Commentario del 11.10.2016

IN PRIMA PAGINA
Referendum, è paralisi nel Pd (Messaggero). Renzi: "Modifiche all'Italicum dopo il referendum". (Sole). La minoranza pd: votiamo no (Repubblica). L'ombra della scissione. Spazio anche alla manovra, attesa per sabato. Moscovici all'Italia: rispettate i numeri (Messaggero). Il Fatto parla di "Def fantasioso" per aiutare il "sì" al referendum. Sul Sole il bonus alle imprese per finanziare l'anticipo Ape. Sul Messaggero le 400 mila cartelle di Equitalia da rottamare. Intanto dalla produzione industriale balzo inatteso (Sole, Stampa). Balzo anche dei mercati, spinti dal petrolio ai massimi dell'anno (Sole, MF). Corre anche Milano e stacca il resto d'Italia su Università, giovani e scienza (Corriere). Rocca: l'Italia riparte se facciamo volare Milano (Sole). Dagli Usa Trump vacilla ma non affonda, Hillary vola nei sondaggi (Messaggero e tutti). Dalla Ue la tensione tra Germania e Russia: possibili nuove sanzioni (Corriere). Su Repubblica gli effetti della mini-sterlina e la Grecia stretta tra debito, austerity e rifugiati.

ITALIA-ECONOMIA
Balzo della produzione ad agosto (Sole p.2 e tutti): l'attività industriale sale del 4,1% su base annua, spinta da mezzi di trasporto, metallurgia e macchinari. Ma il CsC getta acqua sul fuoco, segnalando un calo dell'1,8% in agosto. L'Istat conferma però l'intonazione positiva con un +1,7% su base mensile. Il Sole (p.2): segnale di recupero ancora da confermare. Intanto, attesa sabato la legge di Bilancio, si susseguono le anticipazioni. Sul Sole (p.3) il bonus alle imprese che finanziano l'Ape: per Poletti, con facilitazioni fiscali che abbassino i costi per lavoratori e aziende, l'Ape potrebbe diventare una chance per le imprese che puntano al ringiovanimento. Su Repubblica (p.10) le altre misure per spingere l'occupazione giovanile: un superbonus per rilanciare Garanzia Giovani, sgravi per chi assume neo-diplomati e neo-laureati, sconti specifici per il Sud e per le categorie di lavoratori più svantaggiati. A Milano Renzi annuncia un anticipo parziale del fondo di garanzia Pmi. Oggi il ritorno di Padoan alle Camere per riferire sul Def: si va verso la richiesta di far salire l'indebitamento al 2,4% (Sole p.3). Moscovici: "Non giochiamo con le regole" (Corriere p.26), "L'Italia continui a essere seria nella riduzione del deficit". Compromesso possibile intorno al 2,2-2,3% (Corriere p.27). Ma l'Ufficio parlamentare di Bilancio potrebbe non convalidare le stime. Il Fatto (p.7) parla di Def "truccato" per dare a Renzi i soldi per il "sì", ovvero bonus da promettere lungo tutto il mese di novembre in vista del voto. Lipton (Fmi) a Repubblica (p.10): "Per aiutare la crescita l'Italia intervenga sulle tasse e sulla spesa". Oggi è anche il giorno del decreto terremoto: aiuti per 200 mln ai 60 comuni del cratere, congelate fino a fine anno le scadenze fiscali. E sugli appalti il faro di Anac e Corte dei Conti (Solep.3).

ITALIA-POLITICA
Ieri la direzione Pd, Renzi apre a modifiche sull'Italicum ma il partito si spacca (su tutti). Ballottaggio, premio e collegi gli argomenti di discussione affidati a una delegazione composta anche dalla minoranza, "ma dopo il referendum" dice Renzi. Il premier punta sulla proposta Chiti-Fornaro sull'elezione diretta dei senatori come strumento di dialogo. La sinistra reputa la proposta "insufficiente", minaccia di votare No il 4 dicembre ed esce prima del voto sulla relazione del segretario. La replica di Renzi: "Vogliono la scissione, hanno anche il simbolo per il No al referendum. Ma non blocco l'Italia per tenere unito il Pd" (su tutti). Fatto (p.4) parla di bluff mentre Repubblica (p.4) di gioco del cerino tra Renzi e la minoranza. Anche se Bersani frena i suoi: "devono cacciarci". Per il Messaggero (p.2) Sinistra Italiana sarebbe già al lavoro sulla federazione delle due sinistre. Il Corriere (p.5) parla di un Renzi soddisfatto: il suo obiettivo non era la tregua a termine con la minoranza, ma togliere dal campo la storia della legge elettorale: ora – ragiona il premier – se rompono è colpa loro. Per Folli (Repubblica p.4) è certo che dopo il voto referendario non ci sarà più questo Pd: se vincerà il Sì avremo il "partito di Renzi", altrimenti sarà "l'anno zero" per il centrosinistra. I veti reciproci nel Pd fanno balenare una scissione e allontanano il Paese – commenta Franco (Corriere in prima e p.2) -. Quello che i dem non capiscono è la distanza siderale delle loro priorità dalle esigenze di un'Italia allibita da questi comportamenti: se qualcosa non cambia, si rischia un'ulteriore frantumazione del sistema politico che potrebbe portare ad elezioni anticipate nel 2017 sulle macerie istituzionali.

EUROPA
"Russia, Merkel pensa a nuove sanzioni" (Corriere p.12): il governo tedesco prende in considerazioni nuove sanzioni contro Mosca per la situazione in Siria e per il rafforzamento della presenza militare in Medio Oriente e sul confine nordorientale dell'Europa. Nessuna decisione, per ora, ma un cambio di clima nei confronti di Putin e delle sue iniziative. "Il Nobel alla teoria dei contratti" (Sole p.31, Corriere p.29 e tutti): premiati l'inglese Hart e il finlandese Holmström. Tra gli aspetti contrattualistici studiati anche i potenziali conflitti di interesse tra un'impresa e il suo top manager o tra un'assicurazione e il cliente che sottoscrive una polizza rc auto. Il lavoro di Hart ha contribuito a rivoluzionare la finanza aziendale, nel caso delle retribuzioni basate sulle performance degli alti dirigenti. Anche Holmström si è concentrato sugli incentivi e ha contributo tra l'altro a sviluppare la teoria di azzardo morale, individuando il principio che "l'ignoranza è beatitudine, perché agevola la liquidità sul mercato".

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento