Commentario del 23.03.2017

IN PRIMA PAGINA
Jhiad, attacco a Londra (Stampa). La democrazia nel mirino (Avvenire). Per il Messaggero una strage annunciata, smacco agli 007. Nell'attacco a Westminster 5 morti (Sole). Stessa tecnica Isis di Nizza e Berlino (Corriere). Massima allerta per il vertice di Roma (Repubblica). Il Giornale: l'Islam ci rifà la festa. Minacce anche da Erdogan: "Nessun europeo può sentirsi tranquillo". L'Europa al bivio di Roma (Stampa). Mattarella: "Unione incerta, serve coraggio" (Corriere, Messaggero). "Fuori dalla Ue condannati all'irrilevanza" (Stampa). Ma su migranti e lavoro anche il Papa processa i leader della Ue (Fatto). Intanto a Roma sul taglio ai vitalizi dei parlamentari scatta la rivolta del M5S (Repubblica, Fatto). Bombassei al Giornale: "Così il populismo M5S affonderà il Paese" (Giornale). Veltroni a QN: "Riforma o è il caos". Renzi parla invece su Avvenire: "Ora sostenere le famiglie con figlie".
Sul Sole effetto tassi: giù di 20 miliardi gli interessi sul debito pubblico. Su MF il conto del salvataggio di Alitalia: 2 miliardi. Su Panorama le migliaia di poltrone delle mini società pubbliche da tagliare. Sul Messaggero e tutti lo sciopero dei taxi di oggi. Con Uber nessun accordo.  "Costretti a vivere da bamboccioni" (Unità). Sui giovani il conto dei baby boomers: "autonomi" solo a 50 anni (Avvenire).

ITALIA-ECONOMIA
Troppo dura la manovra di Bilancio che si paventa per l'autunno, troppo "morbido" Padoan nella trattativa con Bruxelles: per la Stampa (p.9) Renzi si prepara a rispolverare l'opzione voto anticipato (a settembre) per evitare un "effetto Monti" sul Pd. Da Orfini nuovo affondo contro i "ministri tecnici" del governo: "Padoan e Calenda hanno svolto un ottimo lavoro ma in una fase così delicata le loro competenze vanno integrate con una visione politica – dice a Repubblica (p.12) – su questo il Pd ha molto da dire". Intanto Padoan in Parlamento difende le nomine del governo in Poste e Leonardo (Sole p.13): "Profumo e Del Fante manager con esperienze specifiche". E su Eni e Enel, Descalzi e Starace confermati per "valorizzare la continuità del cda". Ma ieri nuova bufera su Profumo, rinviato a giudizio dal Tribunale di Lagonegro per un caso di usura bancaria (Sole p.13 e tutti). Per il Mef non è un ostacolo all'eleggibilità del manager, nonostante la direttiva Saccomanni del 2014. Poste potrebbe essere la società che risentirà maggiormente del cambio al vertice: possibile una "pulizia" di bilancio in vista della seconda tranche di privatizzazione. Intanto il risanamento della finanza pubblica comincia a dare i suoi frutti: interessi sul debito già di 20 miliardi (Sole in apertura e a p.3). Le stime verranno dettagliate nel Def di aprile. Ma lo spread in rialzo frena ulteriori risparmi. Su tutti l'allarme della Fondazione Visentini: sui giovani il conto dei baby boomers, "autonomi" solo a 50 anni (Avvenire). Gli italiani nati alla fine degli anni 70 crescono in una società creata a misura delle generazioni precedenti che preclude ai giovani ogni visione e aspettativa di benessere futuro. Senza correzioni da qui al 2030 l'indipendenza si conquisterà soltanto intorno ai 50 anni. Per dare una speranza ai Neet un contributo alle pensioni più alte. Briatore al Giornale: "Bamboccioni fino a 40 anni? Troppe lauree e poco lavoro. Serve meno snobismo e olio di gomito". 

