Commentario del 4.09.2016

IN PRIMA PAGINA
Pensioni, si cambia: aumenti alle minime, più facili le uscite. Repubblica anticipa il piano del governo sulle pensioni, pensioni che per l'Espresso rischiano di essere la nuova bomba sociale. Sulla Stampa la rivolta dei sindacati per gli esuberi tra i bancari annunciati da Renzi: "Pronti allo sciopero generale". Ma la Marcegaglia sta col premier: "Troppi sportelli in Italia". Il Giornale torna sull'esodo delle grandi aziende dall'Italia, "in fuga dalle tasse di Renzi". Porro: serve un modello Irlanda o l'Italia diventerà un deserto". Sul Sole il richiamo di Dijsselbloem su conti e riforme: "Flessibilità per l'Italia, ma avanti con le riforme". Sul Corriere la stroncatura di Perotti: "Ecco i numeri: la spesa pubblica non è diminuita". Sul fronte politico è la crisi di Roma in prima pagina su tutti: indagata l'assessore Muraro, nuova tegola sulla Raggi (Messaggero, Corriere). Ma la sindaca promuove Marra e Romeo (Repubblica). Di Maio a QN: "Difficile governare Roma, ma non ci sono complotti contro di noi". Nel M5S Di Battista in ascesa, Di Maio in calo (Stampa). Sul Fatto le contestazioni alla festa de l'Unità alla Boschi per il referendum. Zagrebelsky: "Se passa la riforma non insegnerò più la Costituzione". Piepoli sulla Stampa: "Nel referendum, decisivi i voti del centrodestra". Dal G20 l'accordo sul clima Usa-Cina (Corriere). Da Bratislava il piano Mogherini per la Difesa comune europea (Sole). Timmermans al Corriere: "Tra gli Stati europei poca solidarietà".

ITALIA-ECONOMIA
Pensioni, si cambia: aumenti alle minime, più facili le uscite. Su Repubblica (in apertura e a p.2 e 3) anticipazioni sul piano-pensioni del governo in vista del vertice di martedì con i sindacati. L'anticipo pensionistico sarà modulabile a richiesta, in toto, per la metà o per un terzo a seconda delle esigenze personali; la quattordicesima sarà estesa o rafforzata; previste uscite anticipate per lavoratori precoci o impegnati in attività usuranti e la ricongiunzione gratuita dei contributi. Valore del piano 2 miliardi. L'ex ministro Giovannini a Repubblica (p.3): "L'anticipo pensionistico non risolverà tutti i problemi ma può essere una risposa alle esigenze dei cittadini. Ora si pensi ai 4,6 milioni di italiani in povertà assoluta". Il Sole (p.2) al pacchetto pensioni aggiunge anche i bonus produttività (4-500 milioni), la proroga light della decontribuzione per le assunzioni, 2 miliardi di investimenti per sostenere industria 4.0."Flessibilità per l'Italia ma avanti con le riforme": sul Sole (in prima e a p.3) parla il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem: "L'Italia è sulla strada giusta ma deve andare avanti con le misure strutturali capaci di rafforzare la capacità di investimento e di fare impresa per accrescere la competitività del Paese. Il questo senso anche il referendum costituzionale è importante. Le politiche di bilancio devono restare comunque solide poiché il debito sovrano dell'Italia resta molto alto". Ma in un'intervista al Corriere (p.11) l'economista ed ex consulente di Palazzo Chigi Perotti stronca le riforme del governo: "Ero stato chiamato per ridurre la spesa pubblica però mi sono reso conto che non si era deciso di farlo veramente. La spesa non è scesa: sono stati ridotti capitoli per circa 25 mld ma ne sono stati aumentati altri in maniera equivalente. Tagli seri si possono fare nei sussidi alle imprese, ma hanno aumentato persino i sussidi ai cinema". E sulle partecipate: "L'illusione è ancora più forte. Quasi niente di nuovo dalla riforma Madia: tutti criteri formali aggirabili e senza mordente". Altro tema in primo piano le banche. Sindacati pronti allo sciopero generale dopo la frase di Renzi su 150mila bancari da tagliare in dieci anni. La Marcegaglia sta con Renzi: "Il premier ha ragione; troppi sportelli in Italia. Per le sofferenze meglio soluzioni di mercato" (Stampa p.3).


