Commentario del 31.01.2017

IN PRIMA PAGINA
Borse e spread torna la tensione (Corriere). Primo ko del 2017: - 3% (MF). Tonfo di Milano, lo spread sfiora quota 190 (Sole). Ampio spazio agli esteri. In Canada terrore nella moschea (Stampa): 6 islamici uccisi da un estremista di destra (Fatto). Usa: Onu e Ue contro lo stop ai visti di Trump (Sole). L'America si ribella a Trump. Obama: "Sono a rischio i valori americani" (Repubblica). Prosegue la discussione sulla manovra tra Ue e Italia. Gentiloni-Padoan: no a manovre estemporanee (Sole). Sul Sole il ministro Alfano annuncia il "Gioco di squadra tra imprese e diplomazia". Un altro bollo auto per circolare sulle strade statali: piano del governo per finanziare Anas (Messaggero). Politica italiana. D'Alema: "Se Renzi forza pronti a fare una lista" (Stampa). Sondaggio shock sul Giornale: scissionisti Pd al 14%, Renzi fermo al 20 in caso di elezioni immediate. La fretta di Renzi nella tenaglia della manovra (Repubblica). "Hanno fretta di perdere" (Libero). Spazio sui quotidiani anche alle notizie su Unicredit: grande pulizia per l'aumento di capitale, domani cda sul prezzo. E il titolo cade (MF). Le tre sfide di Mustier: addio al passato, Bce e rilancio (Sole). Fatto definisce Unicredit ""l'altra banca del buco (12 mld).

ITALIA-ECONOMIA
Padoan e Gentiloni dicono "No" a una manovra estemporanea: nella lettera di risposta da inviare domani alla Ue saranno evitate misure che possano pregiudicare la crescita economica. Tra le misure, si punta su contrasto all'evasione e all'erosione fiscale e si escludono tagli alla spesa e aumenti delle imposte. L'ipotesi è inserire le misure nel Def di aprile per attuarle dopo le elezioni. Per la Stampa Padoan mette sul tavolo il rinvio dell'anticipo pensionistico. Giornale cita l'ipotesi di un ritorno allargato della reverse charge: il pagamento anticipato dell'Iva quanto la transazione è tra due partite Iva. Intanto, mentre l'Fmi chiede di rivedere il patto di Stabilità, Moscovici ha usato l'allarme spread – che ieri si è avvicinato a quota 190 punti – per giustificare la richiesta della manovra da 3,4 mld. Il presidente del Pse, Pittella al Corriere: "L'Italia ha i conti in regola, è surreale aprire una guerra su una manovra strutturale pari allo 0,2% di Pil". Per Bufacchi (Sole) non c'è nessun caso Italia sullo spread, ma l'incertezza pesa sulle vulnerabilità. Cerretelli nell'editoriale del Sole: non è l'Europa a metterci nei guai ma la nostra vulnerabilità. Ma il crescente sentimento anti-europeo in Italia potrebbe mettere in gioco non solo i 3,4 mld chiesti da Bruxelles, ma la stessa permanenza dell'Italia nell'euro. Fubini (Corriere): l'Italia ha sempre potuto contare nel sistema di alleanze, incentrato sugli Usa e sull'Ue. Ma una eventuale uscita dall'Unione priverebbe l'Italia del solo quadro strategico che ha dopo l'avvento di Trump in America. Ne risentirebbero export e gestione dell'immigrazione: non abbiamo altra scelta che dirci europei.

