Commentario del 24.11.2016

IN PRIMA PAGINA
Le inchieste agitano il voto (Corriere e tutti): M5S indagati per le firme anche a Bologna, Bindi chiede le carte su De Luca (Sole). Renzi al Colle sul dopovoto (Messaggero). Calenda: "Io in campo? Basta tecnici" (Corriere). Dalla Ue schiaffo all'Italia sui migranti (Stampa) e richiamo alla Russia: niente più fondi agli euroscettici (Corriere). Da Bruxelles arrivano anche nuove regole sulle banche. Il Sole: i finanziamenti alle Pmi diventano più convenienti. L'Abi: ulteriore carico per gli istituti (MF). Su Avvenire il rapporto europeo sulla "morte sottile": 467 mila vittime di smog. In Francia centrali elettriche ferme per controlli: corre la bolletta elettrica (Sole). A Londra il conto della Brexit: 70 miliardi, crescita ridotta, debito in salita (Sole). In cronaca: niente più migranti a Capalbio (Messaggero). I radical chic cantano vittoria (Giornale).

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, rush finale sulle modifiche in vista del voto di fiducia di domani alla Camera. Bocciata la cedolare secca su Airbnb (Corriere p.33). Renzi: "Già troppi tributi" (Stampa p.19). Critico il presidente della Commissione Bilancio Boccia: "Fino a quando Airbnb continuerà a non pagare le imposte in Italia non farà gli interessi del nostro Paese. Questo argomento fa il paio con la web tax". Passa invece la "norma De Luca" che consente ai governatori regionali di essere anche commissari della sanità (Sole p.9). Nel pacchetto pensioni, proroga dell'opzione donna che consentirà alle lavoratrici di uscire prima dal lavoro (Messaggero p.8). Su Repubblica (p.11) lo scontro tra governo e regioni sui farmaci biotech: norme restrittive sui generici del biotech potrebbero far lievitare i costi di mezzo miliardo. Ballano anche le cifre in manovra destinate al rinnovo dei contratti pubblici. Oggi l'incontro tra il ministro Madia e i sindacati: si punta a un pre-accordo su aumenti e premi sulla base di quello raggiunto per le pensioni ma per il Sole (p.9) quello di oggi sarà solo un incontro interlocutorio. In dirittura d'arrivo in consiglio dei Ministri invece i decreti attuativi sulla Pa con le nuove norme su dirigenti, taglio delle Camere di Commercio, servizi locali e urbanistica. Ieri intanto, visita di Renzi e Padoan alla Guardia di Finanza. Padoan: "Il sommerso fa il 12% del pil". Il comandante Toschi: "La repressione non basta, serve semplificare le procedure e la compliance dei contribuenti". Renzi: "L'Italia ha una pressione fiscale insostenibile, la riduzione è un caposaldo della nostra azione" (Sole p.9). Ma per Panorama – che bolla Renzi come "evasivo fiscale" - non è così: il governo ha aumentato le tasse e anche sul fronte della lotta al sommerso i risultati sono fallimentari.

ITALIA-POLITICA
"Anche se perde, Renzi deve restare: è finita l'era dei tecnici": il ministro Calenda al Corriere (p.2) parla del dopo-referendum, smentendo l'ipotesi di un suo incarico da premier. "Renzi – dice – è la miglior soluzione per completare il percorso di riforme che aspettavamo da 30 anni: ha dimostrato il coraggio per cambiare il Paese, dopo il 5 dicembre dovrà dimostrare di saperlo tenere unito nel cambiamento". Intanto il premier ha incontrato Mattarella, dopo l'ipotesi voto anticipato in caso di vittoria del No, Renzi ha precisato che "spetta al presidente della Repubblica decidere" (su tutti). Per Magri (Stampa in prima e p.23) il Capo dello Stato ha dubbi sul voto anticipato e proverà, in caso di vittoria del No e di dimissioni di Renzi, a sondare la maggioranza per capire se c'è la possibilità di proseguire la legislatura. Folli (Repubblica p.4) sottolinea il ruolo del Quirinale come antidoto al veleno dell'instabilità. Per Giornale (in prima e p.4) il piano B vedrebbe Padoan o Grasso a Palazzo Chigi, anche se nel Pd non sono convinti. Per Libero (p.2) l'ipotesi Grasso sarebbe spinta da Renzi in caso di sconfitta perchè vorrebbe un "premier materasso" che non lo oscuri e da bastonare per farsi pubblicità in attesa di nuove elezioni. Intanto restano alti i toni: voto estero e caso-De Luca i fronti su cui attacca l'opposizione. Per Franco (Corriere p.5) sono dovuti alla preoccupazione di una rimonta dei Sì per effetto dell'appello del premier alla "maggioranza silenziosa". La replica del Pd è l'attacco nei confronti del M5S per il caso della firme-false, che ora si allarga anche a Bologna (su tutti).

EUROPA
L'Europarlamento contro Putin: "Basta con le interferenze nella Ue" (Corriere p.13). Putin reagisce: "Democrazia occidentale in degrado" (Stampa p.9). Su tutti i giornali lo socntro a distanza tra Strasburgo e Mosca. Dall'Europarlamento risoluzione molto critica verso Putin, considerato responsabile di "una campagna di disinformazione" e di "propaganda ostile" alla Ue. Mosca è anche accusata di finanziare partiti e altre organizzazioni di estrema destra e populiste. Una risoluzione che ha spaccato il Parlamento europeo, apprvata da 304 eurodeputati, con 179 contrari e 208 astenuti. Tra i no quelli di Lega, M5S e Lista Tsipras. Dura anche la reazione di Putin che ha parlato di "degrado politico della democrazia nei Paesi occidentali". Il ministero degli Esteri ha parlato di "crimine", con "l'attenzione della comunità internazionale distolta dalle minacce reali del terrorismo, fondamentalismo, nazionalismo e xenofobia". Sul Corriere (p.13) intervista al ministro degli Esteri francesi Ayrault: "Parlare con la Russia ma non allinearsi sulle sue posizioni".
70 miliardi il costo di Brexit: sul Sole (p.11) le previsioni dell'Autumn Statement (la Finanziaria d'autunno) del cancelliere Hammond. Le previsioni parlano di crescita in calo e indebitamento in aumento . Nel 2017 il pil si fermerà a 1,4% (-0,8% del previsto) e sarà così fino al 2020. Il governo risponde frenando sull'austerità e rilanciando la spesa. Quanto alla corporate tax, scenderà ma non al 15% come annunciato dalla May bensì al 17% (dal 20%). Possibili pacchetti mirati di agevolazioni per scongiurare neutralizzare i danni potenziali della Brexit. Ieri la Nissan, dopo un incontro top secret a Downing Street, ha deciso di mantenere gli impegni di investimento nel Regno Unito.

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