Commentario del 11.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Al Lingotto la sfida di Renzi: basta paure (Corriere e tutti). L'ex premier riscopre la parola "compagno" (Messaggero). Per il Fatto "Renzi come Berlusconi, usa gli indagati suicidi contro i magistrati vivi". A Napoli proteste per l'arrivo di Salvini (su tutti). Sul Messaggero parla il ministro dell'Istruzione Fedeli: "Riformiamo la Buona scuola con gli insegnanti". Ampio spazio alla questione giustizia e legittima difesa, dopo il caso di Lodi, dove un ristoratore ha ucciso un rapinatore (su tutti). Il Paese sta con lui: giusto difendersi (Repubblica). "La legge aiuta i criminali" (Libero). Fa discutere le pena di morte "privatizzata" (Avvenire). Ampio spazio al vertice Ue: Sarà un'Europa a più velocità. Merkel: "Uniti nella diversità" (Corriere). Ma i Paesi dell'Est mettono il veto (Messaggero e altri). In economia: Bonus 80 euro, così si cambia (Messaggero). Lavoro, Istat: l'occupazione torna ai livelli pre-crisi (Unità). Milano Finanza torna ad occuparsi del caso privatizzazioni: Tagliadebito, si parte? Padoan e Calenda al lavoro per un veicolo di asset pubblici da 50-60 mld. Mentre sul fronte delle liberalizzazioni: l'Antitrust apre a Ncc e Uber: mercato più libero (Messaggero). Su tutti il caso Sole 24 Ore: Indagati i vertici e il direttore (Giornale). Sciopero a oltranza nel giornale della Confindustria (Stampa). Eclissi di Sole 24 Ore: soldi spariti e vendite taroccate (Fatto). La Verità: "Fate presto".

ITALIA-ECONOMIA
Bonus 80 euro: si cambia. In apertura (e p.5) sul Messaggero la svolta allo studio del governo, che pensa di trasformare la natura del benefit, che potrebbe diventare una detrazione d'imposta ed essere esteso ai guadagni fino a 30-32 mila euro. La manovra servirebbe anche a facilitare il rinnovo dei contratti degli statali. Intanto si continua a lavorare in vista del Def e della manovra. Giornale (p.8) attacca: altro che tagli, in arrivo una mazzata da 30 mld. Si torna a parlare dei tagli di spesa. L'ex capo della spending review, Cottarelli al Mattino (p.13): "Abbiamo fatto molto, ma si poteva fare di più. Ora raggiungere pareggio di bilancio agendo sulla spesa".
Lavoro, occupazione ai massimi dal 2009 (Corriere p.45). Il consuntivo Istat 2016 evidenzia una crescita di quasi 300 mila posti di lavoro, anche nel Meridione. E scende la disoccupazione, -0,2% (su tutti). Sono 22,7 mln i lavoratori a fine 2016. Marro sul Corriere evidenzia come, con il rallentare degli incentivi, sia cessata la spinta all'occupazione stabile nell'ultimo trimestre 2016: +22 mila occupati a termine, mentre il dato dei contratti a tempo indeterminato è in calo di 17mila unità. In calo la spinta all'occupazione giovanile, mentre è boom tra gli over 50. Per spingere l'occupazione giovanile, Marco Gay (Giovani di Confindustria) alla Stampa rilancia le parole di ieri del leader industriale, Vincenzo Boccia: "La proposta del taglio del cuneo fiscale ai giovani piace – dice Gay -. E' un segnale forte di discontinuità, una riflessione coraggiosa: investire sui ragazzi non è un costo, ma un investimento". Intanto si continua a discutere sulla riforma dei voucher messa a punto dalla Camera: la Cgil attacca la possibilità di utilizzare i buoni per i lavoretti dei disabili. Camusso parla di "ghettizzazione", il Pd respinge le accuse: "E' un'opportunità" (Corriere p.45).
Liberalizzazioni, l'Antitrust apre a Ncc e Uber (Messaggero in prima e p.16): l'Authority invia la sua proposta di riforma a governo e Parlamento, ipotizzando meno vincoli e compensazioni per i tassisti. Intanto, sul capitolo privatizzazioni Gentiloni non commenta l'ipotesi di una quotazione del 15% di Cdp (Corriere p.47): "Non vorrei dire cose che turbano i mercati": di fatto è una conferma che l'ipotesi è allo studio del governo. Secondo il Messaggero (p.16) l'operazione servirebbe per tenere fuori dal conteggio del debito pubblico il risparmio postale.

