Commentario del 30.01.2017

IN PRIMA PAGINA
Trump solo contro tutti (Repubblica): rivolta contro il bando che sospende l'ingresso negli Usa dei cittadini di 7 Paesi musulmani. Proteste dall'Europa e da 16 Stati americani, i giudici bloccano i rimpatri. Il Giornale: muro buonista contro Trump. Romano sul Corriere: l'asse di Londra con l'America è meno forte delle apparenze. Sulla Stampa parla il segretario di Stato Tillerson: "Per l'Italia ruolo chiave in Libia". Sorpresa in Francia, alle primarie dilaga la sinistra radicale (Stampa). Hamon batte Valls alle primarie e corre per l'Eliseo. Sul fronte interno politica in primo piano: Renzi sotto assedio. Emiliano minaccia la scissione targata Sud (Repubblica e tutti). Rossi al Fatto: "Basta con i Farinetti e la velocità senza frutto". Macaluso: "Renzi, Bersani, D'Alema: tutti hanno fallito" (Stampa). Tra le interviste: Alfano al Corriere: "No a nuove tasse per Bruxelles". Minniti al Messaggero: "Clandestini, tolleranza zero. Serve integrazione ma anche severità". Grasso al Corriere: "Mafia braccio di altri interessi". Su Repubblica parla la capo della vigilanza Bce Nouy: "Per le banche italiane molto da fare". Su CorrierEconomia intervista a Descalzi (Eni): "Ora dialogo con Putin". Su Libero "processo ai giudici". Pisapia: "Innocenti in cela e magistrati in politica. La gente non ha più fiducia nella giustizia".

ITALIA-ECONOMIA
"Non accetteremo mai un'imposizione dell'Unione Europea per una legge di Stabilità che deprima il cammino di crescita el nostro Paese o che ci rallenti sulla strada di sviluppo – dice Alfano al Corriere (p.6) – L'Unione dovrà tenere conto dei vincoli politici interni. Non siamo né pronti né disponibili a manovre che aumentino le tasse. Sarebbe difficile spiegare agli italiani che abbiamo accettato un diktat da chi non è riuscito a far rispettare l'accordo sul ricollocamento dei profughi e adesso si ricorda dei nostri zero virgola sulla manovra, per di più in un momento di gravissima emergenza".
Ma Bruxelles respinge la "lettura politica" italiana e continua il pressing: "L'Italia sta giocando con il fuoco. Quello che viene chiesto a Roma è il minimo sindacale per non perdere la faccia in Europa" (Corriere p.7). Tensione anche tra Tesoro e Palazzo Chigi su come rispondere alle richieste della Commissione: Padoan invita alla cautela, soppesando i rischi di un'infrazione, Gentiloni (e Calenda) sono sulla linea renziana della rottura. Per il Corriere al Mef si studia l'aumento di un punto di Iva e il riordino delle tax expenditures. Idem i Messaggero (p.11) che parla anche di stretta sull'evasione Iva, ritocchi alle accise e la possibile introduzione della webtax. Oggi l'incontro Padoan Gentiloni per decidere la risposta a Bruxelles che dovrà partire entro dopodomani. 
Sul Messaggero (p.11) intervista alla Furlan, dopo l'editoriale di ieri di Prodi sulla necessità di un cambio di rotta per il sindacato: "La Cisl è pronta a discutere di produttività e flessibilità. Ma il governo deve occuparsi di crescita e lavoro,senza guardare troppo ai calcoli elettorali. Sui voucher si torni alla legge Biagi: solo per lavori occasionali. Sui contratti pubblici il governo rispetti l'intesa di novembre". Sul Sole (in prima e a p.6) come si è sgonfiata la busta paga degli statali: negli anni della crisi un calo medio del 6%. Si va dal calo del 10,4% nella scuola, all'8% delle agenzie fiscali, al 7,4% delle Università al 6,4% di Regioni e autonomie locali.

