Commentario del 01.10.2016

IN PRIMA PAGINA
"Speculazione all'attacco sulla Deutsche Bank, tremano tutte le Borse": su Repubblica e tutti la crisi del colosso tedesco, mitigata dallo sconto della multa americana. Comunque "un'altra grana per Merkel" (Sole). Ma l'Italia del Mps ha poco da festeggiare per i guai tedeschi (Repubblica, Foglio). Spazio anche all'economia. Calenda al Corriere: "Teniamo gli investimenti fuori dai vincoli europei". Greco a Repubblica: "Nei caveau dell'evasione 150 miliardi in contanti". Dopo 7 mesi torna l'inflazione (Sole). Ad agosto 13mila posti in più, disoccupazione giovanile al 38,8% (Sole). Spazio anche alla politica. Da Renzi nuova apertura sull'Italicum": "Come Pd prenderemo un'iniziativa" (Sole, Stampa). Ma sul ballottaggio il premier non cede (Corriere). In primo piano anche Roma, con la Raggi che sceglie i due assessori mancanti ma è di nuovo lite nel M5S (Corriere, Messaggero e tutti). La sindaca al Fatto: "Scelti due di noi per non tornare a Mafia Capitale". Sul Giornale il terremoto diventa un affare per Pd e Coop. E dopo anni Bertolaso torna da killer a eroe del terremoto (Libero).

ECONOMIA
"Nuovi investimenti fuori dai vincoli Ue": in un'intervista al Corriere (in prima e a p.9) il ministro dello Sviluppo Calenda chiede la revisione delle regole del Fiscal Compact, "altrimenti in Europa vinceranno i partiti populisti e resteranno solo macerie". Calenda fa mea culpa sulla globalizzazione ed evoca la necessità"di una governance forte, decisioni più rapide sia a Bruxelles che a Roma". In Stabilità ci saranno "13 mld di incentivi automatici per gli investimenti in innovazione e richieste e Casa Italia, ma le regole europee ci tolgono margini di manovra. Sugli investimenti serve un vero e proprio New Deal. Ma gli investimenti pubblici incrementali e gli incentivi per quelli privati vanno tenuti fuori dai vincoli europei". Su Italia Oggi (in apertura e a p.44) il vice ministro Baretta promette invece "premi" ai comuni risparmiosi: "E' priorità del governo favorire gli investimenti, con risorse dal Fondo vincolato e dagli avanzi". Su Repubblica (p.30) l'intervento del procuratore di Milano Greco ad un convegno della Cgil: "Il tesoro nascosto nei paradisi fiscali è tra i 200 e i 300 mld di euro, di cui almeno 150 liquidi. Tutto denaro di provenienza illecita". Dai tre scudi fiscali e dalla voluntary disclousure rientrati fin qui 500 mld di euro, "ma un altro fiume di denaro potrebbe essere recuperato e permetterebbe ai cittadini di avere servizi più efficienti". Intanto l'Italia esce dalla deflazione, con prezzi al consumo aumentati dello 0,1%, contro lo 0,4% europeo (Sole in prima e a p.9). In risalita anche il mercato del lavoro: ad agosto 13 mila posti in più, 162 mila in un anno (Sole p.10). Ma solo per gli over 50: tra i giovani persi in un anno 239 mila posti. Per il Giornale (p.14) un fallimento del Jobs Act. Poletti, al contrario, parla di obiettivi raggiunti, con lo spostamento dell'occupazione verso il lavoro dipendente stabile: "Dall'insediamento del governo gli occupati sono 589 mila in più" (Sole p.10).

