Commentario del 28.10.2016

IN PRIMA PAGINA
In primo piano su tutti i quotidiani il sisma. Altre scosse e migliaia si sfollati. Dal governo 40 mln (Sole e tutti). Delrio al Messaggero: "Non lasceremo sole le famiglie. Piano per la sicurezza nel Paese". Il ministro annuncia nuovi fondi in manovra. Intanto sulla legge di Bilancio l'Italia replica alla Ue: sisma e migranti eventi eccezionali da finanziare (Messaggero). Padoan: "i target raggiunti senza le spese per migranti e sisma" (Sole). Le emergenze costano 9 mld (Corriere). Roma chiede all'Europa un bonus da 7 mld (Stampa).  Boeri (Inps) al Corriere sulle nuove pensioni: "Così corre il debito". Politica, due le notizie in evidenza: prove di intesa nel Pd sull'Italiacum e il primo incontro Mattarella-Berlusconi dall'elezione del Capo dello Stato. Negli esteri tiene banco lo scontro Ungheria-Italia sui migranti (Stampa). La Nato dice che l'Italia rischia grosso (Foglio). Intanto trage senza fine: 97 morti nel barcone (Avvenire). Ampio spazio anche al trattato Ceta: Europa-Canada, cade il veto belga (Corriere). Ora dovrà essere approvato dai 28.

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, la replica di Roma alla lettere Ue: "Bruxelles non contesti le spese straordinarie per sisma e migranti" (Repubblica in prima e p.8 e tutti). Padoan segnala come "i target Ue siano raggiunti senza migranti e sisma" (Sole in prima e p.5), che per la Stampa (in prima e p.9) pesano 7 mld. Corriere (in prima e p.10) riporta nello specifico le cifre delle emergenze previste in manovra: 9 mld, di cui 4,8 mld per il sisma, tra assistenza alla popolazione (2,8 mld) e incentivi al miglioramento sismico degli edifici privati (2 mld), e 3,8 mld di fondi per l'emergenza migratoria (Corriere p.10). Il ministro Delrio al Messaggero (in prima e p.6): "Non bastano, stanzieremo altri soldi per il post-sisma". E in merito alle possibile obiezioni Ue, dice: "Discutere di decimali in questa situazione mi pare fuori dal mondo, Bruxelles capirà che allargandosi il cratere non si possono non aumentare le risorse". Renzi: "Ci venga riconosciuto il nostro". L'Unità (in prima e p.2), riprendendo le parole di Renzi, chiede all'Ue di "non voltarsi dall'altra parte" perchè sisma e accoglienza valgono più del rapporto deficit-pil. Gozi ad Avvenire (p.10): "L'effetto congiunto tra manovra e riforma costituzionale darà lo choc positivo all'Italia e all'Europa". Per Giannino (Messaggero in prima e p.26) i lavori di prevenzione sul territorio devono essere essere considerati dall'Ue spese straordinarie, non solo le spese per l'emergenza: è per esserci concentrati sempre solo sull'emergenza che il conto delle vittime in Italia è elevato.  Pesole (Sole in prima e p.5): per mettere fine al braccio di ferro potrà bastare un segnale minimo sul fronte del deficit, ma non si potrà percorrere all'infinito la strada del maggior deficit, seppur motivato da situazioni eccezionali. L'unica soluzione è tornare a crescere. Intanto, ieri congiuntura flash del CsC: crescita stentata fino a fine 2016, ma per il 2017 la legge di Bilancio fornisce "un buon impulso ricorrendo a maggior deficit e facendo leva sugli investimenti privati" (Sole p.5).
Pensioni, Boeri al Corriere (in prima e p.11): "Eliminazione delle ricongiunzioni onerose fra casse previdenziali diverse e flessibilità in uscita sono operazioni importanti della legge di Bilancio. Ma secondo le nostre stime, gli interventi su 14esima e Ape aumentano di 20 mld il debito pensionistico, poi ci sono altre questioni che possono generare ulteriori spese. La nostra proposta, invece, favoriva la flessibilità pensionistica ma riduceva il debito di circa il 4% del Pil".

ITALIA-POLITICA
Ieri primo incontro di Berlusconi con Mattarella dopo l'elezione del Capo dello Stato: "pronto a collaborare dopo il voto" ha detto il leader di Fi (Messaggero p.13 e tutti). Per Libero (in prima e p.6) Berlusconi chiede "la grazia" a Mattarella: "Se grazia me, io grazio Renzi". Per Repubblica (p.13) Berlusconi ha spiegato le ragioni del No di Forza Italia al voto del 4 dicembre, ma ha spiegato: "Siamo una forza responsabile, se vincesse il No non chiederemmo automaticamente le dimissioni del governo".
Italicum, bozza di intesa nel Pd: via il doppio turno, resta la soglia del 3% per avere seggi e il premio del 15% al primo partito. Questa la proposta di Renzi(Messaggero in prima e p.13 e tutti). Cuperlo dice Sì, e potrebbe verificarsi la spaccatura con i bersaniani sul voto referendario (Sole p.22). Anche Alfano ci sta. Domani attesa la risposta della piazza: a Roma la manifestazione del Sì con Renzi sul palco (su tutti). Referendum. Il sottosegretario Gozi ad Avvenire (p.10): "Il No vuol dire che non sappiamo cambiare. Con la nostra riforma non ci saranno più governi ricattati dalle ali estreme".

EUROPA
Migranti, tensione tra Roma e Budapest. "È l'Italia che non rispetta le regole" attacca l'Ungheria, la replica dura di Gentiloni: "Non  ci diano lezioni" (Stampa p.10). Lo scontro nasce dalla richiesta di Renzi all'Unione di tagliare i fondi ai paesi che non partecipano alla ripartizione dei migranti. Intanto nuova strage nel Mediterraneo: 97 morti al largo della Libia, solo 29 i superstiti (Avvenire in prima e p.8). Nel frattempo restano le tensioni a Calais. Su Repubblica (p.10) il reportage dalla "giungla", dove molti profughi sono scappati dopo la distruzione e i residenti stanno istituendo delle ronde di controllo. Intanto a Ventimiglia continua la processione dei migranti che cercano di passare il confine con la Francia con mezzi di fortuna o affidandosi ai "passeur" (Repubblica p.11).
Sul Corriere (p.42) e sul Sole (p.11) "Il Belgio sblocca l'accordo Ue-Canada": ottenuto il via libera anche dalla Vallonia, unica regione che si era opposta alla firma. Il Ceta entrerà in vigore solo parzialmente e temporaneamente, senza la clausola contestata; per l'applicazione definitiva si dovranno attendere le ratifiche internazionali. Sul Sole (p.11) Paolo Bricco parla di un'Unione appesa al filo, senza adeguata progettualità politica e economica, resa instabile dagli interessi particolari dei singoli stati e sottolinea che chiedere la ratifica anche ai parlamenti nazionali è stato un errore. Sempre sul Sole (p.26) Adriana Cerretelli parla di "Europa in ostaggio", che ha mostrato  le sue contraddizioni e la cui credibilità come partner commerciale è  ridimensionata.

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