Commentario del 25.10.2016

IN PRIMA PAGINA
Migranti, è record di sbarchi. Il Viminale: siamo al collasso (Repubblica). In Italia 153 mila sbarchi nel 2016 (Sole). Gabrielli alla Stampa: chi arriva da noi rispetti la legge. Sul Corriere e tutti la storia di Goro, paese in rivolta contro l'arrivo di venti profughi. Il Mattino: in Campania non c'è più posto. Regione Lombardia contro il prefetto: l'accoglienza premia soltanto coop e albergatori falliti (Italia Oggi). Messaggero e Libero tornano sul caso dei marinai italiani indagati per omissione di soccorso. Libero: chi non salva un profugo è un omicida. Su tutti anche il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles sulla manovra. Juncker prende tempo (Sole): l'Europa deciderà dopo il voto (Corriere). Ma l'Italia aumenta i tagli per evitare il richiamo (Stampa): contromanovra da 6,7 mld per aggirare le obiezioni Ue (Repubblica). Delrio al Sole: "Conti in ordine, ora investimenti". Renzi: i tecnocrati non cambieranno la manovra (Unità). Intanto a settembre Usa e Cina spingono il made in Italy (Sole). Dagli esteri: stop di Germania e Ue all'avanzata cinese nell'economia occidentale e all'accordo con il Canada (Sole e tutti). Preoccupa anche il clima: mai così alti i livelli di CO2. Il clima è stato stravolto (Corriere, Stampa). Sul Corriere lo scandalo dei forestali di Calabria con paletta e secchiello. Sul Fatto i voucher di Stato: pure i Comuni affittano i lavoratori a 7 euro l'ora.

ITALIA-ECONOMIA
"Braccio di ferro con la Ue: l'Italia aumenta i tagli per evitare il richiamo" (Stampa in apertura e a p.5). Renzi continua a ripetere che la manovra non si cambia, e d'altronde un testo ufficiale e definitivo ancora non c'è, ma il testo sta cambiando eccome, scrive la Stampa. La prima "una tantum" a saltare è stata la sanatoria sui contanti e non sarà l'unica considerato che ci sarà tempo per le correzioni fino all'ultimo giorno dell'iter parlamentare. I tagli e le modifiche più nel dettaglio su Repubblica (p.10), con Renzi e Padoan che avrebbero rafforzato i tagli e anticipato parte delle coperture una tantum già da quest'anno per aggirare la bocciatura di Bruxelles. Si parla di tagli vivi ai ministeri e al fondo esodati per 2,5 mld: serviranno per le spese urgenti per migranti, trasporti e missioni militari. Anticipate i 4,2 mld di coperture una tantum sfilandole dalla legge di bilancio e cifra a zero il gettito della voluntary. Complessivamente una "manovra" da 6,7 mld: ma la "guerriglia contabile" tra Roma e Bruxellles è appena iniziata, con sanatorie e lotta all'evasione stralciata dalla legge di Bilancio per salvarle dalla censura della omissione. Oggi Padoan dovrebbe ricevere la lettera con i rilievi alla manovra firmata da Dombrovskis e Moscovici (Repubblica p.10 e tutti). "i nostri conti sono in ordine, la manovra è solida, connotata dal rilancio degli investimenti pubblici e privati – dice il ministro Delrio al Sole (in prima e a p.2) – La Ue non si faccia prendere dall'ossessione dei decimali". Delrio conferma anche la fusione Fs e Anas e la quotazione di Fs. "Ci sarà la quotazione in Borsa di Alta velocità e intercity nella seconda metà del 2017 e si tradurra in un sostegno al piano industriale delle Fs. La risorse che arriveranno dalla quotazione –dice Delrio – andranno a migliorare la qualità del segmento che viene quotato. Le risorse andranno anche al potenziamento delle reti regionali e agli investimenti su merci e logistica". Il Giornale (in apertura) evoca l'arrivo della troika. De Bortoli sul Corriere (n prima e a p.24) esorta il governo a un piano nazionale contro l'indigenza. Intanto per dare un ulteriore colpo all'evasione arriva il "Tassa&Vinci",  con lo scontrino abbinato a un numero premiato da estrazioni periodiche con premi per i contribuenti. Servirà a fare emergere il nero nascosto. Nei Paesi dov'è stato sperimentato (Malta, Portogallo, Slovacchia) ha funzionato (Repubblica p.11).

ITALIA-POLITICA
Si accende la sfida sulla proposta grillina di dimezzamento dell'indennità lorda mensile dei parlamentari (su tutti). Ieri alla Camera scranni deserti, presenti una cinquantina di deputati grillini e una ventina dem (Repubblica p.8). Oggi assisterà anche Grillo, fuori da Montecitorio sit-in M5S. Il Pd prova a rinviare la discussione in commissione (Fatto parla di "melina")  e attacca i rendiconti dei 5S: "non è vero che sono trasparenti, mostrate gli scontrini". La replica di Di Maio: "Vogliono tenersi il malloppo". Libero (p.10): lo show dei parlamentari per non tagliarsi lo stipendio, mentre Unità (p.6) critica il M5S: cerca solo lo show dentro e fuori dall'Aula. Nicolò Ghedini (Fi) al Corriere (p.7): "La proposta dei grillini è demagogica, ma neppure la risposta polemica (che propone il pagamento in base alle presenze) di Renzi tiene: se uno sta al partito a studiare una legge? O in piazza a fare comizi?". Ghedini, tra i più assenteisti (solo 0,85% di presenze) dice: "Sento sempre Romani e Berlusconi, loro mi hanno esentato. Poi tra i banchi si fa solo fiction, quando era importante sono sempre stato presente". Il nodo dei costi della politica è reale e va affrontato seriamente – scrive Pombeni (Sole p.16) – ma non bisogna cadere nella facile demagogia.
Destra, Lega pronta a cambiare nome, possibile congresso dopo il referendum per togliere la parola Nord (Corriere p.9 e Libero p.11). Salvini si prepara a cambiare volto al movimento, a completare la trasformazione da partito sindacalista del territorio in movimento autenticamente nazionale.

EUROPA
"Un governo debole per la Spagna" (Sole p.6): oggi a Rajoy l'incarico di formare un nuovo governo conservatore, una compagine di minoranza col premer costretto a negoziare, provvedimento per provvedimento, ogni passaggio in Parlamento. Per il Sole è un governo che nasce senza un'agenda precisa e che difficilmente durerà quattro anni. Bruxelles avverte: "Il percorso delle riforme deve essere ripreso, l'economia spagnola ha bisogno di maggiore equilibrio". De Guindos: "Servono subito misure per 5,5 mld".

©riproduzione riservata


Nessun commento:

Posta un commento