Commentario del 09.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Tasse, Renzi frena il governo (Messaggero): bocciato l'aumento Iva il taglio del cuneo fiscale promesso da Gentiloni. Ma il governo prepara Def e manovra d'autunno: costo 25 miliardi (Sole). Intanto arriva la tassa a forfait da 100 mila euro per attirare i "paperoni" dall'estero (Sole e tutti). Per le cartelle Equitalia rottamazione fino ad aprile (Repubblica). Sul Sole il nuovo Jobs Act per il lavoro autonomo.
Spazio anche alla politica: sul Giornale il piano Gentiloni per il voto: urne a maggio 2018. Sulla Stampa la mossa di Zagrebelsky sulle riforme: "Ora si può fare l'intesa con Berlusconi". Sul Mattino la profezia di Salvini: "Sarò leader con le primarie". Sul Giornale gli stipendi segreti dei grillini. Intanto su Lotti è scontro nel Pd (Corriere). Su Consip Padoan difende i vertici: non decadranno (Sole). Renzi attacca i pm: indagini utili solo per far carriera (Repubblica). Sul Fatto nuove rivelazioni: i 2 tesorieri di Matteo mobilitati per l'appalto coop. Legnini (Csm): la fuga di notizie mina la credibilità degli inquirenti. Per il Corriere si riparla di stretta sulle intercettazioni. Intanto a Roma Buzzi minaccia di parlare: "Farò i nomi dei politici pagati" (Messaggero).
Dalla Ue richiamo a Roma sui migranti: "Pochi rimpatri" (Messaggero, Stampa). Libero: ce lo dice l'Europa, cacciate i clandestini. Mattarella: in Italia né chiusure né ghetti (Avvenire). Sul Sole l'intervento di Juncker: la politica industriale cuore dell'Europa. Intanto Volkswagen chiude a Fca: non c'è spazio per colloqui.

ITALIA-ECONOMIA
Tasse, Renzi frena il governo (Messaggero in apertura e a p.2): in tv da Vespa, boccia l'aumento Iva – "un errore politico in un momento come questo" - e si dice scettico sul taglio del cuneo fiscale promesso da Gentiloni: "Con Prodi non funzionò". Le distanze tra ex premier e governo in carica si allargano. Ma il governo prepara Def e manovra d'autunno: costo 25 miliardi (Sole in prima e a p.3). Nei dossier del Mef cuneo fiscale, bonus da 80 euro per i lavoratori dipendenti, spending review strutturale da 5-7 miliardi. Il valore del taglio del cuneo fiscale dipende dalle sorti di Iva e tagli alla spesa. Così il costo della manovra di ottobre sale a 25 miliardi. Cottarelli (Fmi) al Corriere (p.33): "Spending decisiva, il deficit va tagliato più in fretta. La ripresa si sta consolidando, è il momento di congelare la spesa pubblica in termini reali".
Intanto arriva la tassa a forfait da 100 mila euro per attirare i "paperoni" dall'estero sul modello della "no dom tax" inglese (Sole e tutti). Si guarda ai miliardari in libera uscita da Londra: russi e arabi di casa in Italia, con un patrimonio di almeno 15 milioni di  euro. Più strette le maglie per gli italiani di ritorno. Il Mef: "Nessun condono ai miliardari, servirà ad aumentare il gettito" (Stampa p.5). Il Giornale (in prima): finalmente meno tasse ma soltanto per gli stranieri. Ma se non si taglia decisamente la spesa e si riduce il prelievo, saranno più i capitali che se ne andranno che quelli che verranno. Per la Stampa (in prima e a p.29) tanto rumore per pochi guadagni: misure di questo genere possono avere senso in Paesi piccoli come Monaco o Malta. In Italia non frutterà più di 100 milioni l'anno. Per le cartelle Equitalia rottamazione prorogata fino ad aprile (Repubblica e tutti): già 400 mila le adesioni, ma potrebbero arrivare a 600 mila; così il possibile gettito dell'operazione potrebbe salire tra i 4,5 e i 5 miliardi.
Sul Sole (in apertura e a p.2) il nuovo Jobs Act per il lavoro autonomo: più tutele per maternità, malattia o infortuni per le 2 milioni di professionisti e partite Oggi il voto alla Camera, poi il testo al Senato.Sul Messaggero (p.2) le ultime sui voucher: consentiti anche alle aziende con zero dipendenti ma a un costo più alto, 15 euro l'ora.

