Commentario del 8.10.2016

IN PRIMA PAGINA
Sondaggio sul Corriere vede i 5S prima forza, vincerebbero il ballottaggio. Di Maio al Fatto: "Grillo è tornato ma la linea la decidono gli iscritti". Mentre Renzi sul referendum: "Derby Italia-vecchia guardia" (Sole). In primo piano il caso scontrini: Marino e Cota assolti (su tutti). L'ex sindaco di Roma sfida Renzi (Stampa) e dice: "Io pugnalato, un solo mandante" (Repubblica). Il caso lacera il Pd (Messaggero). "Giustizia senza mutande" titola Libero, mentre per Giornale è "Magistratopoli". Per il Fatto 3 grane per Renzi: La7, disastro Boschi e assoluzione di Marino.
Economia, in manovra sostegno alle famiglie (Unità). Banche, il piano di Penati sulle Venete "per una svolta radicale" (Corriere). Acciaio cinese, l'Europa impone i dazi (Sole). Sul Fatto il caso Alitalia: Ethiad pronta a scappare. Negli esteri in primo piano sul Sole il venerdì nero di Londra, crollo storico della sterlina. Su Repubblica la lettera di Obama: "Ecco le idee che lascio all'America che verrà". Intanto la tragedia ad Haiti: 900 vittime. Paura in Usa. Sul Corriere parla la commissaria Ue Vestager: "Dalle società Usa condotte illegali. Ora in Tribunale". Spazio anche alle polemiche per il Nobel per la pace  al presidente della Colombia e non alle Farc (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Padoan ottimista: la crescita ripartirà (Corriere p.10). Anche le notizie in arrivo dalla Bce aiutano, con Draghi che conferma l'acquisto di bond almeno fino a marzo 2017. Ma nonostante l'apertura di Moscovici non è ancora certo se verrà consentito al governo di aumentare il rapporto deficit pil dal 2 al 2,4% con le spese legate al sisma e ai profughi. Molto dipenderà da come verranno giustificate queste uscite. Da Padoan rassicurazioni anche sulla solidità del sistema bancario. Snodo cruciale restail referendum: "Se vince il No è un'opportunità persa" (Repubblica p.9). Gaspar (Fmi) alla Stampa (p.9): "L'Italia deve fare le riforme: giustizia e aumento della flessibilità nel mercato del lavoro. Il governo deve lavorare sulla stabilità del sistema bancario e riformare i servizi. Ma l'Europa non sia fiscale e le riconosca la flessibilità". Moody's conferma il rating per l'Italia (Messaggero p.8). Intanto nella manovra spunta il bonus per le famiglie (Corriere p.10 e tutti), con Renzi che ripesca il quoziente familiare, che prevede una riduzione delle imposte all'aumentare nel numero dei componenti del nucleo familiare. Si parla di una dotazione per il 2017 di 400 milioni. Il Giornale: "Nuova cambiale per il sì: 400 milioni alle famiglie". Anche il Fatto parla di "bonus mancia" per pompare il sì. Sul Messaggero (p.9) la revisione da parte dell'Ocse della classifica del cuneo fiscale: grazie alla segnalazione di un errore nel metodo di calcolo, un anno fa dal Messaggero, l'Italia scende di due posizioni (da quarta a sesta), con un carico fiscale sul lavoro ricalcolato al 47,9%.

ITALIA-POLITICA
I 5 Stelle (30,3%) restano il primo partito nonostante la flessione di 2 punti percentuali, Pd stabile al 29,3%: sul Corriere (in prima e p.5) il sondaggio di Pagnoncelli conferma il trend. In caso di ballottaggio, M5S vincerebbe con il 56,9% contro il 43,1% dei dem grazie all'orientamento degli elettori del centrodestra. Di Maio al Fatto (in prima e p.5) spiega la linea 5S: "Se vince il No, nessun appoggio ad un governo di scopo. Servirebbe una nuova legge elettorale, la proponiamo noi e per approvarla basterebbe un governo per gli affari correnti". Sul voto, Carlo Messina (Intesa Sanpaolo) al Corriere (p.8): "Se vince il Sì si sbloccherà un flusso importante di capitali stranieri, se vince il No avremo una fase di turbolenza sui mercati". Padoan smorza i toni, e annuncia che le riforme andranno avanti comunque (su tutti), mentre Unità (p.2) fa il conto dei tagli ai costi con la riforma: meno senatori, via Province e Cnel. Una sforbiciata da 500 mln. Renzi parla di "derby dell'Italia contro la vecchia guardia" (su tutti), ma deve fare i conti con le lacerazioni nel Pd (Messaggero) dopo l'assoluzione dell'ex sindaco di Roma, Marino, su scontrini-gate (su tutti). Per Bei (Stampa) politicamente, lo sconfitto è Renzi. L'ex sindaco: "Io pugnalato, un solo mandante. Girerò l'Italia per dire No al referendum". Per Franco (Corriere p.8) il caso Marino rischia di essere l'ennesimo boomerang in vista del voto. E Minzolini (Giornale in prima e p.4) sente aria di elezioni anticipate: è la soluzione alla guerra di correnti dentro il Pd, sia che vinca il Sì, che il No.
Dubbi anche nel centrodestra. Berlusconi prende tempo: per la Stampa (p.6) attende i sondaggi di novembre prima di esporsi. Solo se i No saranno ampiamente in vantaggio ci metterà la faccia. Anche per Palmerini sul Sole (in prima e p.12) Berlusconi è in attesa di sondaggi certi, nel frattempo ha lasciato che nascesse il doppio registro del Sì e del No per tutelare i suoi interessi politici e imprenditoriali. Schifani al Giornale (p.2) chiama a raccolta Fi: "Meglio cambiare l'Italia bene che cercare di ingannare gli italiani con una cattiva riforma che non risolve i problemi". Critico anche Baldassarre, ex presidente della Consulta, al Giornale (p.3): "Riforma svuota i poteri delle autorità di controllo".

EUROPA
"Dalle società Usa condotte illegali. Ora in Tribunale". Corriere (p.11) intervista Margrethe Vestager, commissaria Ue per la concorrenza, che dopo la visita in Usa dice: "Mi aspettavo la reazione dura, ma sono felice di essere andata li per spiegare che quell'atteggiamento in Europa è illegale". Poi torna sul caso Apple, e sulla richiesta di 13 mld di euro di tasse non pagate. "Andremo avanti – assicura la commissaria – e la nostra azione verrà messa alla prova della legge, ma sono fiduciosa che gli Usa in casi simili agiranno in base agli standard". La commissaria conferma azioni e controlli anche nei confronti di Google, della fusione Bayer e Monsanto e dell'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft. Poi si concentra sull'arrivo di Iliad in Italia: "La cosa importante sono gli investimenti. H3G e Wind hanno scelto Iliad, ora due aziende possono fondersi, e allo stesso tempo c'è un nuovoplayer. Tutto andrà a beneficio dei cittadini".
Terrorismo, il capo della Polizia, Gabrielli all'Unità (p.8): "C'è una sola guerra contro l'Occidente, che viene combattuta con vari mezzi. Utilizzare internet è una vecchia intuizione del terrorismo, che avremmo i mezzi per combattere se ci fosse la volontà. Noi lavoriamo sia sulla repressione che sulla contropropaganda". E quanto ai rischi per l'Italia, spiega: "Abbiamo avuto un allerta forte in agosto, ma la collaborazione tra forze dell'ordine e intelligence funziona".

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