ITALIA-POLITICA
Mattarella alla Camera sferza l'Europa "ripiegata su se stessa e senza coraggio" ma mette in guardia l'Italia dal ritorno dei sovranismi: "Nessun Paese da solo potrà garantire pace, scurezza e prosperità, sarebbe ininfluente sulla scena internazionale" (Corriere e tutti). M5S diviso, la Lega invece abbandona platealmente l'aula. Resta solo Bossi, all'ennesimo strappo con Salvini.
Ma ieri è stata bagarre sui vitalizi: passa la riforma voluta del Pd, con la proposta di contributo di solidarietà a carico degli ex parlamentari e alla Camera scoppia la rivolta. Di Maio va in piazza e attacca la casta: "Realizzeremo la nostra proposta quando andremo al governo". Bombassei al Giornale: "Il populismo a 5 Stelle trascinerà in basso le nuove generazioni. Ma peggio fanno centrodestra e centrosinistra, che si stanno autodistruggendo".
Preoccupata anche l'analisi di Veltroni su QN: "La democrazia è in pericolo, con il sistema proporzionale il rischio Weimar è dietro l'angolo. Solo un riformismo vero può sconfiggere l'antipolitica dei 5Stelle".
5 Stelle a cui, a sorpresa, guarda Bersani. "Grillo è il centro, giusto dialogarci. Renzi prepara l'accordo con la destra" dice l'ex segretario del Pd al Messaggero: "Il Pd è respingente, il M5S è il centro: li votano i professionisti, gli intellettuali, i giovani. Io voglio dividere il fronte populista". Gelo del M5S, imbarazzo a sinistra, irritazione nel Pd. Orfini a Repubblica: "Bersani disorientato, da noi niente patti coi populisti. Governeremo senza alleati. Piuttosto Gentiloni cambi rotta: al governo serve una spinta politica, ora troppo peso ai tecnici".  Ma Enrico Letta salva l'apertura di Bersani al M5S: "A quegli elettori bisogna parlare, non ci si può limitare a dire che sono populisti appestati. Escluderli significherebbe radicalizzarli di più", dice al Corriere. Sulla Stampa la tela di Berlusconi per tornare al governo: per il Cavaliere l'obiettivo numero uno è evitare un governo 5Stelle. Per questo non esclude alleanze col Pd. Ma in prima battuta cercherà di rimettere in piedi il centro destra, convinto che Meloni e Salvini limeranno le loro pretese sovraniste.

EUROPA
Jhiad, attacco a Londra (Stampa in apertura e su tutti): l'attentato a Westiminster – auto sulla folla e coltellate a un agente: cinque morti, compreso l'attentatore – per l'alto valore simbolico dell'obiettivo riaccende l'allarme terrorismo. La tecnica è la stessa vista a Nizza e Berlino, ma stavolta è "una pugnalata al cuore della metropoli multietnica", scrive la Stampa. Il Messaggero parla di strage annunciata e smacco degli 007: i dettagli sull'attentato erano da due giorni sul web. L'esperto Fallows: "Contro il terrorismo serve una reazione fredda. La riposta misurata evita ulteriori danni" (Corriere p.8). Ora l'attenzione è tutta sul vertice di Roma sui 60 anni dei Trattati: città stretta tra jhiad e black block (Corriere p.9). Governo Gentiloni in attesa di informazioni dal Regno Unito. Oggi vertice del comitato di analisi strategica antiterrorismo (Repubblica p.9). Intanto trapelano altre anticipazioni sulla dichiarazione finale che sarà firmata in Campidoglio:  "Orgogliosi dei risultati dell'Unione, agiremo insieme, a differenti ritmi e intensità dove necessario, nella stessa direzione tracciata dai Trattati, aperti a quelli che si vorranno aggregare. La nostra Unione è indivisibile": Il testo oggetto di faticose mediazioni per tenere dentro Grecia e Paesi dell'est. Renzi, intervistato da Avvenire, parla di testo deludente: "Non è la svolta che serviva. La nuova Europa uscirà dalle elezioni di questo 2017 piuttosto che dal documento di Roma. Noi abbiamo idee più radicali". Intanto Gentiloni si muove per sponsorizzare la candidatura di Padoan alla guida dell'Eurogruppo al posto dell'olandese Dijsslbloem, al centro di furiose polemiche per una frase sul Sud Europa che spende tutto in alcool e donne (Repubblica).

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