ITALIA-POLITICA
Roma, indagata l'assessore Muraro, altra tegola sulla Raggi (Corriere, Messaggero, Repubblica): l'assessore iscritto da tre mesi dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio e reati ambientali. Raggi: "Resti o viene giù tutto". Su QN (p.5) parla Di Maio: "Roma è una città piena di insidie, ma non ci sono complotti politici contro di noi. Ma adesso andiamo avanti. Le spaccature nel Movimento? Genere fantasy". Per la Stampa (p.6) la crisi in atto in Campidoglio ridisegna gli equilibri interni al movimento: per la prima volta Di Battista sarebbe in corsa per Palazzo Chigi, con Di Maio uscito scornato dalla gestione della crisi Raggi. Grillo sta a guardare, sempre più insofferente verso la Raggi, considerata molto inesperta e circondata di persone non limpide. Anche il Pd fa i conti con le divisioni interne. Ieri la Boschi contestata alla festa de l'Unità di Milano (Sole p.18 e su tutti). "Siamo aperti al confronto con tutti: nostro obiettivo principale sarà informare per rendere tutti più consapevoli delle scelte da fare per evitare che qualcuno possa pentirsi il giorno dopo" come per la Brexit.  Renzi si dice ottimista sul voto ma resta la "mina" Italicum (Stampa p.4). L'orientamento della Consulta sarebbe cambiato: ora si scommette sull'ammissione dei requisiti di costituzionalità. Renzi non se lo augura: e comunque la sconfessione dell'Italicum e il ritorno al proporzionale sarebbe una sconfitta politica e una figuraccia. "Per vincere il referendum decisivi gli elettori di centrodestra" l'analisi di Piepoli sulla Stampa (p.5). Anche l'alta percentuali di votanti attesa (intorno al 70%) è considerata decisiva per la vittoria del sì. Ma i sondaggi del momento danno il no in ascesa al 51% e il sì in discesa al 49%, con gli elettori del centrodestra ago della bilancia. Sul Fatto (p.5) il confronto tra Zagrebelsky e il ministro Orlando alla festa del quotidiano: "Il vostro aborto di Senato umilierà il Parlamento. Se passa la riforma smetto di insegnare Diritto Costituzionale". Voterà invece sì al referendum ma senza entusiasmo Roberto Perotti, ex consulente per la spending review del governo: "Abolire il bicameralismo è importante ma non è vero che così si taglieranno 500 milioni di costi della politica". E su Renzi: "C'è stata superficialità. Eloquente il caso della Rai, con il vecchio dg che si era ridotto lo stipendio a 240 mila euro e il nuovo che lo ha aumentato a 650 mila euro". 

EUROPA
Sul Sole (in prima e a p.10) il piano Mogherini per la Difesa comune europea, all'insegna delle cooperazioni rafforzate. Tra i punti chiave un quartier generale operativo permanente e la condivisione di uomini e mezzi. L'obiettivo è dare alla Ue "un'autonomia strategica" per far fronte alle sfide della sicurezza. A favorire un progetto mai decollato stavolta potrebbe essere l'emergenza sicurezza scaturita dagli attentati jhiadisti e l'uscita di scena della Gran Bretagna, sempre contraria alla prospettiva di una difesa comune. Sul Corriere (p.8) intervista al vice presidente della Commissione Ue Timmermans: "Tra gli Stati Europei manca solidarietà" e tra crisi finanziaria ed economica, terrorismo, emergenza migranti si incrina il sogno europeo. Ma in Germania l'attenzione della Merkel è per il voto in Meclemburgo, dove gli xenofobi di AfD potrebbero vincere le elezioni sulla scia del dissenso dei tedeschi della politica di apertura ai migranti della Cancelliera (Sole p.10). In Francia già si scalda Marine Le Pen, in vista delle presidenziali del 2017: "Basta buonismi su terrorismo e immigrazione, io salverò la Francia". Promette l'uscita dalla Nato è un referendum per uscire dalla Ue.

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