Commentario del 23.11.2016

IN PRIMA PAGINA
Insulti e veleni sul referendum (Messaggero). Grillo insulta Renzi, Berlusconi spara: "Mediaset vota Sì perché ricattata" (Fatto). Il Pd minaccia: col No voto anticipato (QN). Lite anche sui voti all'estero (Stampa): il fronte del No pronto al ricorso (Corriere, Repubblica). E' scontro anche su scala europea. Schauble chiede più controlli sui bilanci (Corriere). Renzi: Renzi: "E' il surplus tedesco a creare problemi" (Sole, Messaggero). Negli Usa Trump, il no-global cancella i trattati e chiude il mercato del libero scambio (Repubblica). "Ma sul clima potrei ripensarci" (Corriere). Con lui alla Casa Bianca altro che disastro: Wall Street vola ai massimi (Giornale). Intanto l'Istat rivela: italiani più contenti. Sul Messaggero le aperture del governo sul contratto degli statali. Sul Mattino la proposta di Nannicini: "Pensioni di solidarietà ai giovani". Su Sole e Corriere lo scontro al vertice dell'Inps: in contrasto con Boeri lascia il dg Cioffi. Su Libero e Giornale l'allarme profughi. "Più immigrati=più crimini".

ITALIA-ECONOMIA
"Cala il rapporto debito/Pil: non accadeva da otto anni": Fortis sul Messaggero (p.9) anticipa la "clamorosa sorpresa" dei dati Istat di dicembre, la diminuzione di almeno lo 0,8% del rapporto debito/Pil. Un miglioramento seppur leggero ma tale da innescare l'inversione del trend e da consentire al governo di reclamare il successo di una politica che concili crescita e rigore. Intanto il governo accelera sul contratto agli Statali: domani i sindacati dalla Madia, aperture su risorse e premi (Messaggero p.7). Si va verso un superamento dei paletti della legge Brunetta sugli incentivi e un aumento in busta di 85 euro. Ma per garantire questa cifra servono 1,9 mld da qui al 2018.  Sul Mattino (p.7) il sottosegretario Nannicini promette "pensioni di solidarietà ai giovani" penalizzati da carriere discontinue e redditi bassi e chiarisce: "Sul lavoro sgravi al capolinea. Il 2017 sarà l'ultimo anno della decontribuzione". Su tutti i giornali le dimissioni del dg Inps Cioffi, da mesi in rotta di collisione col presidente Boeri. "All'Inps ha vinto Boeri", il titolo del Fatto (p.8): tra le ragioni dello scontro i ritardi sull'avvio delle ispezioni nei riguardi dei grandi gruppi editoriali, il potenziale conflitto di interessi di Cioffi con l'Enel e di Boeri con l'Espresso e la riforma dell'Istituto. Sul Fatto (p.15) la stretta di Renzi sull'Agenzia delle Entrate: a giugno non verrà rinnovato il mandato della Orlandi. Al suo posto andrà Ruffini (Equitalia) per garantire "il controllo totale di Palazzo Chigi".
Su tutti i  giornali anche la rilevazione Istat sulle famiglie: italiani più soddisfatti della propria situazione economica (Sole p.27 e tutti), erano cinque anni che non succedeva. Qualità della vita promossa con un 7, anche se resta forte l'allarme per la criminalità , l'inquinamento e il traffico. De Masi al Corriere (p.19): "Forse gli italiani si sono assuefatti al peggio altrimenti non si spiega".

ITALIA-POLITICA
Il Pd: "Col No voto anticipato" (QN in prima e p.5 e altri): a dirlo ieri è stato Guerini, che poi ha frenato. Il premier, che continua a ripetere di non essere della partita in caso di sconfitta, potrebbe accettare un reincarico non per fare "inciuci" - scrive Meli sul Corriere (p.5) – ma per fare un governo con un programma preciso e con l'orizzonte del voto anticipato, conscio del fatto "che non c'è uno altro vero leader – ha detto ai suoi – e che possono fare solo un governicchio". Ma l'annuncio di possibili elezioni anticipate irrita il Quirinale (Giornale p.4). Berlusconi a Porta a Porta: "Anche col No Renzi deve restare e non ci saranno elezioni anticipate". Ma il laeder di Fi spiazza tutti commentando il Sì di Mediaset: "Ha paura delle ritorsioni del governo" (su tutti). Ma dal Biscione disinnescano la "bomba": aziende sempre pro governo (Corriere p.6). Per Repubblica (p.2) la paura di Mediaset è perdere una sponda se arriverà la scissione. Intanto il No in forte vantaggio al Sud, per Politi sul FT (p.3) a spingerlo è lo scetticismo degli elettori sul piano di Renzi per il Mezzogiorno. Nuove polemiche sul voto estero, il fronte del No pronto al ricorso qualora risultasse decisivo (su tutti). Pace, presidente del Comitato del No, al Fatto (p.4): "Con queste procedure, segretezza e libertà del voto non sono garantite". Sono circa 4 mln gli aventi diritto, ma all'ultimo referendum ha votato meno del 20%. Il M5S alza ancora i toni, il blog di Grillo dà della "scrofa ferita" a Renzi. La replica del premier: "Il voto non è sulla scrofa ferita" (su tutti). Ma per Repubblica (p.3) lo scontro mostra che ormai è sfida tra loro due, come se fosse già un ballottaggio. Per Franco (Corriere p.5) la campagna è incattivita da sospetti incrociati.

EUROPA
ieri sui conti nuovo scontro a distanza tra Berlino e Roma. Il ministro tedesco Schaueble richiama la Commissione Ue a maggiore severità nell'analisi e nel giudizio sui bilanci dei Paesi membri. "L'Europa cominci a controllare il bilancio tedesco che ha un surplus commerciale" la replica di Renzi. Ma le regole della governance economica dell'eurozona prevedono procedure diverse per i surplus commerciali e i disavanzi di bilancio, scrive il Messaggero (p.11). Il giorno della verità sarà il 5 dicembre e sarà anticipato da un mini-summit chiesto da Schaueble per bloccare la linea Juncker sulla Fiscal Stance, con cui la Commissione raccomanda una politica espansiva.
 
©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento