Commentario del 14.01.2017

IN PRIMA PAGINA
Rating, l'Italia perde l'ultima "A" (Sole, Corriere). Ultima bocciatura per il debito pubblico, banche più a rischio (Repubblica). In primo piano su tutti il giudizio della canadese Dbrs sul rating italiano: "Troppe incognite" (Sole). Il Giornale: pure il Canada ci dà mazzate. Intanto, nel sondaggio del Corriere, il M5S sorpassa di nuovo il Pd. Ma Gentiloni risale e cala la spinta al voto subito. In primo piano anche la riforma della sanità: aumentano i vaccini gratis, stop ai ticket, novità fecondazione (Messaggero). Sempre in primo piano anche il lavoro. Camusso alla Stampa: "Sull'articolo 18 pressioni sulla Consulta". Sul Corriere parla Pedretti (Cgil): "I voucher? Li useremo ancora". Sul Sole la proposta di Boccia: giovani e migranti in fabbrica. Sempre sotto pressione Fca, nel mirino del dipartimento Usa e della Commissione europea ma il dieselgate investe anche la Renault (Sole e tutti). Dall'Europa il piano Monti per i conti Ue: "Bilancio più adattabile alle circostanze" (Sole). In Libia i ribelli di Tobruk all'attacco dell'Italia: "Via l'ambasciata" (Avvenire). Ad avvicinarsi alla Libia è Putin: il ribelle Haftar sulla nave russa (Stampa). In cronaca, torna il gelo: emergenza anche per la spesa (Messaggero). Sul Fatto la riffa tra i terremotati: chi vince avrà una casa. Sul Corriere la parola fine sulla Concordia: smontato il relitto di 50mila tonnellate.

ITALIA-ECONOMIA
Banche deboli e poca crescita, l'Italia perde l'ultima A (Corriere p.2, Giornale p.6 e tutti): l'agenzia canadese Dbrs declassa il rating dell'Italia. Pesa l'incertezza politica sulle riforme e la persistente debolezza del sistema bancario aggravata dalla debolezza della crescita. Il Tesoro: impatto limitato sugli interessi sul debito (Sole p.5). Ma per le banche finanziarsi al "rubinetto" della Bce costerà più caro (Corriere p.2). "Un grande salto passare dalla A-low alla BBB-higt – dice al Sole (p.5) il capo economista della Dbrs Fergus Mc Cormick – ma troppe incognite pesano su governo e riforme. E non è chiaro come verrà concretamente risolto il problema di Mps. L'incertezza non aiuta le prospettive di crescita". Nel piano salva-banche dell'Italia, nonostante i 20 mld apposti "manca un approccio sistemico come quello di Spagna e Irlanda. Se l'Italia crescesse di più gli Nps sarebbero più gestibili e per le banche sarebbe più facile ricapitalizzarsi. Ma la grande debolezza dell'Italia è la bassa crescita". Pesano "la troppa burocrazia, la bassa competitività, la scarsa produttività". E sul rischio politico: "Le elezioni lampo non sono più sul tavolo ma non sappiamo se gli italiani voteranno nell'autunno di quest'anno o nel 2018 e questa incertezza fa male a riforme e crescita. E gli acquisti di BTp della Bce non durano in eterno". "La nuova bocciatura? L'economia non c'entra – dice il sottosegretario Morando al Corriere – I motivi sono politici, colpa dell'instabilità. Il pil salirà dell'1%". Intanto il debito pubblico continua a crescere: a novembre toccata quota 2.229 miliardi (Sole p.5). Fubini sul Corriere (p.3) sottolinea il legame perverso tra debito pubblico e banche e l'impatto finale su famiglie e risparmiatori in un Paese che ha bisogno di 400 mld l'anno solo per la gestione ordinaria. Sul Sole (p.6) l'indagine Bankitalia-Sole "4 Ore sulle aspettative delle imprese: lieve ripresa all'orizzonte, con le aziende che vedono in crescita prezzi al consumo, domanda e spesa per investimenti. Ma l'occupazione resta al palo. "Il lavoro non tollera amnesie: il governo sfrutti fino in fondo le potenzialità del Jobs Act cominciando con dar corso agli incentivi alle assunzioni per giovani e nel Sud previsti in Stabilità", scrive Di Vico nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.28). C'è il rischio che con la confusione e la sfiducia che c'è i soldi stanziati non vengano utilizzati per mancanza di richieste.

