Commentario del 5.01.2017

IN PRIMA PAGINA
Sono i temi economici a dominare le pagine dei quotidiani. Italia in deflazione nel 2016, ma in Europa i prezzi corrono (Sole e tutti). La deflazione ci riporta al 1959 (Corriere). In 5 anni ne abbiamo persi 50 (Giornale). Per la Bce più difficile ignorare i critici del Qe (Sole). "Ora strategica la fermezza Bce" commenta Giannino sul Messaggero. Roma e Berlino più divise (Corriere). Sul QN parla il presidente di Confindustria Boccia: "Ora nuove riforme". In politica è la vicenda migranti a tenere banco, nel piano del governo mini-Cie con l'ok delle Regioni e intese sui rimpatri. Partiti divisi (Sole). Giornale polemico: paghiamo un mld per farci invadere. Infrastrutture, il ministro Delrio al Messaggero: "Pronti 4,5 mld per rinnovare il parco mezzi pubblici". Mentre ad Avvenire parla il commissario per ricostruzione dopo il sisma, Errani: "Ricostruire insieme". Spazio anche alla misure contro la povertà. Nannicini alla Stampa annuncia: "Pronti 1,8 mld".

POLITICA
"Il governo non molli sul principio delle riforme: ne abbiamo un non rinviabile bisogno": Vincenzo Boccia al QN  segnala tra le questioni centrali per gli imprenditori la necessità di mettere mano a tempi della giustizia, efficienza della Pa, qualità dell'istruzione e rapporti non conflittuali con il fisco. E parlando delle prossime elezioni politiche, afferma: "Quello che interessa noi è che il tempo che abbiamo davanti non sia impiegato in sterile attesa del voto ma venga riempito di proposte per il Paese". Intanto prosegue lo stallo sulla legge elettorale: per il Corriere (p.11) la proposta del Pd per il Mattarellum è già un fantasma, e nessuno vuole sedersi al tavolo delle trattative prima della decisione della Consulta. L'ex componente della Consulta Sabino Cassese alla Verità (p.8): "Andremo alle urne con l'Italicum corretto dalla Corte Costituzionale. La proposta di Renzi di tornare al Mattarellum fallirà, e dubito che il Parlamento possa arrivare ad un accordo sulle regole elettorali". Intanto Berlusconi prosegue sulla linea del proporzionale, ma per Feltri (Libero in prima e p.5) sta giocando col fuoco: con questo sistema nessun partito potrà governare da solo e nascerebbe una maggioranza litigiosa e incapace. Sarebbe meglio cambiare subito idea.
Sisma. "Chiese, scuole e imprese: ricostruiremo insieme": ad Avvenire (in prima e p.7) parla il commissario per la ricostruzione Errani, che assicura: "Ridaremo un'anima a queste comunità". E il ministro Delrio al Messaggero (in prima e p.5) aggiunge: "Sono state stanziate risorse per far partire i cantieri per 4,5 mld, di cui 3,5 per i privati. Tutto procede secondo i progetti". Delrio parla anche dei progetti infrastrutturali e annuncia: "Pronti 4,5 mld per rinnovare il parco mezzi pubblici".

ECONOMIA
Italia in deflazione mentre corrono i prezzi in Ue: su tutti i quotidiani il rapporto Istat sul 2016 che vede i prezzi scendere dello 0,1%, affossati soprattutto dalla componente energetica: non succedeva dal 1959. "Nessun paragone con il boom di allora, oggi la situazione è più da anni '30" dice l'economista Vecchi a Repubblica (p.18). "In 5 anni ne abbiamo persi 50" scrive Giornale (in prima e p.-45), che ritiene difficile uscire ora dal pantano dopo il fallimento della politica del governo Renzi basata su deficit e debiti. Il dato della deflazione allontana l'Italia dall'area euro, dove l'inflazione ha toccato l'1,1% su base annua. Ancora più distante il paragone tra Italia e Germania, dove si è raggiunto il +1,7% (MF). Taino sul Corriere (in prima e p.29): Berlino vuole che la Bce riduca stimoli di cui l'Italia ha bisogno, ma non deve diventare uno scontro. Ma Giannino (Messaggero in prima e p.24) sottolinea come sia necessaria una strategia della fermezza da parte della Bce che dovrebbe dichiarare che l'obiettivo del 2% dovrebbe arrivare senza dispersione nell'euroarea, altrimenti si aggraverebbe la divergenza interna con rischi per tutti. I dati di dicembre, però, fanno registrare una crescita dello 0,6% dei prezzi italiani rispetto a novembre, spinta  dovuta soprattutto all'aumento delle quotazioni del petrolio. Tendenza al rialzo che dovrebbe essere confermata sui prezzi del 2017, anno che si apre con i rincari – oltre che dei carburanti – sulle tariffe di luce e gas e dei pedaggi autostradali (Sole p.3). "Gli indicatori mostrano che ci sarà una ripresa, anche se lenta, a livello mondiale: l'Italia deve farsi trovare pronta": così il leader di Confindustria Boccia al QN (in prima e p.2-3). Ma sulla Stampa (p.19), Baroni segnala la partenza in salita del debito pubblico italiano: secondo i tecnici del Tesoro c'è un'inversione di tendenza rispetto al 2016, che si è chiuso bene per la riduzione del costo delle emissioni.
Sul Sole (p.6) il focus dedicato alle nuove regole definita dall'Ocse per lo scambio di dati senza più frontiere: oltre 100 i Paesi coinvolti. Dal primo gennaio sono entrate in vigore le nuove regole che hanno l'obiettivo di superare i limiti dimostrati dalle voluntary disclosure a livello nazionale attraverso il sistema di condivisione automatica dei dati dei contribuenti (Crs)  e l'incremento delle misure antiriciclaggio. L'analisi del Sole (p.6) definisce lo strumento efficace per favorire la trasparenza.

EUROPA
Sulla Stampa (p.12) focus dedicato all'Europa e alla perdita dei valori comunitari, un aspetto accentuato dalla vicenda migranti, che ha fatto esplodere le pulsioni nazionaliste e alimentato il populismo. Ma non c'è solo la questione migratoria, anche la debacle finanziaria greca e la crisi dell'euro, stanno mettendo in discussione i valori fondanti. L'ex presidente dell'Europarlamento, Schulz: "La prima generazione dei politici che andava a Bruxelles pensava che un'Europa forte fosse nell'interesse anche del proprio Paese, oggi c'è la convinzione di dover difendere il proprio Paese dall'Europa". Massimo Cacciari: "Si sperava che l'Ue potesse mantenere le politiche sociali e affermare un modello di democrazia non formale, ma non ha avuto leadership adeguate. Ci sono stati errori ingenui dettati da impazienza, ma anche scelte scellerate come seguire Bush nella politica estera o il post primavere arabe".
Brexit, May manda il moderato Barrow come nuovo ambasciatore all'Ue (Repubblica p.13 e altri). La scelta è una via di mezzo tra i brextiani radicali e i moderati che vorrebbero restare almeno dentro il mercato comune.
Turchia, mentre prosegue la caccia all'attentatore di Istanbul, le purghe di Erdogan per il tentato golpe di luglio toccano anche l'Italia: generali turchi in forza alla base Nato di Napoli e diplomatici dell'ambasciata turca a Roma rientrati in patria e arrestati (Repubblica p.14): sono accusati di aver fotocopiato documenti secretati dell'Alleanza atlantica e di averli passati a Gulen.

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