ITALIA-POLITICA
"Sinistra è futuro, noi siamo gli eredi, non i reduci": al Lingotto la sfida di Matteo Renzi in vista delle primarie Pd (su tutti). "Basta paura, che è l'arma elettorale degli altri" dice l'ex premier, che difende il doppio incarico contro i "premier tecnici anti-italiani". E sulle Europa, chiede di tornare a quella "dei valori e degli ideali" contrapponendo la "democrazia alla burocrazia". Renzi riscopre la parola compagno (Messaggero) e per Merlo (Repubblica p.3) lo fa per scavalcare i suoi fallimenti. Per Meli (Corriere p.2) passa dall'io al noi: il Pd deve aprirsi, fare in modo che la gente partecipi alle sue iniziative. E il Lingotto è il tentativo di creare  il Pd come "partito del Paese". E un sondaggio Ipsos Pa per il Corriere (p.5) vede Renzi in vantaggio per le primarie: a lui il 53%, poi Orlando con il 25%. Il guardasigilli in una lettera al Corriere (p.5) "Per la sinistra il progresso è un'aspirazione imprescindibile": progresso nel senso di andare avanti, perchè è ciò che deve essere permesso a chi è rimasto indietro.
Salvini a Napoli, tensioni e sala negata. Ma il Viminale conferma: il comizio a Napoli si fa (sue tutti). Blitz dei centri sociali, c'è anche il sindaco De Magistris. "Il vero dramma è il sindaco che dice che hanno ragione loro e dà del fascista a me" dice al Corriere (p.6) Salvini.
M5S, Verderami sul Corriere (in prima e p.8) analizza le parole Di Maio, che apre a possibili alleanze nel caso in cui il Movimento risultasse primo alle prossime Politiche. "Verificheremmo solo c'è la compatibilità con il nostro programma" dice il vicepresidente della Camera. Per Vederami il M5S non vuole uscire dall'Ue, anzi i grillini guarderebbero con favore l'Ue a "due velocità".

EUROPA/USA
Vertice a Bruxelles: Germania, Francia e Italia spingono per l'Europa a due velocità (su tutti). La Merkel ribadisce il concetto dell'"unità nella diversità", Gentiloni esclude "un'Ue à la carte" dove si sceglie solo quello che interessa mentre il francese Hollande dice: "Su sicurezza, difesa, occupazione, gioventù, cultura alcuni Paesi devono procedere più rapidamente" evitando che4 "un solo Paese possa impedire agli altri di avanzare". A fare blocco sono i Paesi dell'Est (Stampa in prima e p.6 e  tutti), con la Polonia in testa. Il presidente del Consiglio Ue, Tusk prova a mediare. "Est più lontano e Berlino ricuce" commenta Taino sul Corriere (p.11): nel vertice delle divisioni non è facile indicare chi ha vinto. Ora, tracciare le linee del cambiamento Ue nella Dichiarazione di Roma del 25 marzo, sarà un'impresa. Giorgio Napolitano (Stampa in prima e p.21) crede che le dichiarazioni dei leader possa far presagire che si stia finalmente per arrivare al dunque. Per il Presidente emerito della Repubblica, non si può subire il condizionamento paralizzante di membri, per lo più di recente data, dell'Ue che probabilmente non hanno incorporato nella loro visione l'idea stessa di una sovranità europea condivisa.
Sulla Stampa l'analisi di Kupchan, che definisce "uno degli incontri più importanti di Trump" quello che si svolgerà martedì prossimo a Washington con la Merkel: il dialogo servirà a capire se l'Occidente sopravviverà ai prossimi 4 anni. I due sono apparsi finora divisi su tutto, ma devono trovare un terreno comune.
Elezioni in Germania, Corriere (p.12) riprende le parole di Schulz ieri alla Build, in cui il candidato della Spd ha raccontato il momento difficile, da giovane, per uscire dall'alcolismo. E' un candidato sincero, forse un abile politico, che sta capitalizzando il momento, e nei sondaggi è testa a testa con la Merkel.
Anche l'Olanda verso il voto: ultradestra in calo con Wilders in leggera caduta, mentre i Verdi crescono (Messaggero). I sondaggi danno avanti il partito liberale dell'attuale premier Rutte, che oscilla intorno al 25%. A 4 giorni dalle urne, resta centrale la questione immigrati.

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