Commentario del 12.01.2017

IN PRIMA PAGINA
La Consulta boccia il referendum sull'art.18 (Sole e tutti). Perde Camusso (QN), Renzi respira: i nemici a sinistra non hanno vinto (Corriere). Ma il voto si allontana (Sole e altri). Zanda ad Avvenire: ora cambiamo i buoni e niente voto. In primo piano anche l'intervento al cuore di Gentiloni: "Sto bene, presto torno" (Sole e tutti). Libero: lavorare fa male alla salute di Gentiloni. Nel M5S lasciano due eurodeputati. Grillo: paghino la penale (Corriere e tutti). Spazio anche all'inchiesta sul cyberspionaggio. Il Giornale: politici, manager, giornalisti. Tutti spiati dagli americani. Libero: una bufala montata ad arte. Alle mail di Renzi e Draghi accesso solo tentato (Sole). Le intrusioni degli hacker note da tre mesi. Nessuno avvertì (Corriere). Salta il capo della polizia postale (Stampa). Sul Sole intervista alla Orlandi (Entrate): lotta all'evasione, nel 2016 incassati oltre 17 miliardi. Sul Messaggero intervista al commissario Ue Avramopoulos: "Migranti e jihad, l'Italia non è sola, condividere i dati e rimpatri veloci". Dagli Usa l'ammissione di Trump – "La Russia dietro gli hacker" (Sole) – e la promessa di Obama: "Non vi lascerò soli" (Repubblica).
In cronaca, il delitto di Ferrara e l'aggressione all'ex Miss Romagna. "Mille euro all'amico per uccidere i genitori" (Corriere). Sedicenne confessa il patto: era stanco delle liti per i brutti voti a scuola. A Rimini un'altra donna aggredita con l'acido dall'ex compagno: "sfregiano la bellezza per cancellare l'identità" (Corriere). Su tutti il festival di Sanremo Conti-De Filippi: "Niente vallette, bastiamo noi" (Messaggero). Il Fatto: è il Sanremo della Nazione.

ITALIA-ECONOMIA
Debito, è l'ora del "quarto rating: sul Corriere (p.31) l'attesa per il verdetto, atteso oggi pomeriggio, della canadese Dbrs sul rating dell'Italia, l'unica ad aver mantenuto una "A" all'Italia. Una "A" a cui sono appese le banche italiane, che nel caso di declassamento, verrebbero pesantemente penalizzate nell'accesso di fondi presso la Bce. "Qualunque sia il giudizio di Toronto – scrive Fubini – il Paese si sta muovendo in senso opposto agli altri coinvolti nella crisi dell'euro sei anni fa.Mentre questi ultimi da tempo ricevono promozioni ripetute sul debito, Roma continua a essere valutata sempre peggio. L'Italia rispetto a Spagna,Portogallo e Irlanda, si muove al ribasso e fuori dal ciclo europeo del ritorno di fiducia". E dopo la vittoria del "no" al refrendum le agenzie di rating potrebbero di nuovo declassare il debito pubblico di Roma perché vedono stallo delle riforme, debolezza nella ripresa, debito pubblico che sale, deficit che peggiora. Per De Bortoli, intervistato dal Foglio (p.2) "serve un discorso di verità sulle condizioni del Paese, sui ritardi sulle crisi di banche e Alitalia, sulle reali condizioni della finanza pubblica, sull'efficacia delle riforme". "Invece Renzi tace da più di un mese". Sulle riforme "i mercati chiedono sprint non retromarce", l'analisi della Bufacchi sul Sole (in prima e a p.2).
Sul Sole (p.25) Intervista a Rossella Orlandi: "Lotta all'evasione, nel 2016 incassati oltre 17 miliardi": il direttore dell'Agenzia delle Entrate difende la compliance: "Ha un doppio valore, spinge la crescita perché crea un rapporto positivo tra fisco e contribuente e inoltre sostiene la tenuta del gettito fiscale". Orlandi sostiene anche la necessità di una riforma degli studi di settore e difende l'introduzione delle comunicazioni trimestrali dell'Iva - "Esistono in tutta Europa" -, dicendosi disposta alla collaborazione massima con i commercialisti (che in merito hanno minacciato uno sciopero): "D'altronde, è nell'Iva che si nasconde l'evasione", chiude il direttore.

