Commentario del 25 gennaio 2017

IN PRIMA PAGINA
Montagna maledetta (QN): muoiono nell'elicottero i soccorritori eroi dell'hotel (Repubblica, Stampa e tutti). Il Giornale: Dio non è abruzzese. Intanto si estraggono altri morti dal Rigopiano. Sul Messaggero parla la funzionaria che ignorò l'allarme: "In quel grande caos ero sotto stress". QN: è l'Italia dello scaricabarile. In primo piano su tutti anche Roma, con la Raggi indagata per la nomina del fratello di Marra: le accuse sono abuso d'ufficio e falso (Sole e tutti).Grillo: resta (Mattino). Ma mette il bavaglio ai suoi: "Parla solo chi dico io" (QN). Su tutti anche l'attesa per la sentenza della Consulta sull'Italicum: rischiano ballottaggio e capilista (Corriere e altri). Spazio anche agli esteri. Sul Corriere parla il premier libico Serraj: "Pronto a trattare con Haftar". Su Repubblica il piano Ue per fermare i migranti in arrivo dalla Libia. Su tutti la Brexit che torna all'esame del parlamento inglese: l'Alta Corte dà torto a May (Sole).Il Giornale: vogliono fermare la Brexit. Su tutti anche l'incontro di Trump con i big dell'auto Usa, tra cui Marchionne: "Riportare il lavoro in Usa" (Sole). E sulla frase contro l'ambientalismo in auto Fca vola in Borsa (MF).

ITALIA-ECONOMIA
Debito, pressing Ecofin: "l'Italia rispetti il Patto". Sul Messaggero (p.12) anticipazioni dell'Ecofin di venerdì, che ai Paesi con alto debito pubblico raccomanda "il controllo di lungo periodo sui livelli di deficit e di debito e di perseguire politiche di bilancio prudenti, incluso il rispetto della regola del debito". Insomma, dopo la lettera della Commissione al governo, i margini di compromesso su una possibile manovra correttiva da 3,4 mld sono limitati. Quanto al terremoto, la Commissione è pronta a concedere flessibilità sia per l'emergenza che la ricostruzione. Ieri da Fitch nuovo allarme sulla crescita italiana (Messaggero p.12): i rischi politici in Europa potrebbero innescare uno shock finanziario che colpirebbe duramente la crescita mandando l'Italia in stallo. Intanto il governo prova a rilanciare sulle liberalizzazioni (Messaggero p.12): Calenda ripesca il disegno di legge sulla concorrenza con un occhio a Bruxelles per provare a modernizzare il Paese. Nel ddl misure su Rc auto, farmacie, servizi bancari.
L'industria creativa vale 48 miliardi di euro: sul Sole (p.22) e tutti la presentazione ieri a Milano di "Italia Creativa" lo studio realizzato da EY col supporto delle associazioni di categoria che fotografa un settore in crescita e che ribalta vecchi stereotipi. Musica, videogiochi, radio le performance migliori; indietro libri, pubblicità e architettura; in rosso quotidiani e periodici.

ITALIA-POLITICA
Italicum, oggi il verdetto della Consulta. Per il Corriere (p.6) improbabile che venga cancellato il premio di maggioranza,mentre rischiano molto il ballottaggio e i capilista, per la facoltà loro concessa di correre in più collegi e scegliere quello che preferisce. Su Repubblica (p.4) lo scontro interno alla Consulta tra chi vorrebbe cassare del tutto l'Italicum e chi invece vuole salvarlo. Anche per Repubblica la legge sarà bocciata su ballottaggio e capilista mentre sarebbe in salvo il premio di maggioranza. "Temo una sentenza minimalista che darà fiato solo al voto di protesta, un altro regalo al M5S" dice l'avvocato Palombo, uno dei 7 legali anti-Italicum.
"Mattarellum o Consultellum: comunque si voti a giugno" la linea con cui Renzi si presenterà sabato all'assemblea del Pd a Rimini  (Repubblica p.4). Obiettivo del renzismo evitare la graticola, con la speranza che la sentenza della Corte non complichi il quadro. Il rischio palude è altissimo, e anche quello che si allunghino i tempi della legislatura. Ma se non si dovesse votare nel 2017 Renzi avrebbe un piano di riserva: anticipare a prima della pausa estiva il congresso, con relativa resa dei conti con gli avversari interni. Ma a Montecitorio gli amici del premier si sono assottigliati. Uniche sponde per un voto subito Salvini e M5S.
Nel M5S stretta di Grillo su interviste e dichiarazioni: "Chi parla senza via libera non sarà ricandidato" (Stampa p.7). A rischio 70 parlamentari ma nel mirino dovrebbe esserci Fico. "Siamo sotto attacco, per chi parla fuori dalle righe non ci sarà futuro". Intanto la Casaleggio ha avviato lo "scouting" di aspiranti parlamentari cercando competenze migliori.

EUROPA/LIBIA
Dall'estero, il caso Libia. Sul Corriere parla il leader di Tripoli Serraj: "Per la Libia sono pronto a trattare con Haftar". "Ma l'Italia non ci abbandoni: l'Ambasciata è al sicuro". "Noi siamo il governo legittimo,sostenuti dall'estero e da varie componenti della società libica in tutto il Paese. Va aggiunto che non esiste una soluzione militare. Ho parlato molte volte con Haftar e lo ho invitato a unirsi al nostro governo. Lui si è battuto contro l'Isis a Bengasi, noi a Sirte. Oggi lo invito alla piena cooperazione". E sul traffico dei migranti: "Dobbiamo controllare i confini meridionali, ne abbiamo parlato con Minniti.Noi siamo solo una regione di transito: occorrono accordi con Ciad, Niger, Mali, Sudan. L'Italia offre mezzi e aiuti importanti ma le questioni sul tavolo sono gigantesche. La Libia da sola può fare poco. Ma nonostante le tante difficoltà siamo tornati a produrre oltre 700mila barili di greggio al giorno".
Su Repubblica il piano Ue sostenuto dalla Merkel per stoppare il flusso dei migranti dalla Libia. Obiettivo, "sigillare" i porti di partenza verso Italia e Malta mandando navi europee a combattere i trafficanti in acque libiche o, in alternativa, a formare un blocco navale gestito da Tripoli davanti ai porti e alle spiagge di partenza.  Il piano è allo studio in queste ore, sarà presentato oggi a Bruxelles e sarà approvato dai leader europei a Malta tra due settimane. La volontà politica di aiutare l'Italia è chiara con risultati in tempi brevi. Lo scenario, scrive Nigro (Repubblica p.7) è quello di un governo Serraj molto debole ma che la Ue punta a rafforzare.


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