ITALIA-POLITICA
Domani al via le trattative con i partiti per le regole sulle votazioni: il Pd forza le tappe chiedendo un accordo entro marzo e le urne a giugno (Stampa p.8). Intanto Renzi studia l'opzione voto il 30 aprile visto che la strada per un accordo in Parlamento appare difficile (Corriere p.8). Renzi vorrebbe presiedere il G7, ma restano due incognite: i dubbi di Franceschini e le modalità per sfiduciare Gentiloni (Stampa p.9). "Se il Pd toglie la fiducia a un suo premier e consegna il Paese all'ingovernabilità diventa partito dell'avventura" dice Speranza al Corriere (p.8). Ma Repubblica (p.10) segnala l'ipotesi del passo indietro di Gentiloni nel caso di fallimento sulla trattativa per la legge elettorale. "Serve un intervento in artroscopia  sulla per rendere omogenei i criteri: non si può usare l'argomento delle regole elettorali per perdere tempo" dice Alfano al Corriere (p.6).
Congresso Pd, Emiliano attacca Renzi: "Se non lo convoca è lui che fa la scissione". E minaccia le carte bollate. Ma i renziani stoppano: "Viene convocato dall'assemblea nazionale, non dal segretario. Va fatto a dicembre" (Corriere p.8 e altri). Speranza al Corriere (p.8): "Io lavoro per unire ma non tratto sui posti. Emiliano? E' uno dei nomi con cui costruire un'alternativa". Anche il governatore toscano, Rossi, in lizza per la guida del Pd. E al Fatto (p.4) dice: "Dobbiamo rappresentare chi ci ha dato la forza di essere chi siamo". Pisapia a Libero (p.6): "Penso a un nuovo centrosinistra con un programma condiviso, nel quale il Pd guardi a sinistra e non a destra".
Centrodestra, dopo la manifestazione di sabato organizzata da FdI, a cui hanno partecipato esponenti di Fi e Lega, si riapre l'ipotesi di un centrodestra unito (Corriere p.9). Berlusconi apre, ma Salvini incalza: "Chi dice voto subito ma vuole cambiare le leggi elettorali tira a campare". Ma il leader azzurro assicura: "No a inciuci col Pd", anche se frena sul voto subito (Giornale p.6). Giorgia Meloni, intervistata dal Messaggero (p.8): "Silvio comincia a capire, la piazza lo ha convinto".

USA/EUROPA
Trump solo contro tutti (Repubblica): rivolta contro il bando che sospende l'ingresso negli Usa dei cittadini di 7 Paesi musulmani. Proteste dall'Europa e da 16 Stati americani, i giudici bloccano i rimpatri. Si schiera anche la Silicon Valley: "Immigrati vitali" (Corriere). Accuse anche sulla lista dei paesi al bando: "Dov'è l'Arabia Saudita?" (Repubblica). Ieri parziale retromarcia della Casa Bianca: nessuno stop per chi ha la green card. Ma ai leader europei che criticano gli Usa Trump replica: servono confini forti, no al caos europeo. Alfano al Corriere: "Questa Europa non può dare lezioni agli Stati Uniti, vista l'incapacità dimostrata nella gestione della vicenda migratoria e i muri alzati anche qui. Trump sta facendo le cose che ha promesso e per le quali ha vinto. Ma la nostra visione è un'altra e si è rivelata finora vincente: nessuna omologazione generica tra migrazioni e terrorismo e attenzione ai casi concreti".
Sulla Stampa parla il segretario di Stato Tillerson: "Con l'Italia faremo grandi cose". Il suo rapporto con l'Italia frutto degli anni passati alla Exxon e i contatti con l'Eni: "Abbiamo bisogno dell'esperienza che l'Italia possiede sulla Libia. Poi avremo bisogno dell'Italia come membro responsabile della Ue per tenerla unita sulla questione urcraina". Tillerson chiede aiuto a Roma anche per "la gestione del dialogo con Putin" in vista del G7 di Taormina.
Sorpresa in Francia, alle primarie dilaga la sinistra radicale (Stampa). Hamon batte Valls alle primarie e corre per l'Eliseo. Promette reddito universale da qui a 5 anni e tassa sui robot, imposta sulle imprese dove l'automatizzazione ha sostituito il lavoro umano. E in un'intervista al Corriere (p.13) lancia un fronte progressista "da Varoufakis e Schulz" e dice: "Basta con l'Europa dei contabili: Mettiamo in comune il debito". Guetta: "L'exploit di Hamon segnala che nella sinistra francese c'è desiderio di rottura e di ritorno all'utopia di sinistra".

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