ITALIA-POLITICA
Sul Giornale il piano Gentiloni per il voto: urne a maggio 2018, per evitare di votare a ridosso di una legge di Stabilità che si annuncia lacrime e sangue. Renzi: "Confermiamo l'appoggio al governo, l'importante è che si facciano le cose". Nannicini (Pd) alla Stampa: "Basta bulimia riformista: ora va fatta una battaglia per l'egemonia culturale, come diceva Gramsci". Sulla Stampa Zagrebelsky a tutto campo: "Renzi, sfibrato e isolato, mi fa simpatia, se vince le primarie il Pd rischia di perdersi. Il M5S si apra alle alleanze. La democrazia è il regime del compromesso, anche con Berlusconi. Basta essere chiari e puliti".
Intanto nel Pd continua lo scontro su Lotti al governo. Renzi lo difende e si difende: "Il Giglio magico c'è solo negli editoriali dei giornali". E attacca i pm: "Hanno una carriera che parla per loro" (Corriere). Emiliano al Corriere: "Quadro politico desolante, Lotti dovrebbe sacrificarsi". Forza Italia sceglie di uscire dall'aula per non votare la mozione dei 5Stelle. Romani al Corriere: "Siamo garantisti con tutti". E prende tempo per il voto: "E' fondamentale che si arrivi alle elezioni con tutti i protagonisti in campo, Berlusconi compreso".
Di diverso avviso Salvini, che al Mattino dice: "Noi voteremo la sfiducia a Lotti non per le inchieste ma perché questo governo deve andare a casa. Prima si vota meglio è. Mi auguro che Berlusconi venga riabilitato ma solo i cittadini decidono chi guida la coalizione e per fare cosa".
Sul Giornale (p.2) i veri stipendi dei Cinque Stelle: altro che 3mila euro al mese, Di Maio guadagna più di 7mila euro, Fico quasi 7mila, Di Battista più di 5 mila.

EUROPA
Tusk toglie la "Ue a più velocità" dalla Dichiarazione di Roma: sulla Stampa (p.9) anticipazioni della bozza della Dichiarazione oggi all'esame dei leader europei riuniti a Bruxelles per preparare l'evento di Roma nel 60esimo dei Trattati europei. Il presidente del Consiglio europeo  ammorbidisce il riferimento alle "più velocità" evocate da Germania, Francia, Italia e Spagna a Versailles con l'espressione "a differenti ritmi e intensità": non una sfumatura lessicale ma il segnale del grande scontro in atto tra chi a Est teme nuove fratture all'interno dell'Unione e chi spinge per un pronunciamento più netto, per evitare di andare a sottoscrivere l'ennesimo documento vuoto.
Dal Consiglio d'Europa richiamo a Roma sui migranti: "Male in accoglienza e rimpatri" (Stampa p.8 e altri). Un rapporto allarmante, che parla di gestione opaca dell'accoglienza, poca protezione ai minori, lentezza nel concedere asilo o nel procedere ai rimpatri. "l'Italia non ce la può fare da sola", Libero: ce lo dice l'Europa, cacciate i clandestini. Gentiloni: "Il problema dell'immigrazione non lo risolve neanche mago Merlino". Minniti al Corriere (p.13): "Impossibile accogliere tutti. Se vogliamo salvare l'unità europea e la stabilità delle nostre democrazie dobbiamo difendere i confini. L'anarchia degli arrivi ha contribuito alla Brexit, alimenta la Le Pen in Francia, porta acqua al mulino dei neonazisti in Germania e causa il malcontento in Italia". Mattarella alla "Civiltà Cattolica": in Italia né chiusure né ghetti (Avvenire).

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