ITALIA-POLITICA
Elezioni, Renzi prepara lo stop a Gentiloni, già il 13 febbraio la direzione fisserà la scadenza: urne ad aprile o giugno senza congresso, né primarie. (Repubblica p.10). Per Franco (Corriere p.13) l'idea è spingere Gentiloni alle dimissioni sul "modello Letta", che permetterebbe di non rompere con l'attuale premier né con Mattarella. "Hanno fretta di perdere" titola Libero (in prima e p.2), che torna a sottolineare come nessuno arriverà al 40% mentre crescono i partitini pronti a correre per una poltrona. Per Folli (Repubblica in prima e p.11) l'Italia è stretta tra moniti Ue e spinte tattiche al voto anticipato, ma le urne non sono così vicine perchè le norme uscite dalla Consulta sono come un mosaico disordinato, e per ordinarle serviranno mesi di lavoro in Parlamento. Il Pd chiede le elezioni per non essere accusato di fare melina, ma è favorito il fronte di chi vuole andare cauto.
D'Alema pensa alla scissione ed evoca un nuovo partito, che potrebbe valere il 15% (Corriere p.10). "Vuole solo un posto in Parlamento" dice Giachetti (Pd) al QN (p.13). Secondo i sondaggisti, il Pd senza l'asse D'Alema-Bersani si attesterebbe tra il 20 e il 22%, mentre gli scissionisti sarebbero in una forbice compresa tra l'11 e il 14% (Giornale in prima e p.3). Ma Bersani si sfila e annuncia battaglia ma da dentro il Pd (Repubblica p.11) Per il Messaggero (p.13) in caso di scissione, i dem perderebbero consensi a sinistra ma avrebbero più appeal per i moderati, mentre il soggetto dalemiano potrebbe pescare voti anche tra i 5 stelle. Renzi, in clima già da campagna elettorale, promette l'abbassamento dell'Irpef in caso di ritorno a Palazzo Chigi (Foglio in prima e p.4). Anche nel centrodestra si lavora in vista delle elezioni: "Con Salvini e Meloni in piazza c'erano solo quattro gatti neri" dice Berlusconi che, forte dei sondaggi, frena l'ipotesi di una lista unica e apre solo "all'alleanza" (Corriere p.13). I tre leader si incontreranno per scrivere il programma.

USA/EUROPA
Strage in una moschea in Canada: sei vittime, fermato uno studente del Quèbec (su tutti). Per il Corriere è un colpo al modello Trudeau. Intanto Ue e Onu contro il bando anti-islam di Trump. Obama interviene: "in gioco i valori americani" (su tutti). Il congelamento dei visti Usa è una decisione che si ripercuote sugli equilibri europei – commenta Negri sul Sole (p.7) – perchè i rifugiati cercheranno un'altra collocazione, come l'Europa o la Turchia. E' una decisione che consegna l'Europa nelle mani di Trump e nelle sue contraddizioni, se l'Ue resterà a guardare rischia di pagare un conto salato. L'ex premier Enrico Letta ad Avvenire (p.6): "La causa della crisi è figlia delle guerre di Bush di cui noi europei abbiamo pagato le conseguenze e ora Trump si scarica da ogni responsabilità". Guardando al feeling tra Gran Bretagna e Usa, Letta dice: "Sono due minacce perchè il loro nemico è l'Europa visto che hanno un atteggiamento sovranista di difesa dei confini mentre la logica europea è apertura e integrazione. Per l'Ue è l'occasione di diventare adulta, deve anche rafforzare i rapporti con Canada e Cina".
Francia, l'interrogatorio di Fillon e della moglie mette in bilico la candidatura per l'Eliseo: è sospettato di avere pagato sua moglie con soldi pubblici (su tutti). Per il Fatto (p.16) a destra in due si contendono la poltrona, mentre a sinistra sono perdenti annunciati. Lazar a Repubblica (p.9) sulla vittoria di Hamon alle primarie socialiste: "Con lui vince una nuova sinistra: il voto delle primarie è soprattutto contro Hollande". Cacciari alla Stampa (p.7) "nessuna sinistra può vincere oggi in Europa". I sondaggi vedono aumentare l'incertezza, resta in testa Le Pen (Repubblica p.9).
Immigrazione, l'Ue stringe: la Libia farà i respingimenti e dovrà fermare gli scafisti (Stampa p.1 e p.6). Secondo la bozza, navi europee non dovranno partecipare ai pattugliamenti. Il capo dei servizi segreti italiani, Pansa: "Il traffico di profughi è il nuovo business dell'Isis".

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