POLITICA
Italicum, mossa di Renzi: "Modifiche sui capilista" (Repubblica p.10 e altri). Nel "ruvido" confronto in tv con Zagrebelsky l'apertura del premier sulla legge elettorale, a partire dal sistema dei capilista bloccati: "E' una delle cose su cui vorrei intervenire, le preferenze permettono ai cittadini di scegliere". Franceschini a Repubblica (p.11): "Subito un'intesa sulla modifica della legge elettorale e poi Pd unito al referendum sul sì". "Escluderei un ritorno alle preferenze e al proporzionale – dice il ministro . Sul ballottaggio si può discutere ma va garantita la stabilità". Verderami sul Corriere (in prima e a p.8): "Chi mira ad abolire il ballottaggio dell'Italicum oggi apparecchia il governo di larghe intese per domani". In questa prospettiva, il referendum servirà a regolare i conti tra Pd, Grillo e Berlusconi e a decidere chi gestirà la mediazione. In realtà Berlusconi immagina un confronto a due tra lui e Renzi o chi per lui. Sul Tempo (p.9) l'ultimo sondaggio Ixé che da la fiducia di Renzi ancora in calo (al 30%), il governo al 27%. Il Pd al 32,6%, M5S al 28,4%, Lega al 13,6%, FI allo 10,5%. Incerta la sfida referendaria: con l'affluenza al 53%, sì al 38% in vantaggio, 26% gli indecisi.
In primo piano su tutti i nazionali la nomina dei nuovi assessori in Campidoglio. Raggi-Casaleggio, un assessore a testa in stile Cancelli (Unità prima e p. 2). "Sindaco commissariato" per il Giornale (p. 13). Sul Fatto (prima e p. 2-3) l'intervista a Virginia Raggi: "Scelti due di noi per non tornare a Mafia Capitale". Sulle nomine dei due nuovi assessori dice: "A Roma fanno sparire i faldoni: io voglio intorno gente fidata". Sulla foto che la ritrae sul tetto del Campidoglio dice: "Ci vado spesso, da lassù una vista bellissima, mi serve per prendere aria". E sul mancato incontro con Malagò dice: "Lo avevo avvisato più volte, ha scelto di andarsene: poteva aspettarmi".

EUROPA
"Speculazione all'attacco sulla Deutsche Bank, tremano tutte le Borse" (Repubblica in apertura e a p.6 e su tutti): l'istituto tedesco affonda ai minimi storici (-9%) per poi recuperare e guadagnare il 7,9% sulle voci dagli Usa di uno sconto alla maxi-multa per i subprime. Il dipartimento di Giustizia potrebbe chiedere 5,4 mld invece dei 14 previsti. Lagarde a MF (p.12): "Il caso DB? Non è un dramma. Non vedo la necessità di un intervento diretto dello Stato tedesco". Ma si muove la Bce, pronta a chiedere tagli, scrive il Messaggero (p.8): possibile un contenimento anche delle attività in Italia. "Il colosso spaventa l'Europa ma non sarà la nuova Lehman" scrive Giugliano su Repubblica (p.7). La banca ha 220 mld liquidi ed è "too big to fail". Per Merkel un'altra grana elettorale (Sole p.2): il governo tiene un profilo basso ma in caso di rischio sistemico un salvataggio pubblico è possibile. Dall'Eurogruppo  l'avvertimento di Dijsselbloem: "DB deve farcela da sola" (Sole p.2). Sulla Stampa (p7) le ripercussioni italiane del caso DB: Renzi attende Merkel al varco "bail in" per risolvere il caso Mps. DManacorda su Repubblica (in prima e a p.37): "Un errore festeggiare per i guai tedeschi". Sulla stessa lunghezza d'onda il Foglio (in prima): il flop di DB è invitante ma rischioso da brandire per Renzi. Ma Porro sul Giornale (in prima e a p.2) ricorda "gli sporchi giochi politici della DB", quando nella primavera del 2011 vendendo in blocco 7 mld di titoli italiani dette il via alla crisi che portò alla spallata di Berlusconi: "le massicce vendite di BTp non rispondevano a una razionalità economica ma furono un'arma impropria di battaglia geopolitica".

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento