Commentario del 15.10.2016

IN PRIMA PAGINA
Manovra, spunta il decreto fiscale: sul Sole la novità dell'ultim'ora di una manovra da 24,5 mld con un pacchetto sviluppo da 15 mld, tagli alla sanità di 1 mld, sblocco assunzioni di medici, infermieri e prof precari (Repubblica), anticipo pensionistico meno conveniente (su tutti) e sgravi per le assunzioni di giovani laureati (Stampa). E per mettere in regola il contante arriva un'imposta del 35% (Italia Oggi). Dall'Istat l'ultimo dato su nero e criminalità: economia sommersa a 211 miliardi (Sole e tutti). Dal Consiglio di Stato lo stop alla riforma Madia sui dirigenti della pubblica amministrazione (Messaggero e tutti). Su tutti anche il nuovo scontro tra Obama e Putin, con l'Italia pronta a schierare militari in Lettonia. Ira di Mosca: "Politica distruttiva". Il Giornale: Renzi suicida l'Italia. Libero: che idiozia mandare soldati contro Putin. In politica lo scoop del Foglio: Mattarella chiamato a testimoniare a Palermo sulla trattativa Stato-Mafia. Su tutti il dibattito sul referendum. Pera a Libero: "Caro Berlusconi, smetti di dire NI". Sul Sole il patto per la competitività tra industrie italiane e tedesche stretto ieri tra Confindustria e Bdi.

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, stretta sulla sanità (Repubblica in apertura e a p2), meno tasse per chi assume giovani (Stampa, in apertura e a p.4), contributi più alti per chi anticipa la pensione (Messaggero in apertura e a p.2), assunti 3 mila medici precari, 4 mila infermieri e prof precari (Repubblica e tutti) e a margine spunta il decreto fiscale (Sole in apertura e a p.5). Manovra in primo piano su tutti, in vista del consiglio dei Ministri di oggi che dovrebbe approvare una legge di Bilancio da 24,5 mld, con l'asticella del deficit tra il 2,2 e il 2,3% per Repubblica e Stampa, al 2,3% per il Sole. Si va verso un rafforzamento della spending review (2,6 mld) di cui farà le spese la sanità (che avrà 1 mld in meno del previsto, col Fondo Sanitario fermo a 112 mld) e le pensioni anticipate, con la soglia di contribuzione che sale da 20 a 30 anni e la platea dell'Ape Social che si restringe (Sole p.3). Per il Sole (p.5) collegato alla manovra ci sarà anche un decreto legge fiscale con l'addio a Equitalia, la semplificazione degli obblighi tributari, la rottamazione di studi di settore e cartelle di pagamento datate. Il provvedimento, sul tavolo di Renzi, dovrebbe contenere anche un anticipo del rifinanziamento del fondo di garanzia per 900 milioni per finanziamenti alle imprese. Tra le entrate fiscali previste (8,5 mld) c'è anche l'ipotesi di una voluntary per il contante: Italia Oggi (in apertura e a p.33) parla di un'imposta forfetaria al 35% per regolarizzare il contante. In manovra anche un pacchetto sviluppo da 15 miliardi (Sole p.6). Sulla Stampa (p.4) i nuovi sconti fiscali per le assunzioni di giovani diplomati e laureati. Su Repubblica (p.2 e 3) le misure nel dettaglio, dai bonus bebé ai sostegni alle banche. "Tante briciole un po' per tutti" l'analisi di Marco Ruffolo su Repubblica (p.34). Critico anche il Foglio (in prima e a p.4) che fa la lista delle incompiute economiche renziane: stavolta nessuna "frustata" all'economia e tante voci rinviate, dalla concorrenza alle privatizzazioni per non dire del tema banche. Intanto Bankitalia certifica pil in ripresa nel terzo trimestre (Sole p.6), debito pubblico in calo dopo il record di agosto e lavoro a livelli precrisi (Corriere p.5).

ITALIA-POLITICA
Sul Foglio (in prima e p.3) lo scoop di Giuseppe Sottile che rivela la citazione, come testimone, di Mattarella nell'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia. A chiamarlo in causa è la difesa di  Nicola Mancino, ex ministro dell'Interno, per smontare l'ipotesi di falsa testimonianza.
Referendum, il ministro Delrio al Corriere (p.12) spinge per un'intesa nel Pd "perchè un No al referendum può mettere a rischio l'unità del partito". L'elemento di dialogo con la minoranza è la proposta Chiti-Fornero per l'elezione diretta dei senatori: "E' una grande apertura del premier – dice il ministro -. Per il bene del Paese ci sono le condizioni per trovare un accordo con un ordine del giorno vincolante in Parlamento, prima del referendum". Stampa (p.8) vede, intanto, un Renzi proiettato al dopo referendum, fiducioso sull'esito del voto, e tentato di restare al governo qualsiasi sia l'esito del voto "perchè – starebbe ragionando – la battaglia vera è quella con Bruxelles". Intanto a sostegno del Sì si è schierato il Pse, che all'unanimità ha approvato il sostegno alla riforma. Mentre Lega e M5S polemizzano Lega e M5S con l'invio, nel 2018, di soldati italiani contro la Russia. E' il partito anti-Ue che irrompe nella campagna sulla riforma – scrive Franco (Corriere p.13) -. Ma queste reazioni costringono a chiedersi dove andrebbero Italia, euro e Ue se questi movimenti dovessero prevalere. Per Folli (Repubblica p.15) il pacifismo di Grillo e Salvini è sospetto, visto il clima di campagna per il referendum, e sa di provincialismo.
Nel frattempo, in attesa del voto, Parlamento ibernato: 21 provvedimenti rinviati a data da destinarsi, tra cui la riforma della prescrizione, sulla quale l'Ocse chiede di fare in fretta (Messaggero p.9 e altri).

EUROPA
"Soldati italiani contro Putin: Renzi ci trascina alla campagna di Russia" (Giornale p.3 e tutti): su tutti i giornali le reazioni all'intervista di Stoltenberg ieri sulla Stampa e sulla conferma della ministro Pinotti dell'impiego di militari italiani nel contingente Nato al confine con la Russia dal 2018. Gentiloni minimizza: "E' una normale partecipazione a un'attività Nato". Ma ormai è scontro tra Obama e Putin e l'Italia non ne è estranea. Sulla Stampa (p.3) e tutti la rabbia del Cremlino: "Una politica distruttiva, state costruendo nuove divisioni in Europa" l'accusa della portavoce degli Esteri russa Zakharova. La Casa Bianca: "Roma fa una mossa decisiva, plaudiamo all'annuncio dell'Italia. La presenza accresciuta di truppe Nato in Lettonia è un chiaro segnale che la Nato è pronta a difendere gli alleati". Il caso ha risvolti politici ed economici. Opposizioni contro il dispiegamento al confine russo. Grillo con Putin: "Vogliono schierare i nostri uomini per provocare Putin e trascinarci in guerra. La Russia è un partner strategico e in interlocutore per la stabilizzazione del Medio Oriente". Salvini da del matto a chi ha avuto l'idea di schierare italiani in Lettonia, Forza Italia compatta dalla parte del Cremlino. Dubbi anche dall'ex premier Letta (Stampa p.2). "Le prime a pagare saranno le imprese italiane" scrive il Giornale (p.3).

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