ITALIA-POLITICA
M5S primo partito con il 30,9% di gradimento, seguito dal Pd al 30,1%: sul Corriere (in prima e p.4) il sondaggio di Pagnoncelli mostra come i grillini non abbiamo perso consensi per quanto accaduto in Ue con il gioco delle alleanze. Tra le forze di centrodestra, Lega al 12,5%, Fi al 12,4% e FdI al 4,4%. Tra gli italiani, cala la percentuale di coloro che spingono per le elezioni immediate (al 40% dal 48) mentre sale la fiducia nel governo Gentiloni. All'attacco dell'esecutivo va Anna Falcone, vicepresidente del Comitato del No del referendum costituzionale, che al Fatto (in prima e p.5) rilancia le parole di ieri di Zagrebelski: "Democrazia commissariata, governo Gentiloni in continuità col precedente nonostante gli italiani abbiamo chiesto un netto cambio di rotta". L'ambasciotore Usa Phillips che si schierò per il Sì, a Repubblica (p.10) dice: "Puntai sul sì perchè l'Italia ha bisogno di riforme, solo così uscirà dalla crisi". Per chiudere la legislatura in modo anticipato serve una nuova legge elettorale. QN (p.8) annuncia un patto segreto Renzi-Berlusconi per un proporzionale a liste bloccate e soglie di sbarramento alte, un accordo che apre alle urne a giugno. Anche Verderami (Corriere in prima e p.9) preme sul dialogo tra Renzi e Berlusconi: gli unici in grado di garantire un iter certo per la riforma elettorale, ma attenderanno la decisione della Consulta. Ma gli antirenziani nel Pd sono contrari alla linea dell'ex premier: "Vuole rifarsi del voto referendario, ma le elezioni anticipate sarebbero un suicidio" dicono gli oppositori interni (Fatto p.5). Intanto Renzi lavora alla segreteria del partito, pronto il turn over: Fassino agli Esteri, Nannicini al programma, Carofiglio alla Comunicazione e Martina all'Organizzazione (Corriere p.5).

EUROPA
Libia, per la Stampa (p.6) ci sono i trafficanti di esseri umani dietro il tentato golpe. Bande della Tripolitania minacciate dall'accordo raggiunto tra Italia e premier di Tripoli Serraj. Resta la tensione Tobruk, che polemizza con la riapertura dell'ambasciata italiana: "E' una nuova occupazione" (su tutti). Il generale Jean al QN (p.5): "Serve un compromesso tra tutte le parti, noi abbiamo seguito le indicazioni delle Nazioni Unite, ma Tobruk vede questo mosse come un rafforzamento di Tripoli". A sostegno del generale di Tobruk, Haftar, la Russia che posiziona le navi davanti alla Cirenaica (Stampa p.7). "Ma non ha le risorse per una nuova base" dice il generale Jean, secondo cui "Putin cerca di riempire i vuoti Usa". Per Corriere (p.12) Italia è nella morsa tra scaricare Serraj, ma dopo il fallito golpe non si può, ma sostenerlo è rischioso. Bisogna rivedere – dice l'analisi - gli accordi che hanno portato a questo governo. Intanto motivo di scontro potrebbero diventare i pozzi di petrolio a Est, dove la produzione è tornata a salire (Stampa p.6).
"Bilancio Ue più adattabile alle circostanze": sul Sole (p.18) Monti illustra la riforma del bilancio comunitario preparata dal gruppo di lavoro da lui guidato, pronta per essere discussa in sede comunitaria. "Sdrammatizzare la regola che il bilancio europeo non possa superare l'1,2% del reddito nazionale lordo. Ma il nostro obiettivo è modificare la struttura di bilancio perché sia più trasparente e più adattabile alle circostanze". Per Monti prioritario è "rivedere la struttura della spesa: l'obiettivo non è più il giusto ritorno ma la produzione di beni e servizi al livello europeo in campi come la sicurezza e l'immigrazione. Bisogna dare all'Unione la capacità di erogare questi servizi. Se il nuovo presidente Trump farà ciò che ha detto, l'Europa dovrà pensare di più alla propria difesa". "L'Ue pensi al futuro dei nostri figli: solo così i sacrifici sono accettabili" dice a Repubblica (p.15) il presidente uscente del Parlamento europeo Schulz. "Non riusciremo a risolvere la sfida del populismo senza dare soluzioni ai problemi di fondo che lo alimentano. La gente si sente esclusa, non rappresentata. I governi chiedono sacrifici ma per salvare le banche, mentre i figli sono disoccupati".

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