Commentario del 14.10.2016

IN PRIMA PAGINA
Renzi, infornata di statali (QN). Diecimila assunzioni per polizia e sanità (Stampa). Confermato l'addio a Equitalia. Quanto alla manovra si va verso tagli per 5 miliardi e deficit al 2,2% (Stampa e tutti). Su Repubblica il bonus mamma domani. Sul Corriere i conti sulle pensioni anticipate. Spazio anche agli scenari europei. Sulla Stampa parla Stoltenberg (Nato): "Soldati italiani al confine russo". L'ex ambasciatore Romano: "Nuova Guerra fredda? Colpa nostra, non di Putin" (Giornale). Su tutti il nuovo scontro sui migranti in seno alla Ue: i centri di accoglienza scoppiano, restano i controlli alle frontiere (Sole). Forti richiami di Mattarella e del Papa: "Ipocrita un cristiano che non accoglie" (Avvenire). "Dario Fu" per il Giornale, "Vota Fo" per il Fatto: su tutti l'addio a Dario Fo, l'artista dello sberleffo (Messaggero). Grande spazio anche al Nobel a Dylan, poeta con l'armonica (Messaggero). Gli scrittori: non ha senso (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Da Renzi "infornata di statali" (QN in apertura e a p.10 e 11 e tutti): parlando ai sindaci dell'Anci riuniti a Bari il prmier ha annunciato 10 mila assunzioni tra infermieri, forze dell'ordine e medici. "C'è fame di lavoro". Da Renzi rilancio anche sull'edilizia fuori dal patto di Stabilità, recupero delle periferie, abolizione di Equitalia. "Così facendo il premier annuncia la fine dell'austerità", scrive la Stampa (p.12) . Un discorso che "indica una direzione di marcia che non è certo quella dell'austerità invocata da Bruxelles. Sulla manovra intanto, si va verso tagli per 5 miliardi e deficit al 2,2% (Stampa p.12): un compromesso che rivela la volontà di trovare un accordo nella speranza che poi Renzi superi indenne il referendum. Tornando alla manovra, per la Stampa i 7 mld ancora senza copertura sarebbero finanziati per 4 mld  con maggiore deficit e resto a risparmi per 5,6 miliardi. Tagli possibili anche nella sanità. Con Palazzo Chigi che fissa a 112 mld la quota del fondo sanitario insorgono e Regioni: ne manca uno, in bilico farmaci innovativi e piano vaccini. Ieri il confronto fra i tecnici di Mef e Salute, oggi le richieste dei governatori, domani la manovra (Stampa p.13). Rossi (Toscana): "Con altri risparmi il sistema non tiene. Renzi chieda alla Ue di escludere la spesa per i farmaci anti-epatite dal fiscal compact" (Stampa p.13). Cantiere ancora aperto anche quello delle pensioni: per i pensionati fino a 750 euro al mese in arrivo un aumento tra 100 e 150 euro l'anno, mentre chi riceve fino a mille euro godrà di una quattordicesima tra 330 e 500 euro. Quanto all'Ape costerà tra il 4,5 e il 5% per ogni anno di anticipo. E sulle assunzioni degli statali promessa da Renzi la Madia precisa: si procederà con "concorsi mirati", solo per alcune categorie (Messaggero p.11). Su Repubblica (in prima e a p.33) l'ultima ipotesi di bonus: quello per mamme domani: 800 euro prima della nascita del bambino, una una tantum per far fronte alle prime spese e alla diagnostica.

ITALIA-POLITICA
Renzi, all'assemblea Anci a Bari, ha annunciato una campagna di assunzioni con concorsi per 10 mila posti. La prossima settimana sarà a Napoli. Per Corriere (p.20) il premier è al lavoro per recuperare consensi al Sud in vista del referendum, mentre per la Stampa (p.14) corteggia i sindaci: "Sarete voi i nuovi senatori". Repubblica (p.14) torna sulle parole di Mattarella che ha stoppato le ambizioni di chi pensa, per il dopo referendum, alle urne. E' un esito ancora tutto da scrivere, ragionano al Colle, mentre in molti sono convinti che Renzi voglia le elezioni nella primavera 2017 qualunque sia l'esito del voto, e il No punta sulle elezioni in caso di successo. Intanto, il Fatto (p.6) guarda all'immobilismo di Palazzo Madama, non solo per la campagna referendaria, ma perchè Renzi non ha la maggioranza. E' un elemento che preoccupa Mattarella. Sul Foglio (p.8) la lettera di Gaetano Maccaferri (Confindustria)  racconta il perchè dell'endorsement al referendum: "La riforma è fondamentale per modernizzare il Paese e dotarlo di una governance nuova e credibile, per arrivare a una democrazia sbloccata. Non è un Sì politico". Sul fronte del No, Berlusconi torna in Italia e annuncia  il suo No che "non ha nulla a che vedere con quello della vecchia politica" ha detto Berlusconi, prendendo le distanze dallo schieramento del "tutti contro Renzi" per concentrarsi su un "No costruttivo". Per il Messaggero l'auspicio di Berlusconi è che vinca il Ni al referendum, cioè che lo scarto a favore del No sia poco, in modo da lasciare a Renzi il comando, senza evocare elezioni anticipate. La linea non piace a Lega e FdI. Mentre per Fiammeri (Sole p.23) quella di Berlusconi è la "strategia del pendolo": lasciare oscillare le due linee fin quando non è chiaro quale sia la scelta che conviene.

EUROPA
"Soldati italiani al confine russo": in un'intervista alla Stampa (in apertura e a p.8 e 9) il segretario della Nato Jens Stoltenberg annuncia l'impiego di un contingente italiano al confine europeo con la Russia nel 2018, "parte di uno dei quattro battaglioni dell'Alleanza schierati nei Paesi baltici". Una "presenza simbolica" da 4000 unità. Nel 2018 l'Italia sarà anche nazione guida nel Vjtf, la task force di azione ultrarapida per interventi di emergenza. Con la Russia "non siamo alla Guerra fredda ma nemmeno partenariato: attraversiamo un territorio nuovo, un sistema di relazioni mai visto sinora". Dalla Nato "difesa e dialogo", dalla Russia il tentativo "di ricostruire un sistema basato sulle sfere di influenza: è il vecchio sistema di spartizione di Yalta. Non lo vogliamo". E ai Paesi membri Stoltenberg dice: "Non piace a nessuno aumentare spese militari, ma adesso bisogna farlo: una Difesa forte previene i conflitti. L'Italia nel 2018 sarà nella "punta di lancia" e nei battaglioni baltici. Nel 2016 per la prima volta da tempo ha aumentato la spesa per la Difesa. Tutti devono tendere al 2% del Pil". "Non è la Russia che ha paura di una guerra con l'Occidente, semmai è il contrario: siamo noi ad avere una paura irrazionale della Russia" dice l'ex ambasciatore Sergio Romano in un'intervista ripresa dal Giornale (In prima e a p.17). 

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