà con Bruxelles dovrà passare al vaglio delle due Camere, che avranno facoltà di bocciarla. Una posizione in linea con l'opinione pubblica, che negli ultimi sondaggi non sembra volere uno strappo radicale con Bruxelles.

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