Commentario del 1.11.2016

IN PRIMA PAGINA
E' ancora il sisma del Centro Italia a dominare le prime pagine. La grande emergenza (Repubblica). Gli sfollati resistono: la casa è qui (Corriere). Il governo stanzia altri 40 mln, le imprese: no alla fuga dal territorio (Sole). L'esecutivo cambia linea: Natale nei container (Stampa), entro primavera le casette. "Mai soli" titola l'Unità, mentre gli esperti parlano di un abbassamento di 70 cm del suolo. Terremoto legato anche alle vicende della legge di Bilancio. "L'Ue bocca il deficit ma apre sul sisma" (Mattino e tutti). Renzi: "Non si tratta". Bruxelles avverte: "Per la ricostruzione potete usare i fondi Juncker, no a Casa Italia" (Messaggero). Intanto l'Ue "delusa" dalla lettera di Roma, ma si tratta (su tutti). In Bilancio anche i 728 mln di spending review sui ministeri (Sole).  In economia spazio anche al ritorno dell'inflazione, a ottobre prezzi giù dello 0,1% (Sole e altri). Sisma che entra anche nelle discussioni politiche. Renzi esclude il rinvio a causa del terremoto: "E' una boutade" (Sole). Libero: "L'Italia va in pezzi e ha paura. Loro pensano al referendum". Esteri, su tutti l'effetto Fbi su Hilary e la rimonta di Trump. Sulla Stampa parla il presidente palestinese Abu Mazen: "Pronti a discutere i confini con Israele". Su tutti il discorso del Papa in Svezia che riabilita Lutero: cancelliamo i malintesi.

ITALIA-ECONOMIA
In primo piano la "delusione" di Bruxelles per la risposta italiana alla richiesta di chiarimenti sul bilancio programmatico 2017 (su tutti). "Nessun braccio di ferro, noi rispettiamo le regole" ha detto Renzi, ma dalla Commissione non hanno apprezzato l'impostazione "poco costruttiva" della risposta italiana. Sulle spese per il sisma fuori dal Patto arriva l'apertura Ue - "potete usare i fondi Juncker" -, ma sulla prevenzione l'avvertimento: "no al piano Casa Italia in deficit" (Messaggero in prima e p.5). Fatto (p.5) polemico, evidenzia i "trucchi sismici" di Padoan per avere flessibilità dall'Ue: nel mirino i 3,4 mld di extra deficit chiesti per il terremoto. Anche considerando la messa in sicurezza di case e scuole in tutta Italia, ci sono 2 mld da "giustificare". Libero e Giornale sottolineano come il governo intenda spendere 600 mln dei 3,4 mld chiesti all'Ue. Opposizioni: "Dove sono gli altri 3 mld?". Intanto in manovra previsti tagli ai ministeri per oltre 728 mln (Sole in prima e p.8): 500 mln solo al ministero dell'Economia. L'82% riguarda le uscite correnti.
Torna la deflazione nel mese di ottobre (Sole p.11 e altri): l'Istat registra un calo dello 0,1% dei prezzi rispetto all'anno precedente e una variazione nulla su base mensile. Doccia fredda per gli specialisti, che contavano di chiudere l'anno con un +1%. Pesa il calo del costo dell'energia (-3,6%) e l'alimentare (-0,4%). Confcommercio parla di "inatteso segnale di debolezza del quadro economico", sulla stessa linea Cobolli Gigli di Federdistribuzione: "siamo ancora lontani da una ripresa economica strutturale perché la domanda interna rimane troppo debole". Ora si attende la reazione dell'Europa. Per Giornale (p.10) se Draghi suona la ritirata dal Qe sono dolori. Per Forte sul Giornale i dati mostrano "un paese impaurito", con consumatori abituati ormai a rinunciare alle spese non strettamente necessarie. Il calo del costo dell'energia non basta a riportare il potere d'acquisto sui livelli necessari per far ripartire la domanda interna, occorre invertire la rotta e fare di più nel campo degli investimenti. Dato positivo invece viene dall'industria (Sole p.11), che secondo il CsC segna, nel mese di ottobre, un aumento della produzione dello 0,7% sul mese precedente e dello 0,5% su ottobre 2015.

ITALIA-POLITICA
"E' solo una boutade giornalistica:" così Renzi sull'ipotesi rinvio del referendum a causa del sisma, messa in circolo da Castagnetti. M5S e minoranza dem non chiudono all'ipotesi (su tutti). Per Folli (Repubblica in prima e p.43) se Renzi scegliesse la strada del rinvio avrebbe il consenso della sua maggioranza, ma scatenerebbe una brutale reazione dei vari segmenti dell'opposizione. Lo slittamento resta una possibilità non per il terremoto ma per il ricorso sul quesito presentato da Onida, per il quale è atteso, a giorni, il giudizio del Tribunale di Milano, che potrebbe rimandare alla Consulta la decisione sullo "spacchettamento" (Sole in prima e p.15). Per la Stampa (p.13) nel caso ci dovesse essere un rinvio, Renzi riaprirebbe il cantiere della legge elettorale: su un proporzionale con sbarramento alto si potrebbe trovare l'accordo con le altre forze politiche. La seconda mossa del premier potrebbe aprire alle richieste della minoranza dem e affidare la "reggenza" del Pd a un suo collaboratore affiancato da un esponente della minoranza. Intanto proseguono le divisioni nel centrodestra. Berlusconi per il No: "Mi spendo in tv solo a vittoria certa" (Repubblica p.20), ma per il Giornale (p.11) il presidente di Fi lavora su passaparola e territorio per spingere il No. Intanto Renzi fa appello all'unità del Paese e della classe politica. M5S e Fi ci stanno. Anche se per l'Unità (p.6) Grillo è disponibile solo sul blog. Feltri (Libero in prima e p.4) attacca: i nostri politici continuano ad essere assorbiti da problemi che con il sisma non c'entrano niente: se fossimo una nazione seria rimanderemmo alle calende greche questo plesciscito e ci dedicheremmo ai disgraziati

EUROPA
Ue e Canada hanno firmato il Ceta, trattato di libero scambio (ItaliaOggi in prima e p.31): dopo sei anni di trattative può entrare il vigore dopo la ratifica del Parlmento europeo per agricoltura e dazi nel 2017. Ma prima di essere completamente applicato bisognerà attendere la ratifica di una quarantina di parlamenti nazionali e regionali di tutta Europa. Il trattato prevede clausole che proteggono i servizi di pubblica utilità, ma garantisce l'accesso delle imprese  ai mercati degli appalti canadese ed europeo. Mentre sui prodotti industriali è previsto un azzeramento dei dazi, su quelli agricoli coprirà il 92% dei canadesi e il 94% di quelli europei nell'arco di 7 anni. Gli esportatori europei risparmieranno circa 500 mln l'anno.

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