ITALIA-POLITICA
Otto giudici contro cinque, passa la linea Amato e la Consulta boccia il referendum sull'articolo 18 (Corriere in apertura e a p. 2 e 3 e su tutti). Sugli altri due quesiti su voucher e appalti, possibile referendum in primavera. Delusione e rabbia in Cgil. Camusso: "Decisione politica, potremmo ricorrere alla Corte Europea" (Stampa p.7). Gongola il "partito" del non-voto: "Così si allontanano le elezioni" (Stampa p.7 e altri). Ma per il Corriere (p.4) e Repubblica (p.3) il verdetto della Consulta che allontanerà o avvicinerà il voto è quello sull'Italicum. "Quando si andrà a votare dipende dall'evoluzione della partita della legge elettorale, dal momento in cui il Parlamento non sarà più in grado di lavorare. Oggi davvero non saprei fare previsioni" dice Zanda (Pd) ad Avvenire (p.5). Speranza (Pd): "Per me se si rimette al centro la questione sociale il governo può andare avanti". De Bortoli al Foglio (p.2): "Renzi non può prescindere da una responsabilità nazionale che riguarda il ruolo dell'Italia in un 2017 difficile tra il voto in Europa e il nuovo ordine mondiale ribaltato da Trump". Ha già sbagliato una volta col referendum, "non persista nell'errore".
Su tutti il malore che ha colpito Gentiloni a Parigi e a Roma e l'intervento al cuore al "Gemelli": "Sto bene, torno presto" il tweet del premier (Corriere p.5 e tutti). Auguri bipartisan dalla politica, veleno sui social (Corriere p.5). Migliore salute gode il governo, sondato da Piepoli per la Stampa (p.10): nel primo mese fiducia altissima per l'esecutivo (45%), con il ministro Minniti al top (66%), seguito da Franceschini e Delrio; in coda Madia, Galletti e Lorenzin. In cima alle priorità del governo gli italiani mettono lavoro e occupazione (66%) crisi economia (47%) e nuova legge elettorale (40%), terremoto (32%), banche (18%), attenzione per il sud (17%).
In difficoltà anche Grillo, che perde pezzi all'Europarlamento e minaccia multe ai transfughi (Stampa p.9 e tutti). Zanni sceglie il gruppo Enf della Le Pen e di Salvini, Affronte i Verdi. Sul Corriere (p.11) la guerra legale sugli accordi con la penale per gli eletti. I giuristi: è incostituzionale. Domani il Tribunale di Roma decide se la sanzione prevista per la sindaco Raggi e i consiglieri comunali è legittima. 

EUROPA
"Migranti e jihad, l'Italia non è sola". Sul Messaggero (prima e p. 13) intervista al Commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos. "I rimpatri sono una componente centrale di politiche che non sprechino risorse. Il ministro Minniti può contare sul mio pieno supporto per quantro riguarda la sua strategia globale sul tema immigrazione: ha ragione quando scommette sui Paesi africani". E aggiunge: "Dobbiamo assicurarci che nessuno abusi dei nostri sistemi di accoglienza: va fatto in modo che le nostre risorse siano concentrate su chi ha effettivamente bisogno di protezione. Sono a Roma per meglio coordinare l'azione di ciascuno sul doppio fronte". Su dati Frontex che parlano di aumento di sbarchi in Italia del 20% e di un -79% in Grecia dopo l'accordo Turchia-Ue, il commissario dice: "Sia l'Europa, che la Turchia sono seriamente impegnate a tenere la posizione, l'Unione ha bisogno della Turchia e questa dell'Unione, non solo sul tema immigrazione, ma anche su molte altre questioni di comune interesse".

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